Tutto ciò che porta la firma della natura affascina da sempre gli esseri umani. È lei, infatti, che sapiente e maestosa ha creato quelli che sono i paesaggi più incredibili che caratterizzano il mondo intero, gli stessi che popolano le nostre travel wish list.
Alcune opere create da Madre Natura sono così belle da sembrare dei capolavori dipinti da un artista, altre sono così sorprendenti e straordinarie da non sembrare reali. Altre ancora, invece, sono antichissime e apparentemente inspiegabili, e per questo diventano attrazioni misteriose e affascinanti da scoprire o da evitare.
E questo è il caso di un abisso che sprofonda per oltre 200 metri nella terra. Una voragine incredibile che si apre sull’altopiano dell’Ogliastra, nella Sardegna centro-orientale, e che da sempre attira l’attenzione e la curiosità delle persone. Scopriamola insieme.
La Voragine di Golgo
Il nostro viaggio di oggi ci conduce in Sardegna, in una regione storico-geografica che fa parte delle sette Barbagie e che è conosciuta per i suoi monumenti naturali. È qui, nell’Ogliastra, che esiste un’opera firmata da Madre Natura che affascina e spaventa, che seduce e suggestiona. Un luogo che nel tempo si è trasformato nel simbolo della potenza della natura e al contempo una fonte di storie e leggende.
Il suo nome è Voragine di Golgo, ma i cittadini l’hanno ribattezzata Su Sterru. Come il nome stesso anticipa si tratta di una vera e propria voragine che si apre nella terra e che sprofonda in questa fino a raggiungere gli abissi del nostro pianeta.
Le sue dimensioni sono tanto straordinarie quando spaventose. La Voragine di Golgo, infatti, è considerata uno degli abissi naturali più profondi di tutta l’Europa. Situata a 400 metri dal livello del mare, Su Sterru arriva fino a 270 metri di profondità. La sua apertura, invece, ha un diametro di circa 30 metri.
Storia e misteri dell’abisso sardo
Per raggiungere Su Sterru bisogna arrivare nel Supramonte di Baunei, vicino alla chiesa campestre di San Pietro. È qui che è possibile trovarsi davanti a una delle voragini più profonde a singola campata di tutto il continente europeo.
La cavità è nota fin dall’antichità, e negli anni sono stati tantissimi i tentativi di esplorazione. Nessuno, però, è mai riuscito a raggiungere il fondo fino al 1957, anno in cui gli speleologi del Gruppo Grotte Nuorese, sono riusciti ad arrivare fino al fondo dell’abisso.
In tempi più recenti, con l’obiettivo di scoprire le origini della cavità, e la flora e la fauna che qui vi abitano, alcuni biologi hanno soggiornato all’interno della Voragine di Golgo per studiarne la sua natura.
Se in un primo momento si pensava che Su Sterru fosse la bocca del vulcano, grazie alle spedizioni successive si è arrivato a comprendere che la cavità si è formata a seguito di fenomeni di erosione che hanno fatto crollare le pareti basaltiche che sovrastano la roccia calcarea che caratterizza la parte inferiore.
È stato scoperto anche che qui convivono numerosi esemplari di flora e di fauna, come il geotritone sardo, il ragno Porrohomma e i crostacei terrestri.
Nonostante le spiegazioni scientifiche, la nascita e l’esistenza stessa dell’abisso sardo hanno creato con gli anni tutta una serie di storie e di leggende popolari. Sono in molti a credere che all’interno di Su Sterru un tempo vivesse un serpente spaventoso che minava la tranquillità degli abitanti del posto. Proprio per placare il suo animo gli venivano offerte della fanciulle. Una storia, questa, che ha reso la Voragine di Golgo un luogo ancora più spaventoso.
Spaventosa è anche la sua profondità che non può essere raggiunta dai turisti. A causa della difficoltà di accesso, infatti, l’ingresso è consentito solo agli esperti.