Un paesaggio unico, mozzafiato. Tipico delle vallate in cui l’azione modellante dei ghiacciai ha agito per millenni, regalando scorci dalla bellezza suggestiva e assolutamente indimenticabili. La Valle Orco inizia a Pont Canavese e si estende fino al Colle del Nivolet, esattamente dove il Piemonte confina con la Valle d’Aosta. E in particolare nella zona protetta più antica d’Italia, il Parco del Gran Paradiso, che ne ospita una parte.
Valle Orco, cosa fare e cosa vedere
Un luogo in cui perdersi totalmente e in cui programmare escursioni all’insegna della natura e della voglia di immergersi in un paesaggio che vi lascerà senza parole a ogni passo. La meta ideale per gli amanti del trekking, dell’arrampicata (è qui che all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso è nato il free climbing italiano), dell’alpinismo e per chiunque voglia godere della possibilità di seguire un itinerario esclusivo per le proprie avventure a piedi o in bicicletta. Ma anche in cui poter osservare da vicino la bellezza unica della fauna del posto, tra marmotte, camosci, volpi, stambecchi, aquile e tutto ciò che nasce e vive nella natura più incontaminata e selvaggia.
Una valle spesso sottovalutata poiché distante dalle grandi città e quindi poco conosciuta. Ma che proprio grazie a questa sua riservatezza e minor visibilità è riuscita a tenersi alla larga dal grande turismo di massa. Preservandosi in tutta la sua bellezza e regalando a chi la voglia visitare dei momenti di vero relax, lontano dal caos e dai ritmi frenetici a cui si è soliti, per abbracciare uno stile di vita più lento e attento. Immersi in paesaggi unici e itinerari mozzafiato.
Per esempio sostando a Cuorgnè, un borgo dal cuore medievale o a Sparone, visitando la Chiesa di Santa Croce, in località la Rocca, edificata nel X secolo. O ancora a Ceresole meta amata dai re che l’hanno impreziosita con titolo di “Reale” e che vanta il famoso e grande Lago di Ceresole.
La leggenda della Valle Orco
Ma non solo. Perché la Valle Orco racchiude in sé molto di più. Il suo nome, infatti, è legato a una leggenda che narra della presenza, proprio in queste terre, di due orchi, moglie e marito. Una coppia dall’animo gentile e che, sempre secondo la leggenda, viveva serena e in modo pacifico con gli abitanti della vallata. Un giorno, però, sfortunatamente, la Valle Orco fu invasa da dei draghi, il cui nascondiglio negli anfratti della montagna ne celava l’esistenza. Animali aggressivi con l’uomo e saccheggiatori di villaggi a causa del loro interesse per l’oro. Da quanto si narra, i due orchi cercarono di fermare l’avanzata dei draghi, proteggendo gli abitanti della zona e rimanendo vittime del loro fuoco.
Per vendicarli, furono gli stessi abitanti a organizzare un’imboscata ai draghi, uccidendoli uno per uno. E dedicando la valle ai loro amici perduti, chiamandola appunto Valle Orco. Una storia affascinante, che regala un’atmosfera carica di fascino e magia a questo luogo. Donando a chi lo visita la possibilità di circondarsi della bellezza della natura e della meraviglia di sentirsi raccontare le fantastiche storie che si tramandano tra i suoi boschi, fiumi e angoli nascosti e ancora da scoprire.