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Puoi cenare con in fantasmi in un tram: succede a Vancouver

Sono tante e diverse le motivazioni che ci spingono a organizzare i viaggi intorno al mondo. Lo facciamo per svago e per divertimento, per staccare dalla routine e ritrovare le energie, a volte anche per ritrovare noi stessi. Ci mettiamo in viaggio anche per andare alla scoperta di tutti quei capolavori plasmati da Madre Natura, o per raggiungere le opere architettoniche e artistiche create dall’uomo.

Ma c’è anche chi decide di partire per inseguire un obiettivo diverso da quelli sopra elencati e per vivere un’avventura da brividi riservata solo ai cuori più impavidi. Stiamo parlando di tutte quelle esperienze che ci conducono in luoghi misteriosi e infestati da storie spaventose, leggende e fantasmi. Viaggi, questi, che possono affrontare solo i più coraggiosi.

E se rientrate in questa categoria, e siete affascinati dal soprannaturale, allora c’è un luogo che forse dovreste davvero raggiungere. Si tratta di un ristorante che ospita al suo interno un vecchio tram cittadino dove ai tavoli siedono anche i fantasmi.

I fantasmi di Vancouver

Organizzare un viaggio a Vancouver è sempre un’ottima idea. La vivace città portuale della British Columbia, infatti, è una delle destinazioni più popolate e multiculturali dell’intera Canada. Di cose da fare e da vedere, qui, ce ne sono tantissime. Dalle montagne che incorniciano la scena urbana ai numerosi set cinematografici che puntellano la città, passando per una scena artistica vivace e sorprendente.

Tra i luoghi imperdibili in città c’è sicuramente Gastown, il quartiere più vivace e antico di Vancouver dove campeggia il celebre Steam Clock, un orologio cittadino che emette suoni e vapore e che è diventando una vera e propria attrazione turistica. Tutto intorno, invece, si snodano negozi di souvenir, botteghe d’arredamento e gallerie d’arte, non mancano neanche ristoranti, caffetterie e cocktail bar.

Ma all’ombra di tutta questa mondanità e del continuo via vai di persone, si nascondono segreti da brividi. È proprio in questo quartiere, infatti, che inizia il nostro viaggio alla scoperta dei fantasmi di Vancouver. Una premessa, però, è doverosa: sono moltissime le storie e le leggende locali che raccontano l’esistenza dei fantasmi tra le strade, i quartieri e i locali della città, non a caso Vancouver è considerato il territorio più affascinante per gli amanti del paranormale.

Il luogo che più incuriosisce gli appassionati del mistero, e tiene alla larga i fifoni, è un ristorante situato proprio a Gastown. Si tratta dell’Old Spaghetti Factory, considerato il locale più infestato dell’intera città. Secondo gli abitanti di Vancouver qui risiedono diversi fantasmi da anni. I primi avvistamenti, infatti, risalgono al 1970, anno di apertura del ristorante.

Il ristorante più infestato della città

L’Old Spaghetti Factory è stato inaugurato nel 1970, ma l’edificio che ospita il ristorante risale al 1907 ed è quindi uno dei più antichi di tutta la città. Al suo interno è stato trasportato un vecchio tram risalente al 1904 utilizzato per gli spostamenti in città. Il mezzo di trasporto, che campeggia al centro dell’edifico ospitando tavoli e sedute, attira ogni giorno centinaia di persone provenienti da ogni parte del mondo desiderose di pranzare o cenare in un’atmosfera unica.

Quello che però non tutti sanno è che in quel vecchio tram numero 53 gli ospiti non sono soli ai tavoli. Numerose, infatti, le presenza avvistate negli anni sia dai cittadini che dai dipendenti del locale. Secondo le persone del posto uno dei fantasmi è proprio lo storico autista del tram che si presenta tutti i giorni in orario di chiusura con il suo uniforme.

Ci sarebbero però anche altri due fantasmi a popolare il ristorante. Uno è Edward, un ragazzo di circa 11 anni che si diverte a fare gli scherzi al personale e agli ospiti. L’altro fantasma, invece, è un uomo piccolo e rosso, è anche lui è decisamente innocuo.

Insomma, stando a quanto dicono i cittadini, tutti gli spiriti che popolano L’Old Spaghetti Factory sono buoni e sono solo in cerca di compagnia. La vera domanda è: avete voglia di cenare con i fantasmi? Se la risposta è sì, conoscete l’indirizzo da raggiungere.

The Old Spaghetti Factory

Fonte: Wikimedia/Mariana Rentería

The Old Spaghetti Factory
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Come trascorrere le vacanze di Natale perfette a Parigi

Trascorrere il periodo più magico dell’anno nella città più magica del mondo. “Parigi è sempre una buona idea”, diceva Audrey Hepburn in “Sabrina”. E nel periodo natalizio lo è ancora di più. Dalla fine di novembre e fino ai primi giorni dell’anno nuovo, la Ville Lumière brilla come non mai, con le iconiche strade, monumenti e grandi magazzini inondati di luci e agghindati a festa, offrendo ai visitatori così tante occasioni di divertimento da perderci la testa, e ancora di più il cuore.

Dalle passeggiate sotto le luminarie più spettacolari alle crociere romantiche sulla Senna, ecco alcune delle cose da fare assolutamente per vivere le vacanze di Natale perfette a Parigi.

Passeggiare tra le spettacolari luminarie degli Champs-Élysées

La prima cosa che vi lascerà a bocca aperta è lo spettacolo scintillante – chiamato La Flamboyance – che rende ancora più magici, se possibile, gli Champs-Élysées, la strada per eccellenza della capitale francese. Due chilometri di luminarie, dall’Arco di Trionfo fino alla ruota panoramica di Place de la Concorde, creano un percorso fiabesco incorniciato da oltre 400 platani addobbati, giochi di luce e animazioni. Dopo il rosso fiammeggiante che ha decorato gli alberi nel 2021, quest’anno saranno le lucine dorate le protagonista di questo spettacolo impareggiabile, previsto dal 20 novembre al 2 gennaio 2023.

Girare per i Mercatini di Natale

Inutile sottolineare che una tappa ai Mercatini di Natale di Parigi (Marchés de Noël, o Villages de Noël, per quelli più vasti), è d’obbligo. Iniziano a spuntare in tutta la città a fine novembre e si protraggono fino all’anno nuovo, con chalet in legno e stand dedicati alla gastronomia tradizionale francese e mitteleuropea, ai prodotti artigianali, alle specialità e alle decorazioni natalizie.

Per un’esperienza più caratteristica e pittoresca, recatevi ai Mercatini di Notre Dame o dall’altra parte del fiume, all’Hôtel de Ville, dove vi aspettano un’infinità di sapins de Noël (alberi di Natale), venditori di cioccolata calda, uno spettacolo di luci serali e frotte di bambini che corrono verso la giostra. Da non perdere anche La Magie de Noël al Jardin des Tuileries, e La Défense, il mercato più vasto di tutta Parigi nel bel mezzo del Parvis de La Défense a Ovest della città, circondato da luminosi grattacieli, facilmente raggiungibile con la metro.

Ascoltare un concerto di musica classica in una chiesa parigina

Chiese e cattedrali di Parigi meritano una visita già solo per la loro magnifica architettura. Se non bastasse, oltre alle funzioni religiose, alcune delle più belle della città organizzano tanti concerti di musica classica con artisti di fama mondiale. Non perdetevi gli eventi natalizia in uno dei monumenti più suggestivi della città, quel capolavoro gotico che è Sainte-Chapelle, situata sull’Île de la Cité, una delle due isole della capitale francese. Potrete ammirate le sue vetrate mozzafiato mentre vi godrete una superba performance musicale.

Fonte: iStock – Ph: bpperry

La suggestiva Sainte-Chapelle

Fare una crociera natalizia sulla Senna

Anche se Parigi è una città che si lascia ammirare meglio a piedi, è un piacere vederla da un nuovo punto di vista, e non c’è modo migliore di una crociera sulla Senna. I tour si svolgono durante tutto l’anno, ma nel periodo natalizio si possono trovare tante proposte speciali, che includono cena di cinque portate, flûte di champagne e molto altro ancora alla vigilia e il giorno di Natale. Assicuratevi, però, di prenotare al più presto, per non rischiare il tutto esaurito.

Crociera Senna

Fonte: iStock

Una romantica crociera sulla Senna

Pattinare sul ghiaccio tra monumenti iconici

Pattinare sul ghiaccio è sempre un’esperienza emozionante, e a Parigi può esserlo ancora di più. La città francese offre tantissime piste, ma ce ne sono alcune davvero imperdibili, come quella allestita al Jardin des Tuileries, all’interno del Mercatino di Natale, perfetta per una pausa tra un bicchiere di vin brulé fumante e leccornie varie, o quella di 1365 mq davanti all’Hôtel de Ville. Se cercate una pista di pattinaggio panoramica, allora il posto giusto sono le Galeries Lafayette, nel IX arrondissement, dove si può pattinare proprio sul tetto dello splendido edificio liberty.

Fonte: iStock – Ph: VvoeVale

L’enorme pista di pattinaggio davanti all’Hôtel de Ville
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La villa di “The Crown”, nido d’amore dei Windsor

Tornata alla ribalta grazie alla serie Tv “The Crown“, questa antica dimora è stata al centro di intrighi internazionali e di storie d’amore reali. Villa Windsor, a Parigi, ne ha viste di tutti i colori.

Fu la residenza dei Duchi di Windsor. E forse è proprio lì che si stavano dirigendo Lady Diana e Dodi la sera del tragico incidente che costò la vita alla principessa. Pare l’avessero visitata proprio quel fatidico giorno e forse avevano progettato di trasferirsi a vivere insieme, un po’ come anni prima avevano fatto i duchi di Windsor.

Villa Windsor a Parigi

Situato al 4 di route du Champ d’Entraînement,
nel XVI arrondissement, tra il Bois de Boulogne e il parco di Bagatelle, quasi nel Comune limitrofo di Neuilly-sur-Seine, questo hôtel particulier, chiamato inizialmente Chateau Le Bois, per la vicinanza, allora, con i boschi, fu costruito nel 1859 dall’architetto Gabriel Davioud per conto del famoso urbanista parigino Georges-Eugéne Haussmann, che oggi dà il nome a un viale parigino.

La storia dei suoi inquilini è molto lunga e anche molto curiosa. Ci visse per qualche anno la famiglia Renault, quella delle automobili, poi, negli Anni ’40, ci abitò anche Charles de Gaulle. Ma fu una celebre coppia a rendere famosa questa villa parigina.

Divenne il nido d’amore di Edoardo VIII, dopo aver abdicato al trono d’Inghilterra in favore del fratello, nel 1936, per amore dell’affascinante Wallis Simpson, l’americana pluri divorziata per cui rinunciò a tutto. Fu proprio in questa villa che la coppia, da allora duchi di Windsor, venne a vivere, accolta a braccia aperte dai parigini.

Wallis ingaggiò un noto studio di interior design dell’epoca, la Maison Jansen, per ridisegnare tutti gli interni. Acquistò mobili e arredi che, alla loro morte, vennero venduti tutti all’asta. Vennero battuti ben 40mila oggetti appartenuti alla coppia. Tra questi, pare ci fosse la scrivania sulla quale Edoardo firmò la rinuncia al trono nel 1936, una raccolta di almeno 10mila fotografie e una bambola donata dalla madre, la Queen Mary, al piccolo principe.

In questa villa è passato tutto il bel mondo dell’epoca, da Marlene Dietrich a Elizabeth Taylor da Aristotele Onassis, all’Aga Khan.

Visitare la villa oggi

Alla morte dei duchi, alla fine degli Anni ’80, la villa passò al Comune di Parigi che la diede in locazione per cinquant’anni al padre di Dodi, il signor Mohamed Al-Fayed, che ancora oggi la gestisce con l’impegno di apportare alla struttura le ristrutturazioni necessarie al suo mantenimento. Il contratto scade nel 2036.

Sfortunatamente, Villa Windsor non è aperta al pubblico, ma è possibile visitare il parco in cui si trova, il Bois de Boulogne.

 

 

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Stelle cadenti d’autunno: dove e quando ammirare l’ultimo spettacolo della stagione

Arrivati ormai a novembre inoltrato, la mente si proietta già verso quell’atmosfera magica e scintillante che caratterizza il periodo dell’Avvento. È questo il momento in cui programmare i viaggi più straordinari dell’anno, quelli che consentono di toccare con mano la festosa e incantata anima del Natale che prende vita in tutto il mondo.

Ma novembre significa anche assistere agli ultimi spettacoli messi in scena dalla natura, quelli che si preparano a salutare l’autunno per dare il benvenuto all’inverno. È questo il momento perfetto per scendere in strada e dare il via all’ultima caccia alle foglie e ai colori autunnali.

Anche il cielo, però, ha deciso di programmare uno show grandioso per salutare la stagione con un ultimo spettacolo, quello delle stelle cadenti d’autunno. Ecco le date da non perdere e i luoghi da raggiungere per assicurarsi la vista migliore di sempre.

Le stelle cadenti del cielo d’autunno

Il cielo, che da sempre ci affascina e ci suggestiona, non smette mai di sorprenderci in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. E questo novembre ne è la conferma: Luna, pianeti e stelle arrivano sul palco con un solo obiettivo, illuminare di magia le ultime settimane d’autunno.

Come abbiamo visto, per questo mese è previsto un fitto calendario di eventi da ammirare a testa in su, presieduto soprattutto dalla grande e candida Luna che, a Novembre, ci regala la visione di ben 5 fasi lunari. Ma il nostro satellite naturale lascia spazio anche alle stelle cadenti d’autunno, pronte a incantarci e a meravigliarci con la loro danza.

Ci siamo lasciati da poco alle spalle le Tauridi, lo sciamo meteorico collegato alla cometa Encke che ha inaugurato il mese illuminando il cielo tra le notte del 4 e del 5 novembre. Ma c’è ancora un altro imperdibile spettacolo che sta per cominciare.

Attesissime, infatti, sono le Leonidi, la cui fama è dovuta proprio alle visioni memorabili che ci regalano ogni anno. Questi sciami meteorici, originati dalle particelle rilasciate dalla cometa Tempel-Tuttle, arriveranno nel nostro cielo tra il 17 e il 19 novembre, notti in cui le stelle cadenti d’autunno raggiungono il picco massimo.

Le Leonidi non saranno le uniche a illuminare il cielo di novembre, a fargli compagnia ci sarà anche la Cometa C/2022 E3 ZTF che transiterà proprio sopra le nostre teste e che sarà ben visibile durante la prima metà del mese.

Dove ammirare l’ultimo spettacolo del cielo di novembre

Se avete già segnato in agenda l’appuntamento con le stelle cadenti del cielo d’autunno non vi resta che scegliere la destinazione da raggiungere per ammirare gli spettacoli del cielo. Tempo permettendo, infatti, la visione delle Leonidi ci permetterà di sussurrare gli ultimi desideri dell’anno.

Per ammirare lo show nelle migliori delle condizioni, il consiglio è quello di raggiungere luoghi privi di inquinamento luminoso. In Europa e nel mondo sono tantissime le destinazioni “buie” dove poter contemplare il cielo stellato senza interferenze.

Anche in Italia ci sono molti luoghi privi di inquinamento luminoso, o comunque caratterizzati da una bassissima percentuale, sono gli stessi che popolano le travel wish list degli amanti dell’astroturismo. Se volete ammirare le stelle cadenti d’autunno in tutto il loro splendore, allora, dovete raggiungere i luoghi insigniti della Certificazione I Cieli più belli d’Italia assegnata da Astronomitaly.

Tra questi troviamo l’Astrovillaggio Sternendorf, il primo d’Europa, situato nel comune di Ossana, nel cuore della Val di Sole e Castello di Petroia, a Gubbio. Quest’antica fortezza, situata nel cuore dell’Umbria, permette una delle più incredibili visioni notturne del cielo. Anche il Borgo di Rocca Massima e il Borgo di Troina sono stati premiati da Astronomitaly come Cieli più belli d’Italia.

Vale come sempre la regola di individuare e raggiungere i luoghi più bui, anche quelli vicino casa. Giardini, laghi, spiagge e foreste fuori città sono perfette per l’osservazione. Mettetevi comodi: lo spettacolo ha inizio.

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Questa città è la migliore da visitare a Natale con tutta la famiglia

Se chiedete a un uomo di portarlo a visitare i mercatini di Natale il più delle volte non farà i salti di gioia. Ma se gli proponete una città come quella che di cui stiamo par parlare, in men che non si dica avrà già fatto la valigia e sarà già con un piede fuori casa.

Stiamo parlando di Stoccarda, in Germania. I suoi mercatini non sono tra i più famosi, almeno per noi italiani, invece, hanno una particolarità tutta loro che convincerà chiunque ad andarli a visitare.

Mercatini di Natale unici in Europa

Mercatini di Natale a Stoccarda

Ogni casetta di legno del mercatino di Natale di Stoccarda è diversa dall’altra. I tetti di ciascuna racconta una favola diversa, legata a storie e a leggende locali, una tradizione che va avanti da trecento anni. Il mercatino si svolge nella centralissima piazza del Castello, dominata dalla Colonna del Giubileo del re Guglielmo illuminata pr l’occasione e, durante le festività natalizie, anche dalla grande ruota panoramica – che quest’anno, a causa dei costi energetici, funzionerà solo nei weekend – e si estende nella vicina Schillerplatz.

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Fonte: @Stuttgart Marketing

I mercatini di Natale di Stoccarda

Manufatti, palline colorate, addobbi per l’albero, dolci alla cannella e profumatissimo vin brûlé saranno alcuni dei prodotti tipici delle circa 300 cassette dei mercatini. Ma il bello sarà proprio soffermarsi ad ammirare i tetti delle casette che trasporteranno anche i più grandi in un mondo fatato. Ogni anno, i visitatori insieme a una giuria di esperti sono chiamati a votare i migliori stand.

Tutto il centro di Stoccarda viene allestito in occasione dell’Avvento. La Königstraße, la via pedonale più lunga della Germania (1,2 chilometri di bar e negozi) con più di cento alberi di Natale illuminati da migliaia di luci Led e la Schulstraße, accessibile attraversando due grandi tende di luci, formano un tutt’uno con il mercatino di Natale.

Eventi natalizi a Stoccarda

Durante le settimane di Avvento, l’edificio che ospita il Municipio si trasforma in un gigantesco calendario dell’Avvento (qui la tradizione dei calendari è molto sentita ed è impossibile tornare a casa senza averne acquistato uno). Ogni giorno viene aperta una finestra a rivelare lo stendardo di un quartiere cittadino.

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Fonte: 123rf

Le casette del mercatino di Natale di Stoccarda

Anche nello zoo Wilhelma e nei giardini botanici si respira la magica atmosfera natalizia grazie alle illuminazioni e agli effetti sonori. Una piacevole passeggiata ad anello conduce i visitatori attraverso un sentiero costeggiato da sculture di animali e animazioni laser in mezzo al fitto bosco.

Le luci dei mercatini di Natale si accendono il 23 novembre per poi spegnersi il 23 dicembre. Purtroppo, quest’anno, sempre a causa della crisi energetica, non saranno allestite le enormi sculture luminose che rendono unico il periodo natalizio di Stoccarda. Le sculture solitamente rappresentano i simboli della città, dal cavallo di Stoccarda alla Torre della televisione fino agli esemplari di auto Porsche e Mercedes.

Mercatini di Natale a due passi da Stoccarda

Per chi ha tempo/voglia, è consigliata una visita ad altri due mercatini natalizi in due cittadine non lontane da Stoccarda perché meritano assolutamente per la loro particolarità: il primo è quello di Esslingen, che ha la caratteristica di essere allestito in stile medievale, con figuranti in abiti dell’epoca, mentre il secondo è il mercatino di Natale di Ludwigsburg che, invece, è in stile barocco. Entrambi sono raggiungibili in meno di mezz’ora con la S-Bahn (vi consigliamo di fare l’abbonamento ai mezzi di trasporto per due o tre giorni per muovervi facilmente e senza spendere troppo).

Fuori programma per donne (ma non solo)

Le terme di Stoccarda

Stoccarda è anche la città delle terme. Pochi sanno che lo sfruttamento delle acque termali è antico quanto quello di Budapest. Il quartiere di Bad Cannstatt, dove sono concentrate le strutture termali, vanta ben 19 sorgenti, 13 delle quali riconosciute per le loro proprietà curative.

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Fonte: @Stuttgart Marketing

Le terme di Stoccarda

Sono tre le strutture aperte al pubblico tutto l’anno. Das Leuze Mineralbad, una struttura di 1.800 metri quadrati con nove piscine le cui acque variano dai 20 ai 36°C.

Mineralbad Berg è una struttura degli Anni ’50 con sei fonti termali e piscine interne ed esterne

Infine, le terme di SoleBad Cannstatt hanno cinque diverse fonti con diverse proprietà comprese nei suoi 1.200 metri quadrati che includono anche saune e bagni russi e romani.

Il paradiso delle auto

Quando si parla di Stoccarda, gli uomini non possono non associarla ai nomi di Porsche e di Mercedes-Benz. I musei delle due case automobilistiche tedesche, il Porsche Museum e il Mercedes-Benz Museum, stanno agli uomini come i mercatini natalizi stanno alle donne: veri e propri paradisi e luoghi che fanno letteralmente sognare.

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Fonte: @Stuttgart Marketing

Il Porsche Museum a Stoccarda

Museo della Porsche

Non soltanto sono due edifici di design avveniristico molto belli (il Museo della Porsche fatto di cemento e acciaio più di quanto ne abbia la Tour Eiffel, è ciò che si trova al loro interno che merita un viaggio. Il Porche Museum che si trova nientemeno che a Porscheplatz (la fermata della metropolitana è Neuwirtshaus) accoglie i visitatori con una scultura intitolata “Inspiration 911” con tre bolidi proprio sulla cima. E prima ancora di entrare gli uomini non capiscono più nulla.

Non vogliamo dilungarci troppo nella descrizione di quanto si trovi all’interno dei 5.600 metri quadrati di spazi museali, un po’ per non spoilerarvi e un po’ anche perché la lista delle auto esposte sarebbe interminabile. Basti dire che si possono ammirare prototipi, modelli in serie limitata, auto da strada e da corsa che hanno fatto la storia, icone dell’automobilismo come la Type 64, la prima Porsche della storia, la 356 degli Anni ’50, la 917 che ha preso parte alla 24 Ore di Le Mans nel 1970.

Un’ottantina di modelli da ammirare, fotografare, su cui salire. Pedali da spingere, rombi da sentire e are a cui assistere. Il museo è perfetto anche per i bambini ai quali sono dedicati spazi interattivi e molti divertimenti oltre a uno shop pieno zeppo di gadget.

Per chi lo volesse, c’è anche la possibilità di noleggiare una Posche, per un’ora, un giorno, una settimana o anche un mese. I prezzi partono da 300 euro.

Museo Mercedes-Benz

Altrettanto interessante è il Mercedes-Benz Museum, il luogo più visitato di Stoccarda. Una volta entrati sembra di essere in una navicella spaziale. I nove piani dell’edificio raccontano, dall’ultimo piano in giù, 130 anni di storia della casa automobilistica più antica della storia. Nei suoi 16.500 metri quadrati sono esposte 160 vetture divise tra le sale “Legend” e “Collection”.

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Fonte: 123rf

Il Mercedes-Benz Museum a Stoccarda

Tra i modelli più famosi, la Papamobile, la SL rossa appartenuta a Lady Diana, la “Grand Mercedes” Type 770 dell’Imperatore giapponese Hirohito e il pullman impiegato nel 1974 dalla Nazionale di calcio tedesca. Ma ci sono anche auto da corsa come la Blitzen-Benz, una vettura da record di velocità prodotta nel 1909, e la Formula Uno di Nico Rosberg con cui vinse il Campionato mondiale nel 2016.

Anche il Museo della Mercedes ha dedicato intere aree ai bambini con spazi workshop e interattivi.

Fuori programma per uomini (ma non solo)

Una partita allo stadio

Proprio di fronte al museo si trova anche lo stadio, la Mercedes-Benz Arena, dove gioca la squadra del VfB Stuttgart. Chi è appassionato di calcio può informarsi se durante il proprio soggiorno c’è una partita e procurarsi i biglietti. Si arriva a entrambi con la metropolitana (U-Bahn) o il treno (S-Bahn) scendendo alla fermata Warschauer.

Andare allo stadio solitamente è un’attività da maschi, ma a vedere le partite dello Stuttgart va tutta la famiglia.

Ecco perché questa città nel periodo natalizio è la migliore idea di viaggio per tutta la famiglia. Stoccarda farà felici le mamme e le figlie per l’atmosfera magica, per le bancarelle e per lo shopping, ma anche i papà e i figli, per le visite ai due templi dell’automobile.

Cosa vedere con tutta la famiglia

Dopo le attrazioni prettamente femminili da una parte e quelle maschili dall’altra, ci sono quelle che, invece, sono adatte a tutta la famiglia, motivo per cui si fa il viaggio, del resto.

I castelli di Stoccarda

I castelli di Stoccarda sono sicuramente un’attrazione: il Castello Vecchio (Altes Schloss), che oggi ospita il Museo di Stato del Württemberg (con una mostra temporanea su vino e birra, che dura fino ad aprile) e il Museo dei bambini e il Palazzo Nuovo (Neues Schloss), l’ex palazzo dei duchi, poi divenuti re del Württemberg, ove oggi ci sono uffici ministeriali che però non si possono visitare. Entrambi sono nel centro di Stoccarda. Appena fuori città, invece, c’è il Castello Solitude (Schloss Solitude) in stile rococò che merita una gita.

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Fonte: 123rf

Il Vecchio Castello a Stoccarda

La Torre della televisione

Così come merita una delle principali attrazioni della città, che farà molto felici i bambini. Si tratta della Torre della televisione che si trova sulle alture di Stoccarda. La città, infatti, costruita in una conca, è completamente circondata dalle colline coltivate a vigneti (se vi capita di venirci in autunno non potete perdervi una passeggiata tra i filari che assumono il colore del foliage, con tanto di pausa aperitivo a base di vino esclusivamente locale). La torre vanta un primato: è stata la prima torre televisiva a essere stata costruita in tutto il mondo nel 1956 e da allora è stata usata come modello per tutte le altre. Oggi attrae per la sua altezza (217 metri fino alla guglia, 150 fino al tetto) e per la vista panoramica che si può ammirare da lassù. Dentro c’è anche un bar, un ristorante e un negozio di souvenir.

I musei da non perdere

I musei non sono di certo tra le priorità dei bambini, ma se si visita Stoccarda nel periodo natalizio, caldo di certo non farà. Ecco allora che ci sono alcuni luoghi che non li lasceranno affatto indifferenti. Il primo che vi consigliamo di visitare è il Kunstmuseum, un cubo trasparente impossibile da non vedere perché si trova nella centralissima Kleiner Schloßplatz. Dall’ultimo piano, dove c’è anche un ristorante, si gode di una bellissima vista sul centro cittadino, che illuminato a festa è magico.

Il secondo che vi consigliamo di visitare è quello che ospita la Biblioteca civica e che lascerà tutti, grandi e piccoli, a bocca aperta. L’edificio è rivestito da blocchi di vetro cemento sovrapposti che formano un cubo stile Rubik, in base a uno specifico progetto energetico e tecnologico. Ma la sorpresa arriva una volta entrati: un enorme open space completamente bianco, fatto di scale e di ballatoi, le cui pareti sono coperte interamente di volumi (ce ne sono circa mezzo milione). L’unica zona sprovvista di libri è la “Stanza della Tranquillità”, dove chiunque può rinchiudersi per fermarsi a riflettere. Si raggiunge facilmente con la U-Bahn.

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Fonte: 123rf

L’interno della Biblioteca civica di Stoccarda

Infine, c’è un museo unico al mondo che merita assolutamente una visita. Si tratta del Museo del maiale (Schweine Museum), 800 metri quadrati sviluppati su due piani con 27 stanze tematiche dedicate al maiale, in tutte le sue forme e razze. Dalla zoologia alla cultura, racconta tutto ciò che riguarda questo suino, tra miti e leggende e tanti spot Instagrammabili.

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Vacanze invernali senza pensieri: con Scalapay prima parti e poi paghi

L’inverno si accinge ad arrivare nel nostro continente e ci invita a scoprire località di montagna che sembrano uscite da un libro di fiabe, mentre dall’altra parte del mondo questa stagione sprona a tuffarsi in un mare cristallino e rotolarsi in spiagge da sogno. Qualunque sia la necessità, è in arrivo un ottimo periodo per viaggiare, e noi conosciamo un modo per farti vivere vacanze invernali senza pensieri.

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Le offerte per l’inverno che non puoi lasciarti scappare

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“Naca della Serena”, una magica cascata nel cuore della Sicilia

Verdi boschetti lussureggianti, rocce dalle mille forme diverse e il rumore gorgogliante dell’acqua: il paesaggio magico della “Naca della Serena” è di quelli che sanno rubarci il cuore. Siamo nella Sicilia più selvaggia e incontaminata, in un luogo delizioso ancora poco conosciuto e, per questo, considerato dagli abitanti dei dintorni un’oasi di pace. Il borgo di Marineo cela infatti una perla meravigliosa. La cascata che prende vita in mezzo alla natura e la piccola piscina che si stende ai suoi piedi sono una tavolozza dalle mille sfumature turchine, un panorama da favola assolutamente da scoprire.

La “Naca della Serena”, un luogo magico

La Sicilia è terra di meraviglie infinite: spiagge incantevoli considerate tra le più belle al mondo e isole coloratissime, sapori tutti da gustare e profumi indimenticabili. Ma c’è molto di più, lontano dagli occhi curiosi dei turisti che ogni anno giungono in questa splendida regione per godersi vacanze in pieno relax. L’entroterra palermitano ci regala piccole perle da sogno, luoghi dove la natura è incontaminata e sembra davvero di raggiungere il paradiso in terra.

La “Naca della Serena” è una di queste località ricche di fascino e suggestione, un angolo poco conosciuto che conserva ancora intatta tutta la sua incredibile bellezza. Questa deliziosa cascata, il cui nome invita già al massimo relax, si apre nel cuore della valle del fiume Eleuterio, tra boschi rigogliosi e pareti rocciose scavate dall’acqua. Il panorama è semplicemente strepitoso: il torrente Acqua di Masi scorre impetuoso nel verde lussureggiante, tuffandosi poi tra le rocce in una piccola conca che dà vita ad una piscina naturale. Come arrivare in questo angolo di pace?

Come raggiungere la “Naca della Serena”

Potremmo pensare che questo piccolo luogo paradisiaco sia lontano dalla civiltà e difficile da raggiungere, ma in realtà basta davvero poco per godere della sua vista (e magari immergersi nelle sue acque cristalline). La “Naca della Serena” si trova a poca distanza dal borgo di Marineo, in provincia di Palermo, alle porte del quale ha inizio un sentiero che conduce direttamente alla splendida cascata. Si tratta di un percorso facilissimo, adatto anche ai più piccini e lungo appena un chilometro: una vera passeggiata in una cornice che lascia senza fiato.

L’itinerario prende il via appena lasciato il paese, districandosi dapprima tra vecchi mulini e casali abbandonati per poi via via attraversare luoghi dove la natura la fa ancora da padrona. Il fil rouge dell’intero cammino è l’acqua: quella spumeggiante e trasparente del fiume Eleuterio, che accompagna i visitatori sino alla loro meta. In alcuni punti è persino necessario mettere i piedi a bagno e proseguire lungo il letto del fiume, circondati da pesciolini e addirittura da piccoli granchi in fuga per l’improvvisa “invasione di campo”.

Al termine del sentiero, ecco che il panorama si apre su una piccola conca circondata da pareti rocciose, dalle quali un torrente impetuoso si getta dando vita a cascate fragorose. Ai loro piedi, una piscina naturale che sembra davvero fatata. Arrivare qui in primavera o in estate significa assolutamente fare un tuffo in queste acque turchesi, un po’ fredde ma davvero invitanti. Il relax è assicurato: la pace regna sovrana, anche perché sono davvero in pochi a conoscere questo posto, e il rumore più potente è quello della cascata, un suono che pare alleviare ogni fastidio.

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In quali luoghi del mondo stanno girando i tuoi film preferiti?

Sono tanti i motivi che ci spingono a viaggiare intorno al mondo ogni giorno. A volte lo facciamo per raggiungere quelle attrazioni turistiche di fama globale, le stesse che sono diventate il simbolo di città e Paesi interi. Altre volte ci mettiamo in viaggio per andare alla scoperta di tutte quei capolavori plasmati sapientemente da Madre Natura. E poi, ancora, per vivere le esperienze più incredibili di una vita intera.

Alcuni viaggi, però, hanno un obiettivo diverso da quelli elencati qui sopra e si trasformano in vere e proprie missioni. Ci riferiamo a tutte quelle partenze organizzate per raggiungere città, paesi e villaggi che hanno fatto da sfondo ai nostri film preferiti e a tutte quelle serie tv che ci hanno fatto emozionare.

Conoscere tutte le destinazioni che si sono trasformate nei set cinematografici delle nostre pellicole del cuore è una missione assai ardua, ma non impossibile. Soprattutto perché c’è uno strumento che può facilitare di gran lunga questa ricerca: un’app (più di una) che svela dove stanno girando i vostri film preferiti.

Diventare protagonista di un film viaggiando intorno al mondo

Tutti abbiamo sognato almeno una volta nella vita di indossare i panni dei protagonisti dei nostri film del cuore, quelli che sono apparsi sul piccolo e sul grande schermo, o nelle serie televisive. E organizzare un viaggio verso tutte quelle destinazioni che hanno fatto da cornice alle storie più avvincenti che abbiamo visto può farci vivere, almeno in parte, un’esperienza simile.

Non è un caso che il cineturismo, quella modalità di viaggiare che spinge le persone a visitare i luoghi dove sono stati girati i film, sia stato abbracciato negli ultimi anni da tantissime persone. Lo dimostra il caso della Nuova Zelanda, per esempio, che è stata letteralmente invasa da tutti gli appassionati della trilogia de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, dato che è qui che sono state girate le pellicole. Ma sono tanti i luoghi rimasti nel cuore delle persone, e altrettanti sono destinati a entrarci.

Come abbiamo anticipato, i set cinematografici reali sono tantissimi, e sono sparsi intorno al mondo. Ad aiutarci a riconoscerli, e a raggiungerli, ci pensano alcuni strumenti web davvero indispensabili per gli amanti del cineturismo. Si tratta di applicazioni per smartphone che permettono di scoprire dove vengono girati film e serie televisive in tutto il mondo.

Alla ricerca dei set cinematografici

Gli appassionati dei cult di Hollywood sanno bene che negli Stati Uniti sono tantissime le strade, le città e i quartieri che hanno fatto da sfondo ai film più celebri della storia del cinema. I luoghi più filmati in assoluto sono sicuramente New York, Los Angeles, Chicago, San Francisco e Las Vegas, ma non sono gli unici. Se avete in mente di organizzare un viaggio negli States, e volete mettere appunto un itinerario cinefilo, lasciatevi aiutare dall’applicazione “What’s Filming Now”. L’app in questione, disponibile sia per iOS che per Android, permette di scoprire, anche in tempo reale, dove vengono girati film e serie televisive in tutto il Paese.

Se la vostra ricerca di set cinematografici riguarda tutto il mondo, allora, lo strumento perfetto per voi è “Movie Map”. Si tratta di una web app che permette di scoprire i luoghi del cinema di tutto il mondo. Da Roma a New York, passando per Parigi a Londra: quale sarà la vostra prossima destinazione? Per scoprirlo vi basterà inserire nella casella di ricerca il titolo della vostra pellicola del cuore oppure procedere con una ricerca manuale per Paese.

Se state organizzato un viaggio nella capitale italiana e volete trasformarvi nei protagonisti delle pellicole cult girate nella città eterna, allora, lasciatevi guidare da “CinemaRoma”. Anche in questo caso si tratta di una web app che mappa la città attraverso tutti quei luoghi che hanno fatto da sfondo ai film più celebri girati a Roma.

Un’altra app, da avere sempre a portata di smartphone, è “Movieloci”. Si tratta di un’applicazione che permette di scoprire in tempo reale quali film sono stati girati intorno a noi (anche sotto casa)e nel resto del mondo. L’app permette anche di confrontare la scena del film con il luogo appena visitato.

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Tirolo: viaggio nel tempo tra sacro e profano

È un viaggio nel passato, quello che vogliamo intraprendere oggi con voi, che ci porta direttamente in una delle destinazioni più affascinanti e suggestive del nostro Paese.

Ci troviamo nel cuore della provincia autonoma di Bolzano, e più precisamente in quella località dell’Alto Adige celebre soprattutto per quel paesaggio straordinario e variegato che la rende la meta imprescindibile degli amanti del turismo outdoor. Ma qui, a Tirolo, non mancano neanche le tradizioni, quelle che passano per la cucina e tutte quelle attività di benessere che attirano tantissimi di viaggiatori da tutto il mondo.

Le cose da fare e le cose da vedere a Tirolo e nei suoi dintorni sono tantissime, e non mancano neanche quelle che portano alla scoperta della storia di questa meravigliosa località. Ed è quello che faremo insieme oggi, con un viaggio nel tempo tra castelli e chiese, tra sacro e profano. Preparate le valigie, si parte!

Castelli e fortezze

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio a Tirolo e nei suoi dintorni, in qualsiasi periodo dell’anno e in ogni stagione, soprattutto se l’esigenza è quella di vivere esperienze all’insegna del relax e del benessere. Una vacanza qui, però, può trasformarsi anche in un vero e proprio viaggio nel passato destinato a entusiasmare tutti gli amanti della storia.

Sono diversi, infatti, gli edifici storici che puntellano l’intero territorio. Si tratta di rocche, chiese e castelli, di costruzioni sacre e profane che raccontano in qualche modo la storia e la cultura di questa località. Tra i più celebri c’è sicuramente Castel Tirolo, il maniero simbolo dell’intero territorio nonché storica residenza dei conti di Tirolo.

Non si tratta, però, dell’unico castello da visitare sul territorio. A Tirolo, infatti, ce ne sono altri quattro e tutti vantano una storia secolare tutta da scoprire. Come quella del Castel Auer, un edificio situato all’ingresso della Val di Sopranes le cui testimonianze scritte risalgono al XIII secolo. Gli interni del castello non sono visitabile poiché questo è abitato, una parte di esso però offre degli appartamenti che possono essere prenotati dai viaggiatori per le vacanze.

Un altro imperdibile edificio che racconta la storia di Tirolo è il Castel Torre, le cui prime notizie documentare risalgono al 1276. Immerso tra i vigneti ai piedi della cima della Muta, questo edificio oggi è stato trasformato in un hotel e in un ristorante.

Il nostro itinerario profano prosegue poi per il Castel San Zeno, chiamato così per la presenza di una cappella all’interno dell’edificio consacrata nel Medioevo proprio da San Zeno. Arroccato su uno sperone, il castello fu per anni la residenza dei Conti di Tirolo, ma venne distrutto nel 1347. Fu acquistato poi dalla famiglia Leopold von Braitenberg, oggi ancora proprietaria, che si occupò della ristrutturazione del maniero.

L’ultima tappa tra i castelli e le fortezze di Tirolo ci porta a Castel Fontana, ex dimora del poeta americano Ezra Pound che qui scelse di trasferirsi per trovare ispirazione. Oggi l’edificio è diventato sede del Museo agricolo dell’Alto Adige nonché centro per lo scambio culturale, curato proprio dagli eredi di Pound.

Castel Fontana

Fonte: Roterrucksack

Castel Fontana

Tra sacro e profano

Non sono solo i castelli e le fortezze a raccontare la storia di Tirolo. Anche le numerose chiese che puntellano la località, infatti, diventano le tappe imprescindibili di questo viaggio nel tempo.

La chiesa di San Giovanni Battista, che è forse la più celebre, è stata documentata per la prima volta nel 1164 come luogo battesimale della regione. L’edificio, testimonianza dello stile romanico, è stato nei secoli ampliato e restaurato.

Da raggiungere anche la chiesa di San Pietro, una delle più importanti testimonianze dello stile architettonico romanico lombardo-carolingio. All’interno dell’edificio sono conservati numerosi affreschi romanici e gotici. La posizione strategica, poi, consente di abbracciare il panorama del territorio che si snoda tutto intorno e che incanta.

Chiesa San Pietro

Fonte: Angelika Schwar

Chiesa San Pietro
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Scoperto un tunnel segreto che porta a un tesoro incredibile

L’Egitto non smette mai di affascinare e sorprendere, in quanto a scoperte è senza dubbio impareggiabile. E l’ultima, ha davvero dell’incredibile. Ciò che è appena venuto alla luce potrebbe condurre gli archeologi alla soluzione di un mistero che ha per protagonista la leggendaria Cleopatra.

Scoperto il tunnel segreto della tomba di Cleopatra

Durante una missione archeologica internazionale in Egitto, terra di innumerevoli scoperte, è stato scoperto un tunnel scavato nella roccia, situato sotto l’antico tempio egiziano di Taposiris Magna, vicino alla città di Alessandria, che potrebbe condurre alla tomba perduta di Cleopatra, l’ultima regina d’Egitto.

La galleria, acclamata come un “un prodigio della tecnica ingegneristica antica” dal Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano, è lunga 1.300 metri ed è situata a 13 metri di profondità. Per molti aspetti, ricorda il tunnel di Eupalinos sull’isola greca di Samos, venerato come una delle più importanti realizzazioni ingegneristiche del mondo classico.

Autrice della scoperta, l’archeologa Kathleen Martinez dell’Università di Santo Domingo, convinta da oltre un decennio che Cleopatra e il triumviro Marco Antonio, suo amante, siano stati seppelliti all’interno del tempio di Taposiris Magna, il cui nome significa “grande tomba di Osiride”. Secondo Martinez, è molto probabile che la regina sia sepolta in quel punto e che, se così fosse, trovare i resti dell’ultimo faraone d’Egitto sarebbe “la scoperta più importante del XXI secolo”. Un mistero affascinante quanto quello delle presunte stanze segrete nella tomba di Tutankhamon.

Cosa hanno rivelato finora gli scavi

Finora, gli scavi hanno rivelato mummie con lingue d’oro e un cimitero contenente mummie in stile greco-romano sepolte di fronte al tempio. Ciò avallerebbe la teoria di Martinez secondo cui nell’area fu costruita una tomba reale. Oltre al tunnel, l’ultimo ritrovamento comprende anche due statue di alabastro di epoca tolemaica, una delle quali sembra essere una sfinge, vasi e recipienti di ceramica.

Parte del tunnel, inoltre, è sott’acqua, forse a causa di antichi terremoti che colpirono la regione tra il 320 e il 1303 d.C. Proprio queste calamità naturali potrebbero aver portato al declino di Taposiris Magna. Il team di ricerca ritiene che le fondamenta del Tempio di Taposiris Magna possano essere sommerse a causa di almeno 23 terremoti che hanno colpito la costa egiziana in quel periodo.

Stando a quanto dichiarato da Martinez, è la prima volta che vengono ritrovati tunnel e passaggi sotterranei all’interno delle mura di cinta del tempio. Una scoperta che cambia per sempre ciò che si sapeva dell’architettura. Sono venuti alla luce anche diversi importanti reperti all’interno dell’antico luogo di culto, tra cui monete con le immagini e i nomi della regina Cleopatra, di Alessandro Magno, di alcune statue decapitate e di statue della dea Iside.

L’archeologa, che lavora sul Tempio di Taposiris Magna da oltre 15 anni, ritiene che, dopo il suicidio di Marco Antonio in seguito alla sconfitta contro Cesare Augusto, noto anche come Ottaviano, Cleopatra abbia predisposto piani dettagliati per la sepoltura di entrambi in quel luogo. Secondo quanto dichiarato da Martinez al National Geographic, la regina “voleva essere sepolta con lui per rievocare il mito di Iside e Osiride”. Il culto di Osiride è, infatti, associato alla morte e all’immortalità, in quanto divinità deceduta e poi rinata.