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Autunno a bordo del Treno di Dante

Il Treno di Dante è un progetto del 2021 voluto per commemorare i 700 anni della morte di Alighieri dalle Regioni Emilia-Romagna e Toscana.

Visto il grande successo di questo itinerario a bordo di treni storici, continua a riscuotere un enorme successo ancora oggi.

È un viaggio che porta il turista indietro nei secoli, a uno dei periodi più floridi del nostro passato, in un intreccio di arte e storia, ma anche di paesaggi straordinari e tante prelibatezze locali da assaporare. In un lungo itinerario che va da Firenze a Ravenna – i luoghi di Dante, appunto – si ha la possibilità di scoprire parte dell’immenso patrimonio culturale del nostro Paese.

Treno-di-Dante-passeggeri

Fonte: @Fondazione FS

I passeggeri scendono dal Treno di Dante

ll viaggio si fa a bordo di un treno storico messo a disposizione dalla Fondazione FS Italiane. Si viaggia sulle celebri carrozze “Centoporte”, uno dei pochi esemplari ancora presenti in Italia con la sua motrice storica.

A bordo, sono disponibili 230 posti, suddivisi in tre classi: la prima e la seconda presentano divanetti imbottiti e ambientazioni in stile Liberty, mentre la terza classe vanta ancora i caratteristici interni di legno, incluse anche le sedute, un po’ più scomode, ma sicuramente molto più suggestive. L’itinerario è lungo 136 km ed è ricco di sorprese.

I viaggiatori vengono accompagnati lungo la tratta ferroviaria da un’assistente di viaggio che li segue nella loro esperienza, narrando la storia dei luoghi toccati durante l’esilio dell’Alighieri e che più ne influenzarono l’esistenza e l’opera letteraria.

Treno-di-Dante-interno

Fonte: Treno-di-Dante-interno

Gli interni vintage del Treno di Dante

Le partenze d’autunno

Per quattro domeniche consecutive, a ottobre – il 9, il 16, il 23 e il 30 – parte il Treno di Dante ed effettua una sosta straordinaria di circa un’ora e 20 minuti a Marradi, in provincia di Firenze, per permettere ai passeggeri di visitare il borgo sulle colline e partecipare alla celebre Sagra delle Castagne e del Marron buono di Marradi.

Il treno parte alle 8.50 dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella e arriva a Marradi alle 10.53, dove sosta in stazione fino alle 12.07, ora della ripartenza. L’arrivo a Ravenna è previsto per le ore 13.37, dopo le soste tecniche di Brisighella alle 12.27 e Faenza alle 12.42.

Da Ravenna si riparte alle 17.54 per arrivare a Firenze alle 21, dopo le soste tecniche a Faenza (18.33), Brisighella (18.48), Marradi (19.27) e Borgo S. Lorenzo (20.15).

Info utili

I biglietti per il Treno di Dante sono in vendita online. I prezzi per la singola tratta sono di 38 euro, mentre andata e ritorno costa 56 euro. Sono previsti sconti per i bambini e gratuità fino a quattro anni di età). Nelle quattro domeniche della Sagra di Marradi, l’ingresso all’evento è compreso nel biglietto di viaggio del treno.

Arrivare alla Sagra di Marradi a bordo di un treno storico è un’esperienza unica. Come tutti gli anni, alla sagra sono presenti stand gastronomici che propongono tanti prodotti ottenuti da questi frutti simbolo dell’autunno. Dai tortelli di marroni alla torta di marroni, dal castagnaccio alle marmellate di marroni, dai marron glacés ai “bruciati” (caldarroste).

In un periodo in cui il turismo lento è tornato a spiccare tra le tendenze di viaggio, il treno sta diventando il mezzo di trasporto per eccellenza, soprattutto per scoprire le bellezze del nostro territorio.

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Anche il Portogallo ha la sua Stonehenge: la visione è straordinaria

Non sono solo le città moderne e le megalopoli futuristiche ad attirare la nostra attenzione e a spingerci ad affrontare viaggi che ci conducono dall’altra parte del mondo. Ma sono anche tutti quei siti misteriosi, affascinanti e antichissimi sui quali gli esperti non smettono di indagare, gli stessi che catturano inevitabilmente dei più curiosi.

È questo il caso di Stonehenge, il sito neolitico che si trova vicino ad Amesbury nello Wiltshire, in Inghilterra, considerato da molti esperti un antico osservatorio astronomico, un luogo di culto del sole. Proprio qui ogni giorno giungono viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo per provare a risolvere il mistero.

Ma quello inglese non è l’unico luogo degno della nostra attenzione, perché anche il Portogallo ha la sua Stonehenge. Il suo nome è Xerez Cromlech e le sue origini, così come la sua visione, sono straordinarie. Scopriamolo insieme.

Xerez Cromlech, il complesso megalitico nel cuore dell’Alentejo

C’è un luogo, in Portogallo, in cui vale sempre la pena di tornare. Si tratta della regione di Alentejo, un luogo che si snoda nei pressi del confine con la Spagna e che comprende i distretti di Portalegre, Évora e Beja e in parte anche quello di Setúba. È proprio in questo territorio incredibile che è possibile toccare con mano l’anima più autentica e selvaggia dell’intero Paese.

Ad accogliere tutti i viaggiatori che si spingono fino a qui ci sono campi pianeggianti che si perdono all’orizzonte, pianure sterminante che cambiano colore con l’alternarsi delle stagioni. Ci sono scogliere frammentate e sabbie dorate che splendono sotto il sole, c’è un paesaggio mozzafiato e unico da scoprire a ritmo lento.

Ed è proprio in questo scenario, che incanta e stupisce, che si trova un complesso megalitico dal fascino indiscusso. Un luogo tanto bello quanto sensazionale che racconta una parte della storia dell’intera umanità. Il suo nome è Xerez Cromlech, ed è la Stonehenge del Portogallo.

Xerez Cromlech

Fonte: iStock

Xerez Cromlech

Alla scoperta dello Stonehenge portoghese

Per visitare Xerez Cromlech dobbiamo recarci nei pressi della città di Monsaraz, nel distretto di Évora, capoluogo della regione dell’Alentejo. È qui che, dal Convento da Orada, è possibile accedere al complesso megalitico che ricorda, per forme, mistero e suggestioni, proprio quello di Stonehenge.

Situato su un piano più elevato della pianura, il complesso è caratterizzato da pietre erette realizzate in granito locale, disposte una al fianco dell’altra. Anche se quello dell’Antelejo è considerato un cromlech, le pietre non sono disposte a cerchio, ma vanno a completare disegno quadrangolare che incornicia un grande monolite di forma fallica che raggiunge i quattro metri di altezza.

Le pietre che formano il recinto sono in tutto 50 e prendono il nome di menhir. Le dimensioni sono diverse e variano tra i 120 ai 150 centimetri di altezza. Le origini del cromlech sono fatte risalire a un periodo che va tra il 4000 a.C. e il 3000 a.C, il che lo renderebbe ancora più antico di quello di Stonehenge.

Tuttavia il monumento preistorico megalitico non si trova nel suo territorio originale. A causa della costruzione della diga di Alqueva, nei pressi del Convento da Orada, Xerez Cromlech è stato spostato e ricostruito seguendo la pianta originale, nella sua attuale posizione.

La visita è gratuita e il sito è accessibile ogni giorno. Meravigliosa è la vista al tramonto, quando il sole infuoca le pietre e di notte, quando l’intero complesso è illuminato solo dalle stelle.

Xerez Cromlech

Fonte: iStock

Xerez Cromlech
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Le Marais, la magia dello shopping a Parigi

Nulla è più magico di perdersi e immergersi tra le strade e le viuzze delle città che visitiamo quando ci mettiamo in viaggio, quando partiamo alla scoperta delle meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo. Perché è lì, tra le botteghe storiche e i locali trendy, che possiamo assaporare l’anima più autentica dei luoghi che visitiamo.

E se è a questa magia che non possiamo rinunciare, soprattutto quando subiamo il fascino dello shopping in viaggio, non possiamo che recarci lì, nella meravigliosa, incantata e suggestiva Ville Lumière.

Perché Parigi si sa, non è solo una delle città più importanti e affascinanti d’Europa, ma è anche il centro mondiale dell’arte, della moda, della cultura e della gastronomia. La capitale della Francia, inoltre, ospita numerose zone dedicate allo shopping, ma nessuna è così suggestiva come il quartiere di Marais. Fate i bagagli, si parte!

Bentornati a Parigi

C’è sempre un buon motivo per volare a Parigi, per esplorare la città più romantica d’Europa e perdersi e immergersi tra i suoi quartieri. La Ville Lumière, lo sappiamo, non ha bisogno di presentazioni perché da secoli incanta e attira viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Lo fa con i monumenti iconici come la Torre Eiffel, la maestosa cattedrale di Notre Dame, i grandi musei, i viali artistici e bohemienne e i negozi di alta moda che si snodano la Rue du Faubourg Saint-Honoré.

Insomma, Parigi è una città che mette d’accordo tutti, anche e soprattutto chi proprio non riesce a rinunciare allo shopping durante il viaggio. Le vie dedicate agli acquisti sono tantissime, ma c’è un posto che, più di tutti, merita una visita, ed è il quartiere di Marais.

Place des vosges

Fonte: 123rf

Place des vosges, Le Marais

Arte, architettura, shopping e storia: benvenuti nel quartiere di Marais

Ci troviamo nel raffinato e pittoresco quartiere di Marais, all’interno del IV arrondissement. È questo il luogo migliore da raggiungere per chi vuole fare acquisti folli circondato dalla grande bellezza che appartiene alla città.

Una bellezza diversa e inedita da quella che spesso associamo alla capitale francese. Qui non sono sole le botteghe e i negozi bohemienne a incantare, ma anche quell’architettura ottocentesca che è rimasta intatta nei secoli e che vive e sopravvive in tutti gli edifici storici che si affacciano sulle strade. Attraversando questo quartiere, infatti, si ha come la sensazione di fare un viaggio nel tempo che catapulta direttamente nella Parigi del passato che, nonostante gli interventi più moderni, è rimasta intatta.

Tra i luoghi iconici da visitare c’è la splendida Place des Vosges, la più antica piazza di Parigi dove trascorrere lunghe pause tra la natura verdeggiante. C’è il Musée Victor Hugo, che sorge proprio nel luogo in cui è vissuto lo scrittore, e poi ancora , c’è il celebre museo Centre Pompidou che si trasforma nel confine ideale tra il quartiere di Marais e quello di Les Halles.

Tutto intorno, invece, si snodano tantissime boutique alla moda, gallerie d’arte, botteghe e negozi d’antiquariato all’interno dei quali perdersi e immergersi per sessioni di shopping incredibili. Nella zona che ospitava il quartiere ebraico si possono trovare botteghe, negozi alimentari e ristoranti kosher. Non mancano bar trendy e pasticcerie per deliziare il palato con le prelibatezze locali.

Imperdibile è poi la lunghissima Rue des Francs-Bourgeois, una via dinamica e in continuo fermento dove ogni giorno cittadini e viaggiatori si recano per fare acquisti di ogni genere, dall’abbigliamento, al design, passando per l’oggettistica e la gioielleria.

Le Marais

Fonte: 123rf/packshot

Le MaraisBenve
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La meta del divertimento che vuole diventare destinazione culturale

Un’isola splendida, dispersa tra le limpide acque del Mar Mediterraneo, che da molti è conosciuta certamente per le sue paradisiache spiagge, ma anche perché è una vera e propria meta del divertimento. Locali notturni, cocktail bar e strutture turistiche attirano milioni di viaggiatori provenienti da tutto il mondo, ma a quanto pare ora gli abitanti vogliono che le cose cambino.

Mykonos, presa d’assalto dai turisti

Il luogo in questione è la pittoresca Mykonos, meraviglia greca situata nel Mar Egeo, che più di altre isole elleniche si è creata la fama di essere la destinazione “festaiola” per eccellenza. Un luogo degli stereotipi, quindi, che tra case bianche, finestre e porte blu, balconi in fiore, vicoli stretti e mulini che rendono il tutto ancor più affascinante, ogni anno vede arrivare sul suo territorio molte persone comuni, ma anche vip, influencer e diversi personaggi noti.

Con la sua superficie di 86 chilometri quadrati, secondo le stime questa estate ha ricevuto più di un milione di visitatori. E la cosa che sorprende maggiormente è che la stagione non è ancora finita. Ma del resto, con il passare degli anni a Mykonos sono state costruite sempre più discoteche e locali notturni, condizioni che hanno portato a un costante aumento di arrivi turistici, sopratutto di giovani.

Come ha fatto Mykonos a diventare la meta del divertimento

Non prendiamoci in giro: il fatto che Mykonos sia conosciuta come meta del divertimento è, in realtà, una sua grande fortuna. Tutto ciò che, più di altro, l’ha resa la regina delle Cicladi. In fondo, il prodotto interno lordo della Grecia dipende per circa un quinto dal turismo. Ma come ha fatto quest’isola a diventare una meta così amata?

Mykonos turismo di massa

Fonte: iStock

Turismo a Mykonos

Il suo successo, dal punto di vista turistico, è iniziato solo tra gli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta del secolo scorso. Durante questo periodo furono costruite molte strutture per i viaggiatori, grazie certamente all’impegno della comunità locale, ma anche agli investimenti mirati da parte del governo greco.

È stato in questo modo che Mykonos, fino a prima quasi completamente sconosciuta, è diventata un’isola ospitale e anche simbolo di libertà, tolleranza, scambio culturale e un importante punto di riferimento per la comunità gay. In sostanza, Mykonos è stata la prima delle isole greche ad attirare un gran numero di turisti, quella che ha spianato la strada anche alle altre.

Mykonos vuole cambiare volto

Stando a quanto riporta The Guardian, noto quotidiano del Regno Unito, molti residenti dell’isola cominciano a pensare che sia il caso che le cose cambino. Vorrebbero, in poche parole, che Mykonos provasse ad attirare anche visitatori che non cercano solo divertimento da una vacanza in questo luogo.

Un tipo di turismo, quello festaiolo, che viene molto criticato, a tal punto che secondo gli abitanti rovinerebbe la fama e il paesaggio dell’isola. In poche parole, per loro Mykonos dovrebbe essere riconosciuta anche come meta di turismo culturale.

mikonos meta culturale

Fonte: iStock

Il porto di Mykonos

Tra le opinioni raccolte dal giornale britannico c’è quella del sindaco, Konstantinos Koukas, che ha fatto sapere che per l’isola il 2022 è stato “il migliore anno di sempre” per quanto riguarda gli arrivi turistici e il ritorno economico. Tra i motivi di questo successo c’è stato anche il fatto che quest’anno Mykonos ha firmato una serie di accordi con alcune compagnie aeree del Medio Oriente che hanno permesso l’arrivo di nuovi turisti altolocati dal Golfo Persico.

Koukas, allo stesso tempo, ha mostrato anche la sua preoccupazione: secondo lui Mykonos potrebbe essere vicina a un punto di saturazione, soprattutto dopo che il governo ellenico ha annunciato di voler portare avanti dei piani che hanno lo scopo di costruire strutture esclusivamente turistiche. Vi basti pensare che uno dei progetti recenti, finanziato da investitori di Abu Dhabi e del Kuwait, prevede l’edificazione di un piccolo villaggio sulla costa con un porto in grado di ospitare grandi e lussuosi yacht.

Per Koukas, quindi, è necessario che Mykonos venga riconosciuta pure come centro di turismo culturale, anche perché gli abitanti non vogliono perdere le loro tradizioni e identità.

In che modo Mykonos vuole diventare una meta anche culturale

Non è facile trasformare Mykonos anche in una meta culturale. Nonostante questo, gli abitanti ci stanno provando con diverse iniziative. Irene Syrianou, per esempio, possiede un laboratorio in cui realizza dei mosaici ispirati a quelli trovati nelle rovine di Delo. Delo, dal canto suo, è un’isoletta disabitata situata accanto a Mykonos che si distingue per essere una sorta di gigantesco sito archeologico in grado di richiamare turisti e appassionati di archeologia da ogni parte del mondo. Ben prima che iniziasse a farlo anche Mykonos.

isola delo grecia
L’isola di Delo, in Grecia

La signora ha raccontato a The Guardian che per lei abitare su quest’isola è orami molto difficile: i prezzi sono troppo alti per una popolazione che vive, soprattutto, grazie a lavori stagionali.

Nikos Zouganelis è un altro abitante dell’isola che possiede una fattoria. Il suo obiettivo, in questo caso, è quello di offrire ai turisti la “Mykonos delle nostre radici”. In poche parole, da queste parti si organizzano corsi di cucina e gite sui cavalli. Il tutto in un luogo particolarmente silenzioso che si trova al centro dell’isola, lontano dal classico rumore che contraddistingue le estati di questo angolo di Grecia.

A dire la sua sull’argomento anche la presidente del museo del folklore locale, Marigoula Apostolou, che ha fatto sapere che il turismo sull’isola non è più sostenibile nemmeno dal punto di vista ambientale. In particolare ha dichiarato che: “Il nostro paesaggio naturale è stato distrutto, le nostre infrastrutture idriche e fognarie non reggono”. Per non parlare del fatto che si stanno perdendo completamente le tradizioni locali e le origini.

Proprio per questo motivo, a febbraio il ministro del turismo greco, Vassilis Kikilias, ha presentato un piano al sindaco Koukas per un turismo sostenibile anche nella stessa Mykonos. Un progetto che prevede alcuni investimenti sulle infrastrutture, sulla gestione dell’acqua e dei rifiuti, ma anche un maggiore controllo del turismo che proviene dalle crociere e del traffico di veicoli sull’isola.

Una delle priorità di cui Kikilias ha parlato più è quella di estendere la stagione turistica, rendendo l’isola appetibile anche nei mesi non estivi. Un piano che, secondo il ministro del turismo locale, riguarda anche altre destinazioni greche. L’obiettivo, ovviamente, sarebbe diminuire la concentrazione di persone in vacanza durante i mesi più caldi, in modo da riuscire a sviluppare anche un tipo di turismo che punti a essere sostenibile.

Paradise Beach in primavera mykonos

Fonte: iStock

Paradise Beach in primavera a Mykonos
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Autunno nel campo di zucche più pittoresco d’Italia

Colori caldi, aria frizzantina… l’autunno è alle porte e, nonostante segni l’addio alle belle giornate soleggiate, non è meno affascinante dell’estate.

Ci sono eventi che accadono solo in questa stagione e che si possono apprezzare soltanto in certi luoghi. Uno di questi è lo spuntare delle zucche, grosse palle arancioni che danno una nota di colore ai campi già scuriti e asciutti. Uno dei luoghi più belli dove godere di un’immagine autunnale molto suggestiva è alle porte di Bergamo.

Quello che a primavera fiorisce in uno splendido campo di coloratissimi tulipani, nella stagione autunnale si riempie di zucche diventando il più pittoresco da visitare in Italia.

Il campo di zucche più bello

Con l’arrivo dell’autunno, il grande campo di 25mila metri quadrati di Tulipania si anima per ospitare i visitatori in una suggestiva cornice il cui tema principale è la zucca in tutte le sue declinazioni: mangereccia, decorativa o protagonista di laboratori creativi per le famiglie con i loro bambini.

A partire dal 17 settembre e fino al 31 ottobre, tutti i fine settimana è possibile visitare il campo di zucche e raccogliere di persona la propria zucca preferita, circondati da spaventapasseri e balloni di paglia.

Le novità di quest’autunno

Raccogliere le zucche qui è un classico, ma c’è anche molto di più. Tanto per cominciare, una novità di quest’anno è la possibilità di fare colazione nel campo, con cappuccino o caffè e tutto il necessario che viene fornito per iniziare bene la giornata.

In alternativa, per chi opta per una visita pomeridiana, può scegliere di fare merenda consumando prodotti sani e naturali, come il miele prodotto proprio sul posto.

Inoltre, come già accade nel periodo primaverile, è possibile fare un pic-nic nel campo di zucche, con il cestino che viene fornito direttamente dagli organizzatori o un aperitivo in compagnia per chi, dopo aver visitato il campo, vuole fermarsi a godersi il fascino di questo luogo al tramonto.

Altra novità di quest’anno è il percorso nel granturco, dove i bambini, ma anche i più grandicelli, possono divertirsi scoprendo sentieri e pertugi nascosti tra piante e pannocchie di mais.

Sono previsti poi tanti laboratori creativi che permettono di far apprezzare la terra e tutto quanto ci circonda. I più piccoli possono divertirsi a decorare la loro zucca già nel campo, prendendo spunto dalle faccine simpatiche degli esemplari già decorati dallo staff e nascosti qua e là.

Anche in autunno, Tulipania è un bellissimo set fotografico, perfetto per scattare foto da postare sui social. Chi vuole, può anche prenotare un servizio fotografico con un professionista.

Info utili

Tulipania è aperto dal 17 settembre al 31 di ottobre tutti i venerdì dalle 15.30 alle 18.00; il sabato e la domenica dalle 9 alle 18.30 con prenotazione obbligatoria sul sito.

All’ingresso, a tutti i visitatori di altezza superiore ai 90 centimetri, viene richiesto di munirsi di un Tulidoblone del costo di 3 euro, il cui valore verrà investito per l’acquisto della zucca che si vorrà portare a casa.

Il campo di zucche si trova a Terno d’Isola, nella zona Ovest di Bergamo, a due passi da Milano, e comodamente raggiungibile dall’uscita di Capriate dell’autostrada A4.

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Viaggi Wanderlust

Se sei un amante della moda questi sono gli alloggi perfetti per te

I viaggi che intraprendiamo, giorno dopo giorno, sono sempre più influenzati dall’esigenza personale di vivere esperienze uniche e indelebili. E sono proprio queste a spingerci a organizzare avventure, vicine o lontane, destinate a farci innamorare del mondo che abitiamo e delle sue meraviglie.

Ma il turismo esperienziale che tanto andiamo cercando, non passa più solo per la scelta della destinazione, ma anche e soprattutto per gli alloggi. Oltre alle più tradizionali strutture ricettive, infatti, possiamo scegliere di pernottare all’interno di edifici capaci di definire il nostro stesso viaggio. Ne sono un esempio le case sugli alberi, i lodge nella foresta, le suite sottomarine e poi, ancora, le case dalle forme bizzarre e favolistiche.

Ma se è la vista il senso che più desiderate appagare durante una vacanza in giro per il mondo, allora non potete perdervi questi alloggi incredibili prenotabili su Airbnb e destinati proprio agli amanti del design e del fashion.

Dimmi che stile sei e ti dirò quale alloggio prenotare

Dimmi che stile sei e ti dirò quale alloggio prenotare: è un po’ questa la scommessa di Airbnb che in occasione del fashion month, e del susseguirsi delle varie settimane della moda in giro per il mondo, ha stilato una lista delle migliori soluzioni di soggiorno dove lo stile è assoluto protagonista.

C’è un po’ di tutto: dalla casa minimal, a quella dall’arredamento vintage, passando per lo stile pop e quello super glamour. Tra le tante proposte di Airbnb ne abbiamo selezionate alcune da prenotare adesso per un viaggio indimenticabile all’insegna della bellezza, della moda e del design.

Per vivere un’avventura a vostra immagine e somiglianza non avrete bisogno di andare dall’altra parte del mondo perché tra gli alloggi fashion proposti da Airbnb ce ne sono due che si trovano in Italia. Ecco i nostri preferiti.

Una casa “pop” in provincia di Lecce

Se è un’esperienza all’insegna dei colori e dello stile, che volete vivere, allora c’è solo un alloggio che dovete prenotare, ed è la casa pop situata in provincia di Lecce. Ci troviamo a Casamassella, l’unica frazione del comune di Uggiano la Chiesa, un luogo abitato da meno di 1000 persone dove vivere una vacanza a ritmo slow.

Questo appartamento in stile Pop Art è caratterizzato da tutta una serie di elementi d’arredo giocosi e colorati scelti e creati da artigiani salentini e giovani artisti. Impossibile non scattarsi un selfie all’interno di questa dimora.

Casa pop, Casamassella. Lecce

Fonte: Airbnb Press Room

Casa pop, Casamassella. Lecce

Lo chalet “vintage” nel Canton Vallese

Se è un’esperienza di altri tempi che vorreste vivere, lo chalet nel Canton Vallese (che vedete nella foto di apertura) esaudirà tutti i vostri desideri. Situato appena fuori dal villaggio svizzero di Martisberg, un abitato solitario e silenzioso dove vivono appena 19 anime, questo alloggio straordinario rappresenta tutto ciò che gli amanti dello stile vintage possono desiderare.

L’ambiente caldo e accogliente, con gli arredamenti d’epoca, fa da sfondo a un’esperienza di viaggio all’insegna del relax e della natura. Completa l’avventura la vicinanza dell’alloggio al comprensorio sciistico di Aletsch Arena.

La casa glam nel cuore di Roma

Divani e sedie in velluto, pattern geometrici ispirati all’iconico design Versace e tantissimo oro: è questa la vacanza di lusso che tutti desideriamo fare almeno una volta nella vita. Un’esperienza che passa per lo splendido alloggio in stile glamour situato nel cuore della capitale.

A pochi passi da Piazza di Spagna, sulla cima di Trinità dei Monti, questo alloggio extra lusso garantisce un pernottamento unico. Completa l’offerta anche una jacuzzi emozionale.

Casa Glam, Piazza di Spagna. Roma

Fonte: Airbnb Press Room

Casa Glam, Piazza di Spagna. Roma
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Posti incredibili Viaggi

In questo villaggio non esistono automobili. E si cammina sui tetti

Esistono luoghi, da qualche parte del mondo, che sembrano sospesi nel tempo e nello spazio. Destinazioni che per storia, architettura e tradizioni non hanno nulla a che vedere con tuto ciò che già conosciamo. Territori che incantano e stupiscono, passo dopo passo, e che si trasformano in nuove e inedite avventure che tutti dovremmo vivere almeno una volta nella vita.

Masuleh è uno di questi. Si tratta di un villaggio solitario e silenzioso in cui risiedono meno di 500 anime, la cui vita è scandita da ritmi lenti e assolutamente lontani dal caos e dal disordine che contraddistinguono, invece, i luoghi che conosciamo.

Qui non ci sono strade trafficate, perché non ci sono automobili. Al contrario ci si sposta camminando ad alta quota, passeggiando sui tetti che collegano una parte e l’altra del villaggio. Benvenuti a Masuleh.

Il villaggio sospeso

Ci troviamo in Iran, nel cuore della catena dei monti Elburz, a circa 30 chilometri da Fuman. È qui che si trova un piccolo villaggio fondato nel X secolo e oggi abitato da meno di 500 persone.

Arroccato alla montagna, e avvolto suggestivamente da una fitta nebbia, Masuleh è situato a un’altitudine di circa 1000 metri, ed è circondato tutto intorno da foreste selvagge e rigogliose, mentre ai suoi piedi scorre il fiume Masuleh Rud-Khan.

Lo scenario, che appare in tutta la sua suggestione davanti agli occhi di chi guarda, sembra quello di una cartolina. Un piccolo e magico presepe che invita alla scoperta di un ritmo di vita lento e lontano da quello che conosciamo.

Ma non è solo il paesaggio di Masuleh ad affascinare, quanto più la sua architettura. Le case del villaggio, che si addossano l’un l’altra fino a riempire quel dislivello di circa 100 metri, ospitano tetti pedonali che sostituiscono le strade. È attraverso i terrazzi piani che gli abitanti del villaggio possono spostarsi da una parte all’altra del luogo. E questo è l’unico modo che hanno per farlo.

A Masuleh, infatti, non esistono automobili, né motorini. Il dislivello che caratterizza il villaggio, gli stretti vicoli e gli scalini realizzati per attraversare il territorio e salire nella parte alta, hanno impedito la loro circolazione. Eppure, questa assenza, non fa che rendere ancora più affascinante e straordinario questo villaggio sospeso.

Masuleh

Fonte: 123rf

Masuleh

Masuleh, passeggiando sui tetti

È un posto incredibile, Masuleh, che si trova lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa. La presenza dei viaggiatori, qui, è piuttosto rara anche se una visita nel villaggio merita davvero il viaggio. Per raggiungerlo è possibile prendere un autobus che parte da Fuman ogni giorno durante la stagione estiva.

La storia di Masuleh inizia poco prima dell’anno 1000, ma il villaggio che vediamo adesso è il risultato di una costruzione postuma realizzata a circa 6 chilometri di distanza dal primo insediamento di cui ormai non resta quasi niente. Avendo scelto un terreno con un importante dislivello, gli abitanti hanno pensato di creare un sistema di strade alternative sfruttando i tetti delle case che comunicano tra di loro.

Le case, che sono realizzate in legno, mattoni e pietre, sono addossate l’un l’altra creando marciapiedi e cortili che rendono il villaggio completamente pedonale. Non esiste un vero e proprio confine tra edifici privati e spazi pubblici e, anzi, gli spazi sono condivisi. Su quei tetti la gente passeggia, s’incontra e trascorre un tempo che sembra sospeso.

Masuleh

Fonte: 123rf/bluemoon1981

Masuleh
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La scoperta “impressionante” su una linea ferroviaria

Non è ancora stata completamente ultimata, ma questa linea ferroviaria ha già fatto parlare molto di sé. In passato perché imprenditori e albergatori della zona hanno espresso preoccupazione sul fatto che i binari avrebbero diviso in due la loro città (ma anche per questioni ecologiche), adesso perché vi è avvenuta un’interessante scoperta.

Il Treno Maya, un novo modo di esplorare il Messico

La linea ferroviaria in questione è quella del Treno Maya, una novità pensata per rilanciare il turismo in Messico. Nuovi binari ad alta velocità che attraverseranno più o meno 1500 chilometri ma che, sfortunatamente, andranno a distruggere diversi ettari di foresta per “unire” le varie attrazioni turistiche di questo territorio.

Un’imponente infrastruttura che il governo messicano vuole far diventare persino un nuovo simbolo del Paese, della sua efficienza e competenza. In sostanza, questa ferrovia attraverserà Chiapas, Tabasco, Campeche, fino alla penisola che si affaccia sul Golfo e i Caraibi. Un’opera da 7 miliardi di dollari che è stata presentata come green e sostenibile, anche se le cose non sembrerebbero così.

Secondo quanto comunicato lo scorso anno, il Treno Maya unirà il Messico del Sud con i siti archeologici, i monumenti aztechi e le famose spiagge dello Yucatán e di Quitana Roo. Il tutto entro la fine del 2023.

Un nuovo piano ferroviario criticato dalle popolazioni locali, ma anche da esperti ambientalisti, attivisti, associazioni e difensori dei diritti umani. Nonostante questo, i quasi 1.500 chilometri di ferrovia continuano ad essere costruiti, a tal punto che ci è appena avvenuta un’interessante scoperta.

La scoperta avvenuta durante i lavori per il Treno Maya

I ricercatori dell’Istituto Nazionale messicano di Antropologia e Storia (INAH) hanno scoperto un “imponente” (come definito da loro) complesso architettonico preispanico durante i lavori di recupero archeologico sulla sezione 5 a sud del Treno Maya, nello stato di Quintana Roo.

Una situazione che costringerà a modificare il percorso originale della realizzazione. A tal proposito il direttore generale della dipendenza, Diego Prieto Hernández, come riportato dai media locali ha precisato: “Sono in corso gli adeguamenti ingegneristici per poter proteggere un imponente sito archeologico che abbiamo riconosciuto come Paamul 2“. Ed eccezionale Paamul 2 lo è davvero, in quanto sono stati rinvenuti più di 300 edifici, alcuni con altezze superiori agli 8 metri. L’obiettivo è farlo diventare un corridoio archeo-ecologico per garantirne la conservazione.

Prieto Hernández ha anche fatto sapere che il lavoro di archeologia subacquea nelle grotte e nei cenote allagati nella stessa sezione stanno per iniziare. Da qua si pensa di poter recuperare molti materiali preziosi paleontologici e archeologici.

Allo stesso tempo, il direttore ha riferito anche che i tour di prospezione archeologica sono stati completati nella sezione 5 nord, dove saranno scavate poco più di 180 strutture.

Ma non è la prima volta che durante i lavori del Treno Maya e quelli di salvataggio vengono fatte scoperte. In questi anni, infatti, si dice che siano stati portati alla luce (fino a questo momento) 1385 edifici Maya di natura domestica e rituale relativamente completa, più di 300 vasi, alcuni dei quali con scritte, e persino 423 sepolture umane.

Tuttavia, anche se non c’è ancora un quadro completo di tutto quello che è stato ritrovato finora, l’Istituto Nazionale messicano di Antropologia e Storia e dai media ha fatto sapere che le scoperte dovute ai lavori del Treno Maya coprono un lungo periodo della storia di questa popolazione.

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Perché è il momento migliore per andare in Irlanda

La compagnia di bandiera irlandese Aer Lingus ha lanciato una promozione per volare in Irlanda a prezzi bassissimi. La promozione è valida fino alla mezzanotte di lunedì 19 settembre per viaggiare in nell’Isola di Smeraldo a partire dal 1° ottobre e fino al 15 febbraio del 2023.

I prezzi dei biglietti aerei partono da 29,99 euro a tratta e ci sono voli dai principali aeroporti italiani, tra cui Milano Linate, Milano Malpensa, Venezia, Roma Fiumicino, Napoli, Verona e Pisa diretti a Dublino.

Un’occasione imperdibile per gli amanti dell’Irlanda e di tutto ciò che è irlandese – dalla birra ai paesaggi selvaggi, dalla musica alle feste tradizionali – per organizzare una vacanza, anche breve.

Cosa vedere a meno di un’ora da Dublino

Se Dublino la conoscete come le vostre tasche, è tempo di scoprirne i dintorni. A meno di un’ora dalla Capitale della Repubblica d’Irlanda, ci sono tantissime attrazioni che meritano di essere viste. Tra i luoghi che vi consigliamo vivamente c’è sicuramente la Contea di Meath, nell’Ireland Ancient East, una delle zone più storiche dell’Irlanda, ma spesso poco frequentata dai visitatori che preferiscono fermarsi in città o puntare dritti verso le più celebri mete turistiche.

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Fonte: @SiViaggia

Il sito di Brú na Bóinne nella Contea di Meath

Questa zona verdissima ci ha colpiti particolarmente: ruota intorno alla Boyne Valley, scavata dall’omonimo fiume, che ha fatto da sfondo a numerosi eventi che reso l’Irlanda l’isola che è oggi. Qui ci sono siti celtici, come Brú na Bóinne, che risale a 5000 anni prima di Cristo, con il tumulo di Knowth, che abbiamo visitato e che è il luogo dove è nato Halloween (per chi decide di festeggiare questa ricorrenza questo è il luogo migliore del mondo).

Ci sono maestosi castelli Normanni, come quello di Trim, dove è stata scritta la storia d’Irlanda e dove sono state girate alcune scene del film “Braveheart” con Mel Gibson nel 1995.


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Ci sono altri luoghi così famosi da essere apparsi anche alla Tv. Giusto per citarne uno, “Il trono di spade”, che è stato ambientato sul fiume Boyne, scelto come migliore location per rappresentare il “Mare Stretto”.

Ci sono poi antichi villaggi dalle case colorate con ricche tradizioni gastronomiche. Come Drogheda, una cittadina Normanna a una cinquantina di chilometri da Dublino dove molti “dubliner” si sono trasferiti a vivere negli ultimi anni.

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Fonte: 123rf

Trim Castle, il leggendario castello di “Braveheart”

Imperdibile Irlanda

Per chi ha più tempo per muoversi in Irlanda non c’è che l’imbarazzo della scelta. Oltre ai “classici”, come le Cliffs of Moher, il Ring of Kerry, il famoso ponte di corda Carrick-a-Rede o le Giant’s Causeway, ogni angolo dell’isola ha il suo bel perché. Vi suggeriamo un paio di luoghi insoliti da visitare, dove scoprire la vera Irlanda e respirare lo spirito Irish.

Il primo è il cuore verde d’Irlanda e si chiama Hidden Heartlands ed è perfetto per chi ama fare attività all’aria aperta. Questa regione poco conosciuta (“hidden”, nascosta) si trova nel cuore (“heart”) dell’isola ed è facilmente raggiungibile dalle principali città: Dublino dista solo un’ora e mezza e Galway un’ora esatta.

Fonte: iStock

Il verde delle Hidden Heartlands in Irlanda

È attraversata dal fiume Shannon, che a sua volta dà origine a canali, specchi d’acqua e “lough” (laghi), come Lough Allen, Lough Ree e Lough Derg. Lungo le vie d’acqua si possono fare piacevoli gite in barca e sport, dal nuoto alla canoa, dalla pesca al SUP. È facile anche noleggiare una barca senza patente e dormirci dentro, un ottimo modo per trascorrere una vacanza seguendo la Shannon Erne Waterway e toccando luoghi incantevoli come Killaloe, nella Contea di Tipperary.

Le tante vie ciclabili e i sentieri permettono di godersi il paesaggio ed esplorare i piccoli villaggi della zona, ma anche le sue bellissime dimore storiche e i castelli in modo slow.

La città più famosa di questa zona è Athlone, con il suo splendido castello del 1200. In questa cittadina si trova lo Sean’s Bar: aperto nel 900, è il più antico pub d’Irlanda.

L’altro luogo consigliato è il Nord della Contea di Mayo, una delle zone più autentiche e incontaminate del Paese. Pittoresche cittadine colorate affacciate sui fiumi o direttamente sull’oceano, siti archeologici di ere preistoriche e legati alla storia e alla cultura irlandese – incluso San Patrizio, patrono d’Irlanda – e paesaggi che regalano scorci meravigliosi della natura dell’Isola di smeraldo.

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Fonte: 123rf

Dún Briste a Downpatrick’s Head, nella Contea di Mayo

Il punto di partenza di questo tour è la cittadina di Ballina, famosa per la pesca al salmone e per queto sopranominata la “salmon capital of Ireland”. Tra le attrazioni principali di questa zona ci sono i Céide Fields, nei pressi del delizioso villaggio di pescatori di Ballycastle (un luogo poco turistico ma che merita assolutamente una visita). È considerato il sito neolitico più vasto d’Irlanda e si ritiene contenga il sistema di campi coltivati e muratura divisorie più antico tra quelli scoperti finora (circa 3500 a.C.).

Non lontano da Ballycastle e da Ballina, si trovano le scogliere di Downpatrick’s Head. Questa zona fa già parte della Wild Atlantic Way, la strada segnalata più lunga del mondo e la più panoramica d’Irlanda. Il suo Dún Briste, “forte rotto”, un faraglione singolo che spunta dalle acque impetuose creatosi dal crollo di una parte di scogliera durante una forte tempesta nel 1393, è diventato il simbolo di tutta la zona.

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L’inedita location italiana dove è stato girato “Indiana Jones 5”

Quando si pensa a un viaggio avventura non può che essere alla “Indiana Jones”. La magica Petra, in Giordania, in “Indiana Jones e l’ultima crociata”, la città di Kandi, nello Sri Lanka, in “Indiana Jones e il tempio maledetto”, Kairouan, “la città sacra della Tunisia”, in “Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta” o Abiquiu, nello Stato americano del New Mexico, nell’ultimo film della saga “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo”.

Indiana Jones 5” non è da meno quanto a location inedite. Nel nuovo film, che vede ancora protagonista Harrison Ford (forse per l’ultima volta), c’è anche un po’ d’Italia. Ecco dove sono state girate alcune scene dell’ultimo episodio dell’avventurosa saga cinematografica che uscirà nelle sale nel 2023.

Italia, set di “Indiana Jones 5”

Dopo i deserti, le rovine Maya e i templi Indù, il mitico Indy si troverà ad affrontare incredibili avventure nella nostra Sicilia. Tante sono le location siciliane che vedremo nell’ultimo episodio della saga, “Indiana Jones 5”.

Città d’arte, ma anche borghi e luoghi noti ai turisti di tutto il mondo. E anche qualche località inaspettata, a cui è stato rifatto un po’ il look affinché il periodo storico sia quello degli Anni ’70 in cui è ambientata la storia.

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Fonte: iStock

L’isola di Ortigia a Siracusa

Sui social sono apparsi post di Harrison Ford in giro per la Sicilia. Il primo ciak è stato sull’isola di Ortigia, quel piccolo lembo di terra che affiora lungo la costa orientale, dove sorge la parte più antica di Siracusa, tanto da essere considerato il vero centro storico della città. Protagonisti nel film sono il Castello Maniace del 1200 e il parco archeologico della Neapolis, in particolare l’Orecchio di Dionisio e la Grotta dei Cordari.

Poi è stata la volta di Cefalù. I set sono quelli sul lungomare, tra piazza Bagni Cicerone, il molo, via Porpora e la famosissima piazza del Duomo, dove ci aspettiamo scene avvincenti tra fuoco e fiamme.

Fonte: Thinkstock

La splendida Cefalù

 

Tante le location siciliane che vedremo ce ne sono alcune nel trapanese, da Segesta e Castellamare del Golfo alla Tonnara del Secco di San Vito lo Capo, uno dei luoghi simbolo di questo territorio.

E, infine, set eccezionale sarà anche Marsala, con la Riserva della laguna dello Stagnone, un luogo magico, fuori dal tempo, dove è ambientata la scena di uno yacht che affonda.

Ci aspettiamo che questi luoghi, alcuni già molto noti ai turisti, saranno presi d’assalto dai visitatori non appena il film sarà uscito nelle sale di tutto il mondo.

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Fonte: 123rf

La Riserva della laguna dello Stagnone a Marsala