Ormai non è una novità: il nostro Paese sta attraversando un periodo di forte siccità che, purtroppo, non è fatto positivo. Infatti, dai fiumi come il Tevere, o dai laghi di cui vi stiamo per parlarle, riemergono i resti di qualcosa che venne inabissato molto tempo fa. Nel primo caso è tornato alla luce un ponte romano antichissimo, in questo secondo, invece, quel che l’assenza di acqua ha riportato in superficie è ciò che rimane di un piccolo paese.
Laghi di Cancano, emerge il paese inabissato dalla diga
Ci troviamo in Valtellina, una regione geografica alpina situata in Lombardia. Proprio da queste parti prendono vita i laghi di Cancano, due bacini idrici artificiali immersi nelle meraviglie del Parco Nazionale dello Stelvio e dove, a causa della siccità, per la prima volta da 80 anni è emerso in parte il paese che si inabissò quando la diga fu costruita.
Vi basti pensare che la portata complessiva dei due invasi è di 187 milioni di metri cubi, e nessuno ricorda di aver visto il livello dell’acqua scendere così tanto.
Realizzati tra il 1922 e il 1956, si trovano in una zona che stupisce i visitatori per la grandiosità del suo ambiente nel quale spiccano, per l’appunto, i due grandi bacini artificiali.
Ciò che il basso livello di acqua ha rimesso in superficie sono i suggestivi resti degli edifici realizzati prima che venissero creati gli invasi, intorno agli anni 50 del secolo scorso.
Una sorta di fantasmi architettonici, scheletri ricoperti di sabbia e fango. Un annientamento che era stato prestabilito, programmato, ma che nonostante tutto cerca di tornare con tutte le sue forze.
Cosa fare ai laghi di Cancano
Alimentati dalle acque del fiume Adda, i laghi di Cancano sono poco distanti da Bormio e Valdidentro, in un’area del nostro Paese altamente suggestiva.
Raggiungerli non è difficile e la zona è facilmente accessibile a tal punto da poter regalarsi delle piacevoli soste. Ma ciò che toglie il fiato è lo spettacolo che si presenta agli occhi del visitatore: la pace e il silenzio avvolgono tutto il territorio e la visuale, dal canto suo, è magnifica anche grazie ai due laghi (soprattutto quando sono in piena) dall’acqua color turchese.
La zona è molto interessante sia per le famiglie, sia per chi vuole praticare delle attività sportive. Tantissime, per esempio, sono le splendide escursioni a piedi o in mountain bike che si possono fare.
Tra i vari sentieri da percorrere c’è quello che partendo dalle Torri di Fraele, due torri di età medievale situate in una posizione strategica della Valdidentro, percorrono la mulattiera N197 per arrivare alla Croce del Monte Scale, che offre una vista panoramica su tutta la vallata.
Dalla diga di San Giacomo, invece, si può seguire la Val Alpisella, precisamente lungo i sentieri N138 ed N138.1, dove vi sono le sorgenti dell’Adda e raggiungere così Livigno.
Ci sono, inoltre, diversi punti di osservazione per poter ascoltare il bramito del cervo e, se si è fortunati, scovare qualche esemplare anche da vicino.
Insomma, la siccità sta portando notevoli disagi anche ai laghi di Cancano, due perle preziose che, nonostante tutto, vale assolutamente la pena visitare.