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L’Arco di roccia naturale più grande d’Europa è un incanto

No, non è un caso che proprio qui siano state girate alcune scene de Le Cronache di Narnia: la Porta di Pravčická è un vero spettacolo, una di quelle formazioni naturali che lasciano davvero a bocca aperta. Si tratta dell’arco naturale più grande d’Europa frutto di milioni di anni di alterazioni, corrosioni ed erosioni delle sue parti meno resistenti.

La sua fama è dovuta anche al paesaggio circostante, che riesce a essere spettacolare in ogni momento dell’anno: dal verde acceso della primavera alle tonalità calde dell’autunno, tutto intorno a questo arco sembra essere magico.

La storia della Porta di Pravčická

Come abbiamo già accennato, la Porta di Pravčická ha milioni di anni. Si trova nella Svizzera Boema, in Repubblica Ceca, precisamente vicino al suggestivo villaggio di Hřensko noto per essere tanto bello da sembrare uscito da una fiaba. Ufficialmente, questo arco naturale ha iniziato ad avere un vero e proprio rilievo turistico all’inizio del 1800, quando venne considerato un’attrazione da parte degli abitanti della zona.

Pravcicka Gate: l'arco di roccia naturale più grande d'Europa

Proprio nel 1826, per la sua forte attrattiva, ai piedi dell’arco fu costruita una locanda: i proprietari avevano intuito che avrebbero fatto una fortuna e così è stato, perché venendo a conoscenza della straordinaria formazione rocciosa e della possibilità di pernottarvi accanto, i turisti iniziarono ad arrivare da ogni parte d’Europa. Tra questi c’erano anche diversi artisti e letterati. Noto è il soggiorno di uno degli scrittori più famosi al mondo, Hans Christian Andersen.

L’hotel ai piedi della Porta di Pravčická

Nel 1880 la locanda venne acquistata dal duca Edmund Clary-Aldringen, che decise di realizzare al suo posto il suo castello per le vacanze in Repubblica Ceca. Il duca chiamò il castello Sokolí hnízdo, ovvero Nido del Falco, e lo realizzò in meno di un anno. Tuttavia, anche l’aristocratico dovette cedere alle potenzialità turistiche della Porta di Pravčická, che continuava a richiamare migliaia di visitatori. La prima cosa che fece fu realizzare un ristorante all’interno del castello. Poi, decise di convertirlo in un hotel con 50 letti.

Pravcicka Gate, l'arco di roccia naturale più grande d'Europa

Ancora oggi si può soggiornare in questo hotel per avere una visione privilegiata dell’arco naturale e, in più, si organizzano anche dei piccoli tour per andare alla scoperta di un’altra preziosa area naturale, le Edmund Gorge (proprio dal nome del duca) tre gole che si aprono all’interno del canyon a ridosso del fiume Kamenice, con suggestive cascate e ampie aree gorgolianti d’acqua cristallina.

Cosa fare e cosa non fare alla Porta di Pravčická

Anche se questo splendido arco di roccia può apparire molto solido e duraturo, in realtà è estremamente fragile. Anzi, è tanto fragile che sono molti gli scienziati e i geologi che si chiedono come sia possibile che questo ponte di roccia, alto 16 metri, largo otto e spesso 26 metri, non sia crollato per via della costante erosione. Sul punto più vicino all’acqua del fiume, infatti, si sono creati dei buchi e degli sbriciolamenti di non poco conto. Per questa ragione, non è possibile accedervi.

Una foto del Pravcicka Gate, l'arco di roccia naturale più grande d'Europa

Ciononostante, sono accessibili diversi punti panoramici dotati di ringhiera: uno si trova proprio sotto l’arco, mentre un’altro si trova leggermente più in alto, alle spalle dell’hotel, e vi si arriva grazie all’apposita scala di ferro. Infine, è praticabile un sentiero escursionistico che permette di fare il giro completo attorno all’arco e di inoltrarsi tra le aree boschive, respirando aria pulita e fresca.

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Il nuovo studio che dimostra perché fa bene viaggiare

La pandemia ci ha costretti in casa per lungo tempo, e mai come quest’estate abbiamo voglia di tornare ad esplorare il mondo. Viaggiare è un piacere e una grande emozione, equamente divisa tra chi ama andare all’avventura e non riesce a stare mai fermo e chi invece preferisce approfittarne per concedersi un po’ di relax. In ogni caso, ora abbiamo un motivo in più per partire: un nuovo studio rivela infatti tutti i benefici per la salute che possiamo trarne.

Viaggiare fa bene: il nuovo studio

In questa estate di caos, segnata da grandi difficoltà per chi vuole mettersi in viaggio in aereo o in auto (leggasi alle voci: aeroporti in crisi e caro gasolio), gli italiani hanno voglia di godersi una meritata vacanza. Sono più di due anni che, tra lockdown e restrizioni, concedersi più di un fine settimana – e pure senza allontanarsi troppo da casa – è quasi un’impresa impossibile. Ma ora i Paesi riaprono le frontiere e il turismo torna a sbocciare, pur con tutti i problemi del caso.

Le statistiche lo rivelano: secondo diverse indagini, quest’anno gli italiani sono propensi a non badare a spese per le loro vacanze, arrivando persino a prenotare più partenze nel giro di pochi mesi, quasi a volersi rifare del tempo perduto. E ora un nuovo studio ci offre un altro motivo per preparare subito le valigie. Secondo quanto scoperto da alcuni ricercatori austriaci, che hanno preso a campione un gruppo di manager, un weekend lungo quattro giorni è sufficiente per ridurre lo stress. Un beneficio che, stando alle evidenze, si prolunga addirittura per cinque settimane dal rientro a casa.

Insomma, concedersi una pausa dagli impegni quotidiani è non solo divertente e rilassante, ma anche un vero e proprio toccasana. Tuttavia, dire addio allo stress non è l’unico vantaggio che possiamo ottenere viaggiando: diversi altri studi hanno portato a galla numerosi benefici per la salute mentale e fisica. Tutto porta dunque ad un’unica conclusione. Ovvero, zaino in spalla: è tempo di partire.

I benefici per chi viaggia

Non riesce difficile immaginare che viaggiare possa avere indubbi benefici psicologici: a parlarne è Adam Galinsky, psicologo sociale della Columbia University di New York, che spiega come vivere esperienze al di fuori di quelle quotidiane aumenti la flessibilità cognitiva e stimoli la creatività. Importante, in questo caso, è uscire dalla nostra zona di confort e tuffarci in avventure diverse che ci portino ad ampliare i nostri orizzonti – oltre a permetterci di conoscere qualcosa in più sulla cultura e le tradizioni del luogo che visitiamo.

Ma c’è di più: alcune ricerche hanno evidenziato che viaggiare fa bene anche per il cuore. Secondo diversi studi, un paio di viaggi l’anno riducono il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari addirittura fino al 20-30%. Quali sono le esperienze da cui possiamo trarre maggiori benefici? In realtà, non c’è una risposta univoca: alcuni si sentono più a proprio agio nell’organizzare le proprie vacanze in maniera precisa e puntuale, senza lasciare nulla all’immaginazione. Altri invece preferiscono andare all’avventura, prendendosi anche il rischio di qualche spiacevole inconveniente. L’importante è lasciarsi lo stress alle spalle, vivere il momento e catturare ogni occasione possibile per stimolare la propria fantasia.

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Migliaia di lucciole accendono queste grotte: è magia

La Nuova Zelanda è un paese che sa sempre come stupire il visitatore, ma anche chi ci abita, con le meraviglie della sua natura. Una delle attrazioni principali e che meritano di essere ammirate dal vivo almeno una volta nella vita è quella delle Waitomo Caves o Glowworm Caves. Si tratta dei due nomi con cui sono note delle grotte calcaree che si trovano nella parte settentrionale dell’isola e in cui alcuni insetti luminosi danno spettacolo. Il fenomeno è a dir poco straordinario e a renderlo speciale ci pensano degli animali che sono in tutto e per tutto simili alle lucciole. In questa zona, infatti, il buio viene “squarciato” da una miriade di piccoli bagliori di vario colore.

Le grotte neozelandesi hanno un’origine antichissima visto che si sono formate 30 milioni di anni fa grazie all’azione dell’erosione carsica. Le larve che popolano le Waitomo Caves sono note con un nome piuttosto singolare, Glow-Worm, appartenenti alla famiglia dell’Arachnocampa luminosa. Se ne trovano a milioni ed è inevitabile che la loro luce vada a irradiare le caverne, dando vita a una sorta di “cielo” stellato. Come già sottolineato, poi, a rendere unico il fenomeno ci pensa la varietà dei colori: si va dal verde al blu, oltre alle loro diverse tonalità.

La prima esplorazione delle grotte

Non esiste niente di simile in nessun’altra parte del mondo, dunque bisogna recarsi soltanto in Nuova Zelanda per trovarsi di fronte questo spettacolo luminoso, una vera e propria manna dal cielo per i visitatori più romantici. La scoperta delle grotte neozelandesi risale addirittura al XIX secolo. Nel 1887, infatti, un capo Maori del posto, tale Tane Tinorau, esplorò le caverne per la prima volta in assoluto insieme a Fred Mace, un geometra di nazionalità britannica. In realtà gli stessi Maori sapevano perfettamente della presenza delle lucciole, anche se non si erano mai spinti in profondità per verificare di persona.

Migliaia di lucciole alle Waitomo Caves

Fonte: 123RF

I bagliori di luce presso le Waitomo Caves

I turisti attirati dal fenomeno luminoso

La prima esplorazione della storia della Waitomo Caves non fu comunque un’impresa semplice. Anche a causa degli scarsi mezzi dell’epoca, Tinorau e Mace si avventurarono su una zattera di fortuna per navigare nel torrente interno alle grotte. I viaggi successivi hanno poi permesso di scoprire anche le splendide formazioni calcaree e altri accessi delle caverne. Come è facile immaginare, al giorno d’oggi un’attrazione del genere fa approdare in Nuova Zelanda un numero impressionante di turisti. Si tratta di ben mezzo milione di visitatori ogni anno che non vedono l’ora di essere illuminati dalle lucciole presenti in un luogo tanto magico.

Tra l’altro, la vegetazione è molto folta e riesce a creare dei filtri di luce e ombre intriganti che poi si proiettano sulle pareti di roccia. Il momento ideale per assistere al fenomeno luminoso è la mattina presto, con la nebbia di questo momento della giornata che contribuisce a rendere il tutto più misterioso. Impossibile calcolare il numero esatto di larve che brillano in cielo, forse centinaia di migliaia, ma l’importante è che siano affamate: sì, perché più questi insetti sono alla ricerca di prede e maggiore sarà il loro bagliore per una luminosità che sarà difficile dimenticare per tutta la vita.

Luci e magia nelle Waitomo Caves

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Le magiche luci delle Waitomo Caves
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Vacanze a New York: il sogno americano low cost

Visite ai musei, spettacoli e gallerie, nella città che non dorme mai le cose da vedere sono talmente tante che a volte non si ha il tempo e il budget a disposizione per visitarle tutte. New York è una città affascinante, ma anche molto costosa, però non c’è bisogno di svuotare il conto in banca per vivere in pieno l’atmosfera della Grande Mela, ci sono parchi, edifici ed eventi che possono essere gustati gratuitamente.

Le attrazioni immerse nel verde

Verde ed edifici urbani possono convivere tranquillamente e New York lo dimostra con luoghi immersi nella natura. Con aree gioco per i bambini, laghi e statue, Central Park è l’attrazione a costo zero in cui scoprire un angolo della metropoli. Uno dei simboli è lo Strawberry Field Memorial, un giardino dedicato a John Lennon, in cui accanto a piante e fiori è possibile ammirare un mosaico con la scritta “Imagine” in stile pompeiano. Per le famiglie l’associazione che gestisce il parco mette a disposizione un’escursione di circa 90 minuti totalmente gratis in cui scoprire i paesaggi e gli ecosistemi presenti nel luogo.

Central Park non è l’unica attrazione immersa nel verde, Governors Island, raggiungibile attraverso un traghetto che costa pochi dollari, nei suoi 70 ettari ospita aree dedicate al minigolf, percorsi ciclabili e permette di fare il classico pic-nic. Nella zona nord-orientale di Prospect Park, c’è poi il Brooklyn Botanic Garden con giardini, serre, fiori e meravigliosi laghetti, che da marzo a novembre può essere visitato gratuitamente il venerdì.

Veduta dall'alto di Central Park

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La bellezza e la natura di Central Park

Alla scoperta della vera New York

Per ammirare le opere d’arte presenti nella Grande Mela non bisogna andare necessariamente in un museo, ma ci si può recare nella Grand Central Terminal. Non è una semplice stazione ferroviaria, ma la più grande del mondo, con tanto di soffitti affrescati e l’orologio che è diventato il simbolo di questo posto con le sue quattro facce. Lo stesso discorso vale per la New York Public Library, una delle più frequentate della città americana. All’interno sono presenti libri antichi e introvabili, oltre ad esposizioni particolari, come ad esempio quella dedicata a Winnie-the-Pooh, il celebre orsetto dei cartoni animati. E che dire del Brooklyn Brewery? A New York anche un birrificio può trasformarsi in un’esperienza indimenticabile. Il tour all’interno dell’edificio termina con la degustazione di una buona birra artigianale, spendendo pochi dollari. Il bere può essere accompagnato poi dalla buona musica, meglio ancora se quella jazz del Barbès di Brooklyn che permette ogni sera di assistere a sessioni completamente gratuite.

Il Memorial costruito dopo l'11 settembre

Fonte: 123RF

Il Memorial dell’11 settembre

Quando si parla di musica, però, viene subito in mente un’altra forma d’arte, la pittura. Nella zona di Chelsea sono presenti numerose gallerie d’arte, tutte a ingresso gratuito e che fanno capire cosa significa la vita culturale a New York. Il National September 11 Memorial con le due grandi fontane costruite dove una volta sorgevano le Torri Gemelle è un’altra tappa fissa da accompagnare a una visita al vicino Memorial Museum dell’11 settembre, gratuita ogni martedì a partire dalle 17:00.

Infine, un viaggio a New York non può fare a meno di uno dei suoi simboli, la Statua della Libertà. Grazie ai traghetti gratuiti della linea Staten Island Ferry, si può ammirare questo inconfondibile monumento che domina il paesaggio newyorkese.

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Borghi Viaggi

Il suggestivo borgo italiano in cui regna la pace

C’è un borgo, nel nostro incantevole Paese, dove la pace è la parola d’ordine, ciò che lo rende più unico che raro. Tutto scorre all’insegna della bellezza e della tranquillità, ma anche sulla base di tradizioni culturali ed enogastronomiche tipicamente montanare.

Aieta, uno dei “Borghi più belli d’Italia”

Siamo ad Aieta, in provincia di Cosenza, un borgo di origine medievale che sorge all’interno delle maestosità del Parco nazionale del Pollino a 524 metri di quota sul livello del mare.

Un paesino di quasi 800 abitanti ma che, nonostante le sue minute dimensioni, è in grado di affascinare il viaggiatore grazie al suo paesaggio montano dove prendono vita diversi sentieri che conducono al Monte Ciagola, che vanta ben 1462 metri di altezza. Inutile dirvi che il panorama da lassù è magnifico, a tal punto che è possibile ammirare il mare del Golfo di Policastro.

Il centro storico di Aieta sorge a circa 12 chilometri dalla costa e passeggiandoci si è in grado di comprendere sin da subito il suo nobile passato medievale, il tutto anche annusando l’odore intenso della natura che lo circonda. Ma cosa vedere in questo borgo situato in posizione panoramica sulle colline dell‘Alto Tirreno Cosentino?

aieta calabria

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Lo splendido borgo di Aieta

Cosa vedere ad Aieta

Sono tantissime le testimonianze storiche e architettoniche che si susseguono in questo pittoresco borgo come, per esempio, il suo Palazzo Rinascimentale che rappresenta uno dei rari esempi di questo stile applicato all’edilizia civile nella regione Calabria. Vi basti pensare che è stato persino dichiarato Monumento Nazionale nel 1913.

Bellissima anche la Chiesa Madre di Santa Maria della Visitazione che risale al XVI secolo. Suggestivi gli affreschi e i dipinti su tavola custoditi al suo interno, ma anche il suo crocefisso in legno di artigianato meridionale e il suo prezioso organo di fattura napoletana, consegnato il 19 agosto 1673.

Da ammirare sono anche i resti del Convento dei Padri Minori Osservanti di San Francesco d’Assisi (1520), così come la Cappella di San Vito Martire (XVII secolo) che sorge a 800 metri dal centro storico. Merita una visita anche l’area archeologica di Monte Calimaro dove una grotta testimonia l’antico insediamento di Aieta Vetere.

La cavità è conosciuta con il particolare nome di Buco di Calimaro, un antro naturale dove aleggiano aliti di mistero e leggende popolari. Del resto, il suo ingresso è molto piccolo, ma il suo interno sembra non avere mai fine tanto che provando a scaraventarvi delle pietre, si può notare che esse rotolano senza mai raggiungere una meta, mentre il rumore si perde in un suono sordo. Per questo motivo, infatti, sulle sue dimensioni non c’è un vero e proprio accordo, ma solo diverse teorie contrastanti.

Secondo la tradizione popolare, il Buco di Calimaro nasconderebbe il tesoro di Aieta Vetere, anche se questa antica città situata sul Monte Calimaro qui non c’è mai stata: i resti presenti sul fianco della montagna sono quelli di un antico avamposto militare che venne edificato a controllo delle valli sottostanti.

Infine, i viaggiatori dallo spirito romantico non possono certo perdersi una passeggiata tra le pittoresche stradine del borgo tra cui spicca il Vicolo dei Baci, così chiamato perché è uno dei più stretti d’Italia, di solo 52 centimetri.

centro storico di Aieta cosa vedere

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Il suggestivo centro storico di Aieta

Aieta e la sua natura

Come detto in precedenza, Aieta è circondata da una natura rigogliosa che infonde una meravigliosa sensazione di pace. Da queste parti, passaggi secolari di pastori, contadini, legnaioli e carbonai, conducono a boschi di cerri e faggi dove si può incontrare persino il bellissimo giglio rosso.

Ma non solo. Il borgo di Aieta è posto tra mare e montagna e allo stesso tempo è anche collegato, tramite una bella strada panoramica, ai centri costieri di Praia a Mare e di Diamante, per poi passare ai pini loricati e alla natura montana che caratterizza il Parco del Pollino.

Tantissimi e facili sono i percorsi di trekking che portano il viaggiatore a scoprire i paesi di Papasidero, Laino Borgo e Laino Castello, mentre uno più impegnativo conduce sulla cima del Monte Ciagola.

Cosa vedere nei dintorni di Aieta

Se si decide di visitate Aieta, il borgo dove regna la pace, non può di certo mancare una sosta a Praia a Mare, sempre in provincia di Cosenza. Del resto, questa è una delle più ridenti e dinamiche mete turistiche di tutta la regione.

Il suo centro storico conserva alcuni monumenti di spicco come la Chiesa del Sacro Cuore e la Chiesa di San Paolo Apostolo, ma anche il caratteristico quanto suggestivo Santuario della Madonna della Grotta, così chiamato perché è posto all’interno di una grotta naturale creatasi dentro la collina.

Poi Diamante, il borgo più famoso della Riviera dei Cedri, che vanta tante altre attrazioni da poter ammirare e conoscere. Si distingue per essere una piccola roccaforte che abbraccia un avvallamento affacciato sul mare, ma anche per il suo nucleo urbano fatto di tanti vicoli intrecciati tra loro.

La chiesa più antica del paese è dedicata all’Immacolata Concezione. Risalente al XVII secolo, è legata a una leggenda che narra di un veliero diretto in Sicilia che improvvisamente si fermò nei pressi di Diamante. Al suo interno c’era la statua dell’Immacolata a cui fu edificata la chiesa.

Da non perdere, inoltre, la principale attrazione del borgo: i suoi murales. Da diverse anni, infatti, il suo centro storico è una sorta di museo a cielo aperto impreziosito da graffiti che raccontano storie molto importanti e da non dimenticare.

Infine, gli amanti del mare devono necessariamente correre a scoprire la Spiaggetta dell’Arcomagno a San Nicola Arcella che è una delle più suggestive e spettacolari di tutta la Calabria (e non solo). Da queste parti, infatti, svetta un maestoso arco di roccia che si specchia in stupendo mare turchese che lambisce una spiaggia a forma a mezzaluna, lunga circa 25 metri.

Ma non solo. Al fianco di questa insenatura prende vita la Grotta del Saraceno, una cavità naturale dove scorre una sorgente di acqua dolce, e oltrepassando l’arco naturale si può raggiungere e ammirare lo Scoglio dello Scorzone, un’enorme roccia calcarea il cui nome deriva dal termine calabrese di “vipera dei pollai”.

Insomma, il borgo di Aieta e i suoi dintorni sanno davvero accontentare i gusti di qualsiasi viaggiatore.

Spiaggia di Arcomagno calabria

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La Spiaggetta dell’Arcomagno
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Lo studio che spiega dove conviene viaggiare

Gli anni che stiamo attraversando, tra pandemia e crisi geopolitica, hanno portato a uno stravolgimento dell’economia mondiale con ovvie ripercussioni sulla forza delle diverse valute. Alla luce di tutto questo Ebury, un istituto finanziario specializzato in pagamenti internazionali e conversione valuta, ha condotto uno studio che ha analizzato i Paesi in cui si riscontrano i tassi di cambio più vantaggiosi per i viaggiatori europei.

Il report nel dettaglio

Stando a quanto emerge dal report, i tassi di cambio più vantaggiosi per i cittadini del vecchio continente si riscontrano in Argentina, così come in Egitto dove l’euro, rispetto a luglio 2021, si è apprezzato rispettivamente fino al 14,8% e del 4%.

Stessa situazione anche in Turchia dove, negli ultimi dodici mesi, la moneta europea è salita del 74,48% mentre nello Sri Lanka ha guadagnato il 57%.

L’euro, tuttavia, ha perso valore in Brasile, Messico e negli Emirati Arabi Uniti dove è sceso di quasi il 9,63%, del 13,26% e dell’11,55% rispetto al real brasiliano, al peso messicano nonché al dirham.

Per quanto riguarda il dollaro Usa, invece, il valore attuale è inferiore di quasi l’11,65% rispetto allo scorso anno, con una parità che crea qualche problema in più ai turisti europei nelle destinazioni nordamericane più gettonate.

Ma ora cerchiamo di capire insieme quanto può costare una vacanza nei Paesi in cui i tassi di cambio sono ancora vantaggiosi per gli europei.

Quanto costa una vacanza in Argentina

L’Argentina è uno di quei Paesi che, grazie alla sua bellezza, consente di fare mille viaggi in uno. Un luogo ricco di meraviglie che sono assolutamente ideali per tutti i gusti. A livello generale, i prezzi sono più o meno simili a quelli che si trovano in Italia, ma con alcune eccezioni.

Questo perché il peso è una moneta molto instabile e quindi, in determinate infrastrutture, si troveranno due categorie di prezzi, una per i locali (in peso) e una per gli stranieri (in dollari).

Per volare in Argentina è possibile trovare biglietti andata/ritorno per Buenos Aires, Cordoba e Puerto Iguazu a partire da 500 euro, sempre considerando, però, che a seconda della stagione i prezzi possono salire in fretta.

A livello di alloggi vi si può pernottare a tutti i prezzi, mentre per quanto concerne il cibo cenare in un ristorante di medio livello costa circa 15 euro. Ad alzare il budget per una vacanza sono i prezzi dei voli interni che, generalmente, sono piuttosto alti a causa dell’enorme estensione del Paese.

Quanto costa una vacanza in Egitto

Non ha di certo bisogno di presentazioni l’Egitto, un Paese con una storia antichissima e che è in grado di affascinare i viaggiatori provenienti da qualsiasi parte del globo.

A livello generale, i prezzi nel Paese delle piramidi sono generalmente molto bassi, specialmente se comparati con quelli europei. Anche in questo caso, i costi per i turisti non sono gli stessi applicati per la gente del posto. Molto tipica, tra le altre cose, è la tendenza a contrattare.

Per quanto riguarda gli alloggi è possibile soggiornare in resort lussuosi come in ostelli. Nelle grandi città, soprattutto durante la bassa stagione, è molto facile trovare hotel a prezzi stracciati. Dall’Italia, inoltre, partono diversi voli per questa terra, compresi quelli low cost.

Quanto costa una vacanza in Turchia

La Turchia è un Paese splendido in grado di unire Oriente e Occidente. Anche in questo caso i prezzi sono mediamente più bassi rispetto agli standard europei. Partendo dall’Italia, inoltre, non si hanno troppi problemi a trovare voli a prezzi convenienti, grazie alla vasta gamma di compagnie aeree low cost che servono il Paese.

Le sistemazioni sono disponibili per ogni fascia di prezzo e, in particolare, in grandi città come Istanbul la scelta è davvero ampia e variegata. Infine, il cibo in Turchia non è solo estremamente delizioso, è anche molto economico.

Quanto costa una vacanza in Sri Lanka

Dall’altra parte del mondo c’è lo Sri Lanka, un’isola che offre paesaggi mozzafiato e località incredibili. Tuttavia, l’esplosione turistica degli ultimi anni ha apportato diversi cambiamenti, pur rimanendo una terra autentica.

Il prezzo dei voli dipende molto dal periodo dell’anno in cui si desidera raggiungerlo, ma a livello generale si possono acquistare anche a circa 530 euro a persona, andata e ritorno.

I costi degli alloggi variano in base alla categoria dell’hotel, ma è bene sapere che nei fatti sono davvero accessibili a tutte le tasche.

I pasti, oltre a essere assolutamente gustosi, sono a prezzi molto economici.

Insomma, non resta che prenotare e partire verso questi Paesi che risultano ancora convenienti per i turisti europei.