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Valle del Douro, come fare un viaggio in un dipinto

Una terra dal fascino unico, in cui scoprire bellezze paesaggistiche che lasciano senza fiato ed eccellenze del territorio che inebriano i sensi. La Valle del Douro, in Portogallo, è davvero una località da ammirare in ogni sua più piccola sfaccettatura, soprattutto se si è amanti del vino e delle sue infinite sfumature di gusto e di profumo.

Un viaggio nella bellezza più autentica nella parte più settentrionale del Portogallo e che vi farà scoprire uno dei luoghi più belli e affascinanti di questo Paese, tra vigneti terrazzati che cadono a strapiombo sulle rive del fiume omonimo, colline e vedute suggestive che sanno sedurre come fossero state dipinte dalle abili mani di un pittore.

Valle del Douro, cosa vedere

Dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, la Valle del Douro è davvero un concentrato di meraviglie da cui lasciarsi conquistare e che si caratterizza, oltre per i suoi colori unici, per il suo caratteristico paesaggio che muta costantemente via via che ci si avvicina al confine con la Spagna, regalando scenari magici a chi vi si reca e la possibilità di visitare mille posti diversi in uno.

Ma la Valle del Douro non è solo fascino e paesaggi da sogno, è anche una meta in cui scoprire la bellezza delle città portoghesi e la loro incredibile energia. Come quella che si può vivere visitando Porto, una località dalla bellezza indescrivibile, in cui si intrecciano architetture e atmosfere caratteristiche, quasi come fossero uscite da una libro di fiabe. E meta in cui godere di una delle eccellenze del luogo, il famoso vino liquoroso omonimo alla città e i vini del Douro, specialità di questa zona del Portogallo ed eccellenze amate nel mondo.

Qui, nel centro della città, potrete anche passeggiare tra le incantevoli viuzze che la attraversano e la animano o godere del paesaggio del lungofiume, fino a far visita all’antica Vila Nova de Gaia, in cui nelle numerose e particolari cantine è possibile degustare le tante e tutte buonissime varietà del vino di punta della città. Ma non solo.

In viaggio nelle Valle del Douro

Percorrendo la suggestiva Route 222, considerata una delle più belle strade al mondo proprio per i meravigliosi panorami che è in grado di regalare a chi la attraversa, è possibile partire da Porto e raggiungere altre due splendide località della Valle del Douro, Peso da Régua e Pinhão, con le sue incredibili cantine, costeggiando tutto il fiume Douro e lasciandosi trasportare dalle emozioni uniche che sa suscitare.

Una terra e zone d’eccellenza del Portogallo, tra natura, tradizioni, arte e importanti resti del passato, come quelli visitabili a Vila Nova de Foz Côa, un suggestivo paesino in cui sorge una scoperta archeologica unica, una grotta con tracce di arte rupestre risalente all’età preistorica. Resti e peculiarità che rendono la Valle del Douro una perla del Portogallo e una meta che vale la pena di visitare, organizzando un tour in macchina, per esplorarne ogni singolo sorcio in totale autonomia, o prendendo parte a una mini crociera sul fiume Douro, prendendosi il tempo necessario per osservare tutti i magnifici colori che si susseguono in questa località portoghese dal fascino suggestivo.

Un’occasione e una meta unica per vivere un viaggio che non potrete mai più dimenticare e fare il pieno di immagini da sogno ed esperienze eccezionali.

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La villa di James Bond è arrivata nel metaverso: è un sogno

Il modo in cui viaggiamo è in continua trasformazione, perché noi lo siamo. Anno dopo anno, infatti, si intrecciano nuove esigenze che accomunano gli avventurieri di tutto il mondo e che si trasformano in vere e proprie tendenze alle quali non possiamo rinunciare.

Lo abbiamo visto con l’astroturismo e il Vanlife, con le staycation e poi con tutti quei viaggi organizzati per esplorare e vivere la natura nella sua forma più selvaggia e primordiale. Anche i viaggi virtuali si sono affacciati nella quotidianità, proprio loro che ci hanno permesso di esplorare meraviglie lontane stando comodamente seduti sul divano di casa. Certo è che fino questo momento le esperienze che abbiamo vissuto non sono mai state così immersive e interattive come succede nel metaverso.

Cos’è il metaverso lo sappiamo tutti, si tratta di una vera e propria rivoluzione che permetterà alle persone di perdersi e immergersi all’interno di un insieme di spazi virtuali attraverso il proprio avatar. Quello che in molti non sanno, però, è che è già possibile viaggiare attraverso questo, e raggiungere luoghi straordinari che, fino a questo momento, avevamo soltanto immaginato. Come quella villa mozzafiato che affaccia sull’oceano, che è ispirata all’incredibile dimora di James Bond, e sembra un sogno a occhi aperti.

Benvenuti nel metaverso

Gli esperti non hanno dubbi: il metaverso non solo cambierà la vita delle persone, ma anche il nostro modo di viaggiare. A crederci, prima degli altri, è stata la vivace e dinamica Seul. La tecnologica capitale della Corea del Sud, infatti, è diventata la prima città a entrare nel metaverso. Questo significa che le persone, che si tratti di cittadini o di stranieri, possono già entrare in quel mondo parallelo e perennemente connesso, in qualsiasi posto essi si trovano, grazie a un avatar e ai visori per la realtà virtuale.

Non solo Seul, però. Giorno dopo giorno, infatti, il metaverso si sta popolando con luoghi che già conosciamo e altri che, fino a questo momento, abbiamo solo immaginato. È questo il caso di un’incredibile villa in stile James Bond creata dall’architetto Omar Hakim che ha suscitato l’interesse di tantissime persone di tutto il mondo. C’è già chi si chiede se la villa è in vendita o affittabile per brevi o medi periodi, sempre nel metaverso, intendiamoci.

La villa nel metaverso costruita dall'architetto Omar Hakim

Fonte: IPA

La villa nel metaverso costruita dall’architetto Omar Hakim

La spettacolare villa in stile James Bond

Firmata dall’architetto Omar Hakim, questa splendida dimora ha tutte le carte in regola per trasformarsi nel sogno proibito di tantissime persone. Basta guardare le immagini per comprendere che si tratta di una villa davvero eccezionale.

Per la sua creazione, Hakim si è lasciato ispirare dalle ambientazioni che hanno fatto da sfondo alle avventure di James Bond, ma anche all’iconica casa di Iron Man. La villa, situata su una costiera solitaria e affacciata a strapiombo sull’oceano, è arricchita dalla presenza di un caveau per le auto di lusso, The Cars Vault, e anche da una vasca piena di squali, un vero e proprio antifurto naturale per tenere lontani i malintenzionati.

Sopra la piscina è stato realizzato anche un giardino zen per la meditazione in forma circolare, ispirato proprio al Poison Garden di Lyutsifer Safin nel film di James Bond, No Time To Die. Non manca neanche un eliporto personale e una piscina a sbalzo che si estende sul mare.

Metaverso: l'architetto Omar Hakim ha costruito la villa dei sogni

Fonte: IPA

Metaverso: l’architetto Omar Hakim ha costruito la villa dei sogni
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È appena stata scoperta la pietra più antica del mondo

È stata scoperta una pietra che dovrebbe essere la più antica del mondo. Il ritrovamento è avvenuto in Norvegia dove gli archeologi hanno annunciato di aver trovato una pietra runica le cui iscrizioni risalirebbero fino a 2mila anni fa, ai primi giorni dell’enigmatica storia della scrittura runica.

La scoperta nel dettaglio

Il rinvenimento è stato possibile grazie al lavoro di un team di archeologi dell’Università di Oslo, in Norvegia. Come vi dicevamo in precedenza, su questa roccia compaiono iscrizioni che, secondo le prime analisi, risalgono a circa 2mila anni fa. Le rune sono i segni usati anticamente per la scrittura da varie popolazione germaniche del nord Europa. All’epoca erano di varia grandezza e contenevano iscrizioni con questi caratteri. Spesso la loro funzione era quella di essere un monumento commemorativo per i defunti.

Quella da poco riportata alla luce misura 31 centimetri per 32 e ha una forma vagamente quadrata, scavata su un lato. Nella realtà dei fatti è stata ritrovata nell’autunno del 2021 durante gli scavi di un sito funebre osservato per la prima volta durante la costruzione di una linea ferroviaria vicino al lago Tyrifjord, a ovest della Capitale norvegese.

Una scoperta che, al di là della sua importanza, non sorprende più di tanto in quanto è avvenuta in una regione conosciuta per vari ritrovamenti archeologici. Nonostante sia accaduta quasi due anni fa, il ritrovamento è stato comunicato solo in questi giorni per via dei tempi necessari per l’analisi e la datazione della pietra, che è stata chiamata Svingerudsteinen (“la pietra di Svingerud”) dal nome del posto in cui è stata trovata.

Stando a quanto sostengono gli esperti del museo di Storia culturale dell’Università di Oslo, contiene alcune tra le iscrizioni runiche più antiche mai trovate ed è una delle testimonianze scritte più datate della Scandinavia. Con ulteriori approfondimenti si spera che questo ritrovamento possa contribuire a saperne di più sulle rune, la cui origine è ancora oggi incerta.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

La professoressa dell’Università di Oslo, Kristel Zilmer, esperta in iconografia e studiosa delle rune, ha affermato che sulla pietra ci sono iscrizioni di vario tipo. Alcune sembrerebbero non aver un significato a livello linguistico, ma 8 di queste che si trovano sulla parte anteriore compongono la stessa parola, “idiberug”, una sorta di dedica in memoria di una donna chiamata Idibera o Idiberga, di un uomo chiamato Idibergu, oppure di una famiglia di nome Idiberung.

Allo stesso tempo, Zilmer ipotizza che quando le iscrizioni non hanno un significato linguistico vuol dire che potrebbero essere state tracciate da qualcuno che stava imitando o sperimentando con le rune, oppure ancora stava imparando a inciderle.

Ad Associated Press, Zilmer ha detto che desidera che lo studio della pietra di Svingerud aiuti a capire meglio l’uso delle rune nel periodo più antico della loro diffusione. Più precisamente: “Questo ritrovamento ci darà molte informazioni sull’uso delle rune nella prima età del ferro. Potrebbe essere uno dei primi tentativi di utilizzare le rune in Norvegia e Scandinavia sulla pietra”. Rune più antiche, infatti, sono state trovate su altri oggetti, ma non sulla pietra: il primo è su un pettine d’osso trovato in Danimarca.

Nel frattempo, la pietra verrà esposta per un mese al museo di Storia culturale dell’Università di Oslo a partire dal 21 gennaio.

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Com’è trendy il Lago di Como con l’effetto Ferragnez

Si saluteranno con la mano da una sponda all’altra del lago i Clooney e i Ferragnez. Sì, perché il Lago di Como sta per aggiungere alla lista di star & vip che hanno acquistato casa anche Fedez e Chiara Ferragni che, secondo alcuni rumour, avrebbero scelto una storica villa sulla sponda orientale del lago, proprio difronte a Villa Oleandra di proprietà da anni di George, e di farne la loro casa delle vacanze.

Valore dell’immobile che si troverebbe tra i Comuni di Pognano Lario e Careno: 5 milioni di euro, a cui aggiungere eventuali personalizzazioni che la coppia vorrà affinché la casa, un edificio cubico bianco con tante finestre abbellite da persiane verdi, diventi universalmente riconoscibile come “Villa Ferragnez”.

La proprietà è già immensa: ben 900 metri quadrati distribuiti su due piani più uno interrato, con tanto di parco, piscina e spa privata.

La Ferragni e il Lago di Como

La nota influencer e il rapper sono già degli habitué del Lago di Como che amano frequentare in ogni stagione. godendoselo al massimo senza farsi mancare ogni tipo di lusso che questo luogo può regalare.

Chiama ama muoversi a bordo di yacht e trascorrere le belle giornate estive in barca, ama frequentare ristoranti gourmet, farsi coccolare nelle spa e il più delle volte fare tutto con amici e parenti senza badare a spese, e questo è il luogo ideale per soddisfare ogni suo desiderio.

Quando apre la stagione del Grand Hotel Tremezzo, “my favourite place”, commenta sempre Chiara nelle story, lo storico albergo degli inizi del Novecento, frequentato già allora dal bel mondo, da nobili, aristocratici e borghesi e simbolo della Belle époque, il preferito di Greta Garbo.

Quando viaggiano con tutta la banda al seguito – figli, tata, genitori, sorelle, amici – i Ferragnez preferiscono però affittare un’intera villa. Spesso scelgono Villa Sola Cabiati, una dimora di delizia del Settecento che fa sempre parte della proprietà del Tremezzo, un viaggio nella storia. Qui, la famiglia più seguita d’Italia – la Ferragni è l’influencer numero uno, con 28,4 milioni di follower su Instagram, e Fedez la segue a ruota – ama rilassarsi su divani di velluto circondati da pareti affrescate e soffitti decorati da opulenti stucchi, dormire in una delle sei splendide suite con arredi d’epoca e bagno privato, godersi il gigantesco parco e d’estate tuffarsi nella piscina privata della villa.

Altre volte, quando il gruppo è molto numeroso, scelgono un’altra villa altrettanto magnifica, Villa Bonomi, alle porte di Como, che ha ben undici suite su tre piani e una dependance. Anche qui c’è il parco vista lago e la piscina, lontana da occhi indiscreti.

Ma dopo un lungo peregrinare forse i Ferragnez hanno deciso che fosse giunto il momento di mettere piede definitivamente sul Lago di Como, a meno di un’ora da Milano dove vivono, location perfetta per trascorrere i weekend fuori porta con gli amici, dove portare Leo e Vitto per farli scorrazzare su e giù per la proprietà.

Ci resteranno male tutti quelli che facevano affari grazie ai frequenti soggiorni della famiglia Ferragni sul Lago di Como, ma sicuramente avranno modo di usufruire di tutti i servizi esclusivi e di prima classe che sono soliti fornire a personaggi del calibro di Clooney e di altre celebrity che frequentano regolarmente la zona.

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Bohol, l’isola delle Colline di cioccolato

Sapevate che nel mondo esistono le Colline di cioccolato? Meraviglie della natura che creano paesaggi che sembrano usciti da un quadro e che si estendono per circa 50 chilometri quadrati. Si trovano sull’Isola di Bohol, nelle Filippine, un affascinante angolo del nostro mondo dove oltre 1.200 montagnole, completamente ricoperte di vegetazione, raggiungono un’altezza di 30/40 metri. Ma non solo. Queste collinette, infatti, cambiano colore con le stagioni, fino a diventare color cioccolato in piena estate.

Tutto quello che c’è da sapere sulle Colline di cioccolato

No, purtroppo non sono fatte di vero cioccolato. Prendono questo nome per via della vegetazione che le ricopre che diventa “cioccolatosa” in estate. Da molti sono spesso state definite “l’Ottava meraviglia del mondo”, e chi le vede per la prima volta lo conferma ampiamente.

Le loro origini sono antichissime: risalgono a circa due milioni di anni fa e sembrerebbero essere il risultato dei depositi di corallo e dell’azione erosiva esercitata dall’acqua piovana, tanto che al loro interno sono presenti grotte e sorgenti. Inoltre, dal 1988 sono state battezzate come terzo Monumento Geologico delle Filippine, nonché Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Esse sono comprese nel territorio delle città di Carmen, Batuan e Sagbayan e sono altamente suggestive e ricche di leggende. Anche se, è bene specificare, non sono un fenomeno isolato. Di simili ce ne sono anche in Australia e in Indonesia, ma la verità è che sono meno scenografiche.

Colline di Cioccolato filippine

Fonte: iStock

Le maestose Colline di cioccolato di Bohol

Le leggende che ruotano intorno alle Colline di Cioccolato

Come vi abbiamo detto in precedenza, sembrerebbe che le Colline di cioccolato siano nate a causa del deposito di corallo levigato dall’azione corrosiva dell’acqua piovana. Ciò non toglie che esistano leggende misteriose che nel corso dei secoli hanno cercato di spiegare la nascita di queste affascinanti formazioni geologiche.

Una di queste narra che tali cime, chiamate anche “Chocolate Hills”, sono il prodotto di una snervata lotta avvenuta tra due Giganti e durata diversi giorni. A quanto pare, questi due mitici esseri si sono vicendevolmente lanciati contro sabbia, massi e blocchi di pietra per poi decidere, di comune accordo, di lasciare l’isola. Nonostante questo, tutto ciò che per giorni si erano tirati diede origine alle colline.

C’è poi un’altra leggenda, decisamente più romantica, che racconta di Arogo, un giovane avvenente e molto forte che si era follemente innamorato di una fanciulla mortale, Aloya. Tuttavia, come ogni storia d’amore più mitica vuole, Arogo perse la sua donna, al punto di trovarsi a piangere tantissimo. Fu così che le sue inarrestabili lacrime si tramutarono in colline.

La terza leggenda di cui vi vogliamo parlare narra di un Gigante avido ed ingordo, Carabao, che era solito rubare i raccolti di un villaggio. Fino a quando arrivò il giorno in cui gli abitanti, ormai stanchi ed esausti dei continui saccheggi, decisero di lasciare a Carabao cibo avariato. Dopo essersi nutrito più volte con cibo andato a male, il suo stomaco cedette e defecò per giorni. Ciò vuol dire che, secondo questo racconto, le feci essiccate del Gigante diedero vita alle Colline di cioccolato.

Come visitare le Colline di cioccolato

Lacrime di divinità, lotte tra giganti e ben meno poetici mal di pancia, ma nonostante questo le Colline di cioccolato sono uno spettacolo senza eguali. Tuttavia, non possono essere scalate individualmente ma per fortuna le si può ammirare da due punti di osservazione davvero eccezionali: Chocolate Hills Complex e Sagbayan Peak.

punto panoramico bohol colline cioccolato

Fonte: iStock

Uno degli splendidi punti panoramici

Il primo si trova a Barangay Buenos Aires, nella città di Carmen, e a detta di molti è il punto di osservazione migliore per ammirare queste peculiare formazioni in tutto il loro splendore. Qui potrete trovare persino un ristorante, sala congressi, piscina, area attività con fontana e i ben 214 gradini da salire per godere di questo panorama.

Il secondo, dal canto suo, è un sito turistico che si affaccia su una valle panoramica con una piattaforma di osservazione e un parco giochi per bambini.

Cos’altro vedere sull’Isola di Bohol

Le Colline di cioccolato sono, senza ombra di dubbio, qualcosa da vedere assolutamente nelle vita. Ma l’isola in cui si trovano, Bohol, possiede molto altro da offrire ai suoi visitatori.

Alona Beach, per esempio, è la spiaggia di sabbia bianca più popolare e sviluppata di Bohol, ma che al contempo riesce a conservare anche un po’ del suo fascino naturale. Le acque sono turchesi, ed è possibile trovare anche sistemazioni adatte a tutte le tasche.

Vale la pena fare un salto anche al Tarsier Sanctuary di Bohol, che si trova a pochi minuti dal villaggio di Corella. Da queste parti prende vita un piccolo centro visitatori dove, accompagnati da una guida, si possono vedere alcuni esemplari di dolci tarsi che vivono liberi sugli alberi della foresta vicino al centro.

tarsi filippine

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Un esemplare di tarsio nelle Filippine

Decisamente interessanti sono anche le cascate di Dam-Agan a Dimiao, dove potersi tuffare in acque turchesi che lasciano davvero senza fiato.

Da non perdere, inoltre, è il Loboc che è un ampio fiume che serpeggia nella parte sud di Bohol. Loboc è anche il nome di un villaggio che sorge sulle sue rive. A bordo di una canoa potete attraversare le sue acque torbide scoprendo una giungla fitta e incontaminata dove si possono fare escursioni. È presente, inoltre, una zipline da brivido che attraversa la valle e il fiume regalando una vista dall’alto spettacolare.

Nel villaggio, invece, si possono anche fare delle mini-crociere sul fiume a bordo di grosse chiatte, che includono il pranzo a buffet con sottofondo di musica.

Molto particolare è la Chiesa di Baclayon, un edificio che conta più di 400 anni e che è un punto di riferimento riconoscibile nella provincia.

Straordinaria anche la Grotta di Hinagdanan che offre una piscina naturale in cui poter fare il bagno in acque fredde che allevieranno il caldo estivo. Non mancano interessanti stalattiti e formazioni rocciose.

Infine, un viaggio nelle Filippine non può prescindere dal mare e l’Isola di Bohol, oltre ad Alona Beach, ha decisamente molto da offrire. Ne è un esempio Momo Beach, generalmente isolata e paradisiaca.

Insomma, l’Isola di Bohol con le Colline di cioccolato e le sue meraviglie è un vero tesoro tutto da scoprire.

filippine bohol mare

Fonte: iStock

Il mare dell’Isola di Bohol
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Una nuova meraviglia antichissima è stata scoperta in Italia

Tra borghi medievali e una rigogliosa vegetazione, la necropoli etrusca era rimasta ben celata agli occhi degli archeologi. Fin quando, del tutto inaspettatamente, è tornata a riemergere in tutto il suo splendore. La scoperta appena avvenuta in Italia ha sorpreso gli esperti: ecco tutti i dettagli.

La necropoli etrusca trovata a Vetulonia

La Toscana torna a regalarci qualcosa di meraviglioso: terra di recenti scoperte archeologiche di grande valore, la regione cela ancora molti tesori. Tra questi spicca, senza dubbio, la necropoli etrusca da poco tornata alla luce, dopo essere rimasta per secoli ben nascosta. Individuata dagli archeologi a poca distanza dal sito di Vetulonia, si tratta di un luogo di sepoltura di cui fino ad oggi eravamo totalmente all’oscuro. Questo sito non era infatti censito nella Carta Archeologica di Vetulonia, un importante documento storico stilato da Doro Levi nel 1931.

Trovare la necropoli non è stato facile, in effetti. L’intera area è disseminata di antiche testimonianze etrusche e romane, molte delle quali sono però andate perdute nel corso dei secoli. La fitta vegetazione e i borghi medievali che pian piano sono spuntati su tutto il territorio hanno reso quasi impossibile individuare tutte le vestigia rimaste ancora intatte. Per questo, negli ultimi anni gli esperti hanno dato il via ad attività di ricerche le quali, finalmente, stanno dando buoni frutti. La necropoli etrusca appena rinvenuta è una delle sorprese più interessanti. È stata ritrovata in località Poggio Valli, nei pressi del borgo di Castiglione della Pescaia.

“Nella nuova necropoli è possibile individuare un processo di sviluppo della tipologia architettonica delle sepolture etrusche di età orientalizzante e arcaica che conduce dalle tombe a circolo di pietre che racchiudono una semplice fossa terragna, chiusa o aperta su un lato breve, localizzati sulla spianata sommitale del poggio, alle tombe con fossa rivestita da filari in blocchi di pietra sotto piccoli tumuli cinti da tamburo, fino alle tombe a camera vere e proprie, inserite entro alti tumuli con tamburo e accessibili mediante un corridoio d’accesso.” – ha affermato Simona Rafanelli, direttore scientifico del MuVet (Museo Civico Archeologico di Vetulonia).

Il sito archeologico di Vetulonia, in Toscana

Vetulonia è una piccola frazione del borgo di Castiglione della Pescaia, immersa nel cuore verde della Maremma Grossetana. Qui, verso la fine del XIX secolo, venne rinvenuto un importante sito archeologico. La scoperta, ad opera di Isidoro Falchi, ha permesso di riportare alla luce alcune preziosissime vestigia della civiltà etrusca. In particolare, sono stati rinvenuti i resti di un centro abitato di età ellenistica e numerose necropoli disposte sulle colline che lo circondano. Visitando le varie località di sepoltura, è possibile ammirare l’evoluzione delle cerimonie funerarie etrusche.

Dalle primissime tombe a pozzetto, semplici buchi scavati nella terra, si passa alle fosse destinate all’inumazione e poi alle tombe monumentali. Molti anche i reperti, appartenuti al corredo funerario dei defunti, che sono stati ritrovati nel sottosuolo. Oggetti d’ambra, d’argento, di bronzo e d’oro sono oggi custoditi presso il Museo di Vetulonia, dedicato proprio all’archeologo Isidoro Falchi, ma anche presso il Museo Nazionale di Firenze e quello della Maremma di Grosseto.

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5 continenti, 37 paesi e 85 città: il viaggio della vita si fa sulla nave

Nel 1872 Jules Verne immaginò un giro del mondo lungo ben 80 giorni in quello che è uno dei romanzi più famosi dello scrittore francese. Oggi si può provare la stessa ebbrezza, approfittando di un itinerario dalla durata più ampia ma con al tempo stesso la possibilità di solcare i mari più belli del mondo. È una crociera che può essere definita, senza paura di esagerare, “il viaggio della vita”. In questi giorni la compagnia svizzera di navigazione Viking Cruises ha annunciato i suoi programmi per il 2024 e il 2025 e di questi fa parte la nuovissima “Viking World Voyage I”. Si tratta di un viaggio in partenza il 19 dicembre del 2024 dalla Florida, per la precisione dal porto di Fort Lauderdale.

I paesi che si potranno visitare durante la crociera

La crociera più lunga del mondo andrà a toccare 85 scali, 37 paesi diversi e tutti e cinque i continenti. La durata? La nave Viking Sky impiegherà 180 giorni, dunque sei mesi esatti, un’esperienza unica e senza dubbio destinata a rimanere a lungo (se non per sempre) nel cuore del viaggiatore. L’idea è venuta in mente dopo che la compagnia elvetica si è resa conto di una richiesta crescente di crociere “prolungate” da parte dei clienti.

Nel caso in cui non sia possibile approfittare di tutti i giorni di questo itinerario, si potrà prendere parte a quella che è la versione ridotta della crociera (163 giorni). In questo caso la partenza avverrà da Los Angeles il 5 gennaio del 2025, con 29 paesi visitati prima del ritorno a New York. I passeggeri approderanno alle Hawaii, in Polinesia, Nuova Zelanda e Australia, scoprendo poi il continente asiatico, quello europeo e anche il Medio Oriente. C’è stata poi già una versione ancora più breve. La Viking Cruises ha infatti pensato a una crociera di 121 giorni che è partita lo scorso 9 gennaio e che nel giro di quattro mesi appunto arriverà in 23 nazioni prima dello sbarco finale a Londra.

Una nave Viking Cruises in viaggio

Fonte: iStock/Reimphoto

Una delle tappe delle crociere Viking Cruises

Sensazioni ed emozioni irripetibili

Ogni ospite troverà a bordo della nave un lusso informale, con cabine delle dimensioni minime di 25 metri quadrati. Le suite, invece, supereranno i 100 mq per chi ha bisogno di più spazio di questo lungo viaggio intorno al mondo. Inoltre, tutti i passeggeri potranno beneficiare di un pacchetto di 2mila dollari in crediti da usare per le escursioni a terra, per pernottare in hotel a cinque stelle oppure per cenare in raffinati ristoranti. È un modo unico per permettere a chiunque di conoscere meglio ogni tappa della crociera e arricchirsi culturalmente.

Al termine di ogni itinerario c’è la consapevolezza di tante sensazioni ed emozioni diverse da custodire gelosamente una volta tornati a casa. Mancano ancora diversi mesi alla partenza, ma l’opportunità è già stata colta al volo da tante persone che non vedevano l’ora di vivere un’esperienza più unica che rara. Come amava ripetere Lev Tolstoy, quando inizia un lungo viaggio l’immaginazione rimane inizialmente ferma al punto di partenza per poi lasciarsi andare giorno dopo giorno: è proprio l’esperienza che si aspettano i protagonisti del viaggio della vita organizzato da Viking.

La nave Viking Cruises in porto

Fonte: iStock/Reimphoto

Una delle navi da crociera Viking Cruises in porto
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Posti incredibili Viaggi

Cilento: la Grotta dell’Angelo scolpita nella roccia

Le grotte sono misteriose, buie e ricche di un fascino inspiegabile tanto che per secoli sono state considerate un luogo temuto. Proprio il non sapere cosa si celava al loro interno ha stimolato la curiosità e la fantasia degli uomini al punto da diventare luoghi popolati da esseri fantastici o da santi. Tra le grotte più affascinanti c’è quella di San Michele Arcangelo considerata Patrimonio mondiale dell’Unesco.

Da tempo è diventata un santuario e si trova all’interno del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano e Alburni: ancora oggi entrare al suo interno è un’esperienza mozzafiato che suscita meraviglia.

Una grotta fermata nel tempo

La grotta che si trova ai piedi di una parete rocciosa vicino Sant’Angelo a Fasanella in provincia di Salerno. È un incantevole borgo che sorge a 650 metri sul livello del mare e reso ancora più affascinante dai boschi e dai tantissimi corsi d’acqua che lo attraversano. Una delle attrazioni principali è la cascata di 8 metri creata dal fiume Auso, da ammirare lungo percorso immerso nella natura. La grotta rimane però la tappa principale quando si visita Sant’Angelo a Fasanella. Qui sembra che il tempo si sia fermato e questa sensazione si avverte appena arrivati.

Il borgo di Sant'Angelo a Fasanella

Fonte: iStock

Una veduta di Sant’Angelo a Fasanella

Il visitatore che viene immediatamente rapito da un imponente portale quattrocentesco scolpito probabilmente dallo scultore cilentano Francesco Sicignano. È una vera e propria opera d’arte in cui campeggiano in tutta la loro maestosità leoni e leonesse pronti ad accogliere i turisti che vogliono scoprire il piccoli gioielli all’interno della grotta. Dopo essere entrati, impossibile non rimanere colpiti dal pozzo che spicca per il rivestimento di ceramiche napoletane. Nel santuario la natura e l’uomo hanno lavorato insieme realizzando un ambiente in cui il bello regna sovrano. Alle stalagmiti sul pavimento si alterna a cinque metri d’altezza un’edicola incastonata nella roccia. Ci sono poi l’altare dedicato all’immacolata con la statua della Vergine con Bambino del trecento e il pulpito dell’abate Francesco Caracciolo i cui resti sono conservati nella grotta.

Soria e leggenda si intrecciano nella grotta

La bellezza della grotta non risiede solo nelle opere contenute al suo interno, ma anche nella storia che l’ha resa un luogo di culto molto amato. Prima di diventare quello che è oggi, nel periodo preistorico era un rifugio. In origine era dedicato al culto delle acque e la presenza delle stalattiti e stalagmiti probabilmente veniva considerata la manifestazione delle divinità. Solo molti secoli dopo la grotta si è trasformata in un vero e proprio santuario dedicato a San Michele. Questa era una pratica comune, perché secondo una leggenda la prima apparizione del santo cristiano era avvenuta all’interno di una grotta.

L'antica Sant'Angelo a Fasanella

Fonte: Getty Images

Un’antica mappa di Sant’Angelo a Fasanella

Non è l’unica leggenda che aleggia intorno a questa grotta, a cui gli abitanti del posto danno maggior credito. Infatti, si narra che la sua scoperta sia dovuta a Manfredo, principe di Fasanella. L’uomo, infatti mentre era con il suo falcone, avrebbe perso di vista l’uccello, attirato da una melodia. Tornato sul posto con i servitori per cercare l’animale, fu proprio questa musica a spingerlo all’interno della grotta. Una volta entrato fu colpito dall’immagine delle ali dell’Arcangelo Michele sulla parete dietro all’altare e da quel momento decise di trasformare quel posto incantevole in un luogo di culto. Nonostante le molte leggende, la cosa certa è che questa grotta ha conservato nel corso dei secoli una bellezza a cui è impossibile resistere.

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Tutte le nuove navi da crociera che salperanno nel 2023

I viaggi in crociera rappresentano, per molti turisti, un’esperienza emozionante e irrinunciabile: sono tantissimi coloro che vogliono regalarsi una vacanza di tutto relax a bordo dei giganti del mare. E il 2023 si prospetta un anno davvero interessante, da questo punto di vista. Nei prossimi mesi, molte nuove navi salperanno per la prima volta. Dalle piccole imbarcazioni extralusso alle mega crociere pronte ad affrontare gli oceani, ecco quali sono le novità in arrivo.

Crociere: le novità per l’Europa

Dal Mediterraneo ai fiordi norvegesi, l’Europa è meta di splendide crociere in grado di soddisfare davvero tutte le esigenze. E nel corso dell’anno ci saranno molte nuove opportunità per esplorare il continente in lungo e in largo (via mare, naturalmente). Partiamo da MSC Crociere, che sta per ampliare la sua flotta: a giugno 2023 dovrebbe debuttare la sua nuova ammiraglia, una nave che presenta dettagli unici come un design d’eccezione e lo scafo interamente trasformato in un’opera d’arte. Si tratta di MSC Euribia, con una capienza di 6.327 passeggeri e un itinerario che porterà i suoi ospiti alla scoperta del Nord Europa. La stagione inaugurale sarà infatti all’insegna delle splendide città scandinave e dei loro incantevoli fiordi.

Il mese successivo sarà il turno della prima nave da crociera della flotta Explora Journeys, il nuovo comparto extralusso di MSC. A partire da luglio, Explora I solcherà i mari per condurre i suoi 922 ospiti verso tutti e cinque i continenti. Le prime rotte riguardano ancora una volta il Nord Europa, e via via si aggiungeranno numerose altre destinazioni come il Nord America, i Caraibi, il Sud America, il Mediterraneo e il Medio Oriente. Il tutto, ovviamente, all’insegna di un lusso che difficilmente si potrà trovare su altre crociere.

Novità in arrivo anche per Norwegian Cruise Line: la compagnia navale sta per debuttare con la seconda delle sue sei ammiraglie del Progetto Leonardo (la prima è entrata in servizio nell’agosto 2022). Si chiama Norwegian Viva, ha una capienza di 3.215 persone e dovrebbe salpare per la prima volta la prossima estate. Diverse sono le rotte previste per la nuova nave da crociera. Per i suoi viaggi inaugurali, la compagnia ha scelto il Mediterraneo – con scalo anche in numerosi porti italiani. E nei mesi seguenti si dirigerà anche verso i Caraibi.

Le nuove navi da crociera nel mondo

E nel resto del mondo? Importanti novità si prospettano per l’American Cruise Lines, specializzata in piccole imbarcazioni extralusso. Ad agosto salperà infatti la sua American Eagle, mentre ad ottobre sarà il turno dell’American Glory: entrambe accoglieranno 100 passeggeri, per un’avventura alla scoperta della East Coast degli Stati Uniti d’America. È invece la Regent Seven Seas Cruises ad apprestarsi a varare la Seven Seas Grandeur. A partire dal prossimo novembre, la nave con capienza di 750 ospiti navigherà nelle acque cristalline tra Miami e i Caraibi.

A quanto pare, proprio i Caraibi saranno tra le mete principali del 2023. Anche la Carnival Cruise Line è pronta a salpare con la Carnival Jubilee (capienza oltre 5mila persone), che da dicembre inaugurerà alcuni itinerari alla scoperta delle isole caraibiche occidentali. Mentre la Celebrity Cruise, sempre a dicembre, partirà con la sua Celebrity Ascent: la nave, che accoglierà 3mila passeggeri, avrà anch’essa itinerari nei Caraibi.

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Vacanze benessere in una delle città più green d’Europa

Nella Lapponia svedese meridionale, immerso nelle foreste boreali a circa 200 km a sud del circolo polare artico, c’è una vera perla nascosta che si è trasformata in una delle mete del benessere e della sostenibilità più interessanti d’Europa. Situata nella provincia settentrionale di Västerbotten, Skellefteå è considerata il fulcro della transizione verde nel Vecchio Continente. Una sorprendente destinazione in continua crescita, che vale la pena visitare il prima possibile, soprattutto se siete alla ricerca di un’autentica esperienza all’insegna del relax e del divertimento, in luoghi dalle atmosfere fiabesche.

Skellefteå, una delle città più green d’Europa

Se siete alla ricerca di una vacanza benessere invernale in un ambiente artico da sogno e desiderate vivere sia esperienze urbane che attività emozionanti a contatto con la natura, troverete in Skellefteå una destinazione che sa coniugarle perfettamente, e quindi a dir poco entusiasmante. Conosciuta come “la porta meridionale” della Lapponia svedese, ha calamitato negli ultimi anni molti giovani creativi dalle grandi città della Svezia del Sud, che hanno deciso di trasferirvisi proprio per vivere in totale armonia con il paesaggio.

La sostenibilità è il tratto distintivo di questa destinazione, con uno dei primi aeroporti al mondo ad essere a zero emissioni fossili (fossil free), con una torre di controllo del traffico aereo in legno e una stazione di rifornimento di energia per ricaricare gli aerei elettrici. Qui ci si sposta su autobus che funzionano con biogas prodotto localmente e la città è alimentata da un sistema energetico che fornisce energia rinnovabile al 100% da energia idroelettrica ed eolica.

I visitatori possono sperimentare sia la cultura tradizionale che proposte innovative, immergendosi al contempo in uno scenario naturale pazzesco, con una ricca offerta di attività tra cui scegliere, come sci di fondo, escursioni con ciaspole, pesca nel ghiaccio, giri in slitta trainata da cani e rigeneranti bagni nell’acqua gelata.

Ovviamente, proprio come in tutte le destinazioni della Lapponia svedese, si ha anche l’incredibile opportunità di assistere non solo allo spettacolo dell’aurora boreale ma anche alla speciale luce blu che circonda il paesaggio innevato appena prima che l’oscurità lo inglobi. Un fenomeno naturale che si verifica solo nell’Artico, e che regala emozioni che difficilmente si dimenticano. Ma ci sono altre esperienze che rendono Skellefteå la destinazione perfetta per una vacanza di benessere e green. Scopriamole.

Forest Bathing in uno degli hotel di legno più alti del mondo

Il ‘forest bathing’, letteralmente ‘bagno nella foresta’, è una delle più grandi tendenze delle vacanze benessere degli ultimi anni. Una pratica terapeutica nata in Giappone, col nome di ‘Shinrin Yoku’, che favorisce il relax attraverso un’immersione nella natura. A Skellefteå la foresta è stata portata in città attraverso la costruzione di uno degli edifici interamente in legno più alti del mondo: si tratta del centro culturale Sara Kulturhus con lo spettacolare The Wood Hotel.

Inaugurato nell’autunno del 2021, l’edificio è stato realizzato con Il legno proviene da silvicoltura sostenibile nella regione, e intreccia la lunga tradizione della città nelle costruzioni in ottica ‘green’ con l’ingegneria più recente, tanto da essere usato come modello di ispirazione nella progettazione e nelle costruzioni sostenibili in tutto il mondo. Con i suoi 20 piani e un’altezza di quasi 80 metri, regala agli ospiti l’esperienza di un soggiorno pari a un bagno nella foresta, senza uscire dal proprio alloggio. Al 20° piano di questo edificio unico nel suo genere, è stata realizzata una Spa da dove si può ammirare una vista mozzafiato dalla piscina esterna riscaldata sulle vaste foreste che circondano la città.

Un rigenerante bagno nel ghiaccio

Skellefteå è conosciuta come la mecca dei bagnanti nel ghiaccio. Ogni anno, viene organizzato il rinomato “Scandinavian Open”, che fa parte della coppa del mondo del nuoto invernale. Una volta qui, si deve cogliere l’occasione di provare ad immergersi nelle acque gelide di questi luoghi. Un’esperienza unica, che ha benefici sorprendenti sulla salute e sul benessere. Bastano infatti pochi minuti di immersione, per avere un effetto positivo sul sistema cardiovascolare, rafforzare il sistema immunitario, ridurre i reumatismi e altri dolori articolari. Inoltre, pare faccia bene anche all’umore. Si può completare l’esperienza con una sauna tradizionale, per riscaldarsi e rilassarsi.

Sci di fondo nella magia della Lapponia

Lo sci di fondo è un modo fantastico per immergersi nella natura della Lapponia e Skellefteå può essere considerata la culla di questo sport, poiché qui è stato ritrovato il più antico sci conservato al mondo. È stato scoperto a Kalvträsk, appena fuori la città, all’inizio del XX secolo. Pensate che risale al 3.200 a.C., per cui ha oltre 5.200 anni. Ogni inverno, vengono preparati 185 km di piste da sci, e la città svedese vanta un sistema veramente unico per il numero di percorsi nei dintorni, tutti facilmente accessibili dai vari hotel della zona. Si può sciare anche di notte, poiché su 35 km di piste che circondano il centro, 15 km sono illuminati.

Escursioni con slitte trainate dai cani

Un altro modo per vivere la natura in modo sostenibile nella regione di Skellefteå sono le escursioni con i cani da slitta. Tanti gli allevatori che invitano a diverse esperienze insieme ai loro husky, per offrire ai visitatori l’opportunità di rilassarsi e godersi il paesaggio invernale ricco di attrazioni naturali, attraversando foreste, paludi e laghi ghiacciati. Si possono vivere anche avventure di più giorni , con l’opportunità di imparare a guidare una muta di cani e di prendersi cura degli husky, passare la notte in semplici capanne nella foresta e cucinare su un fuoco vivo. Per una vera immersione nella vita artica.

Camminate nel bosco di notte con le ciaspole

Infine, una delle le esperienze più speciali da vivere a Skellefteå, perla della Lapponia svedese meridionale, è camminare di notte nel bosco con le ciaspole ai piedi, guidati dalla luce suggestiva della luna piena. Una volta che gli occhi si abituano all’oscurità, si può vedere la foresta in una dimensione completamente nuova. L’atmosfera raggiunge l’apice della magia, accendendo un fuoco sotto il cielo stellato e aspettando che la fortuna arrida agli audaci regalando lo spettacolo dell’aurora boreale. Si può anche optare per una ciaspolata insieme agli husky. Grazie a una cintura speciale, i cani aiutano gli escursionisti ad avanzare nella neve, trainandoti nel meraviglioso ambiente artico, tra foreste e laghi ghiacciati.