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Notte gratis per chi visita questa città

Manca ancora qualche settimana a Natale, ma le sorprese sono già iniziate: chi vuole mettersi in viaggio nei prossimi giorni, evitando la consueta calca delle festività, non può proprio lasciarsi sfuggire questa splendida occasione. C’è infatti una bellissima città italiana che ha deciso di lanciare una promozione molto interessante, volta ad attirare turisti e curiosi da ogni angolo del Paese. Scopriamo di che cosa si tratta.

La Spezia, una notte gratis per i visitatori

La ripresa del turismo passa anche da questi piccoli gesti che invogliano i visitatori ad andare alla scoperta di luoghi bellissimi e – purtroppo – spesso sottovalutati. La città della Spezia ha lanciato un’iniziativa che, ne siamo sicuri, riscuoterà grande successo: si tratta di una promozione intitolata Mille & Una Notte, riservata a tutti coloro che hanno intenzione di prenotare un soggiorno presso una delle strutture aderenti. Acquistando la propria vacanza, si avrà infatti diritto ad una notte gratis (e quindi ad un giorno in più per scoprire le tante bellezze di questa località turistica).

Per poter accedere all’offerta, bisogna innanzitutto scegliere la struttura in cui soggiornare: tra ostelli, hotel e affittacamere ce n’è davvero per ogni esigenza. A questo punto non resta che comunicare la propria intenzione di aderire alla promozione e sarà la struttura stessa ad occuparsi di tutto, premurandosi che la notte gratis non venga addebitata assieme al resto del soggiorno. È possibile usufruire dell’iniziativa anche se si vuole stare più di due notti o se si ha bisogno di prenotare più stanze o soluzioni distinte.

La promozione è riservata ad un massimo di 6 persone ed è disponibile solamente per un breve periodo: è valida infatti dal 15 novembre al 18 dicembre, ad esclusione del weekend dell’8 dicembre. Insomma, bisogna affrettarsi e cogliere l’occasione per una gita fuori porta prima delle feste di Natale, quando inevitabilmente ci sarà molta più confusione (e i prezzi schizzeranno alle stelle). Inoltre, La Spezia è una località che ha molto da offrire ai suoi turisti, anche fuori stagione. Scopriamo alcune delle sue bellezze.

La Spezia, cosa vedere

La città della Spezia, affacciata lungo la Riviera di Levante, sorge quasi al confine tra la Liguria e la Toscana. Molto conosciuta come destinazione estiva, soprattutto per la vicinanza con celebri località quali Forte dei Marmi e Viareggio, è incastonata in una profonda insenatura conosciuta con il nome di Golfo dei Poeti, perché la sua bellezza ha ispirato grandissimi artisti. Oltre al mare, caratterizzato da acque cristalline e spiagge meravigliose, è la natura incontaminata a farla da padrone: la città si trova infatti alle propaggini del Parco Nazionale delle Cinque Terre, pura magia.

Se d’estate è dunque meta di vacanze balneari, nelle altre stagioni ci si può concedere lunghe passeggiate ed escursioni fuori porta, alla scoperta di panorami mozzafiato. Ma non solo: nel centro storico di La Spezia si possono ammirare splendidi palazzi nobiliari e chiese antiche, e poi trascorrere ore tra i musei della città. Uno dei più suggestivi è senza dubbio il Museo Archeologico ospitato all’interno delle mura del Castello di San Giorgio, che sorge su un’altura a due passi dal centro abitato. Le sue testimonianze ripercorrono la storia locale a partire dalla preistoria sino ai nostri giorni.

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New York per viaggiatrici solitarie

La prima cosa che mi ha colpito quando sono arrivata a New York, durante il mio viaggio in solitaria, è stato il fumo che usciva dai tombini, proprio come quello che si vede nei film. E New York è proprio come viene descritta sul grande schermo: rumorosa, trafficata, attiva e brulicante di persone, ma allo stesso tempo affascinante, piena di vita e di storie da scoprire! È una città che non ha mezze misure: quando passeggi per le strade di Manhattan tutto intorno a te è così grande e imponente, le strade sono così piene di auto e di persone e tutti vanno alla velocità della luce. O la ami o la odi e io personalmente la amo. Visitare New York significa vedere con i propri occhi quello che i film e i libri raccontano e vivere esperienze uniche al mondo, realizzando magari qualche sogno nel cassetto.

Iniziamo da una domanda che mi fanno tutti.

Viaggiare da soli a New York è pericoloso?

È pericolosa come tutte le altre grandi città del mondo, non paricolarmente, ma ovviamente possono capitare inconvenienti, proprio come in tutte le grandi città del mondo. Secondo me la “pericolosità” non è legata all’essere o meno donna, è caotica, con moltissimi senza tetto, gente di passaggio, può capitare di imbattersi in situazioni poco piacevoli anche se si è un uomo di 1.90cm, quindi ragazze non preoccupatevi, siate vigili, con pochi oggetti di valore addosso e gli occhi aperti per godervi questa città così unica. Le preoccupazioni lasciamole a  casa, sulla bocca di chi preferisce tarparci le ali.

Come muoversi a New York:

Partiamo dal presupposto che New York è una città enorme, che sorge su un’area di circa 785 km² ed è divisa in 5 distretti: Manhattan, Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island. Le Street vanno da est a ovest, mentre le Avenue da nord a sud. La Broadway invece taglia diagonalmente il reticolato. La maggior parte del tempo passeggerete, la cosa che preferisco è arrivare in un quartiere in mentro e poi spulciarmelo tutto macinando chilometri a piedi. Mi raccomando le scarpe comode.

La metropolitana di New York è infatti il mezzo più comodo per visitare la città in lungo e in largo senza rimanere bloccati nel traffico cittadino. Come in tutte le grandi città bisogna sempre prestare la massima attenzione ai propri effetti personali e a non finire in zone poco raccomandabili, ma da donna e viaggiatrice in solitaria, non ho mai avuto la percezione di essere in pericolo. La metropolitana, che serve tutta la città 24 ore su 24, è molto frequentata nei tratti centrali e spesso presidiata da agenti di polizia. Ho trovato molto conveniente acquistare la MetroCard da 7 giorni con corse illimitate al costo di 34 dollari. Anche i famosi taxi gialli sono sempre disponibili e basta alzare una mano per prenderne uno al volo. 

Dove dormire a New York:

Il cuore pulsante di New York è sicuramente Manhattan e la maggior parte delle attrazioni principali della città si trova in questo distretto. Soggiornare a Manhattan ha costi abbastanza elevati, ma vi permette di muovervi in libertà e in tranquillità sia di giorno sia di sera. Per una camera di hotel considerate almeno 100 dollari a notte, mentre se volete risparmiare un po’ e incontrare altri viaggiatori in solitaria potete scegliere di dormire in ostello. Negli ultimi anni il numero di questo tipo di strutture è cresciuto notevolmente ed è migliorata anche la qualità dei servizi. Per la prenotazione affidatevi alle grandi piattaforme online, che hanno sempre prezzi concorrenziali e un buon numero di recensioni, che non vi farà trovare brutte sorprese al vostro arrivo. Altra opzione che mi piace molto è prendere un appartamento in affitto o anche una camera in casa con newyorkesi, sicuramente risparmiate e avrete un impatto culurale davvero unico. Per quanto rigarda la zona, io vi consiglio, se è la vostra prima volta di restare a Manhattan, se invece ci siete già stati di provare qualche quartiere al di là del fiume che vi farà vivere con una vibe molto più local la città. I miei preferiti sono Williamsburg e Brooklyn.

Come organizzare un viaggio in solitaria a New York

Per quanto riguarda i voli, New York è servita da due aeroporti per i voli internazionali: l’aeroporto JFK e quello di Newark nel New Jersey. Entrambi sono ben collegati a Manhattan, sia da taxi sia da treni espressi e non avrete difficoltà a raggiungere il vostro hotel. Per un taxi dall’aeroporto al centro città mettete in conto di spendere almeno 75 dollari, mentre il treno costa circa 10 dollari a cui va aggiunto il biglietto della metropolitana. Se arrivate a New York con un volo notturno, il consiglio è di prendere il taxi e di familiarizzare con la metropolitana nelle ore diurne.

Esperienze imperdibili a New York per una viaggiatrice solitaria

New York è talmente grande che una settimana di certo non basta, ma 6 o 7 giorni sono  un buon compromesso per visitare almeno le attrazioni principali della città e fare alcune esperienze indimenticabili. Ce n’è davvero per tutti i gusti: ogni viaggiatrice in solitaria potrà realizzare il suo sogno nel cassetto, che sia sorvolare il ponte di Brooklyn in elicottero o comprare un gioiello nel negozio originale di Tiffany & Co.

Queste sono le esperienze imperdibili che ho realizzato durante il mio viaggio in solitaria a New York:

  • Vedere la Statua della Libertà

Simbolo di New York, la Statua della Libertà è una di quelle attrazioni assolutamente da non perdere. Si trova su Liberty Island, un isolotto situato nella foce del fiume Hudson, raggiungibile facilmente da Battery Park (Lower Manhattan) in soli 15 minuti di traghetto. La compagnia Statue City Cruises è l’unica autorizzata a vendere questo tipo di escursione, sia in loco sia tramite il sito internet ufficiale. Il consiglio è di comprare i biglietti con un po’ di anticipo, soprattutto se si vuole salire fino in cima alla Statua, dentro la corona. Il biglietto di base costa 24 dollari e comprende il traghetto andata e ritorno per Liberty Island con una sosta intermedia a Ellis Island, dove si trova l’interessante Museo dell’Immigrazione. È compresa anche l’audioguida in italiano per entrambi i siti di interesse. Non è compresa invece la salita sulla Statua, che va aggiunta in fase di prenotazione con un supplemento di circa 25 dollari.

  • Attraversare il ponte di Brooklyn

Altro luogo iconico di New York è il Ponte di Brooklyn, assolutamente da percorrere a piedi per godersi il fantastico skyline di Manhattan. Il mio consiglio è di recarvi a Brooklyn in metropolitana, scendendo alla fermata di York St. Con una breve passeggiata vi troverete nel quartiere Dumbo, che si trova esattamente sotto i ponti di Manhattan e di Brooklyn. La vista dal molo è davvero spettacolare, uno dei miei posti preferiti di New York. Per salire sul ponte di Brooklyn usate l’accesso laterale che vi porta direttamente sulla passeggiata pedonale, rialzata rispetto alla carreggiata delle macchine. Il ponte è lungo poco meno di 2 km e si percorre con una piacevole passeggiata di circa 30 minuti in base a quante soste fotografiche vi fermerete a fare.

  • Assistere a un musical di Broadway

La Broadway è una lunghissima avenue che attraversa tutta Manhattan, ma per antonomasia è diventata simbolo del distretto dei teatri di New York. Questo quartiere ospita più di 40 teatri con sale enormi da centinaia di posti, oltre che cinema, case discografiche, ristoranti, hotel e negozi. Nel cuore di Broadway si trova anche la famosissima Times Square, nota per gli enormi schermi pubblicitari e per il celebre countdown che segna l’arrivo del nuovo anno. Proprio a Broadway, verso la metà dell’Ottocento, nacque il musical, un genere teatrale che mescola più tecniche espressive, come la recitazione, il canto e la danza. Nel corso di due secoli il musical americano è diventato uno dei generi più apprezzati e a Broadway è possibile assistere ad alcuni musical che sono passati alla storia per le loro musiche e i loro costumi. Solo per citarne alcuni: Cats, Hair, Il Re Leone e Jesus Christ Superstar. Durante il vostro viaggio in solitaria a New York, non perdete l’esperienza di assistere un musical a Broadway. I biglietti sono acquistabili su internet, nelle biglietterie dei teatri oppure presso il chiosco TKTS a Times Square, dove potete trovare i biglietti invenduti a un prezzo scontato.  

  • Ascoltare un coro Gospel ad Harlem

A proposito di musica, un’altra esperienza da fare è sicuramente assistere a uno spettacolo Gospel ad Harlem, il più celebre quartiere afroamericano di New York. I cori Gospel accompagnano la celebrazione della messa domenicale in molte chiese di Harlem, ma è difficile trovare parrocchie che ammettono i turisti. Il consiglio è quindi quello di prendere parte a un tour guidato, il mercoledì o la domenica, per avere la possibilità di scoprire la storia di Harlem e dei suoi abitanti e assistere a una messa cantata. I tour di Harlem sono diventati davvero molto famosi negli ultimi anni ed è obbligatorio prenotare in anticipo l’esperienza. Per chi non mastica l’inglese sono disponibili anche tour in italiano, che offrono sempre il trasferimento in bus dalle vie più centrali di New York.

  • Salire su un grattacielo a 300 metri di altezza

La prima cosa che viene in mente quando si pensa a New York è sicuramente il suo skyline, con i suoi enormi grattacieli che si innalzano da ogni angolo di Manhattan, facendoti sentire piccolo piccolo quando alzi lo sguardo al cielo per ammirare tutta la loro imponenza. A New York ci sono più di 6000 grattacieli, alcuni famosissimi e tra i più alti del mondo. Salire a più di 300 metri di altezza per ammirare la città da un punto di vista privilegiato è un’altra di quelle esperienze imperdibili durante un viaggio a New York. Le terrazze panoramiche di New York sono 4: Empire State Building, One World Trade Center, Top of the Rock e The Edge. L’Empire State Building è senza dubbio il grattacielo più famoso di New York, quello che compare nel film di King Kong ed è stato per anni il grattacielo più alto del mondo prima di venire superato nel 1973 dalle Torri Gemelle. Il One World Trade Center è stato inaugurato nel 2015 e si trova poco distante dal Memoriale dell’11 settembre. Il suo osservatorio si trova al 102° piano ed è molto tecnologico e ricco di effetti speciali. Il Top of the Rock invece si trova in cima al GE Building presso il Rockefeller Center, che nel periodo natalizio ospita il famoso albero di Natale e la pista di pattinaggio. Anche se non è l’osservatorio più alto (solo 259 metri), è sicuramente quello che offre una meravigliosa vista a 360° su Manhattan e su Central Park. Il nuovissimo The Edge si trova al 100° piano di Hudson Yards ed è la terrazza panoramica più alta dell’emisfero occidentale. Si tratta di una balconata sporgente a forma di triangolo, posta a un’altezza di ben 395 metri, con una sezione del pavimento fatta di vetro che dà la sensazione di camminare nel vuoto. Di certo non adatta a chi soffre di vertigini! Il costo del biglietto dei vari osservatori si aggira intorno ai 40 dollari, abbastanza caro, ma è un’esperienza che davvero merita, soprattutto al tramonto quando il cielo si colora di rosa e avvolge tutta la città con un’atmosfera unica al mondo. 

 

Queste sono solo alcune delle esperienze imperdibili da fare durante un viaggio in solitaria a New York, i sogni nel cassetto che ho voluto realizzare. Di certo un solo viaggio non basta per scoprirla tutta. New York è una città ricca e poliedrica che ti trascina con sé nel vortice delle emozioni che ti fa rivivere, le stesse dei film e libri che lì sono ambientati, e ti lascia quella sensazione di volerci tornare per continuare ad assaporare quell’atmosfera unica e speciale che solo a New York si può trovare.

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Gardaland, la grande attrazione che sta per arrivare

Dall’anno prossimo, a Gardaland ci sarà una nuova attrazione. Dopo Jumanji – the Adventure, basata sulla popolare serie cinematografica di Sony Pictures inaugurata quest’anno, arriva anche Jumanji -The Labyrinth.

Sarà un’attrazione adatta a tutta la famiglia e a bambini di tutte le età. Un vero e proprio labirinto dal quale riuscire a uscire indenni e che farà divertire grandi e piccini. È quanto è trapelato da un primo annuncio fatto da Merlin Entertainments di cui fa parte il parco. il resto è top secret e lo sarà per tutti i prossimi mesi, fin quando non arriveranno anche le prime immagini di Jumanji -The Labyrinth e le prime indiscrezioni.

Il successo di “Jumanji”

Dopo il primo film del 1995 con Robin Williams, l’avventura è proseguita nelle nuove produzioni “Jumanji Welcome to the Jungle” (2017) e “Jumanji: The Next Level” (2019), con Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart e Karen Gillan. Un colossal a Gardaland: “Jumanji”, infatti, è stata la più grande serie cinematografica di tutti i tempi tra quelle completamente di proprietà della Sony Pictures.

Con oltre 2,1 miliardi di dollari di incassi nel mondo, i film di “Jumanji” sono popolari sia tra il pubblico delle famiglie sia tra gli adolescenti. I due film hanno incassato in Italia un totale di 26,7 milioni di euro al box office, dimostrando di essere popolarissimi anche per il pubblico italiano, che ora diventa protagonista e vivere una fantastica esperienza a Gardaland.

Jumanji – the Adventure

L’attrazione Jumanji – the Adventure aperta quest’anno in occasione della riapertura stagionale del parco, progettata dal team di creativi e storyteller, è una dark ride ovvero un’attrazione al buio. Un viaggio pieno di insidie, pericoli e sorprese per gli amanti dell’avventura di tutte le età, dai più piccoli agli adulti. L’esperienza nella giungla di Jumanji è immersiva e coinvolgente. Sembra davvero di essere i protagonisti del film, tra ostacoli, e animali che invadono le città.

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La nuova pista ciclabile lungo il lago Maggiore, una vera meraviglia

La mobilità sostenibile sta prendendo sempre più piede. E, se in città non è semplice da applicare, lo è almeno in quelle zone turistiche meno trafficate e che regalano vedute meravigliose per cui vale la pena lasciare l’auto a casa e inforcare una bicicletta.

Dopo il grande successo della pista ciclopedonale del Garda – che deve essere ancora terminata, ma quei due chilometri sono presi d’assalto dai turisti ogni weekend – e il recente annuncio di alcuni Comuni del lago di Como di voler realizzare una ciclabile panoramica a sbalzo sull’acqua è arrivato un altro grande annuncio che piacerà tantissimo non soltanto agli amanti della due ruote, ma a tutti coloro che sono appassionati di gite fuori porta.

La ciclabile sul lago Maggiore

Sarà, infatti, realizzata anche una ciclabile lungo il lago Maggiore. Il progetto vede coinvolti tre Comuni di enorme valenza turistica: Stresa, Baveno e Fondotoce, nella provincia piemontese di Verbano-Cusio-Ossola. A darne notizia è stato il sito di news locali Vconews.

isola bella stresa

Fonte: © Scenari srl – Andrea Lazzarini Editore – Stresa (Vb)

Stresa e l’Isola Bella sul lago Maggiore

Mappa alla mano, la pista dovrebbe essere lunga meno di 10 km, partendo da Stresa o da Fondotoce, a seconda della direzione Nord o Sud, facendo tappa intermedia a Baveno.

I tre Comuni affacciati sulle sponde del lago Maggiore godono di una vista meravigliosa non soltanto su uno dei laghi più amati e visitati d’Italia, incredibilmente apprezzati dai turisti stranieri che spesso atterrano a Milano Malpensa diretti non nel Capoluogo lombardo bensì sul lago Maggiore, ma sulle pittoresche Isole Borromee.

Sviluppo turistico del territorio

La ciclabile consentirà così di pedalare ammirando il panorama lacustre dell’Isola Bella, con lo splendido Palazzo Borromeo e i suoi giardini, dell’Isola Superiore (o Isola dei Pescatori) e dell’Isola Madre, separate dallo Scoglio della Malghera.

Ma non solo. Il percorso darà anche la possibilità di deviare verso altre mete, imbarcandosi, per esempio, su un battello che parte da Stresa, magari anche con la propria bicicletta, e visitare le isole se non addirittura soggiornarvi. Sull’Isola dei Pescatori ci cono piccoli alberghi e alcuni affittacamere.

Isola dei Pescatori

Fonte: 123rf

L’Isola dei Pescatori sul lago Maggiore

Secondo i promotori del progetto, la ciclabile sul lago Maggiore andrà a intercettare anche dei siti di interesse turistico-culturale e naturalistico e altri itinerari ciclopedonali, come l’altra nuova ciclabile in via di realizzazione, quella che collega Fondotoce con Suna, sull’altra sponda del lago di fronte a Baveno.

La bellezza del lago Maggiore

Il lago Maggiore è uno degli angoli più affascinanti del nostro Paese. I suoi borghi pieds dans l’eau coi porticcioli e le piazzette fiorite, le Isole Borromee, le ville d’epoca e i giardini fanno di questa zona d’Italia una delle più romantiche.

A partire proprio da Stresa, il cui centro storico è un susseguirsi di magnifiche dimore, ville nobiliari, alberghi di lusso e curatissimi giardini. Tra le più belle ville c’è l’incantevole Villa Pallavicino con il suo immenso parco.

Villa Pallavicino lago maggiore

Fonte: grandigiardini.it

Villa Pallavicino e il suo parco affacciati sul lago

Del territorio fanno parte le isole. Decisamente merita una visita l’Isola Bella, che ospita l’incantevole palazzo della famiglia Borromeo, una splendida dimora nobiliare perfettamente conservata circondata da giardini Barocchi. Ma merita anche l’Isola madre con palazzi e giardini che sembrano sospesi nel tempo. E da Stresa si può raggiungere anche il Mottarone, a 1.491 metri di quota, dove d’inverno si può anche sciare.

Baveno è invece un delizioso borgo sul lago sul quale s’affacciano alcuni dei più begli alberghi della zona dove hanno soggiornato ospiti del calibro di Franz Schubert e Alexandre Dumas. Tanti i monumenti storici e le chiese da visitare oltre al bellissimo portico della Via Crucis.

Di Fondotoce non molto si sa. Invece, è una frazione di Verbania importantissima in quanto fa parte della Riserva naturale di Fondotoce (o Fondo Toce), un’area naturale protetta istituita nel 1990 e, dal 2018, compresa nel territorio riconosciuto dall’Unesco come Riserva della Biosfera Ticino Val Grande Verbano oltre ad essere entrata a far parte della rete mondiale di riserve della biosfera. La si può visitare a piedi attraversando un sentiero. È il paradiso del birdwatching, ma vi cresce anche il più grande canneto del lago Maggiore.

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Fonte: Dreamstime

Il borgo di Baveno sul lago Maggiore
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Il villaggio che sembra una cartolina di Natale

Esistono luoghi che sono così belli da non sembrare reali. Posti che per lineamenti, architetture e colori sembrano essere usciti dalle più suggestive favole di Natale.

È la magia dell’inverno, unita all’incanto di Natale, a trasformare le città, i borghi e i luoghi che conosciamo in visioni superlative che meravigliano lo sguardo e riscaldano il cuore. Non è un caso infatti che, proprio in questo periodo, migliaia di viaggiatori si muovono in massa per toccare e vivere la grande bellezza che invade e pervade tutto il mondo durante l’Avvento.

E se è un’esperienza straordinaria che volete vivere questo dicembre, allora, non vi resta che prenotare un volo aereo per la Lapponia Svedese. È qui che esiste un villaggio incantato che sembra una cartolina di Natale. Pronti a vivere l’avventura più magica di sempre?

In viaggio verso Gammelstad, nella Lapponia Svedese

Il nostro viaggio di oggi comincia nel cuore della Lapponia Svedese, lì dove si snodano incredibili e straordinari paesaggi naturali che sono illuminati dagli straordinari colori dell’aurora boreale. È qui che esiste un piccolo villaggio che con le sue forme, i suoi colori e i lineamenti trasporta tutti i viaggiatori all’interno di un magico racconto di Natale.

Ci troviamo a Gammelstad, nei pressi della città di Luleå, in Svezia, tra le stradine di un villaggio parrocchiale che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco dal 1996. Un luogo che sembra estraneo alle regole del tempo che scandiscono i nostri giorni e che conserva un’atmosfera sospesa e surreale.

Gammelstad è considerato l’esempio meglio conservato di villaggio parrocchiale di tutto il nord della Scandinavia. Il paesino, situato su una piccola isola sul fiume Lule, si snoda attorno alla chiesa di Nederluleå, un edificio sacro di pietra costruito agli inizi del XV secolo. Nei pressi della struttura religiosa sono state poi costruite circa 400 casette in legno per ospitare fedeli e pellegrini che giungevano fin qui per visitare la chiesa durante le festività cristiane o la domenica.

Oggi, quelle case rosse, sono ancora lì a creare un’atmosfera senza tempo unica al mondo. La visione, che è già surreale, è resa ancora più magica dall’arrivo dell’inverno e dall’abbraccio della candida neve che tinge tutto di bianco. A illuminare il paesaggio, poi, ci pensano le luci natalizie e il grande albero che trasformano Gammelstad in una cartolina di Natale in cui perdersi e immergersi.

Villaggio parrocchiale di Gammelstad

Fonte: iStock

Villaggio parrocchiale di Gammelstad

Dentro una cartolina di Natale

Arrivare a Gammelstad, e trascorrere le vacanze di Natale qui, vuol dire entrare in una cartolina di incredibile bellezza e vivere l’esperienza più magica si sempre. Nel periodo di dicembre, poi, nel centro del paese viene organizzato un mercatino di Natale raccolto e autentico che racconta la vera essenza di questo luogo.

Tutta Gammelstad, in realtà, si trasforma in un villaggio di Natale che si snoda proprio nel museo all’aperto, dove è possibile scoprire e conoscere i prodotti artigianali e tradizionali del luogo. Ovviamente non mancano le visite di Babbo Natale che giungerà sul posto per raccogliere le letterine di tutti i bambini.

Al calar del sole il villaggio viene illuminato solo da candele e fiaccole mentre le strade di trasformano nel palcoscenico di spettacoli volti a raccontare storie e tradizioni natalizie appartenenti al XIX secolo. Non mancano, ovviamente, passeggiate da favola che possono essere svolte a piedi, a cavallo o in slitta, e che permettono di vivere emozioni incredibili.

Villaggio parrocchiale di Gammelstad

Fonte: iStock

Gammelstad, il villaggio che sembra una cartolina
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Quando è meglio prenotare un volo per riuscire a risparmiare

È il sogno di tutti i viaggiatori, volare per le destinazioni da tempo presenti nella preziosa lista dei desideri e regalarsi una vacanza perfetta senza dover spendere una fortuna. Se c’è, però, una cosa che questi ultimi anni ci hanno insegnato è che viaggiare non è sempre così semplice, a causa delle tariffe che possono cambiare anche più volte al giorno e di disguidi come ritardi e cancellazioni, diventati purtroppo sempre più frequenti.

Come fare allora? A rispondere è il report “Air Travel Hacks 2023” pubblicato da Expedia, che fornisce una serie di suggerimenti basati su dati raccolti dal portale statunitense per aiutare i viaggiatori a risparmiare tempo e denaro.

Quando prenotare per risparmiare sui voli

Stando allo studio di Expedia, negli ultimi quattro anni, la domenica si è rivelata essere il giorno migliore della settimana per prenotare un biglietto aereo. I viaggiatori che prenotano di domenica anziché di venerdì tendono a risparmiare, in media, circa il 5% sui voli nazionali e il 15% sui voli internazionali. Un altro trucco per la società statunitense di viaggi online è quello di prenotare i voli nazionali con largo anticipo. Per accaparrarsi il prezzo migliore, bisognerebbe infatti acquistare il biglietto aereo tra i 28 e i 35 giorni prima della partenza. Chi ha seguito questa strategia, ha risparmiato in media il 10% rispetto a coloro che hanno aspettato fino all’ultimo minuto (da 0 a 2 settimane prima).

I più previdenti, che preferiscono pianificare la partenza con maggiore anticipo, potrebbero avere una brutta sorpresa nello scoprire che, stando al sito americano, prenotare un volo nazionale prima di 113 giorni costa storicamente di più, benché possa garantire date e orari più congeniali alle proprie esigenze. Il consiglio, quindi, è di non anticiparsi troppo, considerando che le tariffe sono risultate più costose nei 3,5 e 6 mesi prima della partenza.

Tutt’altro discorso va fatto, invece, per i voli internazionali. In quel caso, infatti, i viaggiatori che prenotano con circa sei mesi di anticipo hanno risparmiato in media il 10% rispetto a quelli che hanno aspettato fino a due mesi prima o anche meno.

Come evitare ritardi e cancellazioni dei voli

In base ai dati sullo stato dei voli dell’anno in corso, è emerso che gli aerei che partono dopo le ore 15 hanno le maggiori probabilità di essere cancellati, in media il 50% in più rispetto a quelli che partono nella prima parte della giornata.

I dati dimostrano, inoltre, che evitare i periodi di punta può avere più vantaggi di un semplice risparmio economico. Storicamente, i ritardi dei voli sono stati più brevi nei mesi di marzo e aprile rispetto ai mesi estivi, con una riduzione di circa 40 minuti. Con la fine dell’estate, i ritardi hanno ricominciato a ridursi, rendendo l’autunno un periodo interessante per i viaggi in aereo.

Il giorno migliore per volare

Stando al report Air Travel Hacks 2023 di Expedia, i passeggeri che hanno iniziato un viaggio di mercoledì, rispetto all’inizio della settimana (domenica o lunedì), hanno risparmiato in media il 15% sui voli nazionali. Per quelli internazionali, i viaggiatori partiti di mercoledì invece che durante il fine settimana (domenica o sabato) hanno risparmiato in media il 10%.

Bisogna ad ogni modo tenere presente che i dati dello studio americano si basano sulle tariffe medie dei voli, per cui possono variare in base alle date e alle destinazioni.

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Dormire tra centinaia di sneakers con un ospite d’eccezione: l’esperienza iconica

Sono tante le cose che mettiamo in valigia durante i nostri viaggi e sono tutte diverse. Variano in base alle destinazioni da raggiungere, alla tipologia di avventura da vivere, ma anche dai gusti personali, s’intende. Eppure c’è qualcosa che non manca mai nel bagaglio di un viaggiatore: le sneakers.

Indipendentemente dai modelli, dai colori e dagli stili, che sono personali e soggettivi, queste scarpe ci accompagnano nella quotidianità, e sono perfette durante le escursioni e le esplorazioni in giro per il mondo. C’è chi le predilige durante le avventure e chi invece non può proprio farne a meno tutti i giorni. Ed è proprio a tutte quelle persone che amano le sneakers che ci rivolgiamo per segnalare un’esperienza incredibile che ci porta direttamente a Miami.

Nella splendida cittadina della Florida, infatti, è stato inaugurato un alloggio davvero speciale. Si tratta del guardaroba di Dj Khaled, disc jockey, produttore discografico, personaggio televisivo e radiofonico statunitense, all’interno del quale è possibile dormire circondati da centinaia di sneakers.

Dormire nel guardaroba di DJ Khaled tra le sue sneakers

Dj Khaled non ha bisogno di presentazioni, né per gli amanti della sua musica, né tanto meno per gli appassionati di scarpe. Sì perché il disc jockey è reduce da un’esperienza collaborativa con il nuovo Jordan Brand. Ma non è finita qui, perché in questi giorni, insieme ad Airbnb, ha pensato a una nuova e incredibile esperienza messa a punto proprio per tutti gli amanti delle sneakers.

Il magnate dell’hip hop più celebre al mondo, infatti, si prepara ad accogliere i viaggiatori in una fedelissima ricostruzione del suo leggendario guardaroba. Cosa troverete all’interno? Centinaia di sneakers iconiche.

L’esperienza, prenotabile su Airbnb, non si limiterà soltanto a far dormire i viaggiatori circondati da scarpe. Chi alloggerà qui, infatti, riceverà in regalo un esclusivo paio di Air Jordan 5s dalla collezione “We The Best” insieme a un biglietto di benvenuto firmato da DJ Khaled. La casa all’interno del quale è stato ricostruito il guardaroba, inoltre, è dotata di tutti i comfort per farvi vivere toccare con mano tutta l’energia di Miami. Non manca neanche una piscina all’interno del quale rilassarsi e rigenerare i sensi.

Dormire nel guardaroba di DJ Khaled, l'esperienza a Miami

Fonte: Airbnb/Raquel Perez Puig

Dormire nel guardaroba di DJ Khaled, l’esperienza a Miami

Come prenotare l’alloggio

Come abbiamo anticipato, l’esperienza sarà prenotabile su Airbnb, e sarà possibile alloggiare nell’iconico guardaroba di DJ Khaled il 5 o il 6 dicembre a soli 11 dollari a soggiorno. A vivere questa avventura saranno solo quattro viaggiatori, l’alloggio infatti può ospitare massimo due persone a notte.

Chi riuscirà ad aggiudicarsi questa esperienza potrà dormire tra centinaia di paia di sneakers, tra le quali anche i modelli preferiti del disc jockey, e ricevere un esclusivo paio di Air Jordan 5s. Potrete, inoltre, vivere un soggiorno in pieno stile DJ Khaled. Gli ospiti, infatti, potranno trascorrere del tempo nei suoi luoghi preferiti come il ristorante The Licking – Miami Gardens e 305 Kicks, il negozio di sneakers più famoso di Miami all’interno del quale verrà organizzata una sessione privata di shopping.

Per prenotare il soggiorno nelle due date a disposizione, dovrete connettervi alla pagina dell’esperienza su Airbnb il 29 novembre alle ore 19.00 (CET). Che vinca il click più veloce!

Dormire nel guardaroba di DJ Khaled

Fonte: Airbnb/Erick Hercules

Dormire nel guardaroba di DJ Khaled
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In Italia è appena avvenuta una scoperta “sacra”

Ci sono luoghi in Italia che ci riportano indietro di millenni, regalandoci incredibili viaggi nel tempo e nella storia. Tra questi brilla anche la Tuscia, un territorio che non smette mai di meravigliare per le sue bellezze naturali e che ora lascia a bocca aperta per quella che potrebbe essere una scoperta sorprendente.

Rivelata la scoperta un’Area Sacra etrusco-romana sui Monti Cimini

Un’antichissima Area Sacra etrusco-romana con una fase dell’età del bronzo e una finale paleocristiana e tardo-antica (fine III-VII secolo d. C.) sarebbe emersa nello splendido territorio dei Monti Cimini. A rivelarla, il professore Carlo Maria D’Orazi, presidente del Centro di Studi Storici e Archeologici con sede in Capranica. Stando a quanto spiega, si tratterebbe dell’introvabile “Fanum Voltumae”, il santuario dedicato al dio Voltumna (l’epiteto di Tinia, il Giove etrusco), ossia il principale luogo di culto del popolo etrusco prima e del popolo romano poi.

Una conferma indiretta dell’esistenza dell’Area Sacra etrusco-romana nel cuore della Tuscia, stando a quanto spiega D’Orazi, sarebbe data dal fatto che da molti anni alcuni luoghi di culto di questo vasto sito di almeno 300 kmq sarebbero utilizzati per presunti riti satanici.

I nuovi dati archeologici vanno ad aggiungersi allo studio pubblicato nel 2012, sotto la direzione di Andrea Cardarelli, professore di Preistoria e Protostoria presso La Sapienza di Roma, e della dottoressa Flavia Trucco della Soprintendenza ai Beni Archeologici per l’Etruria Meridionale, che ha individuato un rilevante luogo di culto di epoca etrusca sulla vetta del Monte Cimino, le cui fasi accertate vanno dal VII secolo a. C. alla fine del IV secolo avanti Cristo. È stata, inoltre, individuata un’estesa fase di culto relativa al Bronzo finale (XII sec. a. C.- metà X sec. a. C.) nonché una del Bronzo Recente e una plausibile fase del Bronzo Medio, che risale al XVII-XV secolo a. C.

La fase etrusca, datata alla fine del IV sec. a. C., coincide con l’avanzata dell’esercito romano nella Selva Ciminia nella primavera del 309 a. C. Inoltre, le indagini di scavo effettuate dagli archeologi hanno riscontrato anche tracce di un incendio da porre in relazione con l’attacco portato dalle truppe romane a questo antichissimo luogo di culto, fortificato proprio alla fine del IV secolo a. C.

Perché sarebbero stati scelti i Monti Cimini per un’Area Sacra

In un passato lontanissimo, il Monte Cimino era dedicata al culto di Tinia, in epoca etrusca, e poi di Giove, in epoca romana, come è testimoniato dalla piccola ara romana ritrovata nell’odierna Orvieto. Come ricorda il professore Carlo Maria D’Orazi, il monte che si trova al centro del lago di Vico ancora oggi si chiama “Monte Venere”, il che indicherebbe la presenza di un culto etrusco a “Turan” e poi, in epoca romana, a Venere.

Il culto iniziato molto probabilmente nella fase del Bronzo Medio, è proseguito durante l’età etrusca e poi romana e, infine, alcuni santuari pagani, ai margini dell’Area Sacra e della Selva Ciminia, vennero utilizzati o ristrutturati durante la fase paleocristiana per arrivare a quella gotico-bizantina e poi longobarda, come testimonia l’antichissima chiesa longobarda di S. Eusebio a Ronciglione, in provincia di Viterbo, risalente all’VIII secolo. Qui è conservato un coperchio di trachite di un sarcofago bizantino o longobardo, datato al VI-VII secolo d. C.

“Il perché abbiano scelto queste antiche popolazioni i monti Cimini per realizzare un’Area Sacra è molto probabilmente legato al fatto che essendo questa una zona vulcanica è possibile che durante la fase dell’età del Bronzo e della prima fase etrusca, potessero uscire dei gas dal terreno, come nella Solfatara di Pozzuoli e, analogamente alla Solfatara di Pozzuoli, i monti Cimini furono considerati, da queste antiche popolazioni, un territorio legato alle divinità, quella che in epoca etrusca e poi romana viene chiamata una “Res Divini Iuris” cioè un “Luogo di Diritto Divino” dedicato agli dei, sacro e inviolabile”, spiega D’Orazi in una nota pubblicata sul sito del Centro di Studi Storici e Archeologici.

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La magia di trascorrere un Natale a New York

Se c’è una città dove il Natale è davvero magico questa è New York City. Luci sfavillanti illuminano le strade, le vetrine, le cime dei grattacieli, le hall di palazzi e degli hotel. Addobbi natalizi decorano i negozi, i ristoranti, le piazze e i giardini. Musiche e cori risuonano in ogni Street ed Avenue. E parchi e piazze si trasformano in tante piste di pattinaggio sul ghiaccio.

Non c’è nessun’altra città al mondo dove andare nel periodo natalizio. E non soltanto a Manhattan, dove si concentra la maggior parte dei turisti, ma tutti i cinque distretti di New York si animano e si illuminano per Natale.

I “classici” natalizi a New York

Chi non ha mai trascorso le festività natalizie a New York non può perdersi alcuni classici. A partire dal gigantesco albero di Natale davanti al Rockefeller Center che da più di ottant’anni svetta luminoso nel centro di Manhattan. La cerimonia di accensione è prevista per il 30 novembre ma si può ammirare fino a metà gennaio, insieme alla celebre pista di pattinaggio, The Rink, stravista in decine di film americani.

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Fonte: @Diane Bondareffand AP Images for Tishman Speyer

Il famoso albero di Natale al Rockefeller Center

Un classico è anche pattinare sul ghiaccio a Central Park con il pittoresco skyline di Manhattan sullo sfondo. La pista è aperta già dallo scorso 23 ottobre.

Da non perdere è anche lo show che, a partire dal 24 novembre, si tiene ogni giorno alle 18 davanti ai grandi magazzini Macy’s, le cui vetrine vantano il più bell’allestimento della città, che si può ammirare in qualunque momento del giorno e della notte, così come le vetrine di altri famosi mall come Bloomingdale’s e Saks.

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Fonte: @Getty Images

Una delle vetrine natalizie di Saks Fifth Avenue

Un’occasione imperdibile per fare “le vasche” lungo la Fifth Avenue che, per tutta la stagione natalizia, sarà chiusa al traffico per consentire di ammirare le iconiche vetrine e le decorazioni e ospitare lungo tutto il marciapiede artisti, street food e cori natalizi.

Natale insolito a Manhattan

Tutte le zone di Manhattan, dall’Upper Side al Lower Side, celebrano il Natale a modo loro, con luminarie e addobbi. Non fermatevi quindi solo ai luoghi più tradiizonali, spaziate tra la zona di Seaport, dove le storiche strade di ciottoli del Pier 17 sono decorate e illuminate, e quella di Hudson Yards, illuminata com oltre 2 milioni di luci, addobbata con 725 alberi sempreverdi vestiti a festa e una mongolfiera di 32 piedi sospesa nella Great Room dal centro commerciale.

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Fonte: @Molly Flores NYC and Company

La pista di pattinaggio sul ghiaccio a Central Park

Natale nei cinque distretti di New York

L’atmosfera natalizia a New York si respira ovunque anche negli altri distretti che non siano Manhattan.

Queens

L’Amaze Light Festival accoglie i visitatori per far loro sentire lo spirito delle feste con i personaggi di Zing e Sparky del libro di fiabe “Amaze” con musiche, canti e show. da non perdere il mercatino di Natale. Inoltre, fino all’8 gennaio, il NYC Winter Lantern Festival trasforma la Queens County Farm in un’oasi immersiva e radiosa, con luci festose e lanterne fatte a mano a forma di fiori, trattori e animali della fattoria.

Brooklyn

Tutte le domeniche, a partire dal 27 novembre fino al 24 dicembre, a Dumbo si svolge Pearl Street, il mercatino delle pulci, una delle attrazioni più popolari del quartiere dove fare acquisti di articoli vintage, d’antiquariato e di artigianato. Fino all’8 gennaio il Botanic Garden di Prospect Heights, invece, dopo il tramonto si illumina con il Lightscape, un percorso lungo un miglio attraverso il paesaggio puntellato di opere d’arte, il Winter Cathedral tunnel, il Fire Garden e il Sea of Light accompagnato da una meravigliosa colonna sonora.

Ma l’attrazione più grande di Brooklyn è quella che si tiene nel quartiere di Dyker Heights, dove le villette degli abitanti vengono completamente addobbate a festa. Il Christmas Lights Tour si fa a partire dal calar della sera, quando si accendono le luci e tutto il quartiere si illumina per magia.

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Bronx

Per le festività natalizie, il famoso zoo del Bronx si trasforma in un villaggio magico con il Bronx Zoo Holiday Lights (fino all’8 gennaio) illuminato da più di 360 lanterne che rappresentano quasi 90 specie animali e vegetali. Di sera, il parco prende vita con giochi di luce e spettacoli animati.

Spettacolo anche al Botanical Garden di Bedford Park con il NYBG GLOW, che illumina gli edifici storici del giardino dopo il tramonto l’Holiday Train Show, un evento che da circa 30 anni allieta i visitatori con centinaia di modellini di treni che sfrecciano attraverso i luoghi simbolo di New York.

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Fonte: @Robert Benson Photography

L’Holiday Train Show nel Bronx

Staten Island

Non è un distretto dove si va spesso quando si va a New York, ma vale la pena vederlo a Natale. Il NYC Winter Lantern Festival che si tiene da quattro anni a Staten Island trasforma il SIUH Community Park in un paradiso delle luminarie. I visitatori potranno godere di oltre otto acri di luminescenza, oltre a un DJ dal vivo, projection mapping, venditori di cibo e molto altro ancora.

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Baumkuchen, dove mangiare il re delle feste in Germania

I motivi che ci spingono a viaggiare intorno al mondo, e in ogni periodo dell’anno, sono tantissimi e diversi, ma tutti hanno lo stesso obiettivo condiviso: quello di vivere esperienze uniche, straordinarie, emozionali e sensoriali.

E se è il senso del gusto che volete solleticare e inebriare, allora, sappiate che questo è il momento perfetto per farlo. Il periodo di Natale, infatti, ci invita a cedere senza sensi di colpa al piacere più peccaminoso di sempre, quello della gola. La magia del Natale, del resto, non è fatta solo di scintillanti luci che illuminano la città, di grandi e maestosi alberi e di soavi melodie, ma anche e soprattutto di prelibatezze che sono destinate a soddisfare il palato in maniera sorprendente e inedita.

E se avete in mente di organizzare un viaggio in Germania in questo periodo per toccare con mano l’incantata atmosfera natalizia che si snoda su tutto il territorio, allora, non potete non assaggiare il Baumkuchen, il dolce caratteristico delle feste che vi permetterà di vivere l’esperienza sensoriale più buona di sempre.

Il Baumkuchen e i dolci delle feste

Se è vero che a Natale siamo tutti più buoni, è vero anche che i prodotti delle tradizioni del mondo lo sono ancora di più. In ogni parte del pianeta, infatti, preparazioni antiche e caratteristiche vengono esposte nelle vetrine delle pasticcerie e sui banchi dei mercati per perpetuare le tradizioni, mentre le tavole di tutti si riempiono di prelibatezze straordinarie.

Dopo aver parlato dei dolci di Natale del mondo è arrivato il momento di scoprire un’altra incredibile preparazione che arriva direttamente dalla Germania. Si tratta del Baumkuchen, un dolce allo spiedo di origini tedesche che, data la sua bontà, si è diffuso rapidamente in altri Paesi del mondo.

In Giappone, per esempio, questo dolce non solo è amatissimo, ma è entrato a far parte delle tradizioni locali. Durante il giorno del matrimonio, per esempio, gli sposi sono soliti regalare proprio il Baumkuchen a tutti gli invitati che hanno preso parte alla celebrazione.

Come abbiamo anticipato, il Baumkuchen è un dolce allo spiedo che, tradotto letteralmente, vuol dire torta albero, motivo per il quale è molto diffuso durante le feste di Natale. In realtà si tratta di un dolce presente nelle pasticcerie tutto l’anno, ma quella forma caratteristica data dagli strati concentrici, che ricorda proprio un tronco d’albero, lo rende la perfetta preparazione da gustare durante l’Avvento.

C’è chi sostiene che il Baumkuchen sia stato importato in Germania dagli antichi romani e chi crede che la torta albero sia nata a Salzwedel nel secolo scorso. Indipendentemente dalle origini controverse però, quello che è certo è che si tratta di un dolce da provare almeno una volta nella vita.

Baumkuchen, preparazione

Fonte: iStock

Baumkuchen, preparazione

Dove mangiare il Baumkuchen

Se solo leggendo del Baumkuchen vi è venuta l’acquolina in bocca, allora, non vi resta che segnare in agenda i luoghi da raggiungere per abbandonarvi a questa esperienza di gusto.

In Germania, ovviamente, sono tantissime le pasticcerie che espongono nelle proprie vetrine il caratteristico dolce. Se avete in mente un viaggio a Berlino dovete assolutamente recarvi al Konditorei und Cafe Buchwald. In questa pasticceria a gestione familiare, situata nel quartiere di Hansaviertel e affacciata sul fiume Spree, vengono preparati Baumkuchen da oltre un secolo e mezzo.

A Monaco di Baviera, invece, potete assaggiare il dolce nel Cafe Kreutzkamm Pacellistr, una caffetteria situata non lontano dal centro storico che offre un’accurata selezione di dolci della tradizione tedesca. Non manca, ovviamente, anche il Baumkuchen. I viaggiatori che l’hanno già provato assicurano che è la torta albero qui è deliziosa.

Durante il periodo di Natale, inoltre, è possibile trovare e assaggiare il Baumkuchen anche negli stand gastronomici dei numerosi mercatini di Natale che si snodano nelle città del Paese. Il consiglio è quello di assistere alla preparazione: la torta, infatti, viene cotta su uno spiedo direttamente sulla fiamma e poi ricoperta con glassa, cioccolato o pasta di zucchero.

Non è facilissimo trovare i Baumkuchen fuori dalla Germania. Tokyo è sicuramente un’eccezione, dato che qui la torta albero è entrata a far parte della tradizione culinaria giapponese. Ma anche nella più vicina Vienna è possibile assaggiare il tanto amato dolce. Se avete in mente un viaggio verso la capitale dell’Austria il posto da raggiungere è Hefi, una caffetteria che vende Baumkuchen e waffle tutto l’anno.

Baumkuchen

Fonte: Getty Images

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