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Tom Cruise innamorato della nostra Puglia

Tom Cruise non può stare a lungo lontano dall’Italia. La star di Hollywood è arrivata in Puglia, pare per girare un nuovo film.

È atterrato in gran segreto all’aeroporto di Bari con il suo jet privato. Ma in Italia non è semplice passare inosservati e in pochi minuti la notizia del suo arrivo ha fatto il giro del web.

L’attore in Puglia

C’è chi dice che sia alla ricerca di una nuova location per un suo ennesimo film, chi invece che l’abbia già trovata e che inizierà presto le riprese. Potrebbe essere Bari o un’altra località pugliese, ma pare anche che il divo sia rimasto – come molti altri suoi colleghi prima di lui – affascinato dai Sassi di Matera e che sia proprio questa la sua destinazione finale.

Tom Cruise e l’Italia

L’ultima volta che l’attore era sbarcato in Italia era il 2020 in occasione dell’ultimo episodio della saga di “Mission Impossible”. A quel tempo le scene rocambolesche erano state girate a Venezia.

In quell’occasione Tom era stato anche a Roma, una città che gli era rimasta nel cuore. Sì, perché per lui non era la prima volta nella Capitale: vi era già stato nel 2005 per girare alcune scene di “Mission Impossible 3”, e poi ancora l’anno seguente per celebrare il matrimonio con l’ex Katie Holmes.

Era il 18 novembre del 2006 quando la coppia si sposò al Castello Odescalchi noto anche come castello di Bracciano, alle porte della Capitale. Un vero e proprio castello delle fiabe, degno di una coppia hollywoodiana come loro, con ben tre cinte di mura e cinque torri. Ai tempi della loro unione Toma e Katie erano solito frequentare assiduamente anche un’altra perla italiana: Capri. Era facile incontrarli in piazzetta d’estate mentre compravano un gelato alla piccola Suri.

Insomma, dopo aver sbancato al botteghino con “Top Gun Maverick“, il sequel dello storico film degli Anni ’90 Tom Cruise sembra essere tornato al lavoro con un nuovo progetto Made in Italy.

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Viaggio in uno dei luoghi più sorprendenti ma pericolosi al mondo

Un Paese splendido, in grado di far innamorare chiunque vi ci metta piede, un luogo che riesce a far battere davvero il cuore e che sa conquistare l’anima con la sua bellezza e cultura: il Nepal. Una destinazione che, però, nasconde anche un lato oscuro che, se si decide di organizzare un viaggio, si deve necessariamente sapere: per alcuni aspetti è una delle mete più pericolose del mondo.

Si tratta di un piccolo Stato arroccato sulle montagne dell’Himalaya dove c’è tanta natura, ma anche storia, cultura, persone accoglienti, tradizioni molto folkloristiche e alcune cose a cui è necessario prestare attenzione.

Perché il Nepal è considerato un Paese pericoloso

Solo qualche mese fa in Nepal si è schiantato un volo con a bordo 72 persone e, purtroppo, non è una novità. Secondo i media indiani, da queste parti si sono registrati 67 incidenti aerei negli ultimi 60 anni: in proporzione ai movimenti aerei mostra un tasso di incidenti ben più alto della media mondiale

Se da un lato questo Paese vanta uno degli aeroporti più suggestivi del mondo, il Tenzing-Hillary di Lukla, che si trova a 2.845 metri sul livello del mare, dall’altra è anche uno dei più pericolosi di tutto il nostro pianeta: ha una sola pista d’asfalto dove atterrare e decollare lunga appena 527 metri, delimitata da una parete rocciosa da una parte e una sorta di strapiombo dall’altra.

Tenzing-Hillary di Lukla nepal

Fonte: iStock – Ph: Olga_Gavrilova

La pista del Tenzing-Hillary di Lukla

Ma la pericolosità dei voli in Nepal non riguarda solo il suo aeroporto. Il Paese ha una topografia ostile con montagne maestose e un clima capriccioso, condizioni che rendono un volo impegnativo. Secondo il rapporto delle autorità locali, dal 2009 al 2018 due terzi degli incidenti si sono verificati durante la fase di crociera o in atterraggio.

E a sorprendere particolarmente è che quasi metà delle vittime c’è stata durante la crociera, a conferma del fatto che quella che è nel mondo la fase con meno problemi in Nepal è la più mortale. Una volta arrivati all’aeroporto di Kathmandu con collegamenti internazionali le persone s’imbarcano su velivoli più piccoli di compagnie locali per raggiungere le varie zone tra le vette più alte del mondo. E lì, purtroppo, le norme di sicurezza non sono le stesse dei Paesi occidentali.

Infine, è importante sapere che la Commissione europea ha inserito circa 20 compagnie aeree nepalesi nella liste dei vettori che, per ragioni di sicurezza, non possono solcare i cieli comunitari. L’elenco completo lo trovate in questo pezzo.

Ma quindi è sicuro viaggiare in Nepal?

A livello generale viaggiare in Nepal, in quanto si arriva con voli internazionali, è sicuro: basta avere un atteggiamento di massima cautela ed evitare luoghi di manifestazioni e assembramenti. Anzi, i suoi tassi di criminalità non sono molto alti ed è pieno di persone amichevoli.

Tuttavia, durante la fase di organizzazione c’è da tenere a mente alcune cose. Come vi abbiamo accennato, il trasporto locale nel Paese è altamente rischioso. Ciò vuol dire che sarebbe opportuno, almeno al giorno d’oggi, evitare di raggiungere le colline o le montagne del Nepal in autobus o in aereo poiché è centinaia di volte più insidioso che viaggiare altrove.

Un problema molto comune è anche il borseggio e il furto di borse. Per questo motivo è necessario avere una soglia di attenzione più alta per quanto riguarda i propri oggetti e documenti. Da non sottovalutare, inoltre, è il rischio di catastrofi naturali in quanto purtroppo il Nepal è soggetto a molti di essi come inondazioni, smottamenti, incendi, epidemie, terremoti, valanghe, tempeste di vento e siccità. Infine, come in tutti i luoghi del mondo, anche in Nepal c’è il rischio di essere truffati.

In sostanza, quindi, il Nepal è sicuro da visitare ed è noto per i suoi abitanti estremamente amichevoli e ospitali, ma bisogna fare moltissima attenzione, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti interni.

Cosa vedere in Nepal

Il Nepal è un Paese dalla cultura antichissima, un posto fantastico in cui immergersi completamente e vivere esperienze indimenticabili ed uniche. Imperdibile, per esempio, è la sua vibrante e colorata Capitale: Kathmandu. Una città moderna ma anche custode di antiche tradizioni delle culture buddista e induista.

Un luogo che offre una vastissima scelta di meraviglie da scoprire, oltre che un’atmosfera capace di rapire per la sua forte spiritualità. Tappa obbligata è l’affascinante tempio di Swayambhu con i suoi oltre 300 scalini in pietra che permettono di godere di uno dei panorami più suggestivi della Capitale.

Kathmandu nepal

Fonte: iStock – Ph: miroslav_1

Veduta di Kathmandu

Il sogno di molti è quello di scalare il monte più alto del globo che si trova proprio qui: l’Everest. Si può fare esclusivamente con una buonissima dose di preparazione e con guide del posto, ma la buona notizia è che chi non ha esperienza di scalata può comunque fare un trekking nelle zone più accessibili, un’avventura che può essere vissuta solo in Nepal.

Vale la pena fare un salto anche a Bhaktapur che consente di fare un viaggio indietro nel tempo, una vera e propria oasi di pace dove gli abitanti vivono secondo regole che si perdono in epoche passate. Definita la “città del riso”, sembra il set di un magnifico film.

Gli amanti della natura non possono perdere il Parco Nazionale Chitwan, il più antico del Nepal, dove vivono molte specie in via di estinzione come la tigre del Bengala o il rinoceronte asiatico. Da queste parti potrete fare un safari e visitare i vari villaggi tipici per immergervi completamente nella cultura locale.

Molto bella anche Pokhara, chiamata anche la “città del laghi”, da dove partono molti percorsi di trekking oltre che tour in barca per navigare i laghi che circondano la zona. Particolarmente sorprendente è l’alba sul massiccio dell’Annapurna, un evento che attira ogni giorno decine di turisti.

Infine – ma le meraviglie del Nepal non sono certo finite qui – vi consigliamo di fare un salto presso il Giardino Lumbini, il luogo che ha dato i natali a Siddhartha Gautama, Buddha. Ciò vuol dire che questo è il punto in cui la storia del buddismo ha avuto inizio. Un villaggio che nasconde molti tesori archeologici inerenti alla storica nascita del Buddha e che richiama pellegrini e visitatori da ogni angolo del nostro pianeta. Non a caso l’aria che si respira ha un qualcosa di mistico ed è profondamente spirituale.

everest nepal

Fonte: iStock

Il monte Everest
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Marzo a testa in sù: gli spettacoli nel cielo di primavera

L’arrivo di marzo porta con sé quelli che sono i più grandi e affascinanti spettacoli del mondo. Con il risveglio della natura, infatti, il pianeta si trasforma nel palcoscenico di uno show senza eguali che incanta la vista e inebria i sensi.

Stiamo parlando delle fioriture, quelle maestose, colorate e profumate, quelle magiche e inaspettate che si trasformano in vere e proprie attrazioni turistiche. Quale occasione migliore, se non quella dell’arrivo della primavera, per organizzare nuovi ed entusiasmanti viaggi?

Le sorprese, però, non finiscono qui perché marzo è davvero un mese speciale. Gli spettacoli della natura, infatti, continuano anche nel cielo di primavera che si prepara a illuminare di magia le nostre notti. Mettetevi comodi e alzate lo sguardo: la visione è mozzafiato.

Gli spettacoli nel cielo di primavera

La primavera, dicevamo, è una delle stagioni più attese e affascinanti dell’anno. Sicuramente la migliore per organizzare viaggi e per scoprire la grande bellezza naturale che appartiene al nostro pianeta. Non solo fioriture, però, gli spettacoli della primavera continuano anche sopra le nostre teste. Questo mese, infatti, un fitto calendario di eventi si prepara a regalarci spettacoli mozzafiato.

Si comincia con il primo giorno di marzo, quando una delle congiunzioni più attese dell’anno darà il benvenuto a questo mese. Protagonisti assoluti del cielo saranno Venere e Giove che si muoveranno uno verso l’altro, restando vicinissimi per tutta la giornata. Entrambi luminosissimi, i pianeti potranno essere avvistati sia a occhio nudo che con un telescopio.

Per ammirare, invece, la luce di Mercurio dovremmo attendere la fine del mese, quando il pianeta tornerà a splendere nel cielo serale, proprio dopo il tramonto. Sarà possibile avvistarlo vicino a Giove, con il quale si unirà in una delle ultime congiunzioni di marzo.

A dare il benvenuto alla primavera ci saranno anche le stelle cadenti. Tra il 18 e il 22 marzo, secondo l’Unione Astrofili Italiani, sarà possibile osservare alcune meteore luminose provenienti dai radianti delle eta Virginidi e theta Virginidi. Per ammirare lo spettacolo, e sussurrare i primi desideri della stagione, il consiglio è quello di recarsi in zone buie e prive di inquinamento luminoso per avere una visione nitida e spettacolare. Durante tutto il mese, invece, ci sarà la stella doppia 38 Lyncis a illuminare le nostre notti di primavera.

Marzo, ovviamente, è anche il mese dell’attesissimo equinozio che quest’anno cadrà il 20 marzo. In questa occasione, che coincide con il primo giorno di primavera nell’emisfero settentrionale, ci sarà una quantità uguale di giorno e di notte in tutto il mondo.

La Luna del Verme

Protagonista assoluta del cielo di primavera è anche la Luna del Verme, la prima Luna piena del mese che ci dà appuntamento il 7 marzo. Non lasciatevi suggestionare dal nome però, perché il nostro satellite naturale sarà bello e affascinante come sempre.

L’appellativo Luna del Verme proviene da lontano e più precisamente dai nativi americani. Per loro, lo sappiamo, il satellite naturale era considerato sacro, ed era proprio lui che scandiva il tempo e le stagioni. I nativi avevano scelto il nome di worm moon proprio perché in questo mese, che è quello del risveglio di Madre Natura, il terreno diventa più morbido e i vermi tornano alla terra, e con loro anche gli uccelli.

Aguzzate la vista e mettetevi comodi, la primavera sta per portare in scena i suoi grandiosi spettacoli intorno a noi e sopra di noi.

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Questa montagna nasconde una cascata: è un capolavoro naturale

Il mondo che abitiamo non smette mai di sorprenderci perché sono tantissime le meraviglie che gli appartengono. La maggior parte di queste portano la firma di Madre Natura, proprio lei che come un sapiente artigiano ha plasmato il pianeta fino a creare dei capolavori di immensa bellezza.

Ce ne sono alcuni che sono così celebri da essersi trasformati in vere e proprie attrazioni turistiche che attirano ogni anno migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Ce ne sono altri, però, che invece sono invisibili agli occhi dei meno attenti, e che si svelano solo allo sguardo degli avventurieri che sanno guardare oltre.

Ed è proprio al cospetto di una meraviglia naturale segreta che oggi vogliamo portarvi. Una cascata delle meraviglie che è un capolavoro e che si nasconde all’interno di una maestosa montagna. Preparate i bagagli: si vola in Tennessee.

La cascata magica nascosta in una montagna

Il nostro viaggio di oggi ci porta in Tennessee, nello stato del Sud degli Stati Uniti, dove migliaia di turisti si recano per conoscere la scena musicale country di Nashville e per visitare Graceland, la residenza di Elvis Presley a Memphis.

Il patrimonio storico, culturale e musicale del Paese, poi, incontra anche quello naturale. Proprio qui, infatti, esiste un luogo che è diventato un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli amanti della natura. Si tratta di Lookout Mountain, un massiccio montuoso situato a pochi chilometri da Chattanooga che offre tutta una serie di avventure adrenaliniche e mozzafiato.

Qui, infatti, esiste una delle funicolari più ripide e incredibili del mondo, la Incline Railway, che permette di godere un panorama unico ed esclusivo, ma anche di vivere un’esperienza senza pari. Non mancano, ovviamente, attività di arrampicata ed escursioni panoramiche che offrono visioni straordinarie.

Tuttavia c’è qualcosa di ancora più straordinario che si può fare a Lookout Mountain: visitare le viscere della montagna e ritrovarsi al cospetto della cascata sotterranea più alta e profonda degli Stati Uniti.

Un capolavoro della natura

Per scoprire questo capolavoro della natura, dobbiamo recarci a Chattanooga. Da qui è possibile raggiungere Lookout Mountain e scoprire il suo più incredibile segreto. A bordo di un’ascensore, che percorre 26 piani in discesa, è possibile arrivare nel cuore della montagna. Stalattiti, stalagmiti e altre formazioni secolari creano un paesaggio suggestivo e mozzafiato che incornicia la vera attrazione dell’area: una cascata delle meraviglie dal nome Ruby Falls.

Scoperta negli anni ’20 del secolo scorso dallo speleologo Leo Lambert, la cascata fu soprannominata Ruby in onore di sua moglie. Nel 1929, la grotta che la conserva, fu aperta ai turisti e divenne in poco tempo, così come lo è ancora, una delle più grandiose meraviglie naturali dell’America e del mondo intero.

In un antro buio e suggestivo, illuminato solo da piccole lanterne, il fragore della cascata dà il benvenuto ai viaggiatori che possono esplorare la montagna attraverso le visite guidate quotidiane. Le luci a led colorate, posizionate in maniera strategica per illuminare la grotta, creano un’affascinante gioco di riflessi e colori che rende ancora più straordinaria la vista dell’acqua che cade, da decine di metri, fino a scomparire.

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Viaggi: l’Europa rischia un’altra estate di caos

Quella che ci siamo lasciati alle spalle, ovvero l’estate 2022, è stata una stagione di caos per quanto riguarda gli aeroporti e i viaggi in aereo. Una situazione che tutti speravamo non si sarebbe mai più ripetuta, ma purtroppo sembra che anche nel 2023 l’incubo potrebbe replicarsi.

Cosa dice l’analisi

Stando a quanto riportato dal Corriere delle Sera che ha effettuato un’analisi sui numeri rilasciati da Airlines Data Inc, le compagnie aeree hanno già tolto dalle vendite 500 voli al giorno previsti nel semestre di picco di quest’anno all’interno del nostro continente.

E purtroppo la situazione non sembra andare a migliorare: tante altre frequenze saranno eliminate nelle prossime settimane. Le lunghe code negli aeroporti stranieri, i migliaia di collegamenti cancellati e le altrettante valigie perse, tanto che il consiglio era quello di viaggiare “con il solo bagaglio a mano”, non sono questioni ancora del tutto risolte, in particolare in Regno Unito, Francia, Olanda e Germania.

Quali sono le criticità

Le compagnie, le società di gestione degli aeroporti, i controllori del traffico aereo, le aziende di handling e le polizie di frontiera di mezza Europa sostengono di essere pronti a gestire un flusso record previsto per l’estate prossima. Ma, contemporaneamente, sembrano intervenire al fine di ridurre i danni: lo scalo di Amsterdam, dove le code sono lunghissime e addirittura è richiesto di non presentarsi più al terminal ma procedere direttamente al check in online, ha domandato ai vettori di tagliare del 5% i voli di maggio, in particolare quelli della mattina. Ma non solo: ha anche fissato in 66 mila il numero massimo di viaggiatori giornalieri in partenza quel mese.

Non è da meno Londra Heathrow, uno degli scali più problematici dell’estate del 2022, che vieterà alle aviolinee di aggiungere ulteriori frequenze durante l’estate.

Anche Francoforte non se la passa bene: l’aeroporto ancora è a corto di personale e inoltre spingono Lufthansa a cancellare diversi voli nei prossimi mesi.

Contemporaneamente Eurocontrol, l’agenzia europea che gestisce il traffico aereo, avverte che ci potrebbero essere disagi sia perché in alcune zone i controllori di volo sono pochi — come in Germania e Francia — sia per il rischio di scioperi, sia per i sorvoli record che si attendono e per la chiusura dei cieli russi che costringe a rivedere le rotte.

La situazione attuale

In questo momento, e soprattutto nell’ultima settimana, i vettori europei hanno rimosso dai canali di vendita oltre 90 mila voli programmati nel periodo aprile-settembre.

Tradotto in percentuale è il 2,6% in meno sul totale dei decolli previsti. E no, anche se sembra una cifra irrisoria, si tratta in realtà di un valore che è ben al di sopra della media storica e in linea con le cancellazioni iniziate lo scorso anno a marzo e proseguite fino a ottobre. E anche per quest’anno le aree più colpite sembrerebbero essere le stesse dell’estate 2022: Regno Unito, Francia, Olanda e Germania.

Come si può leggere sul Corriere della Sera, gli addetti ai lavori hanno fatto sapere che almeno altri 100 mila voli programmati nel periodo giugno-settembre sono a rischio poiché dovrebbero venir cancellate le frequenze che potrebbero creare difficoltà alla puntualità.

L’allarme è soprattutto per i mesi di giugno e luglio: nello stesso periodo del 2022  i gruppi Air France-Klm e Lufthansa, l’holding Iag, easyJet e le low cost Ryanair e WizzAir — hanno cancellato il 2,83% (giugno) e l’1,83% (luglio) dei voli. Un record che, secondo le previsioni, dovrebbe restare tale.

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Viaggio a Cogne, una vera perla tra le Alpi

È un’autentica perla delle Alpi incastonata nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, meta perfetta per una rigenerante vacanza invernale in Valle d’Aosta: ecco Cogne, a 1544 metri di altitudine, affacciata su una delle praterie montane più vaste d’Europa, il prato di Sant’Orso.

Meta turistica molto gettonata ma sempre tranquilla e accogliente, ha sviluppato nel tempo un’offerta turistica ampia e variegata, nel pieno rispetto del suo favoloso patrimonio naturalistico e paesaggistico.

Cogne, la vacanza sulla neve che rende tutti felici

In versione ancora invernale, la porta d’accesso al Parco del Gran Paradiso propone molteplici spunti per vivere momenti preziosi ed esperienze indimenticabili all’aria aperta: punti di interesse da visitare, nuovi piatti da assaggiare, l’artigianato locale da ammirare passeggiando per le vie del centro storico e l’immancabile sci grazie alle svariate decine di chilometri e anelli (a Cogne e nelle frazioni di Valnontey e Lillaz) con differenti livelli di difficoltà apprezzati sia dai principianti che dagli esperti con, in più, la sorprendente opportunità di scorgere gli animali del Parco in libertà, durante la loro discesa a valle in cerca di cibo.

I punti salienti da non perdere

Ma quali sono i punti di maggior interesse da vivere durante una vacanza invernale a Cogne?

Senza dubbio, la Valnontey, tra le zone più apprezzate della Valle, dove respirare appieno l’atmosfera “selvaggia” del Parco: qui radure e boschetti si alternano e consentono di avvistare e fotografare la fauna selvatica, in particolare camosci e volpi nonché uccelli di varie specie.

I più esperti, sempre con gli sci ai piedi, ma dotati di pelli di foca, potranno cimentarsi ad affrontare entusiasmanti escursioni di sci alpinismo seguendo gli itinerari nelle valli e tra i ghiacciai, magari insieme alle guide locali.
Da non perdere, a questo proposito, il ghiacciaio del Grand Sertz a 3552 metri di altezza.

Ancora, un’altra possibilità per scoprire la magnifica Valle di Cogne con le Guide Alpine è fare cramponnage con i ramponi ai piedi e percorrere piccole e suggestive gole incassate tra torrenti, ruscelli ghiacciati e rocce, in completa sicurezza.
La meta top? Le gole di Moline, magnifico spettacolo di colate di ghiaccio.

Chi, invece, desidera camminare e immergersi nel silenzio dei boschi con ramponcini o ciaspole, sono innumerevoli i tracciati ben segnati: davvero imperdibile è il bosco incantato di Sylvenoire, con curve e saliscendi al cospetto di molteplici forme create da piante, cristalli e sassi.

Inoltre, chi preferisce ammirare il paesaggio in tutta comodità, può inoltrarsi a Valnontey nel Parco Nazionale su una suggestiva slitta trainata dai cavalli, lungo un percorso affiancato da alberi o in valle aperta, e che attraversa il torrente su ponticelli di legno, giocando a chi avvista il maggior numero di camosci.

Infine, per i più piccoli, tappa obbligata è lo snow park in centro paese, dotato di tapis-roulant e gommoni colorati e affiancato dalla pista di pattinaggio.

Le attività per vivere Cogne

Non esiste la noia a Cogne grazie all’interessante calendario settimanale di attività outdoor proposte stagionalmente dal Consorzio Operatori Turistici della Valle di Cogne.

Ogni lunedì giornate sugli sci stretti, ogni martedì cramponage e, al venerdì, la possibilità di pedalare sulla neve, per conquistare sentieri innevati in sella a una e-bike, su tracciati semplici, alla portata di tutti.

Non mancano diverse soluzioni per ciaspolate/passeggiate sulla neve e la scoperta del passato minerario di Cogne nel nuovo Museo del Parco Minerario presso il Villaggio Minatori in cui ritrovarsi catapultati nella vita che conducevano i minatori nei vari momenti della loro giornata.

Una vacanza a Cogne è anche una festa per il palato, grazie ai numerosi locali tipici dove assaggiare succulenti piatti tradizionali, come la Seupetta de Cogne a base di pane fritto nel burro, riso cotto nel brodo e fontina, il tutto passato al forno; la Favò, tipica pasta con le fave, o la Crema di Cogne, dessert con cioccolato e panna, in cui intingere le Tegole, deliziosi biscotti fatti a cialde croccanti, sottili e dolci.

Gustoso anche un aperitivo a base di mocetta e formaggi come la Fontina DOP, accompagnati dai migliori vini di produttori locali e cantine vitivinicole della Valle.

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Dopo Malpensa, anche a Fiumicino liquidi nel bagaglio a mano

Nella maggior parte degli aeroporti italiani e stranieri si fanno ancora sentire gli effetti dell’11 settembre 2001: i viaggiatori devono così mostrare il contenuto delle valigie a partire dai dispositivi elettronici e ricordarsi di non introdurre nel bagaglio a mano liquidi, a meno che non siano boccette da massimo 100 millilitri, come da regola del 2006.

Tuttavia, piano piano, sta aumentando il numero di scali dove è sufficiente meno di un minuto per attraversare i metal detector senza mostrare alcunché e portando bottiglie di vino oppure di profumo, insomma liquidi nel bagaglio a mano.

L’Italia è tra le nazioni pioniere e, dopo Linate e Malpensa, anche nello scalo di Roma Fiumicino è consentito avere con sé liquidi e profumi.

Fiumicino: controlli più rapidi

Al Terminal 1, quello dove transita all’incirca il 70% dei flussi del principale aeroporto del Paese, la società di gestione Aeroporti di Roma ha installato i nuovi varchi di sicurezza con tecnologia di ultima generazione.

D’ora in poi, quindi, chi si presenterà ai controlli del Terminal 1 di Roma Fiumicino potrà tenere nel bagaglio a mano i liquidi (acqua, profumi, bottiglie di vino e olio…) senza dover rispettare il limite di 100 millilitri.

Ma non soltanto: non dovrà più estrarre dai bagagli tablet, computer, smartphone.

Come funziona e quali sono i macchinari impiegati

Come accennato, sempre più aeroporti stanno investendo nella “smart security” con l’implementazione ai varchi di controllo di apposite apparecchiature in grado di eseguire una vera e propria Tac ai bagagli dei passeggeri.

Il vantaggio è duplice: da un lato, gli effetti personali vengono controllati in maniera più rapida e dettagliata poiché il software riconosce immediatamente eventuali esplosivi. Dall’altro, le immagini tridimensionali ad alta risoluzione evitano ai viaggiatori di aprire il bagaglio a mano per mostrarne il contenuto, in particolare laptot, tablet, creme oppure liquidi.

A Fiumicino, l’ADR ha firmato un accordo con una delle aziende leader del settore, Smiths Detection, per l’installazione di una trentina di sistemi di controllo bagagli a mano HI-SCAN 6040 CTiX: a differenza della tecnologia precedente basata sui raggi X, gli scanner di ultima generazione sono in grado di realizzare immagini tridimensionali ad alta risoluzione per consentire una valutazione più approfondita e rapida del bagaglio con un basso tasso di falsi allarmi.

Linate e Malpensa, i primi scali italiani a dotarsi della nuova tecnologia

Gli scali di Linate e Malpensa sono stati i primi in Italia a dotarsi della nuova tecnologia per il controllo dei bagagli a mano e a consentire, di riflesso, l’introduzione dei liquidi superiori ai 100 millilitri di peso.

Il city aeroport meneghino, inoltre, è stato il primo in Europa a svolgere tutti i controlli dei bagagli a mano grazie alla smart security: tutte e sei le linee ai varchi di sicurezza sono dotate degli innovativi scanner in cui il software consente all’operatore di riconoscere automaticamente l’eventuale presenza di sostanze pericolose.

A Malpensa sta invece terminando la fase di aggiornamento: al momento attuale, più della metà delle 21 linee presenti è ammodernata con il sistema C3 (il più avanzato per ora). Entro la fine del 2023, anche nel secondo scalo italiano tutti i varchi di sicurezza effettueranno Tac ai bagagli a mano.

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Shibazakura: l’incantesimo che tinge di rosa il Monte Fuji

C’è qualcosa di magico che succede intorno a noi quando il calendario segna l’arrivo di marzo. Quando la natura, più bella e straordinaria che mai, programma il suo risveglio e la terra si trasforma nel palcoscenico di spettacoli maestosi che lasciano senza fiato.

Con l’arrivo della primavera questi show si moltiplicano nel mondo regalandoci un calendario fittissimo di eventi e imperdibili. Visioni che colorano le città, i villaggi e i borghi che conosciamo. Che incantano la vista e inebriano i nostri sensi.

Ed è proprio di uno di questi spettacoli che vogliamo parlarvi oggi. Di una visione magica e strabiliante che ogni anno attira migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Il suo nome è Shibazakura, ed è molto più di una fioritura. Si tratta dell’incantesimo di Madre Natura che tinge di rosa le pendici del Monte Fuji!

La fioritura più bella del mondo

Le persone che hanno fatto del viaggio uno scopo nella vita, sanno bene che c’è sempre un buon motivo per organizzare una partenza. E quale occasione migliore, se non quella della primavera, per pianificarne un’altra?

In questo periodo il mondo che conosciamo si trasforma, indossando il suo vestito più bello. Tutto merito delle fioriture, quelle cangianti, strabilianti e profumatissime che tingono di meraviglia il pianeta che abitiamo. Fioriscono i prati, i parchi e i boschi, i viali alberati e i quartieri e le strade delle città. Sono tantissimi i luoghi da raggiungere e da visitare in questo periodo, gli stessi che con la primavera, diventano ancora più belli.

Ma se è un accesso privilegiato a quello che è lo spettacolo più bello del mondo, che volete ottenere questa primavera, allora dobbiamo dirvi che vi toccherà preparare i bagagli e raggiungere l’altra parte del globo. Destinazione: Giappone.

È qui che un tappeto di fiori rosa, incorniciato da un paesaggio mozzafiato nel quale si staglia grandioso il Monte Fuji, si allunga come per magia verso l’infinito creando un paesaggio idilliaco e surreale. Che è forse il più bello del mondo.

La fioritura del muschio rosa in Giappone

Fonte: 123rf

La fioritura del muschio rosa in Giappone

L’incantesimo di Madre natura che tinge di rosa il Monte Fuji

Il suo nome è Shibazakura, ed è il festival che celebra la grande bellezza della natura. Si tratta di uno degli eventi più attesi in Giappone, nonché uno dei più frequentati da tutti i cittadini del mondo. Per alcune settimane, da aprile a maggio, i campi sterminati che si snodano intorno al Monte Fuji si tingono di meraviglia, dando vita a uno spettacolo che non conosce eguali.

Un tappeto di fiori rosa, e dalle mille sfumature di bianco e di viola, domina il paesaggio fino a raggiungere i piedi della grande montagna innevata. La visione è sorprendente. Sono più di 50000, infatti, i fiori che sbocciano in primavera e appartengono a otto diversi esemplari floristici.

Lo spettacolo, come abbiamo anticipato, va in scena tra aprile e maggio nella zona dei Cinque laghi del Fuji, vicino al lago Motosuko. Gli shibazakura, il cui nome sta a indicare un prato di ciliegi, sono conosciuti come muschio rosa e non hanno nulla a che vedere con gli alberi di ciliegio, anche se da loro hanno ereditato il colore e tutta la bellezza che gli appartiene.

Organizzare un viaggio qui in primavera vuol dire vivere un’esperienza visiva e sensoriale senza eguali. Nelle giornate limpide, infatti, il cielo azzurro si fonde armoniosamente con i colori delle fioriture creando uno scenario mozzafiato. Un tripudio di colori che celebra il grande incantesimo di Madre Natura.

Shibazakura

Fonte: 123rf

Shibazakura, l’incantesimo di Madre Natura ai piedi del Monte Fuji
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Perché è l’anno giusto per visitare la Czechia (Ex Repubblica Ceca)

Ci sono luoghi, spesso molto vicini a noi, ricchi di storia e di bellezze naturali che dovremmo visitare almeno una volta nella vita. Come ad esempio la Repubblica Ceca, dove arte e cultura si mescolano ad antiche tradizioni, eccellenze enogastronomiche e paesaggi meravigliosi. Se non ci siete mai stati, questo è proprio l’anno giusto: il Paese si affaccia nel suo 30esimo anno dalla raggiunta indipendenza – un tempo faceva parte della Cecoslovacchia – e festeggia con un cambiamento radicale. Da oggi, infatti, il suo nome è Czechia (per noi italiani, si pronuncia Cechia). Ma quello che rimane intatto è il suo immenso patrimonio tutto da scoprire.

Perché visitare la Czechia nel 2023

“Noi siamo sempre noi, il popolo ceco che ormai conoscete, i cibi prelibati che trovate nelle nostre cittadine, le avventure outdoor nella natura, la nostra cultura, le tradizioni, i palazzi, le dimore storiche, i castelli e il nostro vasto Patrimonio UNESCO, che vi invitiamo a conoscere e visitare. La Czechia non cambia, il suo nome sì” – questo è il bellissimo messaggio diffuso dall’Ente Nazionale Ceco per il Turismo, in occasione di quello che è uno dei cambiamenti più importanti che il Paese sta affrontando. Una notizia che arriva proprio nel trentennale della sua indipendenza: nel 1993, nasceva infatti la Repubblica Ceca, dallo scioglimento dello Stato della Cecoslovacchia.

Questo è dunque il momento perfetto per visitare un Paese ricco di sorprese, partendo proprio dai luoghi principali che hanno fatto da sfondo alle vicende politiche precedenti il “divorzio di velluto” – così chiamato perché avvenuto in maniera pacifica. I negoziati si sono tenuti a Brno, una delle città più importanti della Czechia: qui si trova Villa Tugendhat, gioiello architettonico moderno realizzato alla fine degli anni ’20 e oggi iscritto tra i Patrimoni UNESCO. Nei suoi giardini, eminenti politici hanno deciso il futuro del Paese, e passeggiare tra i viali fioriti è davvero una bella esperienza.

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Praga

Altri luoghi interessanti per ripercorrere la storia moderna della Czechia si trovano a Praga, la capitale. Ad esempio, presso il nuovo edificio del Museo Nazionale era ospitato il Parlamento cecoslovacco, mentre il suggestivo Castello di Praga, residenza ufficiale del Presidente già dagli inizi del ‘900, ha visto l’abdicazione dell’ultimo Capo di Stato cecoslovacco e l’entrata in carica del primo uomo a guidare quella che all’epoca era la Repubblica Ceca. Naturalmente, al di là di quelli che sono stati i luoghi chiave della nascita di questo Paese, ci sono tante altre bellezze tutte da scoprire. Vediamone qualcuna.

Cosa vedere nella Czechia, un Paese ricco di storia

In un viaggio alla scoperta del lato più autentico della Czechia, la splendida città di Praga non può che essere una delle tappe fondamentali. Qui ci sono tantissime attrazioni, tra monumenti storici e bellissimi palazzi da visitare, tanto da non restarne sicuramente delusi. Ma il Paese è ricco di piccole perle meno conosciute, che tuttavia meritano assolutamente di essere scoperte. Una di queste è il Castello di Karlštejn, situato nella Boemia Centrale (a non molta distanza dalla capitale): costruito nel ‘300 in stile gotico e neogotico, ospitò per lungo tempo i gioielli della Corona per volere di Carlo IV di Lussemburgo. Oggi è invece sede di un’esposizione meravigliosa di opere d’arte bizantine e medievali.

Decisamente suggestivo è poi il panorama offerto dalle rovine del Castello di Helfenburk, a due passi dalla cittadina di Bavorov: si staglia su uno spuntone di roccia ad oltre 600 metri di quota, ed è un luogo magico che viene spesso utilizzato per manifestazioni culturali o come sfondo per matrimoni super romantici. Abbandonato per molto tempo, il castello è ormai in rovina e tra le sue mura diroccate si celano leggende misteriose, a volte persino inquietanti. Ma forse il motivo per cui moltissimi turisti si recano a visitarlo è l’imponente torre difensiva che, qualche decennio fa, è stata trasformata in punto d’avvistamento e offre una vista mozzafiato.

Česky Krumlov

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Česky Krumlov

Volete fare un tuffo nel tempo? Tra le strette viuzze del centro storico di Česky Krumlov, anch’esso Patrimonio UNESCO, vi sembrerà di essere catapultati secoli indietro: questo è uno dei luoghi più affascinanti della Boemia Meridionale, che ormai da molti anni accoglie importanti festival e manifestazioni culturali che attirano curiosi da ogni angolo del Paese (e non solo). Assolutamente da visitare è il castello barocco che sorge nel cuore della città, il secondo più grande della Czechia dopo quello di Praga. Basti pensare che l’intero complesso conta ben 40 edifici, oltre a numerose aree all’aperto, con giardini meravigliosi e una bellissima fontana a cascata.

Le più belle attrazioni naturali della Czechia

Per chi ama stare all’aria aperta, la Czechia offre tantissime occasioni di divertimento e di stupore: il Paese ospita alcune attrazioni naturali da sogno, che incantano turisti provenienti da tutto il mondo. Una delle più visitate è il Česky Ráj, chiamato anche il “Paradiso Boemo”: a farle da padrone è la roccia arenaria, che si erge in spuntoni modellati da secoli di incessante lavorio del vento, come pilastri in un mondo di fantasia. È in questa cornice che si possono ammirare le celebri rocce di Prachov, torri naturali che hanno fatto da sfondo a molti film e serie tv, proprio per il loro aspetto così particolare e suggestivo. Tutt’intorno si dipanano poi paesaggi bellissimi, che includono grotte misteriose, antichi castelli e una vegetazione rigogliosa.

Rocce di Prachov

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Le rocce di Prachov

Un altro bellissimo gioiello naturale è la Selva Boema, la catena montuosa che segna il confine tra la Czechia, la Germania e l’Austria. È un luogo incontaminato e selvaggio, ricco di paesaggi incantevoli e ideale per chi vuole fare un po’ di trekking. Qui ci sono alcuni suggestivi specchi d’acqua situati ad alta quota, davvero affascinanti. È il caso del Lago Nero, profondo e circondato dai boschi, il cui riflesso rende le acque così scure da aver regalato al posto un nome molto evocativo. Questo è il punto di partenza migliore per andare alla scoperta di un altro luogo fatato, il Lago del Diavolo. Un po’ difficile da raggiungere, offre però un panorama incredibile. Secondo la leggenda, sarebbe stato il diavolo in persona a scavare la conca, e in seguito vi venne affogato da una coraggiosa ragazza che egli voleva rapire. Immergersi in queste storie ammirando la natura è qualcosa di unico al mondo.

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Scale di libri e volumi in gondola: è questa la libreria più bella del mondo

Sono grandi, maestose e iconiche, sono piccole, accoglienti o intime, sono particolari, semplici o tradizionali, ma sono unite dal medesimo obiettivo: quello di preservare la cultura del mondo intero, e di questa fornirne l’accesso a tutti.

Stiamo parlando delle librerie, di tutti quei locali che profumano di carta e inchiostro, di stampa e sapere. Di quelle che si snodano nelle città in cui viviamo e che frequentiamo tutti i giorni e di quelle celebri e famose, che si sono trasformate in vere e proprie attrazioni turistiche.

Ed è in una di queste che vogliamo portarvi oggi. Un luogo dove i libri non sono solo venduti, ma sono diventati parte integrante di una scenografia mozzafiato che parla di passato, di presente e di futuro. Una libreria, situata a Venezia, che per noi è la più bella del mondo.

A Venezia c’è la libreria più bella del mondo

Il nostro viaggio di oggi ci conduce tra le strade di una delle città più suggestive e romantiche del mondo, una destinazione che da sempre popola i desideri di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

Ci troviamo a Venezia, nel capoluogo della regione Veneto, nella città dove non esistono strade ma canali nei quali si specchiano e si riflettono i maestosi palazzi rinascimentali e gotici. È proprio qui, che a pochi passi da Piazza San Marco, i viaggiatori possono scoprire quella che è, con tutta probabilità, la libreria più bella del mondo.

La visione che si apre davanti allo sguardo di chi giunge in Calle Longa Santa Maria Formosa, nel Sestiere Castello, è surreale. Ci sono scale fatte con i libri, testi riposti nelle vasche e volumi di ogni tipo posizionati all’interno di gondole.

È la Libreria Acqua Alta di Venezia, un paradiso per gli amanti della lettura e un vero e proprio simbolo dell’intera città. Un luogo unico popolato e realizzato da migliaia di libri di ogni genere. Sono nuovi e usati, parlano di arte e di cinema. Ma ci sono anche i fumetti, i best seller e i testi dedicati alla bellissima Laguna.

La scalinata fatta con i libri, Libreria Acqua Alta, Venezia

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La scalinata fatta con i libri, Libreria Acqua Alta, Venezia

Tra gondole, acqua e magia: la Libreria Acqua Alta

Fondata nel 2004 da Luigi Frizzo, la Libreria Acqua Alta è diventata in pochi anni una meta imprescindibile per gli abitanti di Venezia e per tutti i viaggiatori che giungono in città.

Raggiunta, visitata e fotografata da tutti, questa libreria che è diventata un vero e proprio punto di riferimento per la Laguna è caratterizzata da un’atmosfera surreale e magica che non si può descrivere, ma solo vivere.

L’acqua alta, da cui proviene il nome stesso della libreria, diventa un problema per tutti i volumi conservati all’interno del locale. Così il proprietario ha scelto di utilizzare le gondole e le vasche da bagno dismesse per conservare i testi, per evitare che si bagnino e si rovinino.

I volumi che non si sono potuti salvare, invece, si sono trasformati nell’installazione più instagrammata della libreria: una piccola e suggestiva scalinata culturale che campeggia all’esterno del locale.

I libri non sono però l’unica attrazione di questo posto speciale. Tra testi di ogni tipo e di ogni età, ci sono anche i gatti che passeggiano per la libreria e che proprio sui libri si fermano per attendere le fusa dei visitatori.

I gatti nella Libreria Acqua Alta di Venezia

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I gatti nella Libreria Acqua Alta di Venezia