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La capitale si accende di magia: l’incanto di luci prende vita

C’è qualcosa di magico che sta succedendo a Roma proprio in questo momento. Mentre tutti sono già proiettati verso i viaggi da organizzare tra fine novembre e dicembre, per andare alla scoperta delle straordinarie e vivaci atmosfere natalizie che prendono vita nel mondo, nel cuore della città eterna sta per essere inaugurato l’evento più magico di sempre.

L’appuntamento è nell’Orto Botanico della capitale, uno dei giardini più incredibili di tutto il Paese. Meta prediletta degli amanti della natura, il parco alle pendici del Gianicolo si snoda su 12 ettari di superficie ospitando centinaia di collezioni botaniche e altrettanti esemplari floristici provenienti da tutto il mondo.

Questo tripudio di colori e profumi, dove la natura è assoluta protagonista, sta per trasformarsi nella cornice di un evento imperdibile, si tratta di Incanto di luci. Segnate le date in agenda e preparatevi a raggiungere Roma: la magia ha inizio.

Incanto di luci arriva in Italia

Un mondo incantato, incorniciato dal fascino e della grande bellezza della Città Eterna, verrà inaugurato il 19 novembre in contemporanea con altre 18 località estere, come Parigi, Barcellona, Berlino, Francoforte, Dresda e Windsor.

Incanto di luci è una manifestazione internazionale che non è nuova a tutti coloro che, durante il periodo dell’Avvento, vanno alla ricerca delle più straordinarie atmosfere natalizie. Negli scorsi anni, infatti, l’evento ha illuminato di meraviglia e magia diversi giardini Europa, consentendo a chiunque di vivere un Natale da fiaba.

Ora per la prima volta, questo evento arriva in Italia ed è stata scelta proprio la capitale, e nello specifico l’Orto Botanico di Roma, per inaugurare l’esperienza immersiva e mozzafiato che renderà la natura la cornice perfetta di maestose e scintillanti opere di light art.

Incanto di luci, l'evento a Roma

Fonte: Ufficio Stampa

Incanto di luci, l’evento a Roma

Un percorso scintillante ed emozionante nel cuore di Roma

Incanto di luci prenderà vita il 19 novembre, e sarà visitabile fino all’8 gennaio. Per quasi due mesi l’Orto Botanico della capitale s’illuminerà di bellezza e di incanto grazie a opere scintillanti e straordinarie. A firmarle è il light designer Andreas Boehlke, artista di fama internazionale, che ha collaborato per l’occasione con il sound designer Burkhard Fincke, per dare vita a un’esperienza visiva, musicale e sensoriale unica.

L’allestimento dell’evento ha visto anche la collaborazione di diversi paesaggisti che, insieme ai due artisti, hanno creato un percorso magico che si snoda per quasi due chilometri attraversando la splendida natura del parco capitolino.

Le installazioni luminose, che hanno come obiettivo quello di trasportare i visitatori in un microcosmo di meraviglie, sono state progettate con la massima cura. Non solo dal punto di vista estetico ed emozionale, ma anche sostenibile. Per tutelare l’ambiente e la fauna selvatica dell’orto le opere sono state dotate interamente di lampadine a Led.

Durante la manifestazione, gli ospiti saranno invitati a entrare in una giardino natalizio incantato per scoprire un mondo inedito e fuori dall’ordinario attraverso una passeggiata mozzafiato. A partire dalla Porta delle Meraviglie si raggiungerà il Viale dei Rami Scintillanti attraversando la Cattedrale di Luce. Non mancheranno le Fate degli Alberi e una suggestiva Scala fino alla Luna.

Come in un sogno a occhi aperti, il percorso illuminato dagli alberi sapientemente decorati, porterà i visitatori a scoprire tutte le installazioni dell’Orto Botanico, anche quelle a tema natalizio, come la slitta di Babbo Natale e i maestosi pacchi luminosi.

Passeggiando tra cielo e terra, musica e natura e fiaba e realtà, sarà possibile vivere un’esperienza favolosa destinata a incantare persone di ogni età.

Incanto di Luci, Roma

Fonte: Ufficio Stampa

Incanto di luci, Roma
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Per una settimana puoi dormire “gratis” nei B&B

Quella che sta per iniziare è una settimana davvero particolare: si potrà dormire gratis nei B&B italiani. Ma come si può fare? E in che senso si può soggiornare senza pagare? Ecco a voi tutto quello che c’è da sapere per trascorrere una vacanza a titolo (quasi) completamente gratuito nel nostro Paese.

Torna la settimana del baratto

È stata bloccata a causa della pandemia, ma finalmente dal 14 al 20 novembre 2022 torna la settimana del baratto, un appuntamento autunnale attesissimo dagli amanti dei viaggi e che consente di poter barattare beni e servizi con un soggiorno gratis in un B&B (di tutta Italia).

In poche parole, un gestore potrebbe scrivere: “Offro pernottamenti a Roma in cambio di aiuto nell’installazione della videosorveglianza” e il turista interessato (e ovviamente anche capace) può rispondere e dormire a titolo gratuito per alcune notti presso quella struttura.

Dal 14 al 20 novembre gli ospiti dei B&B affiliati al portale http://www.bed-and-breakfast.it e aderenti all’iniziativa saranno accolti gratuitamente a fronte di prestazioni di vario genere o cessione di un proprio bene.

L’occasione perfetta per scoprire angoli d’Italia particolarmente suggestivi passando la notte in uno o più dei bed and breakfast partecipanti, e soprattutto senza mettere mano al portafoglio poiché basta cimentarsi in attività manuali, didattiche e creative o portare con sé un qualche oggetto per i proprietari dei B&B, a patto che rispondano a una loro precisa richiesta.

Tutto quello che c’è da sapere per partecipare

Per partecipare alla settimana del baratto vi basta andare sul sito di cui vi parlavamo sopra, scegliere la località che si desidera visitare digitandola sulla barra di ricerca o scorrendo il menù delle regioni, selezionare tra le varie strutture a disposizione quella di vostro gradimento e contattare il gestore dal modulo nella pagina del B&B e proporre il baratto. A quel punto basterà attendere una risposta alla mail, oppure sollecitare con una telefonata.

Un altro modo per partecipare è consultare la lista dei desideri dei gestori aderenti alla settimana del baratto e verificare se tra di loro ne esiste uno o più che vanno a pennello con i vostri interessi. Se la struttura del caso è soddisfacente, a quel punto ci si può proporre come ospiti in cambio del bene o servizio richiesto. Anche in questo caso bisognerà attendere una risposta alla email, oppure sollecitare con una telefonata.

Ma c’è ancora un’ultima modalità per partecipare: inserire la propria proposta di baratto nel sistema e a quel punto se qualche gestore sarà interessato al bene o servizio proposto si verrà direttamente ricontattati. Come scritto sul sito dell’evento, però, in genere quest’ultima opzione è sconsigliata soprattutto per la grandissima mole di proposte che i B&B ricevono, e che normalmente esaurisce le camere a disposizione in poco tempo.

Infine, è interessante sapere che sulla scia del successo degli ultimi anni la settimana del baratto si allarga sempre di più e persino oltre i confini italiani grazie alla Barter Week che coinvolge i bed and breakfast di ben 64 Paesi del mondo.

Non resta che approfittare di questa occasione per scoprire angoli incantevoli del proprio Paese scambiando prodotti e/o servizi con i bed and breakfast aderenti.

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Il borgo italiano “pendente” che sembra un dipinto

È una Toscana meno conosciuta ma dal fascino suggestivo, un borgo quasi irreale, sospeso nel tempo e nello spazio, celato allo sguardo e inaspettata sorpresa dopo una seria di tornanti: benvenuti a Lucchio, il piccolo paese arroccato su un ripido pendio, tra terra e cielo, a 780 metri di altezza.

Una manciata di antiche case in pietra appollaiate tra castagneti e verdi boschi, uno spaccato di Medioevo nella selvaggia Val di Lima, nel comune di Bagni di Lucca, sulla strada tra Pistoia e Lucca: uno straordinario dipinto che sembra emergere dalla roccia, nato spontaneamente ma dal risultato impareggiabile.

Una storia che affonda le radici nella notte dei tempi

Immerso in un paesaggio di rara bellezza, Lucchio affonda le radici in un lontano passato, forse addirittura in epoca romana basandosi sul termine “lucus”, bosco in latino, oppure al periodo degli scontri tra Longobardi e Bizantini per il controllo dell’Appennino.

Le testimonianze certe risalgono alla presenza della Chiesa di San Pietro, nominata nelle carte ecclesiastiche tra la fine del 1100 e l’inizio del 1200, mentre la fortezza viene citata per la prima volta nel 1327.

La rocca ebbe notevole importanza nei primi anni del Trecento, con la conquista da parte di Lucca: grazie alla sua posizione strategica, infatti, Lucchio diventò importante baluardo difensivo dei confini lucchesi, permettendo di controllare, dall’altopiano delle Pizzorne, la strada che da Pistoia portava in Val di Lima lungo il Passo dell’Oppio e, da lì, arrivava a Lucca attraversando la Valdinievole.

Dopo secoli di dominio ed eventi, la rocca perse il suo ruolo militare e, nel 1826, fu acquistata dalla famiglia Pacini che la convertì in abitazione privata.

Camminando lungo le vie del borgo “pendente”

veduta aerea lucchio

Fonte: iStock

Veduta aerea di Lucchio

Conoscere Lucchio è davvero una piacevole scoperta. Un borgo originale, realizzato muro su muro, via su via e casa su casa nel corso dei secoli da un popolo semplice che lo ha plasmato in base alle proprie esigenze, senza cognizioni architettoniche, ma il risultato è magnifico: un agglomerato omogeneo di abitazioni che si arrampicano verso l’alto, quasi in verticale, e donano l’illusione che le fondamenta e i tetti siano incastrati gli uni sugli altri.

E lassù, sulla cima, tra bianche rocce protese verso il cielo, ecco ancora i resti della fortezza medievale, dalla storia significativa a protezione e controllo della strada di fondovalle, raggiungibile seguendo un sentiero: sono ancora visibili le rovine della cinta muraria dall’andamento irregolare e parte della sede della guarnigione difensiva, ma ciò che colpisce di più è il panorama spettacolare sui monti e sulla verde vallata dove scorre il torrente Lima.

L’accesso al borgo avviene oltrepassando una porta situata in un massiccio torrione provvisto di finestra con vista. Ecco subito la Chiesa di San Pietro, a due navate: l’interno, dalle volte azzurre con cornici dipinte a finto marmo, conserva una fonte battesimale in pietra serena (arenaria di colore grigio) e un pregevole altare, entrambi risalenti al Settecento.

Passeggiare lungo le ripide vie, in un’atmosfera isolata testimone del tempo che fu, consente di apprezzare gli edifici residenziali, costruiti in pietra locale, che risalgono il pendio, in un azzardato gioco di equilibri: ed è proprio la pendenza del borgo, costruito per sfruttare al meglio il pendio e tutto lo spazio disponibile, ad aver dato adito a pittoreschi modi di dire locali quali, ad esempio, “a Lucchio legano i figlioli all’uscio” oppure “le galline hanno un paniere sotto la coda per impedire che le uova rotolino via“.

Oggi Lucchio vive in un silenzio rigenerante, quasi “paese fantasma”, con poche famiglie che lo abitano tutto l’anno, nessun negozio, nessuna scuola: una dimensione “altra”, meditativa, di una bellezza struggente, punto di partenza ideale per piacevoli escursioni ai dirupati Penna di Lucchio e Monte Memoriante.

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In questo remoto villaggio ogni casa ha un colore diverso. Ecco perché

Esistono alcuni luoghi nel mondo che sono così remoti da essere quasi sconosciuti ai vacanzieri, o comunque poco battuti dal turismo di massa. Eppure sono straordinari e meritano davvero una visita perché quella può trasformarsi in un’esperienza di viaggio unica e sensazionale.

Ed è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi oggi, in quella destinazione che è l’ultima fermata dei traghetti diretti verso la Groenlandia settentrionale. Stiamo parlando di Upernavik, un delizioso e pittoresco villaggio, tanto remoto quanto gelido, almeno in confronto alle temperature alle quali siamo abituati, che appare alla vista come un piccolo gioiello dalle sfumature vivaci incorniciate dal bianco candido della neve.

Qui, infatti, ogni casa ha un colore diverso, ed è proprio questa particolarità che cattura subito lo sguardo, soprattutto durante i rigidi e cupi inverni. Il motivo di questa scelta, che desta parecchio curiosità tra i viaggiatori, affonda le sue radici in un’usanza coloniale. Scopriamola insieme.

Benvenuti a Upernavik

Upernavik è l’inedito e incredibile villaggio colorato della Groenlandia. Situato nella parte nord occidentale, nel comune di Avannaata e a circa 700 chilometri dal Circolo Polare Artico, è abitato da poco più di 1000 abitanti.

Il suo nome è tanto affascinante quanto suggestivo. Upernavik, infatti, vuol dire “Posto della primavera” e fa riferimento al fatto che, durante l’estate, le temperature salgono fino a 5 gradi sopra lo zero. Se vi sembrano troppo basse, allora, dovreste visitare il villaggio in inverno quando le temperature medie si mantengono tra i -10 e i -20 gradi.

Come abbiamo anticipato, il piccolo insediamento si trova nella Groenlandia nord occidentale, ed è l’ultima fermata dei traghetti che conducono alla grande isola situata tra l’oceano Atlantico del Nord e l’oceano Artico. L’alternativa, per raggiungere il villaggio, è quella di salire a bordo di un elicottero in partenza da lulissat.

Il villaggio è tanto remoto quanto affascinante: i più temerari, infatti, si spingono fin quaggiù per vivere esperienze uniche, come l’avvistamento della foca e dell’orso polare.

A Upernavik si trova anche il museo più antico di tutta la Groenlandia che si snoda all’aperto nel centro storico e che prende il nome di Museo della Città Vecchia. Questo comprende anche alcuni edifici del centro come l’antica chiesa, la drogheria e gli altri edifici coloniali. L’obiettivo dell’istituzione è quella di conservare e valorizzare la storia culturale del villaggio e del territorio.

Ciò che rende il villaggio davvero suggestivo e particolare, però, sono i colori che lo caratterizzano. Ogni edificio è infatti caratterizzato da una nuance differente, scelta questa che risale a un’usanza dell’epoca coloniale.

Upernavik

Fonte: Getty Images

Upernavik

Il segreto delle case colorate di Upernavik

Nel vaso territorio occidentale della Groenlandia, il paesaggio è aspro e straordinario. Per chilometri interi si alternano rocce nude e ghiacciai maestosi, e nel bel mezzo di questa visione bianca e nera, ci sono le case colorate di Upernavick.

Sono gialle, rosse e verdi, altre sono azzurre. Tutte hanno un colore diverso dalle altre. Il motivo? Durante i freddi e lunghi inverni, il colore è l’unico elemento distintivo nel paesaggio caratterizzato principalmente da neve, nebbia e foschia. La scelta di colorare tutti gli edifici del villaggio è legata proprio alle sue temperature, per permettere sia agli abitanti che ai forestieri di distinguere gli edifici e le loro destinazioni anche col brutto tempo.

I colori, quindi, non sono solo strategici per orientarsi quando si è in strada, ma anche per distinguere la loro funzione. A Upernavik, infatti, i negozi e le attività sono rossi, mentre gli ospedali sono gialli. Gli edifici blu, invece, indicano le case dei pescatori, mentre la stazione di polizia è ospitata in una struttura nera.

Upernavik

Fonte: Getty Images

Upernavik
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Destinazione Francoforte: tutta la magia del Natale è qui

È arrivato quel momento dell’anno in cui programmare viaggi e gite fuori porta è diventata una priorità per tutti. Il motivo è presto detto: andare alla scoperta del magico spirito natalizio che invade e pervade ogni città del mondo.

Luci scintillanti, profumi stuzzicanti, allegre melodie e alberi maestosi, impreziositi da orpelli e decorazioni, si snodano tra le piazze, tra le vie e i quartieri trasformando le città che conosciamo in cartoline di incredibile bellezza. Del resto è questo il miracolo di Natale.

E se è in una vivace e festosa atmosfera che volete immergervi e perdervi questo dicembre non vi resta che prenotare un volo con destinazione Francoforte. È qui che tutta la magia del Natale sta per diffondersi in ogni angolo della città. Preparate le valigie, si parte!

Francoforte si accende di magia

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio a Francoforte. La città sul Meno, nonché luogo natale di Johann Wolfgang von Goethe, è un vero e proprio gioiello da scoprire in ogni stagione e tutti i giorni dell’anno. Imperdibile è la zona dell’Alstadt, conosciuta anche come città vecchia, dove si trova il Römerberg, la piazza che ospita l’annuale mercatino di Natale.

Ed è proprio durante il periodo di Natale che la città diventa una vera e propria cartolina incantata all’interno della quale immergersi per respirare il più autentico spirito natalizio.

Se state cercando una destinazione da raggiungere per vivere il periodo dell’Avvento in maniera straordinaria, allora, lasciatevi suggestionare dall’incredibile atmosfera che avvolge l’intera città. In queste settimane, infatti, il centro storico si trasforma in un paese delle meraviglie invernale dove non mancano tutti i rimandi al favoloso universo natalizio.

Proprio davanti al Römer, l’antico municipio della città, l’albero di Natale più grande della Germania accoglie viaggiatori e cittadini con il suo scintillio dato da migliaia di luci colorate, mentre decine di bancarelle colorate e abbigliate a festa incorniciano l’intera piazza. Per arrivarci vi basterà seguire il profumo del vin brulé, della cannella e delle mele al forno.

Il Natale a Francoforte: tutti gli appuntamenti

A partire dal 21 novembre, e fino al 22 novembre, Francoforte si trasforma in un villaggio delle meraviglie a tema Natale. Se siete in cerca di oggetti decorativi o di regali, allora, lasciatevi suggestionare dai prodotti che arricchiscono le oltre 200 bancarelle che si snodano sulle rive del Meno, tra Piazza Stoltze e piazza Hauptwache, per uno shopping sensazionale. È che qui che viene organizzato uno dei mercatini di Natale più grandi e celebri di tutta la Germania.

Questo non è l’unico in città però. Sul tetto del parcheggio di Konstablerwache, dal quale si gode una meravigliosa vista sullo skyline della città, viene allestito il City Xmas, un mercatino natalizio suggestivo e panoramico.

E se tutto questo ancora non dovesse bastare, allora, non vi resta che raggiungere il Christmas Garden. Si tratta di un percorso lumino e incantato che si snoda per circa due chilometri all’interno del Deutsche Bank Park. Una vera e propria esperienza immersiva e sensoriale che vi catapulterà in un mondo magico e incantato, quello del Natale.

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La Fonte dell’Abbondanza e l’affresco più affascinante e scandaloso d’Italia

L’Italia è un Paese che non smette mai di stupire, e anche quando crediamo di aver visto tutto, in realtà, nuove e inedite bellezze si rivelano a noi in maniera sorprendente e inaspettata.

A Massa Marittima, per esempio, esiste un’antica fonte che è impossibile non notare. Situata nel centro storico del comune in provincia di Grosseto, questa struttura pubblica è conosciuta anche con il nome di Fonte dell’Abbondanza.

Al suo interno, durante il restauro effettuato nel 1999, è stato ritrovato un affresco antichissimo ed estremamente affascinante, che ha destato stupore da una parte e scandalo dall’altro. Si tratta infatti di un grande albero dai quali non nascono frutti, ma falli maschili eretti che donne al di sotto dell’arbusto cercando di afferrare.

Alla scoperta della Fonte dell’Abbondanza a Massa Marittima

Un viaggio a Massa Marittima è davvero un’ottima idea, soprattutto se l’intenzione è quella di andare alla scoperta di una cittadina inedita e sorprendente. Adagiato tra le Colline Metallifere, e circondato dalla lussureggiante campagna maremmana, questo comune in provincia di Grosseto ospita tutta una serie di bellezze ambientali e paesaggistiche, storiche e architettoniche che raccontano un passato antico e mai dimenticato.

Tra queste c’è una fonte, antica e affascinante, che domina proprio nel centro storico della città. Edificata nel 1265, e utilizzata come luogo di approvvigionamento idrico dell’intera città, alla fonte fu annesso successivamente un magazzino utilizzato dai cittadini come granaio pubblico. Da qui il nome di Palazzo dell’Abbondanza.

Oggi l’edificio è stato trasformato in un hub multiculturale dove vengono organizzate mostre, eventi e convegni. Ma c’è qualcos’altro che attira l’attenzione dei cittadini e di tutti i viaggiatori che arrivano nel comune in provincia di Grosseto.

Si tratta di un affresco ritrovato durante il restauro dell’edificio del 1999. Un capolavoro artistico duecentesco che sin da subito ha attirato la curiosità delle persone suscitando ammirazione, sorpresa e scandalo. L’affresco, infatti, raffigura un grande albero da cui nascono 25 falli ben visibili tra le foglie. Sotto l’arbusto sono raffigurate diverse persone, tra le quali spiccano due donne che litigano per raccogliere gli inediti frutti, mentre sopra uccelli neri volteggiano con fare minaccioso.

Il nome Albero della Fecondità, scelto per identificare l’affresco, ha messo d’accordo tutti. Le origini, così come le interpretazioni, invece, sono ancora oggetto di discussione.

Palazzo dell'Abbondanza

Fonte: Wikimedia/Sailko

Palazzo dell’Abbondanza

L’affresco dell’Albero della Fecondità

L’affresco dell’Albero della Fecondità è situato sotto una delle arcate del Palazzo dell’Abbondanza, oggi posto a tutela e valorizzazione da parte del comune di Massa Marittima. Sin dal suo ritrovamento, gli esperti, hanno identificato il soggetto dell’affresco come un’allegoria della fertilità, collegata anche all’originario utilizzo dell’edificio in questione.

Per alcuni, invece, l’affresco rappresenterebbe un vero e proprio messaggio politico. A sostenere la tesi è lo storico dell’arte George Ferzoco secondo il quale l’opera rappresenterebbe un avvertimento fatto ai cittadini da parte dei guelfi, schierati apertamente contro i ghibellini. Secondo la fazione guelfa, infatti, se la controparte fosse andata al potere si sarebbero venute a creare situazioni promiscue, perverse e pericolose, raccontate proprio in quell’affresco.

La tesi però sarebbe scardinata dal fatto stesso che la costruzione dell’edificio è stata commissionata dal Podestà ghibellino Ildebrando da Pisa, a meno che l’opera non sia stata realizzata successivamente. Purtroppo però, non essendoci fonti documentate sull’opera d’arte, le sue origini sembrano destinate a restare un mistero.

Quello che è certo è che si tratta di un capolavoro raro e prezioso di pittura murale del 1200 che ha come oggetto una raffigurazione profana, e che merita davvero di essere contemplato durante un viaggio in Maremma.

L'affresco dell'Albero della Fertilità a Massa Marittima

Fonte: Wikimedia/Andrea Anselmi

L’affresco dell’Albero della Fecondità a Massa Marittima
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Thanksgiving, tutto quello che puoi fare a NY nel Giorno del Ringraziamento

Le feste ci affascinano da sempre, anche quando non appartengono alla nostra cultura e alla nostra tradizioni. Del resto sono molte le usanze del mondo che abbiamo fatto nostre, proprio perché hanno destato in noi curiosità e suggestione. Come Halloween, per esempio.

L’arrivo del mese di novembre porta con sé una delle feste più importanti della tradizione americana, stiamo parlando del Thanksgiving, il Giorno del Ringraziamento. Si tratta di una delle celebrazioni più sentite e più amate dell’anno in tutto il Paese che da sempre cattura la curiosità di persone di tutto il mondo.

Il modo migliore per prendere parte ai festeggiamenti è organizzare un viaggio a New York. Tuttavia ci sono alcune cose che si possono fare, anche restando a casa, per prendere parte a questa festa straordinaria.

Viaggio a New York per il Giorno del Ringraziamento

La festa del Ringraziamento, lo abbiamo detto, è una delle celebrazioni più importanti degli Stati Uniti d’America e non solo. Anche in Canada, a Panama, a Grenada, a Saint Lucia e in Liberia viene infatti festeggiato il Thanksgiving.

Le sue origini, di matrice religiosa, sono tanto antiche quanto sentite. Il Thanksgiving, infatti, è una tradizione che appartiene alla chiesa protestante e che si rifà a una celebrazione avvenuta nel 1621 per ringraziare Dio per il raccolto. Numerose sono le testimonianze scritte di questa tradizione che si è perpetuata nei secoli fino a oggi.

Il Thanksgiving è un giorno di festa a tutti gli effetti negli Stati Uniti e negli altri Paesi che abbiamo citato sopra, e non c’è persona che in questa occasione non si riunisca con i cari per celebrare la giornata come vuole la tradizione attraverso la condivisione.

Per respirare la vera essenza di questa giornata, il modo migliore è organizzare un viaggio a New York. In occasione del Giorno del Ringraziamento, infatti, la città ospita la grande e celebra Parata di Macy’s, una delle manifestazioni più amate dai cittadini e dai viaggiatori.

La sfilata, che si svolge la mattina del Thanksgiving, parte da Central Park e attraversa la città fino a raggiungere i grandi magazzini Macy’s. Durante l’evento si susseguono eventi musicali, concerti, balli, carri allegorici e altri spettacoli che incantano e colorato tutta New York. Celebri sono i palloncini giganti che volano tra i grattacieli e sulle vie principali della città.

Il Giorno del Ringraziamento si celebra sempre il quarto giovedì del mese, che quest’anno corrisponde al 24 novembre.

Come festeggiare il Giorno del Ringraziamento

Come abbiamo anticipato, il modo migliore per celebrare il Giorno del Ringraziamento è quello di raggiungere New York e prendere parte alla sfilata organizzata da Macy’s. In alternativa è possibile lasciarsi ispirare dalle tradizioni americane e celebrare il Thanksgiving in qualsiasi parte del mondo ci si trova.

La tradizione vuole che il Giorno del Ringraziamento sia trascorso insieme alla famiglia e con gli amici. Per l’occasione si usa portare in tavola i piatti tipici di stagione e poi il tacchino, che non è solo la portata principale, ma è il vero e proprio simbolo del pranzo del Thanksgiving. È possibile poi seguire la celebre parata newyorkese anche online, grazie alla diretta in streaming messa a disposizione dal canale della NBC.

Tra le tradizioni da perpetuare c’è anche quella di rompere il wishbone, l’osso del desiderio. Questo piccolo ossicino dalla forma particolare viene prelevato dal tacchino prima di mangiare, dopo di che viene lasciato seccare qualche ora. Dopo il pranzo due persone sono invitate a spezzarlo e esprimere un desidrerio.

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Il Castello di Rambouillet, una perla reale immersa nel verde

A solo un’ora da Parigi, in Francia, è possibile immergersi nel verde di una delle foreste più belle dell’intero Paese, la Foresta di Rambouillet, anche chiamata di Yveline, che culmina, come nelle favole più belle, con la splendida e romantica veduta di un maniero. Si tratta del Castello di Rambouillet, una perla a soli 60 chilometri dalla capitale.

Un‘antica tenuta reale che, nel corso degli anni, ha ospitato personalità storiche del calibro di Luigi XVI e la sua sposa Maria Antonietta. Un luogo carico di fascino, elegante e suggestivo e che attualmente è sede di rappresentanza del Presidente della Repubblica Francese. Un castello che sa conquistare a prima vista, grazie alla bellezza della sua struttura costruita intorno al 1300 e alla ricchezza dei suoi ambienti interni, dove si possono scoprire oggetti e un mobilio di un’epoca di lustro ormai passata ma che ancora vive tra le mura del Castello di Rambouillet.

Il castello

Dalla Sala del Consiglio alla maestosa scalinata realizzata in stile rinascimentale, fino al boudoir di Maria Antonietta, in un tour nella storia che, in poco meno di due ore, vi regalerà emozioni uniche e tutta la bellezza di un luogo che, attraverso i secoli, non ha perso nulla del suo fascino originario. Ma non solo. Perché il Castello di Rambouillet nasconde delle chicche davvero eccezionali e che meritano di essere scoperte e vissute a pieno.

Passeggiando nel verde del parco che circonda la tenuta, infatti, ci si può piacevolmente imbattere nella Capanna della Principessa di Lamballe. Si tratta di una piccola e caratteristica abitazione, realizzata con un tetto di paglia in stile rurale ma che, una volta entrati, si manifesta in tutta la sua straordinaria bellezza grazie alle sue pareti piene di conchiglie, pilastri in stile dorico, una preziosa cupola in madreperla e le stanze che, in epoca passata, venivano utilizzate dalle dame come toilette.

Altra tappa molto amata quando si visita il castello è quella nell’area che Luigi XVI di Borbone fece costruire in onore di Maria Antonietta, la latteria. Si tratta di una struttura dalle sembianze di un tempio neoclassico in cui primeggia la statua di una mucca durante l’allattamento del suo piccolo e in cui poter osservare gli antichi strumenti di porcellana che venivano usati per servire il latte. Tutto questo avverrà in un tour che vi saprà conquistare e che vi regalerà la possibilità di fare un tuffo nel passato.

La foresta di Rambouillet

Infine, altro passaggio che vale la pena compiere visitando l’affascinante Castello di Rambouillet, riguarda la foresta che lo circonda. Un luogo che attira milioni di visitatori ogni anno poiché si tratta di una delle riserve naturali più belle della Francia, e non solo.

Qui, tra la vegetazione che si mostra nelle sue infinite sfumature di colore e la fauna che la abita, scoiattoli, volpi, donnole, ghiri, faine, conigli, ricci, lepri, ecc., potrete godere di piacevolissimi momenti di relax, passeggiando nel verde e ammirando l’infinita bellezza della natura.

Il tutto immergendovi in un’atmosfera carica di fascino e di suggestione, in un’area della Francia custode di tesori e di meraviglie che sarà impossibile dimenticare.

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Partono le crociere dei mercatini di Natale, una magia

Se i mercatini di Natale sono pura magia, le città del Nord Europa, illuminate a festa lo sono ancor più. Se poi si naviga lungo un fiume costeggiando le cittadine che ospitano i mercatini natalizi è come entrare tra le pagine di un libro di fiabe.

Nel periodo natalizio ci sono delle crociere fluviali che portano nel cuore dell’Europa, dove le tradizioni dell’Avvento sono più sentite che mai e dove poterle vivere in prima persona.

Ci sono crociere lungo il magico Danubio o lungo il fiume Meno, che attraversa la Germania, là dove i mercatini di Natale sono nati. Un’occasione per visitare le bancarelle tradizionali, assaggiare le specialità locali, assistere ad eventi folkloristici, ma anche per visitare alcune delle città del Nord che sotto Natale sono ancora più pittoresche.

Crociera lungo il Danubio

La nave da crociera parte da Vienna e arriva a Norimberga, in Germania. La crociera dura sette giorni e sei notti e attraversa territori meravigliosi. Durante l’Avvento, le piazze più belle di Vienna si trasformano in incantevoli mercatini natalizi, ognuno dei quali ha il suo fascino. Colpiscono per lo sfondo imperiale che li circonda e sono incastonati in piccoli vicoli o allestiti in idilliaci parchi.

In navigazione nella propria cabina con finestra panoramica si attraversa il paesaggio invernale della pittoresca Valle di Wachau fino alla cittadina di Melk, con la sua magnifica abbazia benedettina dell’XI secolo. Arrivando a Passavia, in Germania, ci si potrà perdere tra le bancarelle del mercatino di Natale allestito sullo sfondo della Cattedrale di Santo Stefano, capolavoro dell’architettura barocca.
Tappa successiva è a Ratisbona, dove bisogna assolutamente visitare il cento storico e curiosare tra gli scintillanti mercatini. La crociera termina a Norimberga, con il suo centro storico illuminato da luci e decorazioni e il mercatino che ospita decine di bancarelle.

La crociera lungo il Danubio parte il 6 dicembre e arriva a Norimberga il 12.

Crociera lungo il Meno

Questa crociera fluviale arriva anch’essa a Norimberga, ma parte da Francoforte. Il programma comprende una visitata guidata a piedi di un pittoresco villaggio lungo il fiume Meno, prima di raggiungere l’affascinante cittadina di Würzburg, circondata da colline ricoperte di vigneti, dove visitare la Residenza vescovile che ospita il più grande affresco mai dipinto sul soffitto, e le bancarelle del mercatino di Natale.

La nave giunge poi a Bamberga, patrimonio mondiale dell’Unesco, famosa per i numerosi presepi esposti in tutta la città. Tappa conclusiva è la città di Norimberga, da scoprire attraverso una visita guidata del centro storico vestito a festa e del tradizionale mercatino di Natale, uno dei più famosi al mondo.

La crociera in Germania dura sei giorni e cinque notti e parte il 7 dicembre per terminare il 12.

Le navi da crociera sui fiumi

Le crociere sono organizzate dalla compagnia Avalon Waterways, specializzata in crociere fluviali. Le sue navi sono delle “suite ship” ovvero molto lussuose e dotate di tutti i comfort. Viaggiare su una di queste navi è come soggiornare in un boutique-hotel galleggiante, con tutti i servizi di un albergo di lusso.

Soggiornare nella propria suite Panorama, seduti sulla poltrona o addirittura dal letto, e vedendo passare davanti agli occhi le più belle città del Nord Europa è un’emozione che in poche altre occasioni si può provare.

A bordo delle navi, infatti, viene applicato un trattamento di pensione completa, sono incluse le escursioni, come da programma, e il servizio Wi-Fi è illimitato.

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Luna di miele: i nuovi trend di viaggio

I viaggi, e quindi anche i viaggi di nozze, sono tornati alla normalità. E questa è una bella notizia per tutti coloro che si apprestano a convolare a nozze.

Detto che alcuni Paesi sono ancora considerati poco sicuri se non addirittura off limits per motivi sanitari e, oggi, anche per via della guerra in Ucraina

Per un motivo o per l’altro, fatto sta che ci sono alcune mete che sono addirittura “sature” di turisti. Le coppie che devono decidere la destinazione della luna di miele oggi hanno, quindi, adottato uno stratagemma, che consente loro di vivere l’esperienza romantica che si aspettano da un viaggio di nozze come Dio comanda.

Fuga da Instagram

Ecco allora cosa, secondo un’indagine di Matrimonio.com, cercano ora le coppie. Sono le mete meno conosciute e alternative a quelle più popolari su Instagram, per potersi godere il proprio momento romantico di coppia in modo più “privato”.

Destinazioni come il Cile, il Perù, il Vietnam o un safari sono oggi in cima alla lista delle mete preferite dalle coppie. Luoghi, quindi, in mezzo alla natura più autentica e addirittura selvaggia, si tratta di viaggi da veri e propri esploratori, come si faceva secoli fa quando si iniziava a viaggiare per turismo.

Poi ci sono naturalmente le mete esotiche, dove potersi prendere del tempo tutto per sé su una candida spiaggia senza dover pensare a nulla, nemmeno all’abbigliamento perché bastano un costume e un paio di infradito. Tra le destinazioni preferite per la luna di miele oggi ci sono Mauritius, Madagascar, Polinesia e Maldive (i francesi, per esempio, vanno matti per le Seychelles). Ma ci sono anche mete mediterranee: come Creta e Tenerife.

Una buona notizia è che c’è anche l’Italia tra le destinazioni preferite dove trascorrere la luna di miele.

Tendenza “early moon”

Un’altra tendenza che sta prendendo sempre più piede è quella di organizzare un altro miniviaggio prima della vera e propria luna di miele. Si chiama “early moon” (“moon” da “honeymoon”, luna di miele, appunto), un viaggio di nozze anticipata, molto apprezzato da tante coppie che vogliono staccare la spina dall’organizzazione del matrimonio – che può essere incredibilmente stressante – qualche giorno prima delle nozze.

Nuove partenze

Premesso che se ci si sposa in chiesa ci sono alcuni periodi dell’anno in cui non è possibile celebrare la cerimonia, in generale la tendenza delle coppie che decidono di sposarsi è di valutare bene anche il periodo in cui partire per il viaggio di nozze.

Non è scontato che sia la sera stessa del matrimonio o il giorno dopo, come accadeva un tempo. Ora si cerca il momento migliore a seconda della destinazione scelta, che a volte può non coincidere, quindi, con la data delle nozze. Aspettare non è un problema, insomma, al fine della buona riuscita del viaggio.

Tra l’altro, è stato rivalutato un modo di viaggiare che non si vedeva da tempo, specie nel settore delle lune di miele: il treno. Viaggiare in questo modo, senza aerei da prenotare, scali, attese, rischi di cancellazioni o di smarrimento bagagli, è diventato quindi un trend, un’alternativa che può essere da una parte molto romantica – oggi ci sono dei treni di lusso con carrozze letto da mille e una notte – dall’altra anche più rispettosa dell’ambiente, un tema verso il quale i giovani oggi sono molto più sensibili di una volta.