Tra borghi medievali e una rigogliosa vegetazione, la necropoli etrusca era rimasta ben celata agli occhi degli archeologi. Fin quando, del tutto inaspettatamente, è tornata a riemergere in tutto il suo splendore. La scoperta appena avvenuta in Italia ha sorpreso gli esperti: ecco tutti i dettagli.
La necropoli etrusca trovata a Vetulonia
La Toscana torna a regalarci qualcosa di meraviglioso: terra di recenti scoperte archeologiche di grande valore, la regione cela ancora molti tesori. Tra questi spicca, senza dubbio, la necropoli etrusca da poco tornata alla luce, dopo essere rimasta per secoli ben nascosta. Individuata dagli archeologi a poca distanza dal sito di Vetulonia, si tratta di un luogo di sepoltura di cui fino ad oggi eravamo totalmente all’oscuro. Questo sito non era infatti censito nella Carta Archeologica di Vetulonia, un importante documento storico stilato da Doro Levi nel 1931.
Trovare la necropoli non è stato facile, in effetti. L’intera area è disseminata di antiche testimonianze etrusche e romane, molte delle quali sono però andate perdute nel corso dei secoli. La fitta vegetazione e i borghi medievali che pian piano sono spuntati su tutto il territorio hanno reso quasi impossibile individuare tutte le vestigia rimaste ancora intatte. Per questo, negli ultimi anni gli esperti hanno dato il via ad attività di ricerche le quali, finalmente, stanno dando buoni frutti. La necropoli etrusca appena rinvenuta è una delle sorprese più interessanti. È stata ritrovata in località Poggio Valli, nei pressi del borgo di Castiglione della Pescaia.
“Nella nuova necropoli è possibile individuare un processo di sviluppo della tipologia architettonica delle sepolture etrusche di età orientalizzante e arcaica che conduce dalle tombe a circolo di pietre che racchiudono una semplice fossa terragna, chiusa o aperta su un lato breve, localizzati sulla spianata sommitale del poggio, alle tombe con fossa rivestita da filari in blocchi di pietra sotto piccoli tumuli cinti da tamburo, fino alle tombe a camera vere e proprie, inserite entro alti tumuli con tamburo e accessibili mediante un corridoio d’accesso.” – ha affermato Simona Rafanelli, direttore scientifico del MuVet (Museo Civico Archeologico di Vetulonia).
Il sito archeologico di Vetulonia, in Toscana
Vetulonia è una piccola frazione del borgo di Castiglione della Pescaia, immersa nel cuore verde della Maremma Grossetana. Qui, verso la fine del XIX secolo, venne rinvenuto un importante sito archeologico. La scoperta, ad opera di Isidoro Falchi, ha permesso di riportare alla luce alcune preziosissime vestigia della civiltà etrusca. In particolare, sono stati rinvenuti i resti di un centro abitato di età ellenistica e numerose necropoli disposte sulle colline che lo circondano. Visitando le varie località di sepoltura, è possibile ammirare l’evoluzione delle cerimonie funerarie etrusche.
Dalle primissime tombe a pozzetto, semplici buchi scavati nella terra, si passa alle fosse destinate all’inumazione e poi alle tombe monumentali. Molti anche i reperti, appartenuti al corredo funerario dei defunti, che sono stati ritrovati nel sottosuolo. Oggetti d’ambra, d’argento, di bronzo e d’oro sono oggi custoditi presso il Museo di Vetulonia, dedicato proprio all’archeologo Isidoro Falchi, ma anche presso il Museo Nazionale di Firenze e quello della Maremma di Grosseto.