A breve nel nostro Paese sarà possibile acquistare con un’unica soluzione biglietti aerei e ferroviari. Tutto ciò diverrà realtà grazie a un’integrazione sempre più efficace fra aereo e treno per via di un’offerta congiunta che punterà a raggiungere proprio questo obiettivo.
Memorandum of Understanding (MoU)
Il Memorandum of Understanding (MoU), ovvero un documento giuridico che descrive un accordo bilaterale fra due o più parti, è stato sottoscritto il 3 febbraio tra il Gruppo FS Italiane, guidato dall’AD Luigi Ferraris, con Ita Airways e con il Gruppo Lufthansa che, oltre alla compagnia tedesca, vede coinvolte anche tutte le sue controllate, come Austrian Airlines e Air Dolomiti.
Nel dettaglio: sono due MoU che costituiscono il presupposto per realizzare importanti partnership commerciali e operative, con la finalità di offrire al cliente soluzioni di mobilità integrata e un’esperienza di viaggio agile, che permetta di usare comodamente i due vettori, ferroviario e aereo, e possa giovarsi a tal fine anche di piattaforme digitali condivise.
Detto in parole più semplici, si tratta di rendere effettive le condizioni per soddisfare al meglio le diverse esigenze di tutti i passeggeri, sia di quelli che si muovono per turismo, sia di coloro che lo fanno per affari, lavoro o ragioni familiari. I due documenti prevedono non solo la possibilità di offerte integrate per il passeggero, ma anche di definire programmi di loyalty combinati.
L’amministratore delegato Luigi Ferraris ha fatto sapere che per il Gruppo FS questi due accordi “s’inquadrano in una più ampia strategia di collaborazioni e partnership, con gli altri operatori di mobilità collettiva e condivisa, coerente agli obiettivi del nostro Piano industriale 2022-2031”.
Ciò vuol dire che è stato fatto un importante passo in avanti verso l’intermodalità in ampia scala. Ma del resto già a marzo 2022 il Gruppo FS aveva sottoscritto un’intesa con Aeroporti di Roma per una maggiore integrazione di orari e collegamenti da e per l’aeroporto di Roma Fiumicino, che anche quest’anno si è distinto per essere uno degli scali migliori del mondo.
Un’intesa che aveva appunto lo scopo di fare da apripista ai singoli accordi con compagnie aeree per integrare i reciproci sistemi di vendita e distribuzione e arrivare a effettuare le operazioni di check-in direttamente nelle stazioni ferroviarie.
Ma non solo: dal mese di luglio scorso ha preso il via anche un nuovo collegamento Frecciarossa tra Napoli e l’aeroporto Leonardo Da Vici, e sono stati ampliati i servizi già esistenti, sempre con le Frecce, su Venezia, Padova, Bologna, Firenze e Roma.
Ita e Lufthansa, a che punto siamo
Stando a quanto riportato dal Sole 24 ore, nel Memorandum firmato tra il Tesoro e Lufthansa la quota di Ita Airways in vendita è compresa in una forchetta tra il 20 e il 40%. Ciò vuol dire che il gruppo tedesco dovrebbe comprare il 40% per un esborso tra i 250 e i 300 milioni di euro.
Ita, però, non alimenterà gli hub di Francoforte e Monaco a favore di Lufthansa sulle rotte verso il Nord America, che sono considerate da sempre le più redditizie. Sul tavolo c’è anche un’altra interessante ipotesi, quella del ritorno del brand Alitalia.
Una volta siglato l’ingresso di Lufthansa nella compagine del vettore italiano, nel momento in cui sarà avviato il piano di rilancio e quando finalmente Ita inizierà a fare utili, potrebbe quindi tornare il marchio storico conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Secondo il piano che sembra sempre più voler prendere forma, verrebbe riservato ai soli voli intercontinentali della compagnia aerea, che manterrebbe quindi la livrea azzurra sui collegamenti domestici ed europei.