Categorie
itinerari culturali montagna Posti incredibili vacanza natura Viaggi

Come in un quadro: le montagne che sembrano dipinte da un artista

Sono tante le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo, e sono le stesse che ogni giorno ci invitano ad andare alla scoperta del nostro pianeta, a muoverci in lungo e in largo per vivere avventure all’insegna della grande bellezza messa in scena da Madre Natura.

È proprio lei, infatti, a creare spettacoli di immensa meraviglia, capolavori visivi che lasciano senza fiato e che sono così straordinari da non sembrare reali.

I luoghi plasmati sapientemente dalla natura, da raggiungere ed esplorare, sono tantissimi e tutti sono destinati a incantare, ma ne esiste uno che, più degli altri, ha catturato la nostra attenzione. Si tratta dei Monti Arcobaleno, così ribattezzati per quelle montagne colorate che sembrano dipinte da un artista.

Il più grande capolavoro visivo della natura si trova in Cina

Il nostro viaggio di oggi, quello che ci conduce alla scoperta di uno dei più grandi capolavori creati da Madre Natura, ci porta direttamente in Cina. Percorrendo le celebri tappe dell’antica Via della Seta, è possibile raggiungere Zhangye, in provincia di Gansu. È proprio qui, nella zona nord ovest della città, che ci si ritrova al cospetto del grandioso Parco geologico nazionale del Danxia cinese, un’area protetta che si snoda per oltre 500 chilometri e che ospita uno degli spettacoli più straordinari del mondo.

Qui, infatti, si innalzano verso il cielo dei massicci montuosi che non assomigliano a niente di tutto ciò che abbiamo visto nella vita fino a questo momento. Le montagne del parco, infatti, brillano sotto il sole mostrando il loro volto più bello, quello caratterizzato da colori cangianti, nitidi e vivaci che sembrano dipinti da un artista. Non si tratta però dell’opera dell’uomo, ma della natura che ha creato uno degli scenari più belli del nostro mondo.

Monti Arcobaleno, Zhangye

Fonte: iStock

Monti Arcobaleno, Zhangye

Le montagne che sembrano dipinte da un artista

Il Parco geologico nazionale del Danxia cinese di Zhangye ha su di sé l’attenzione di persone di tutto il mondo. Non solo turisti, viaggiatori e appassionati della natura, ma anche studiosi e geologi da sempre affascinati dalla peculiarità di queste formazioni rocciose.

Queste montagne, ribattezzate Monti Arcobaleno per via dei colori brillanti che le caratterizzano, si sono create migliaia di anni fa a seguito dell’erosione dell’arenaria rossa. Sono stati il vento, la pioggia e gli altri agenti atmosferici a modellare le forme, mentre il deposito dei materiali ha contribuito a creare dei strati colorati che si sono sovrapposti nei secoli. Appare così, alla vista, uno scenario favolistico che illumina lo sguardo dei viaggiatori, e di chiunque raggiunga questo parco, con mille sfumature di rosso, di viola, di argento e di giallo.

Non sono solo i colori a incantare, ma anche le forme bizzarre che si possono ammirare raggiungendo la sezione del parco denominata BingGou Danxia, proprio lì dove i massicci montuosi assumono forme e lineamenti che rimandano all’immaginario onirico.

Visitare il Parco geologico nazionale del Danxia cinese di Zhangye è una vera e propria esperienza sensoriale ed emozionale, da vivere in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Dall’alba al tramonto, infatti, i Monti Arcobaleno diventano il palcoscenico di uno spettacolo di luci e colori che segue il movimento del sole.

Come visitare il Parco geologico nazionale del Danxia cinese di Zhangye

Il Parco geologico nazionale del Danxia cinese si trova ad appena 30 minuti di auto dalla città di Zhangye. Per esplorarlo è necessario seguire dei sentieri predisposti intervallati da diverse piattaforme panoramiche che permettono di ammirare lo scenario da una posizione privilegiata. A disposizione dei visitatori, inoltre, ci sono delle navette che facilitano gli spostamenti da una parte all’altra del parco.

Monti Arcobaleno, Zhangye

Fonte: iStock

Monti Arcobaleno, Zhangye
Categorie
Asia giardini Idee di Viaggio Thailandia Viaggi viaggiare

Thailandia: il giardino delle meraviglie popolato da Buddha giganti

Esistono luoghi nel mondo che sono così belli da non sembrare reali. Posti che per forme, colori e lineamenti sembrano rimandare a tutti quegli scenari che sono appartenuti, fino a questo momento, all’immaginario favolistico o a quello onirico. Eppure esistono, e per questo sono ancora più belli.

Tra questi, troviamo anche un vero e proprio giardino delle meraviglie situato in uno dei Paesi più affascinanti del mondo. Un parco verdeggiante e straordinario che è popolato da sculture gigantesche, un mix di bellezza e spiritualità che invita le persone a fare un percorso ideale e quasi mistico destinato a cambiarci la vita.

Per affrontare questo viaggio dobbiamo recarci in Thailandia, e più precisamente a Nong Khai. È qui che esiste un parco di sculture, popolato da Buddha giganti e da altre figure collegabili al buddismo e all’induismo. Pronti a partire?

Sala Keoku: il parco di Buddha

Il nostro viaggio di oggi ci conduce lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa, dalle spiagge tropicali, dagli opulenti palazzi e dai templi sontuosi della Thailandia che da sempre attirano viaggiatori provenienti da tutto il mondo, e ci porta direttamente a Nong Khai, un territorio che si sviluppa lungo il fiume Mekong e che dista da Bangkok oltre 600 chilometri.

È proprio qui che esiste un luogo incantato, mistico e surreale, che pochi turisti conoscono. Una volta arrivati a Nong Khai, e più precisamente al confine con Laos, vi basterà chiedere alle persone del posto di questo luogo, saranno loro ad aiutarvi a raggiungere il parco dei Buddha giganti.

Sala Keoku

Fonte: iStock

Sala Keoku

Il parco delle sculture giganti in Thailandia

Una volta arrivati fin qui, sarete travolti e sconvolti da uno spettacolo surreale e maestoso, quello di una popolazione di sculture giganti legate al buddismo e all’induismo.

Il parco di Sala Keoku, costruito alla fine degli anni ’70 del secolo scorso, è nato dalla visione di Luang Pu Bunleua ​​Sulilat, un uomo mistico e spirituale che ha scelto di acquistare un terreno in città, un luogo all’interno del quale concretizzare tutti gli insegnamenti ricevuti nel corso della vita. Così lo ha fatto, popolando questo giardino lussureggiante con oltre cento sculture in cemento che raffigurano personaggi ed elementi che sono collegati al buddismo e dell’induismo.

Le sculture sono alte e maestose, alcune di loro svettano verso il cielo raggiungendo i 25 metri d’altezza. Una volta arrivati occorre affidarsi al cuore, alla mente e allo spirito. Non ci sono dei veri e propri punti di riferimento, piuttosto ci si lascia guidare dalle suggestione e dalle sensazioni che provoca quel percorso ideale nato dalla visione straordinaria del creatore di questo giardino.

Molte sculture sono riconoscibili, come quella del grande Buddha, o quelle che fanno riferimento alle divinità induiste, come Shiva, Brahma e Vishnu. Queste sono accompagnate poi da raffigurazioni animali come elefanti e serpenti, ma ci sono anche altri personaggi che pregano o che si uniscono alle divinità.

Non tutte le figure che popolano il parco di Sala Keoku sono di riconoscibili o interpretabili. Esiste comunque un collegamento tra loro, questo è evidente, che permette di fare un viaggio ideale che non è solo corporeo, ma che passa anche e soprattutto per lo spirito.

Sala Keoku

Fonte: iStock

Sala Keoku
Categorie
hotel lusso Viaggi

I servizi più incredibili offerti dagli alberghi di lusso

Se prima erano le piccole attenzioni a fare la differenza, oggi, per distinguersi, molti hotel di lusso puntano su qualcosa che vada ben oltre il tocco di classe del servizio di couverture, al fine di conquistare ospiti sempre più esigenti e rendere il loro soggiorno indiscutibilmente memorabile. Ecco alcuni dei servizi più esclusivi e originali che alcuni alberghi offrono ai clienti che desiderano godersi ogni istante della propria vacanza senza badare a spese.

Esperienze di lusso nella neve

Chi vuole trascorrere esperienze davvero esclusive durante una vacanza sulla neve non ha che l’imbarazzo della scelta. Sulle Alpi svizzere, ad esempio, si incontrano strutture che coniugano l’accoglienza alpina in suite lussuose a un mondo di relax, fatto di sale per trattamenti con la possibilità di prenotare una suite privata, bagni di vapore e saune, giardini termali, piscine giapponesi o vasca idromassaggio all’aperto da cui godere di panorami spettacolari.

C’è chi offre ai propri ospiti originali itinerari su misura, come un’immersione nel ghiaccio in laghi di montagna, sci-alpinismo notturno, un giro su slitte trainate da cani o ski safari. Nella foresta di Arosa, è stata invece ricavata nel fianco di una montagna una Spa di 54mila metri quadri, che ospita un’area acquatica con piscine interne ed esterne a temperatura variabile, getti massaggianti, cascate, grotte, saune e una decina di suite per trattamenti.

Anche in Italia non mancano di certo le proposte esclusive, come dormire in uno chalet di neve nel cuore delle Alpi e vivere una Snow Dream Experience, un’esperienza da sogno all’insegna della bellezza e del benessere, con escursioni nella vallata innevata insieme agli alpaca, trekking con le ciaspole e sessioni di shopping all’interno di raffinate boutique. Alcuni hotel, invece, mettono a disposizione dei propri ospiti una pista di atterraggio per elicotteri, che permette di raggiungere le località sciistiche più ambite e godersi le prime curve sulle piste appena preparate.

Dalle offerte basate sui gusti degli ospiti al kayak tra le foche

Un prestigioso gruppo alberghiero francese, con hotel in oltre 100 Paesi del mondo, ha studiato un sistema ingegnoso per rispondere efficacemente alle esigenze dei propri ospiti e concepire offerte su misura. Per un mese, il personale ha controllato i profili pubblici degli ospiti sui social media con l’intento di conoscere i loro interessi, utilizzando queste informazioni come fonte di ispirazione. Così, agli amanti della cucina raffinata è stata offerta una lussuosa esperienza culinaria francese, ai fan delle auto di lusso un certificato per guidare una Ferrari e una Lamborghini, agli amanti delle terme una giornata in una rinomata Spa, agli sportivi biglietti VIP per una partita di hockey.

In Islanda, nella magica Penisola di Troll, un’ex fattoria si è invece trasformata in uno dei “Migliori hotel del mondo” del 2023, secondo la Gold List di “Condé Nast Traveler”. In questo intimo resort, gli ospiti possono trascorrere intere giornate nella splendida Spa, passando dalla piscina esterna riscaldata con energia geotermica alla vasca idromassaggio fino a provare il brivido della piscina ghiacciata dopo la meditazione in una sauna. Tra i servizi offerti ci sono anche la pesca con la mosca in alcuni dei fiumi più rinomati de Paese, gite in kayak tra le foche, bagni sonori in una piccola stanza a lume di candela e una sala multimediale. Ovviamente il soggiorno non è per tutte le tasche, considerando il prezzo di una doppia si aggira sui tremila euro.

Categorie
California lusso Nord America Viaggi

Montecito, il piccolo angolo d’Italia in California amato dalle celeb

Tra gli ultimi ad avere scelto questa bellissima zona della California del Sud ci sono Harry e Meghan. Chi ha seguito la docu serie di Netflix intitolata proprio “Harry & Meghan” sa di cosa stiamo parlando.

Ma Montecito, nei pressi della cittadina di Santa Barbara, è da sempre una delle location preferite dalle celebrity.

Qui hanno casa – se così possiamo definire le mansion da milioni di dollari – Oprah Winfrey, Ariana Grande, l’attore Rob Lowe e molti altri. I duchi di Sussex in verità ne hanno già cambiate due e, non contenti, sono ancora in fase di trasloco.

villa-harry-meghan-montecito

Fonte: IPA

La mega villa di Harry e Meghan a Mntecito, in California

Un angolo d’Italia in California

Dicono che Montecito ricordi molto un angolo d’Italia. Furono proprio alcuni coloni italiani a fondarla alla fine del 1800 perché la costa e il paseggio ricordavano loro il nostro Paese. Qui, tra boschi e canyon, famosi soprattutto per essere il rifugio prediletto di banditi e delinquenti, gli italiani iniziarono a costruire fattorie e giardini simili a quelli che avevano lasciato in patria, con piante di ulivi, roseti e frutteti che ancora oggi caratterizzano il luogo.

Fu solo un secolo dopo che alcuni ricchi turisti provenienti dalla East Coast degli Stati Uniti scoprirono la zona, si innamorarono del paesaggio, del clima mite che c’è da queste parti, del semi isolamento di questa parte di California, non troppo lontana dalle città ma in una posizione appartata, e delle fonti ternali che si trovano da queste parti, e decisero di stabilirsi costruendovi case da sogno.

Perché visitare Montecito

Se avete in programma un viaggio in California, a Sud di Los Angeles, non perdetevi una tappa a Montecito. Potrete lustrarvi gli occhi facendo il tour delle più belle proprietà dello Stato e tra le più lussuose del mondo. Solo quella di Oprah, forse la più costosa di tutte, vale cento milioni di dollari, e ha un gigantesco parco terrazzato con fontane e giochi d’acqua.

montecito

Fonte: 123rf

Le alture di Montecito, California

Eppure, qui le celeb non ostentano il loro denaro, ma si sono adeguate allo stile di vita dei local. Frequentano i bar e i ristoranti con terrazza di Montecito, i supermercati e i piccoli negozi dove i prezzi sono quelli di qualunque altra località turistica americana.

L’attività più popolare da queste parti è il trekking. Sui sentieri che salgono sulle colline – il più famoso è il Fearing Trail che attraversa luoghi selvaggi – che circondano Montecito si incontrano vip e appassionati delle camminate all’aria aperta e vale assolutamente la pena salire in cima a una delle alture per ammirare la splendida vista sull’oceano e sulla vicina città di Santa Barbara.

A Montecito si trova una delle coste più belle della California, che parte da Fernald’s Point, passando per la spiaggia di Miramar e per il famoso spot del surf di Hammonds Point fino alla splendente Butterfly Beach, frequentatissima all’ora del tramonto per uno degli spettacoli naturali più incredibili che si possano ammirare.

Butterfly-Beach-montecitob

Fonte: 123rf

La splendida Butterfly Beach a Montecito
Categorie
Notizie Viaggi

Nostalgia dei festeggiamenti? Ecco il prossimo appuntamento imperdibile

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, e sono tutti differenti tra loro. C’è chi lo fa per andare alla scoperta delle meraviglie plasmate da Madre Natura, chi per ammirare i monumenti artistici e architettonici creati dall’uomo e chi, ancora, per vivere avventure adrenaliniche e mozzafiato.

Ma c’è anche chi si mette in viaggio per immergersi nelle vivaci atmosfere delle feste che caratterizzano i Paesi di tutto il mondo, come quelle di Natale o di Capodanno. Momenti, questi, in cui le strade, i quartieri e le piazze di tutto il mondo sono invase e pervase di colori, musica, luci scintillanti e persone.

E se è in questa atmosfera che volete immergervi, ora che le feste di Natale sono già un lontano ricordo, non vi resta che programmare già da ora il prossimo viaggio sensazionale, quello che vi conduce direttamente all’interno degli incredibili e straordinari festeggiamenti del Carnevale caraibico.

Destinazione Caraibi

È un sogno che si avvera, quello di raggiungere tutti quei Paesi bagnati dal Mare Caraibico, proprio lì dove le isole assumono le sembianze di piccoli paradisi terrestri. Acque cristalline, sabbie bianche e dorate e poi ancora una natura lussureggiante e selvaggia, fanno da sfondo a quello che si preannuncia un viaggio indimenticabile.

I motivi per raggiungere i Caraibi sono tantissimi, così come sono diversi i territori che vi permetteranno di vivere avventure straordinarie all’insegna della grande bellezza. Tuttavia, se siete dei viaggiatori affamati di divertimento e nutrite già una certa nostalgia per le feste appena trascorse, sono proprio queste terre che dovete raggiungere questo 2023, per immergervi nelle celebrazioni più spettacolari del mondo, quelle del Carnevale caraibico.

Carnevale Caraibico: la festa più attesa di questo 2023

È un tripudio di colori, un’esplosione di costumi e tradizioni e un concentrato di vivacità: questo è il Carnevale caraibico. Il termine viene utilizzato per definire tutti quegli eventi che si svolgono nei territori dei Caraibi e in quelli a essi collegati, per tradizioni e culture.

Le origini di questa celebrazione affondano le radici nel periodo delle colonizzazioni francesi, spagnole e inglesi, e si traduce oggi in feste epiche fatte di costumi esagerati, colori sgargianti e di meraviglia. Un evento che parla di tradizioni, di usanze che si sono fuse nel periodo coloniale, ma anche e soprattutto di libertà, e che è diventata oggi una delle feste più grandiose e straordinarie di tutto il Paese.

Se volete prendere parte ai festeggiamenti, allora, non vi resta che appuntare queste date in agenda e iniziare a programmare il vostro prossimo viaggio.

Trinidad e Tobago

Tra gli appuntamenti più imperdibili dell’anno c’è il Carnevale di Trinidad e Tobago, che si terrà dal 15 al 22 febbraio 2023. Nel luogo che ha visto nascere questa celebrazione, che poi si è estesa negli altri territori, si alternano tutta una serie di eventi straordinari che rendono questa manifestazione una delle più grandiose, colorate e vivaci di tutto il mondo. Dopo lo stop dei festeggiamenti a causa dell’emergenza sanitaria, il Carnevale di Trinidad e Tobago si prepara a essere ancora più grandioso.

Giamaica

Un altro luogo da raggiungere, per toccare con mano le straordinarie atmosfere del Carnevale Caraibico, è la Giamaica. Dal 12 al 18 aprile, infatti, le città, le strade e le piazze del Paese si trasformano nel palcoscenico di uno spettacolo grandioso che si muove a suon di soul calypso. Festival, eventi musicali, sfilate e balli: le cose da fare e da vedere, qui, sono tantissime e tutte sono destinate a incantare.

Grenada

Si chiama Spicemas, ed è il Carnevale di Grenada che vi sorprenderà. Dal 10 al 15 agosto, cultura, usanze, cibo tradizionali e band locali riempiranno le strade di bellezza e vivacità. Numerose anche le sfilate, dove i cittadini si vestono da diavoli per ricordare il periodo della colonizzazione e per celebrare la libertà, ballando dal tramonto all’alba.

Categorie
Idee di Viaggio Lazio Viaggi

Parco regionale di Marturanum, un posto d’Italia fuori dal comune

Probabilmente non tutti sanno che nella Tuscia viterbese, e più precisamente nel territorio comunale di Barbarano Romano, sorge un’area naturale protetta che ha davvero molto da regalare ai suoi visitatori. Una meraviglia che prende vita nel maestoso paesaggio del Lazio etrusco e che comprende un insieme di forre scavate da torrenti, boschi, pascoli, numerose necropoli e molto altro ancora: il Parco regionale di Marturanum.

Parco regionale di Marturanum, perché è così importante

Partiamo dalla basi: perché il Parco regionale di Marturanum è così importante? La questione è molto semplice in quanto, oltre alle meraviglie della natura, qui sono presenti rilevanti testimonianze archeologiche che coprono un arco temporale che va dall’età del Bronzo all’epoca romana.

Visitarlo, quindi, è come fare un salto nel passato e in un territorio che è stato modellato da un’attività vulcanica le cui colate hanno depositato il tipico tufo rosso a scorie nere. Poi ancora i valloni tufacei ricoperti da una fitta vegetazione attraversata dai fiumi Biedano e Vesca e il gran numero di facciate rupestri delle tombe, grazie alle quali Marturanum è anche chiamato “il Parco degli Etruschi”.

Trekking archeologico nel Parco regionale di Marturanum

Le numerose testimonianze archeologiche legate agli etruschi, ma anche ad altre popolazioni locali, sono perfettamente integrate nel meraviglioso paesaggio naturale. Grazie ai numerosi percorsi di trekking che impreziosiscono il Parco regionale di Marturanum, quindi, potrete incontrare svariate tombe rupestri dal valore inestimabile.

Vi basti pensare che sono oltre duemila le sepolture disperse nel sistema di forre del fiume Biedano. Zone dove l’acqua, nel corso dei secoli, ha inciso dei tavolati tufacei che oggi lasciano liberi di percorrere grandi canyon ricoperti di fitta vegetazione.

tobe etrusche marturanum

Fonte: Getty Images – Ph: DEA / S. VANNINI /

Una delle numerose tombe rupestri de Parco regionale di Marturanum

Sono tanti i sentieri da intraprendere, ma noi ve ne segnaliamo alcuni:

  • Sentiero archeologico-naturalistico “Caiolo”: percorrendolo si potranno visitare le più belle e interessanti tombe etrusche nella necropoli di San Giuliano;
  • Sentiero “Bosco della Bandita-Via Clodia”: una rilassante passeggiata alla scoperta, ma ta le meraviglie della vegetazione, dei resti della via Clodia, di ruderi di età romana, punti panoramici da sogno e molto altro ancora;
  • Sentiero “Valloni”: un percorso che collega il borgo di Barbarano Romano a quello di Blera fatto di piccole dighe, cunicoli, mulini, grotte e cave;
  • Sentiero “Caiolo-Greppo Cenale”: parte dall’alto per scendere nella necropoli con tombe rupestri del V-IV e III secolo a.C;
  • Sentiero “Fonte di Pisciarello-tomba Cima”: partendo dal borgo conduce alla necropoli del Cima, mentre al ritorno si può deviare per la cava di Sarignano, la forra del Biedano fino a tornare al punto di partenza, Barbarano Romano.

L’incredibile necropoli di San Giuliano

Il Parco regionale di Marturanum vale la pena essere esplorato da cima a fondo, ma c’è un’area che da sola vale il viaggio: la necropoli di San Giuliano. Ma non c’è da sorprendersi perché, secondo gli studi condotti fino a questo momento e anche in base al pensiero della maggior parte degli archeologi che l’hanno esplorata, nessuna necropoli etrusca conosciuta presenta la varietà e la ricchezza di tipi sepolcrali come San Giuliano.

Una città dei morti molto antica in quanto risale al VII secolo a.C., e che sorge sui fianchi di una rupe tufacea occupata da un insediamento stabile già durante l’età del Bronzo. Da non perdere sono il Tumulo del Caiolo e le tombe cosiddette dei Carri e dei Letti. Meravigliose anche le tombe Palazzine e quella più monumentale, chiamata della Regina, che sfoggia una facciata alta dieci metri. Poi ancora la tomba del Cervo che rappresenta la lotta tra questo elegante animale e un lupo, e che è stata scelta dal parco come logo stilizzato dell’area protetta.

Infine, la rocca tufacea di San Giuliano dove sorge una piccola chiesa medievale omonima, anch’essa fatta in tufo.

Tumulo del Caiolo marturanum

Fonte: Getty Images – Ph: DEA / S. VANNINI

Il Tumulo del Caiolo

Flora e fauna del Parco regionale di Marturanum

Come vi dicevamo in precedenza, il territorio è stato modellato dall’attività vulcanica Vicana e per questo motivo è caratterizzato da grandi valloni tufacei ricoperti di fitta vegetazione dove scorrono due principali corsi d’acqua.

Ma non solo. Nelle forre, lungo il corso di questi due importanti flussi d’acqua, vivono numerosi mammiferi come la volpe, il cinghiale, il tasso, l’istrice, il gatto selvatico, la puzzola europea, la nutria.

Inoltre, grazie alla tanta acqua presente e, al contempo, alla scarsa frequentazione umana, da queste parti sopravvivono diversi anfibi, tra i quali la rara salamandrina dagli occhiali. Non mancano di certo i volatili come l’usignolo di fiume, il luì piccolo, la ghiandaia marina europea, il martin pescatore comune e la cicogna nera.

Infine, nel parco nidificano diverse specie di rapaci notturni e diurni: il lanario, il biancone, il nibbio reale, lo sparviere comune, il gheppio e il falco pellegrino.

Per quanto riguarda la flora, c’è da segnalare che il fitto bosco consente di far sbocciare maggiormente piante come l’ontano nero, l’olmo, i pioppi bianchi e neri, diversi tipi di salice, nonché una fitta vegetazione arborea e arbustiva ricca di felci quali l’equiseto.

Parco regionale di Marturanum sentieri

Fonte: iStock

Tra storia e natura al Parco regionale di Marturanum

Il borgo di Barbarano Romano

Se si decidono di visitare le meraviglie del Parco regionale di Marturanum non si può fare a meno di andare a scoprire il borgo di Barbarano Romano. Un luogo che vi regalerà un centro storico caratterizzato da tre strade parallele e da una triplice cinta muraria.

Tra le architetture religiose, da non perdere c’è la Chiesa del Crocifisso, realizzata probabilmente tra il XII ed il XIII secolo e dove è conservato un pregevole Crocefisso in legno risalente al XVI secolo.

Molto interessante anche il Complesso di Sant’Angelo che è composto da una chiesa sconsacrata e da una parte del Museo archeologico delle necropoli rupestri di Barbarano Romano (altro luogo da visitare), dove sono custoditi rari reperti rinvenuti all’interno delle necropoli.

Non da meno è la Chiesa di Santa Maria del Piano, costruita nel XIII secolo, in cui sono stati riportati alla luce preziosi affreschi. Infine, la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta che custodisce gelosamente alcune pregevoli opere d’arte come un affresco della Madonna che allatta Gesù con i Santi Giovanni e Antonio abate, realizzato nel XIV secolo.

Insomma, il Parco regionale di Marturanum è una perla d’Italia ancora poco nota ma dalla ricchezza unica, e che merita di essere scoperta in tutte le sue sfaccettature.

Barbarano Romano cosa vedere

Fonte: iStock

Un angolo di Barbarano Romano
Categorie
Curiosità Europa Lapponia Viaggi

Nella Lapponia svedese esiste una città “in movimento”

È un viaggio destinato a stupire e a incantare, quello che ci porta nel cuore della Lapponia Svedese, proprio lì dove si aprono davanti allo sguardo visioni di immensa meraviglia. In alcuni periodi dell’anno, poi, i paesaggi sconfinati e primordiali di queste terre vengono illuminati dalla scia luminosa dell’aurora boreale consentendoci di vivere un sogno a occhi aperti.

I luoghi da visitare, in questo vasto territorio, sono tantissimi, e tutti ci permettono di perderci e immergerci nella grande bellezza che si snoda ai confini del Circolo Polare Artico. Tra i luoghi da raggiungere c’è anche Kiruna, una città situata a nord della Svezia, e popolata dai Sami per lunghi decenni, fino a diventare un nucleo urbano fervente grazie alla presenza di miniere di ferro.

Raggiungere Kiruna vuol dire poter ammirare l’aurora boreale da una posizione privilegiata, ma anche esplorare i meravigliosi territori circostanti e godere di scenari ghiacciati quando le temperature scendono sotto lo zero. Ma c’è un’altra peculiarità che riguarda questo luogo, ed è il fatto che si tratta di una città in movimento, e si è appena spostata di tre chilometri.

Viaggio nella Lapponia svedese

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio nella Lapponia Svedese. A partire dallo spettacolo dell’aurora boreale, che attira migliaia di viaggiatori da tutto il mondo, per continuare poi con l’esplorazione di tutti quei territori dove la natura regna incontrastata e selvaggia, passando poi per quei paesaggi che sembrano usciti dai più bei libri di fiabe.

Tra i luoghi da raggiungere durante un viaggio nella Lapponia svedese, c’è anche Kiruna. Situata a circa 140 chilometri dal Circolo Polare Artico, la città più settentrionale della Svezia è anche sede di alcuni dei fenomeni più suggestivi del mondo. Nei mesi che vanno da maggio a luglio, infatti, la città è illuminata dal sole di mezzanotte, dalla mattina alla sera, mentre tra dicembre e gennaio, invece, sprofonda nel buio totale per via della notte polare.

A differenza degli altri luoghi situati ai confini del Circolo Polare Artico, Kiruna è una città densamente popolata, soprattutto per la presenza della miniera di ferro, che è una delle più grandi di tutto il mondo. Ma è stata proprio la miniera, da sempre considerata una fortuna per il territorio, a determinare il più grande cambiamento della città.

A causa della presenza di questa, infatti, il terreno sul quale si snoda la città è diventato instabile, mettendo a rischio tutti gli abitanti di Kiruna. Piuttosto che chiudere la miniera, però, le autorità hanno scelto di spostare la città a circa 3 chilometri dal luogo in cui sorge. Il trasloco è già iniziato.

Aurora boreale a Kiruna
Aurora boreale a Kiruna

La città in movimento

Case, edifici storici, punti di riferimento e attività commerciali: tutto si sta spostando di circa tre chilometri. A settembre 2022, il nuovo centro cittadino di Kiruna è stato inaugurato, e con questo i primi edifici sono stati spostati. Per completare questo trasloco così particolare, ci vorrà almeno un decennio.

Durante questo periodo, il vecchio centro urbano verrà smantellato, mentre quello nuovo sarà ricostruito a immagine e somiglianza del precedente. Edifici storici come la chiesa, la torre dell’orologio e altri monumenti verranno spostati, così come le abitazioni dei cittadini.

Se avete quindi in mente di raggiungere la Lapponia svedese, aggiungete tre chilometri al vostro itinerario per esplorare la nuova Kiruna.

Kiruna

Fonte: iStock

Kiruna
Categorie
vacanze avventura Viaggi

Lo spettacolare canale che attira visitatori da tutto il mondo

Probabilmente non tutti sanno che non troppo distante dal nostro Paese esiste un canale che attira i turisti di tutto il mondo. Chi lo visita, infatti, sostiene che attraversarlo sia una delle esperienze più incredibili da fare nella vita. Una vera e propria meraviglia dalla storia millenaria che vale la pena scoprire.

La storia del meraviglioso Canale di Corinto

Pariamo del Canale di Corinto, caratterizzato da strette e alte pareti rocciose che dividono in due la Grecia. Esso, infatti, è un alveo artificiale che collega il golfo Saronico, nel mar Egeo, con il golfo di Corinto, nel mar Ionio. Costruito tra il 1881 e il 1893, vanta una lunghezza di 6.343 metri, una larghezza minima di 24,6 metri al livello del mare e una larghezza di 21 metri alla profondità di 8 metri.

A renderlo particolarmente sorprendente è che è caratterizzato da un percorso rettilineo quasi completamente racchiuso da alte pareti rocciose a picco. La sua ristretta larghezza, tuttavia, non consente il transito alle moderne navi transoceaniche, ma allo stesso tempo è comunque molto solcato dalla navigazione da diporto con un transito annuo stimato di 11.000 imbarcazioni.

Nonostante sia stato costruito nell’Ottocento del secolo scorso, l’idea del taglio dell’istmo comparve già nel VII secolo a.C. al tiranno di Corinto Periandro. Un progetto che venne però abbandonato preferendo al suo posto la costruzione di una strada pavimentata, chiamata diolco, che consentiva il trasporto di merci o di intere navi evitando la circumnavigazione del Peloponneso. Non è un caso, quindi, che vestigia della strada siano ancora oggi visibili in prossimità del canale navigabile.

Canale di Corinto grecia

Fonte: iStock

L’incredibile Canale di Corinto

Come si attraversa il Canale di Corinto oggi

Quella del Canale di Corinto è una storia molto travagliata, ma per fortuna oggigiorno è possibile attraversarlo. Vi basti sapere che nel 1988 le due estremità del canale sono state unite da due ponti stradali, costruiti a quota del mare, che consentono ad auto e pedoni di passarvi sopra.

Il collegamento sitato a Nord-Ovest si chiama ponte di Poseidonia, mentre quello che si trova a Sud-Est è il ponte di Isthmia. Ma non solo. Questi ponti, infatti, hanno una caratteristica unica al mondo: permettono alle imbarcazioni di entrare o uscire dal canale immergendosi completamente in acqua, per poi riemergere una volta che il transito navale è avvenuto.

Quel che è bene sapere, però, è che per vivere questa esperienza è necessario rispettare precise regole di navigazione, pagare un pedaggio e mettere in atto una serie di precauzioni.

Inoltre, occorre compilare dei moduli con diverse indicazioni, come il porto di provenienza e destinazione e attendere l’autorizzazione. Superati questi piccoli ostacoli, avrete modo di vivere un’avventura decisamente soddisfacente.

Perché vale la pena attraversare il Canale di Corinto

Per chi non ama il mare, molto probabilmente, la traversata del Canale di Corinto potrebbe sembrare una banalità. Ma la verità è che è un’esperienza unica in grado di conquistare chiunque. Questo perché la navigazione si rivela sorprendente e per certi versi surreale in quanto si procede al centro del canale sovrastati da pareti che diventano sempre più alte, fino a raggiungere i 90 metri.

Vi si procede abbastanza lentamente, e per questa ragione si ha tutto il tempo di contemplare l’eccezionale prospettiva e la lunghezza di 6 chilometri di questo capolavoro architettonico. Sarà come sentirsi piccolissimi di fronte all’immensità di questo canale.

Canale di Corinto a piedi

Fonte: iStock

I ponti costruiti sul Canale di Corinto

Cos’altro fare a Corinto

Grazie alla sua una storia millenaria, la Corinto di oggi è una piccola cittadina portuale ricca di attrazioni. Il Muro di Esamilo, per esempio, è una fortificazione che risale alla fine dell’Impero romano e che all’epoca sbarrava l’istmo di Corinto.

Costruita tra il 408 e il 450, aveva 153 torrette difensive durante il regno dell’imperatore Giustiniano e attualmente si possono ancora ammirare i rivestimenti e alcuni dettagli delle fondamenta.

Molto interessante è il museo archeologico della città antica che è dedicato alle scoperte  fatte sull’Acrocorinto, ovvero l’acropoli dell’antica Corinto, e agli oggetti ritrovati nei sotterranei della città.

Vi basti pensare che alcuni di questi hanno più di 2000 anni ma che, incredibilmente, non hanno ancora perso i loro vivaci colori. Vicino al museo da non perdere è il Tempio di Apollo, costruito nel VI secolo, e di cui oggi sono visibili 7 colonne su 38 che sembrano esprimere l’inquietudine dell’architetto di fronte ad un primo edificio costruito interamente in pietra. Esso, tra le altre cose, presenta elementi canonici del tempio greco e numerosi particolari dorici.

Corinto cosa vedere

Fonte: iStock

Le rovine del Tempio di Apollo

Di fronte al tempio, ecco a voi l’immensa agorà che rappresenta uno dei siti archeologici di maggior interesse dell’intera città. L’agorà di Corinto è delimitata nella parte meridionale dalle fondamenta di un antico portico costruito per accogliere le personalità politiche, mentre tutto intorno si possono trovare diversi resti di antichi monumenti, tra i quali le botteghe in cui si svolgevano numerosi scambi commerciali.

Poi ancora la fontana di Pirene la cui versione attuale risale a Erode Attico. Un’attrazione  da non perdere in quanto è uno dei monumenti più ricchi di mitologia si può trovare a Corinto: Pirene era una naiade amante di Poseidone, dal quale ebbe due figli. Alla morte di quest’ultimo, ucciso per mano di Artemide, Pirene pianse talmente tanto che si tramutò in una fonte dai poteri magici.

Essa era, inoltre, una delle mete preferite dai poeti dell’antica Grecia, i quali vi si recavano per bere la sua acqua e ricevere l’ispirazione.

Continuando l’esplorazione di questa città da non perdere è, senza ombra di dubbio, l’Acrocorinto. Qui, infatti, avrete la possibilità di scoprire un’incredibile fortezza costruita su uno sperone di roccia, nel VI secolo, circondata da ben 2 chilometri di mura.

Inoltre, sulla cima dell’Acrocorinto avrete modo di scoprire anche un antico tempio, dedicato ad Afrodite, che è stato tramutato in chiesa durante le Crociate medievali e, successivamente, in moschea.

Bellissima anche Isthmia, una cittadella situata a Sud della foce del canale che si distingue per essere una piccola stazione balneare e per avere un museo archeologico di tutto rispetto in cui ammirare pitture a colori e mosaici in avorio e vetro.  Imperdibile, da queste parti, è anche il Tempio di Poseidone.

Infine Lecheo, un paradiso di acque turchesi e cristalline che lambiscono spiagge sabbiose che si trovano a pochi chilometri a Ovest di Corinto.

Insomma, Corinto con la sua storia e il suo affascinante canale è una località di i grande interesse storico e artistico.

Isthmia grecia

Fonte: iStock – Ph: ARK NEYMAN

Un angolo di Isthmia
Categorie
Posti incredibili Viaggi

Migliaia di animali luminosi hanno popolato questo giardino: è magia

La natura è un meraviglioso meccanismo spesso difficile da capire, ma pronto per essere sempre ammirato. Il più delle volte pensiamo di essere gli organismi più importanti all’interno dell’ecosistema, ma in realtà ci sono tanti piccoli animali che svolgono un ruolo indispensabile per noi e la nostra sopravvivenza.

Sono specie microscopiche, a volte difficili da vedere a occhio nudo, spesso ignorate e sottovalutate. Nel momento in cui le conosciamo meglio, ci accorgiamo che hanno un’importanza centrale nella riproduzione delle piante, o addirittura nel riciclare la materia organica. Se stiamo pensando che per osservarli è necessario recarsi in un laboratorio e utilizzare un microscopio, ci sbagliamo di grosso perché questi piccoli organismi possono essere osservati grazie alla mostra “Mini-Monde en voie d’illumination” a Parigi. Dal 14 novembre 2022 fino al 15 gennaio 2023 verremo catapultati nel loro mondo grazie a centinaia di sculture monumentali e inedite che per la prima volta ci faranno sentire piccoli proprio come i microorganismi devono sentirsi ogni giorno nel corso della loro vita.

La magia dei microrganismi a grandezza naturale

La mostra allestita al Jardin des Plantes è l’occasione perfetta per stupirsi e conoscere delle specie di cui si sa pochissimo, ma che potremo ammirare in ogni dettaglio perché ingrandite milioni di volte. Le sculture ci permetteranno di vivere un’esperienza magica, non solo per la loro imponenza, ma anche perché sono caratterizzate da colori unici pronti a far risaltare ancora di più il loro aspetto. Visitare la mostra è come intraprendere un viaggio in cui si possono incontrare organismi già conosciuti altre volte, animali misteriosi e sorprendenti.

La riproduzione della farfalla

Fonte: IPA

La farfalla della mostra Mini-Monde en voie d’illumination

Il viaggio inizia in un sottobosco che, come i microorganismi, è sovradimensionato e prosegue percorrendo il tronco di un albero lungo circa 25 metri. Durante la visita prima si incontrano lumache, libellule, scarabei tuffatori o zanzare, tutti con un loro ciclo di vita comune. Successivamente ci si imbatte nei piccoli organismi che vivono con noi in casa come pesciolini d’argento, cimici dei letti e ragni saltatori. Infine, l’esperienza nel mondo di questi microorganismi si conclude con la scoperta di tutti quelli che sono “ospiti” del corpo umano come acari della pelle, pulci, pidocchi.

La natura incontaminata nel cuore di Parigi

La mostra Mini-Monde en voie d’illumination è un’esperienza particolare che lascia senza fiato, non solo per le meravigliose sculture, ma anche per la location che le ospita. Questa infatti, si trova all’interno del Jardin des Plantes, un luogo all’avanguardia al centro di Parigi, un giardino botanico che può essere considerato il vero e proprio custode della natura. Sorto quattro secoli fa, decidere di entrare al suo interno significa beneficiare delle meraviglie che solo la natura sa offrire, perché ci si imbatte in alberi, collezioni vegetali e angoli nascosti, misteriosi e avvolti da un silenzio incontaminato.

Attraverso i suoi 2,5 ettari è possibile intraprendere un viaggio straordinario nella storia. È qui infatti che possiamo imbatterci, ad esempio, in un albero di pistacchio di ben 315 anni fa, oppure andare alla scoperta delle gallerie in cui la biodiversità e la geodiversità sono l’esempio perfetto delle meraviglie di ciò che ci circonda.

Il fondale marino della mostra parigina

Fonte: IPA

Fondale marino della mostra Mini-Monde en voie d’illumination
Categorie
Posti incredibili Viaggi

Sta per tornare la città di ghiaccio più incredibile del mondo

Hai mai pensato di poter vivere all’interno del palazzo di ghiaccio di Elsa? Il regno della protagonista di Frozen con le sue scale, pareti e torrette di ghiaccio è realtà! Quando arriva l’inverno, la città cinese di Harbin con le sue temperature che possono arrivare fino a circa 20 gradi sotto zero, si trasforma in un regno di ghiaccio e neve e dà vita all’Harbin International Ice Festival.

Sculture mozzafiato e palazzi a grandezza naturale accompagnano i visitatori attraverso giochi e attività indimenticabili, proprio come se si vivesse in un sogno. La città di ghiaccio con i suoi panorami paradisiaci rende l’inverno davvero unico e magico, uno spettacolo difficile da perdere.

Le origini del festival

Harbin, il capoluogo dell’Heilongjiang, la provincia più a nord della Cina ogni anno ospita il Festival Internazionale del Ghiaccio. Come sempre l’apertura ufficiale avviene il 5 gennaio, ma prima è possibile visitare alcune delle sculture presenti nella città. L’evento è l’attrazione principale della zona e di solito termina a fine febbraio-inizio marzo quando le temperature diventano meno rigide e le sculture iniziano a sciogliersi.

La manifestazione affonda le sue radici nella tradizione del posto: dal 1963 quella che veniva considerata una festa in giardino, è diventata un vero e proprio festival che ha conquistato tutti i cinesi. Nonostante la sua bellezza, durante la Rivoluzione Culturale di Mao Zedong è stato purtroppo sospeso.

Veduta notturna di Harbin

Fonte: IPA

Di notte Harbin diventa ancora più incantevole

Solo nel 1983, dopo lo spettacolo delle lanterne, si è deciso di trasformarlo in un evento a tutti gli effetti. Il primo Harbin Ice Festival è stato inaugurato il 5 gennaio 1985 con una grande cerimonia al Parco Zhaolin per poi ripetersi ogni anno.

Gli eventi del festival

Durante il festival Harbin si trasforma in una città di ghiaccio in cui lavorano migliaia di operai che prelevano il ghiaccio direttamente dal fiume Songhua. Pagode, ponti e ristoranti funzionanti, risplendono giorno e notte, grazie a giochi di luce pronti a far risaltare le sculture che si stagliano nel cielo notturno.

Girare per la città è un’esperienza unica, ma per vivere in pieno l’essenza del festival, è impossibile non visitare le tre sedi principali.

L’isola del sole (Sun Island) aperta dalle 8:00 alle 17:00, si trova nel fiume Songhua ed è grande circa 3.800 ettari. Lo zoo presente sull’isola, ospita al suo interno le tigri siberiane, quelle del Bengala, i leoni e alcune specie di gatti. Durante il festival si possono ammirare sculture di neve e opere d’arte disseminate sull’isola. Inoltre, è possibile visitare il museo di arte del ghiaccio (uno dei più grandi del mondo).

Una delle sculture di Harbin

Fonte: IPA

Una delle meravigliose sculture di ghiaccio di Harbin

L’Harbin ice and snow world è un parco enorme aperto dalle dalle 10:00 alle 22:00, in cui passeggiando puoi imbatterti nei monumenti più belli del mondo realizzati con la neve come ad esempio la Grande Muraglia cinese o le piramidi egiziane che di notte vengono illuminate in modo spettacolare.

Il parco Zhaolin, aperto dalle 9:00 alle 21:00 invece, è la zona del festival in cui ci sono le creazioni più tradizionali come le lanterne di ghiaccio, figure magiche o animali, tutti illuminati e resi ancora più affascinanti.

Paesaggi suggestivi e le meraviglie della natura: c’è proprio tutto per una vacanza da sogno!