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L’edificio più instagrammato di Parigi non è reale

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio a Parigi. Che sia per scoprire tutte le novità che ci sono in città, per nostalgia delle meraviglie della capitale francese o per una fuga romantica, quello che è certo è che la bellezza della Ville Lumière è destinata a incantare e stupire ogni volta, come se fosse la prima.

Dall’elegante e maestosa dama di ferro che domina la città e la rappresenta, alla suggestiva Rive Gauche, passando per i musei che custodiscono l’arte e la cultura del Paese e del mondo interno.

Tappa imprescindibile dei viaggi a Parigi è Montmartre, il quartiere dei pittori e degli artisti. Quello che custodisce il più antico cabaret della città, la meravigliosa Basilica del Sacro Cuore e i numerosi ristoranti in cui è possibile deliziarsi con le prelibatezze della gastronomia locale. È sempre qui che, durante una passeggiata, è possibile scorgere un edificio bizzarro e particolare che sembra affondare dietro a un prato verde. Si tratta della casa storta di Parigi, che poi storta non è.

Bentornati a Montmartre

Montmartre, dicevamo, è il quartiere iconico di Parigi che merita sempre una visita. Non una soltanto, intendiamoci. Per scoprire l’anima della città, nascosta tra le strade e le vie del XVIII arrondissement, infatti, è necessario indagare ed esplorare ogni angolo di questo luogo meraviglioso.

Situato sulla collina nella zona nord di Parigi, rappresentando il suo punto più alto, questo quartiere ha un fascino indescrivibile che seduce e conquista oggi, esattamente come ieri.

Una passeggiata qui sembra quasi trasportarci nel sogno della Belle Époque che rivive in qualche modo anche in quegli artisti di strada che popolano il quartiere. È sempre qui che troviamo alcuni dei simboli dell’intera città, come la Basilica del Sacro Cuore, il Moulin de la Galette e l’iconico Moulin Rouge. Ma anche il cimitero omonimo che ospita, tra le tante tombe, anche quelle di Stendhal, di Dalida e di Degas, per citarne alcune.

A Montmartre è presente anche il Café des 2 Moulins, il celebre locale che ha fatto da scenografia a uno dei film più amati di sempre: Il favoloso mondo di Amélie. È qui che si ferma a prendere un caffè chi viene in viaggio, sognando di essere proprio come la protagonista della pellicola.

C’è un altro luogo, però, che attira l’attenzione e la curiosità dei viaggiatori ispirati dalle numerose fotografie della città. Si tratta di una casa storta e in pendenza situata a pochi passi dalla Basilica del Sacro Cuore e diventata con gli anni la protagonista assoluta degli scatti parigini condivisi su Instagram. Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze perché nel quartiere degli artisti nulla è come sembra, neanche questa casa.

La casa storta di Parigi

Appare così, in tutta la sua prorompente particolarità questa casa storta che cadere da un momento all’altro. In realtà, quel momento non arriverà mai perché quella residenza altro non è che un normale palazzo parigino come tanti gli altri.

La pendenza è data dal particolare effetto ottico creato dalle persone attraverso la fotocamera dello smartphone o della macchina fotografica.

L’edificio, infatti, fa capolino proprio da un prato che è in pendenza. Inclinando di poco la fotocamera, la collina sembra completamente orizzontale, mentre l’edifico che appare dietro sembra sia per precipitare.

La casa storta di Montmartre è diventata col tempo uno dei luoghi più instagrammabili di Parigi, anche se in realtà come abbiamo visto si tratta solo di un’illusione. Se però volete creare delle foto di viaggio che stupiscano chi vi segue, allora vi basterà salire le scale che conducono alla Basilica del Sacro Cuore.

È proprio quando si attraversa l’ultima rampa che, sulla destra, un prato in pendenza rivela l’edificio. Prendete il vostro smartphone e scattate la fotografia migliore.

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Notizie Viaggi

Stivali, Patate e Ufo: cercasi nuovi alloggi straordinari e stravaganti

Le esperienze di viaggio che viviamo non smettono mai di stupirci, e non lo fanno solo perché ci permettono di esplorare le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo, le culture e le tradizioni dei popoli che incontriamo, ma anche perché è durante queste che possiamo scoprire e vivere in straordinari e inediti alloggi.

Negli ultimi anni, infatti, l’esigenza di vivere avventure esperienziali è stata assecondata dall’inaugurazione di hotel, strutture ricettive e case vacanza davvero uniche. Alcune di queste hanno dei design così stravaganti, bizzarri e inediti che sembrano davvero trasportarci in altre parti del mondo o dell’universo.

Airbnb, portale di affitti di case per brevi periodi, ha fatto di questo nuovo modo di vivere i viaggi un vero e proprio punto fermo dell’azienda, offrendo ai vacanzieri avventure davvero uniche. Basta fare un giro sul portale per scoprire gli alloggi incredibili da prenotare nel mondo. Eppure non bastano mai. È per questo che l’azienda ha dato il via alla caccia a nuove case pronte a stupire.

Fondo WOW: il nuovo progetto di Airbnb

Case a forma di stivale, alloggi che sembrano in tutto e per tutto navicelle degli alieni e poi, ancora, patate giganti all’interno delle quali dormire. Queste sono solo alcune delle proposte fatte dagli host di Airbnb, sicuramente le più apprezzate dei viaggiatori di tutto il mondo.

Ma se è vero che l‘esperienza è al centro di tutto quando viaggiamo, è vero anche che non c’è limite alla fantasia. L’obiettivo, del resto, è sempre lo stesso: vivere avventure al di fuori dell’ordinario.

Ed è a partire da questa consapevolezza che Airbnb ha lanciato il Fondo WOW, uno speciale progetto che invita designer, architetti o anche creativi visionari di tutto il mondo a realizzare nuove abitazioni da affittare sulla piattaforma.

Per questo ambizioso progetto sono previsti 100.000 dollari che saranno destinati ai 100 progetti più interessati per finanziare, in parte, la costruzione dei futuri alloggi che andranno direttamente nella sezione WOW.

Possono essere tende, barche o case galleggianti, e poi ancora castelli, mulini a vento, isole e arei, ma anche barche, alloggi sugli alberi e tende. Insomma una cosa è chiara: non c’è nessun limite alla fantasia.

Potato Hotel

Fonte: Airbnb

Potato Hotel, l’alloggio a forma di patata negli Stati Uniti

Come diventare un host WOW

Fino al 22 luglio sarà possibile inviare il progetto di un alloggio stravagante ad Airbnb per ottenere un finanziamento di 100.000 dollari. Le idee scelte, in tutto 100, riceveranno un aiuto concreto per dare vita alla propria creazione che poi diventerà un alloggio prenotabile sulla piattaforma.

Ad analizzare i progetti ci sarà un team di esperti che sceglierà quelli da realizzare in base all’originalità, alla fattibilità, al tipo di esperienza che gli ospiti vivranno all’interno dello spazio e alla sostenibilità.

In giuria anche Kristie Wolfe, una Superhost di Airbnb che gestisce alcuni degli alloggi più stravaganti e straordinari della piattaforma come Potato Hotel, Crystal Peak Lookout e la casa sull’albero a Big Island.

Come abbiamo anticipato sarà possibile inviare il progetto ad Airbnb, direttamente sul sito, fino alle ore 23:59 del 22 luglio. I 100 beneficiari del fondo saranno annunciati nei prossimi mesi così da poter iniziare i lavori e rendere gli alloggi WOW già prenotabili nel 2023.

Se avete dei grandi sogni per il futuro è questo il momento giusto per realizzarli.

UFO

Fonte: Airbnb

UFO, l’alloggio straordinario nel Regno Unito
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Europa Notizie orient express Viaggi

In Europa torna il vero e originale Orient Express

Se il prossimo anno è quello del ritorno di uno dei treni più iconici che abbiamo mai avuto in Italia, il 2024 è l’anno della ripresa di un convoglio davvero leggendario, ma in una veste nuova e assolutamente unica nel suo genere.

Nostalgie-Istanbul-Orient-Express, la leggenda continua

Sarà pronto per i Giochi Olimpici di Parigi del 2024 (per i cui la capitale francese si sta preparando alla grande) il nuovo treno di Orient Express che si ispirerà all’antico Nostalgie-Istanbul-Orient-Express.

Dopo quasi 140 anni che i primi treni di lusso di questo straordinario brand hanno cambiato per sempre il viaggio ferroviario, la leggenda continua con l’annuncio ufficiale del prossimo lancio del futuro Orient Express, quello originario fondato nel 1883 e reso celebre tra gli altri dai romanzi di Agatha Christie.

Fra due anni, quindi, potremo salire a bordo e sentir fischiare ben 17 carrozze originali Orient Express risalenti agli anni ’20 e ’30, tutte impreziosite da un arredamento eccezionale ma rivisitato in chiave moderna grazie al lavoro dell’architetto Maxime d’Angeac.

Alle origini il nome di questo treno era Extreme-Orient-Express e fu così leggendario da compiere quello che, all’epoca, era il viaggio più lungo di sempre tra Parigi e Tokyo, prima di fermarsi qualche anno e poi scomparire del tutto. Ma dopo un’attenta ricerca i suoi vagoni, ancora intatti, sono strati ritrovati in un tratto di ferrovia abbandonato al confine tra Bielorussia e Polonia. La cosa più incredibile è che sono ritornati alla luce tutti allineati in modo ordinato e, al loro interno, ancora ricchi di arredamenti e decorazioni in stile Art Déco.

Come è avvenuto il ritrovamento dei vagoni

Facciamo un passo indietro e torniamo nel 2015, anno in cui Arthur Mettetal, un ricercatore specializzato in storia industriale, realizzò un inventario mondiale dell’Orient Express per le ferrovie statali francesi, SNCF. Come un evento di serendipità, nel corso delle sue ricerche scoprì un video di un treno in pieno servizio, pubblicato da un utente anonimo su YouTube.

Fu così che iniziarono le analisi del video che portarono a scoprire l’insegna della stazione “Malaszewicze”, nome molto usato in Polonia. Grazie alla perseveranza e all’utilizzo di Google Maps e Google 3D, Mettetal si è messo sulla strada giusta. I tetti delle carrozze, visibili nelle vedute aeree, erano infatti quelli del Nostalgie-Istanbul-Orient-Express, ordinatamente allineate al confine tra Bielorussia e Polonia

Arthur Mettetal, a quel punto, si recò a Varsavia accompagnato da un traduttore, un fotografo e il Vicepresidente di Orient-Express, Guillaume de Saint Lager. Il gruppo, una volta in terra polacca, raggiunse un impianto di smistamento isolato nel mezzo della steppa, proprio al confine con la Bielorussia . Qui c’erano le carrozze che sembravano essere state ricoverate, all’aria aperta, per circa dieci anni. Sorprendentemente ben conservati, gli interni rivelavano ancora gli intarsi Morrison e Nelson, così come i pannelli Lalique, emblematici dello stile Art Déco, rimasti intatti e incisi con motivi “merli e uva”.

A quel punto sono partiti anni di trattative che hanno fatto sì che il proprietario del Nostalgie-Istanbul-Orient-Express cedette il suo treno ad Orient Express. L’accordo fu firmato a Vienna nel luglio 2018.

Il ritorno dell’Orient Express, cosa aspettarsi

L’Orient Express, quello leggendario, sta quindi per tornare grazie al duro lavoro di chi lo ha individuato e di Maxime d’Angeac, che si trova tra le mani una missione storica e cruciale, ma anche il compito di sublimare ed estendere la storia di questo treno reinterpretando l’arredamento.

Nel 2024, giusto in tempo per i Giochi Olimpici di Parigi, le prime carrozze restaurate verranno completamente svelate al pubblico. Anche se, già da ottobre, avremo i primi indizi sull’arredamento del treno reinventato.

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Come in una fiaba: la città dove puoi dormire nella roccia

Capolavori firmati da madre natura, gioielli architettonici creati dall’uomo e poi, ancora, attrazioni iconiche e simboliche e tradizioni straordinarie: sono queste meraviglie del mondo che abitiamo che ci spingono a scegliere le nostre prossime destinazioni di viaggio e che ci permettono di vivere esperienze uniche.

Esperienze che, molto spesso, passano anche e soprattutto per gli alloggi. Sono sempre di più, infatti, le persone disposte a volare intorno al globo per dormire in rifugi sospesi ad alta quota, case sull’albero, carrozze di treni trasformati in suite e altre strutture ricettive capaci di regalare avventure uniche.

Esiste un luogo, però, che non ha avuto bisogno di ingegnarsi più di tanto per offrire ai viaggiatori un’esperienza al di fuori dell’ordinario, perché ha saputo ricavare dalla bellezza unica del suo panorama, alloggi e hotel degni delle favole più belle. Benvenuti a Ürgüp.

Ürgüp, la città scavata nella roccia

Quando parliamo della Cappadocia nella nostra mente si affacciano tutti quei panorami incantati che abbiamo ammirato nelle cartoline di viaggio o che abbiamo immortalato con lo sguardo durante le nostre avventure. Ed è proprio qui che oggi ci fermiamo, per vivere una delle esperienze più incredibili di sempre.

Ci troviamo nel bel mezzo della Valle di Goreme, il celebre e iconico territorio dove si trovano i Camini di Fata. È qui, nella terra di Cappadocia che esistono diverse città scavate nella roccia. Delle vere e proprie cartoline incantante nelle quali perdersi e immergersi. Tra queste troviamo Ürgüp, una città che sorge ai piedi della suggestiva Collina dei Desideri.

Per entrare raggiungere questo luogo scavato nella roccia dobbiamo recarci nella provincia di Nevşehir: è qui che è possibile vivere un’avventura da fiaba.

Il panorama, infatti, è caratterizzato da rocce più o meno ampie all’interno delle quali sono state ricavate antiche abitazioni ruspestri risalenti a secoli fa e che oggi sono state trasformate in case, locali e anche hotel a disposizione di tutti i viaggiatori.

Ürgüp

Fonte: Getty Images

Ürgüp

Dormire, mangiare e ballare nelle rocce. Tutto quello che puoi fare a Ürgüp

Ürgüp non ha bisogno di altre presentazioni perché si configura come uno dei centri turistici più importanti dell’intera Cappadocia. Situata a circa venti chilometri da Nevşehir, questa città incanta per i suoi panorami mozzafiato. Ma è anche un luogo intriso di storie che affondano le loro radici in un passato antico e mai dimenticato.

La città è uno dei più antichi insediamenti di tutta la regione della Cappadocia ed è stata crocevia di imperi, popolazioni e persone. Prima sotto il dominio Bizantino con il nome di Hagios Prokopios, poi sotto quello dei Selgiuchi, Ürgüp ha assunto il nome che conosciamo oggi con la fondazione della Repubblica Turca.

Le testimonianze del passato sono ancora ben visibili nella città. Le chiese nella roccia di Üzümlü e Cambazlı, insieme a quella di Sarıca a Ortahisar, sono le più antiche di tutta la Turchia e meritano assolutamente una visita. Così come la merita anche il più antico hamman del territorio situato proprio in città.

Imperdibile, a Ürgüp, è anche la Collina dei Desideri, proprio quella che sovrasta la città. È possibile raggiungerla attraverso un percorso ripido e intenso, ma che restituisce una delle visioni più belle che abbraccia l’intero territorio.

A trasformarla in una meta di viaggio suggestiva e ambita sono, però, i locali scavati nella roccia. Ci sono le discoteche, che attirano gli amanti della movida, ma anche ristoranti, case vacanze e piccoli hotel all’interno dei quali vivere un’esperienza di viaggio incredibile. Dormire nelle stanze scavate nella roccia, infatti, vi darà come l’impressione di essere in una fiaba.

Ürgüp

Fonte: Getty Images

Hotel scavato nella roccia, Ürgüp
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Luglio a testa in sù: con la Superluna lo spettacolo ha inizio

Non c’è nulla di più magico e suggestivo che trascorrere le sere d’estate in luoghi incontaminati e suggestivi, meglio ancora se a condurci fino a qui sono solo le luci delle stelle e quella della candida e bianca Luna.

Perché il cielo che sovrasta le nostre teste, quello in cui vivono e convivono gli astri e le stelle, ci affascina da sempre. Ha ispirato poeti e pittori, artisti e cantanti e continua a fare da sfondo ai nostri momenti più belli.

Ed è proprio sotto questo cielo che, nel mese di luglio, torneremo a vivere serate d’incanto. Perché c’è un programma fitto di eventi sopra le nostre teste e sono tutti imperdibili.

Bentornata Superluna

Ogni mese, gli astri del cielo, ci regalano delle visioni straordinarie di immensa bellezza. Lo abbiamo visto a giugno quando, timidamente, hanno fatto capolino quelle poche ma intense stelle cadenti che si sono trasformate nella scenografia romantica dello spettacolo della Superluna e delle congiunzioni tra pianeti. E a luglio, nel bel mezzo dell’estate, il programma degli show si intensificherà rendendo le nostre notti ancora più magiche.

Al calar del sole, infatti, la Luna diventa nuovamente protagonista dei nostri cieli regalandoci il bis di bellezza. A luglio torna la Superluna, ma sarà ancora più grande e vicina rispetto a quella del mese precedente. Conosciuta anche come Luna piena del Cervo, questa apparirà più bianca e nitida che mai illuminando le città, i paesi e i borghi d’Italia.

Il nome così suggestivo è stato coniato dagli indigeni americani in riferimento al fatto che, durante questo mese, le corna del cervo maschio iniziano la crescita per il rinnovamento annuale.

L’appuntamento è il 13 luglio e lo spettacolo sarà visibile anche a occhio nudo. Grazie alla posizione ravvicinata della Luna alla Terra, infatti, questa apparirà più luminosa e vicina che mai, e si avrà come l’impressione di poterla toccare con un dito.

Se avete a disposizioni binocoli o telescopi, approfittate di questi strumenti per uno sguardo ravvicinato sulla superficie lunare: vi lascerà senza fiato.

Congiunzioni e stelle cadenti: tutti gli spettacoli del cielo di luglio

Il nostro satellite naturale continuerà a essere il protagonista del mese luglio, ma si ritroverà a condividere il palcoscenico con altri pianeti.

A intrattenere le sere d’estate saranno le congiunzioni, ovvero quegli avvicinamenti tra pianeti che creano degli spettacoli davvero suggestivi. Dopo la Superluna, infatti, il satellite naturale incontrerà Saturno. L’appuntamento è previsto nella notte tra il 16 e il 17 luglio. Il 20 luglio, invece, sarà il turno di Giove. Il pianeta gassoso sarà così vicino alla Luna che sembrerà quasi concederle un braccio.

In questi giorni, condizioni meteo permettendo, i pianeti e le loro attività saranno visibili a occhio nudo nel cielo serale. Il consiglio, come sempre, è quello di ammirare questi spettacoli in luoghi privi di inquinamento luminoso, gli stessi raggiunti da tutti gli appassionati dell’astroturismo. Riserve naturali, parchi e spiagge sono le destinazioni predilette per osservare la Luna, i pianeti e le stelle in tutta la loro meraviglia.

Una meraviglia che non finisce qui perché nell’ultima settimana di luglio, ad abbagliare il cielo, ci penserà lo sciame meteoritico Delta Aquaridi, al quale poi seguirà quello delle Perseidi (le celebri lacrime di San Lorenzo). Il picco è previsto per il 28 luglio. Mettetevi comodi: lo show ha inizio.

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In Italia esiste una “piazza” che si allunga sul mare: è bellissima

Ci meritiamo tutti un panorama vista mare, che sia solo per il breve periodo vacanziero, o per una vita intera. Perché la verità è che quelle distese di acque turchesi, blu e verdi che si perdono all’orizzonte, e che fanno bene al cuore e all’anima, ci affascinano da sempre.

Il mare è la più grande fonte di ispirazione di poeti, artisti e scrittori, è la scenografia perfetta per i nostri ricordi di viaggio e per le esperienze più romantiche e suggestive. Non stupisce, quindi, quella continua ricerca di distese infinite di acque trasparenti e cristalline che ci affanniamo a fare ogni volta che organizziamo una gita fuori città o una vacanza più lunga.

Ed è proprio partendo da questa consapevolezza che oggi abbiamo deciso di portarvi in un luogo incantato del BelPaese. In un lido tanto celebre, quanto frequentato, dal quale si snoda un pontile che si allunga verso il mare e che termina con una piazza sospesa sull’acqua. Uno spazio pubblico in cui è possibile stare e restare per contemplare il mare. Benvenuti sul pontile di Lido di Camaiore.

Lido di Camaiore

Per i vacanzieri innamorati dell’Italia e della costa toscana il Lido di Camaiore è un vero e proprio punto di riferimento, meta prediletta di weekend fuori città e di vacanze all’insegna del relax e della bellezza.

Questa località, compresa tra Viareggio e Marina di Pietrasanta, è diventata la destinazione ideale di famiglie, coppie e gruppi di amici che cercano esperienze di viaggio vista mare, ma è anche il punto di riferimento per andare alla scoperta del centro storico di Camaiore e del suo affascinante e suggestivo entroterra.

Il Lido di Camaiore è caratterizzato da spiagge di sabbia dorata e fine, tutte debitamente attrezzate per garantire comfort e relax. A prima vista, questo lungomare potrebbe assomigliare a tanti altri che abbiamo visto e frequentato nel BelPaese. Eppure questo luogo ha qualcosa di straordinario.

Si tratta di un pontile costruito di recente che cattura subito l’attenzione di chi giunge sul lungomare. Dai lineamenti contemporanei e quasi futuristici, questo lungo stradone conduce le persone verso il mare terminando in una grande piazza circolare dalla quale è possibile contemplare il mare che si perde all’infinito.

Camminando sul pontile, sospeso sul mar Tirreno della Versilia, si possono ammirare gli scenari straordinari dove regna incontrastato il mare. Nonostante la sua recente costruzione, il pontile di Lido di Camaiore è diventato simbolo e icona della località.

Il pontile sul mare

Avvistare il pontile di Lido di Camaiore è semplicissimo, questa strada pedonale che si snoda sul mare per circa 200 metri, infatti, è situata proprio al centro della passeggiata del lungomare.

Il pontile, nella sua fase finale, si trasforma in una piazza tondeggiante sospesa sul mare. Qui si trova anche un bar all’aperto dove è possibile sorseggiare un drink vista mare. Imperdibile è l’ora del tramonto, quando l’ultimo saluto del sole infuoca tutto il panorama circostante.

Libero, gratuito e accessibile a tutti, il pontile di Lido di Camaiore è percorribile anche di notte, un momento affascinante e suggestivo durante il quale le persone possono lasciarsi guidare solo dalla luce delle stella e dalla candida Luna.

Attraversarlo è un’esperienza straordinaria che fa bene al cuore e all’anima, perché sembra davvero di poter prendere il largo camminando sospesi sul mare. Una volta giunti alla fine della strada godetevi il panorama: da qui la vista è bellissima.

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Il mondo sommerso di questa città italiana è un sogno

Esistono luoghi incredibili e straordinari che non smettono mai di stupirci. Sono quelli che raggiungiamo durante i nostri viaggi e che ci invitano a tornare, e poi a farlo ancora, per scoprire tutte le meraviglie visibili e non che gli appartengono.

Paradisi terrestri, capolavori firmati da Madre Natura e poi, ancora, distese di mare cristallino e turchese che si perdono all’orizzonte e che brillano sotto la luce del sole e delle stelle, panorami che ci ricordano ogni volta quando è bello il mondo che abitiamo.

Eppure, non sempre queste bellezze sono visibili al primo sguardo. Alcune di queste, infatti, sono protette dalla natura alla stregua di un tesoro prezioso, un gioiello di incredibile meraviglia da svelare solo ai più meritevoli. Come quello che si trova sotto le acque dell’Isola di Capo Rizzuto, un mondo sommerso e straordinario che sembra un sogno.

Area Marina Protetta Capo Rizzuto

Per scoprire le meraviglie più belle della Terra non abbiamo bisogno di viaggiare intorno al mondo, perché alcune di queste si trovano qui, proprio nel nostro Paese. Ne è un esempio, bellissimo e spettacolare, l’Area Marina Protetta Capo Rizzuto.

Istituita dal 1991, e gestita dalla provincia di Crotone, questa superficie marina si estende per quasi 15000 ettari, occupando ben 42 chilometri di costa e configurandosi come la più grande d’Italia per ampiezza.
L’interesse paesaggistico e biologico di questa zona è indiscusso, ma a questo si aggiunge anche uno straordinario patrimonio storico e archeologico che merita di essere preservato e tutelato. La verità è che l’intera area della riserva è una meraviglia che incanta gli occhi e riscalda il cuore.

La zona costiera dell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto offre dei panorami incredibili, dentro e fuori dall’acqua. Ci sono i promontori che si alternano ai golfi, mentre tra questi compaiono baie e insenature caratterizzate da lingue di sabbia dorata bagnate dalle acque turchesi e trasparenti. In questo scenario idilliaco irrompe dolcemente uno dei più suggestivi castelli d’Italia: la fortezza Aragonese. L’edificio troneggia su un isolotto dorato collegato alla terra ferma da una sottile lingua di terra. A guardare il panorama, tutto appare meravigliosamente magico.

Eppure questa è solo una parte delle meraviglie che appartengono a questo territorio italiano. Perché la grande bellezza dell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto si nasconde anche e soprattutto nei suoi percorsi sott’acqua. È qui che un universo sommerso e straordinario si apre davanti agli occhi vuol scoprirlo. È qui che è possibile scoprire fondali che custodiscono tesori archeologici, relitti e tanti preziosi segreti.

Castello Aragonese, Isola di Capo Rizzuto

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Castello Aragonese, Isola di Capo Rizzuto

Il mondo sommerso di Capo Rizzuto

È un mondo unico e straordinario che lascia senza fiato, quello che si cela sotto le acque dalle mille sfumature di azzurro di questo territorio. L’Area Marina Protetta Capo Rizzuto ospita, infatti, una biodiversità incredibile caratterizzata da numerosi esemplari di flora e fauna.

Immergersi qui, e attraversare labirinti marini e anfratti, permette di fare incontri ravvicinati con le numerose specie marine che vivono nelle basse e nelle alte profondità. Pesci pappagallo, diverse specie di ricci, e poi ancora straordinari esemplari di stelle marine, da quella rossa comune a quella serpente. A fare da cornice si sono le alghe e i cespugli di Posidonia Oceanica che si muovono sinuosi a ritmo delle correnti marine.

L’Area Marina Protetta Capo Rizzuto è un tesoro straordinario tutto da scoprire. Il mondo sommerso può essere esplorato grazie alle visite guidate subacquee ufficiali disciplinate dal gestore dell’area.

Area Marina Protetta Capo Rizzuto

Fonte: Getty Images

Area Marina Protetta Capo Rizzuto
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Il sito archeologico più importante d’Italia apre di notte

Il sito archeologico più importante d’Italia ora può essere visitato anche di notte. A partire dal 1° luglio e fino al 26 agosto partono le passeggiate notturne a Pompei.

Itinerario notturno

Il percorso ha inizio da Porta Marina e conduce all’area monumentale del Foro Civile, dove si affacciano tutti i principali edifici pubblici per l’amministrazione della città e della giustizia, per la gestione degli affari, per le attività commerciali, come i mercati, oltre ai principali luoghi di culto cittadino.

Sulla parete interna laterale della Basilica sarà, invece, proiettato un video 79 d.C. basato su una selezione di circa 90 foto scattate durante l’emergenza pandemica.

Un resoconto inaspettato di una Pompei privata dei suoi visitatori e perfino del suo vulcano, attraverso immagini non da cartolina di largo consumo. E documentano inoltre anche i quattro depositi di Pompei (Boscoreale, Terme Femminili, Granai del Foro, Casa Bacco), normalmente chiusi al pubblico.

Il percorso si conclude con la visita all’Antiquarium, un edificio dell’’800 che ospita uno spazio museale dedicato all’esposizione permanente di reperti che illustrano la storia di Pompei.

Il 16 luglio è in programma anche un’apertura straordinaria serale di Villa Regina. Sono inoltre attese il 24 e 25 settembre le Giornate europee del patrimonio, con iniziative speciali nei vari siti del parco archeologico di Pompei e l’apertura straordinaria serale il 24 settembre dalle 20 alle 23 con ingresso a 1 euro.

Info utili

Tutti i venerdì sera (a eccezione di venerdì 12 agosto) dalle 20 alle 23 (con ultimo ingresso 22) si può camminare su quelle antiche pietre avvolti dalle suggestioni notturne, accompagnati da un suggestivo percorso sonoro e da proiezioni artistiche. L’ingresso serale a Pompei costa 5 euro. L’accesso sarà consentito fino a un massimo di 1500 persone, distribuite su fasce orarie (500 ogni ora).

Cosa vedere a Pompei

Anche se siamo abituati ad associare l’archeologia classica con Roma, il posto in cui si percepisce davvero come si poteva vivere nell’Impero romano è Pompei. Una città grande, importante e ricca, sepolta da 7 metri di cenere e lapilli per più di mille anni e con tantissimi segreti ancora da scoprire. A Pompei è possibile ripercorrere non solo i luoghi di culto o quelli di importanza storica ma anche la vita di tutti i giorni, come le sue tantissime taverne, i muri con le scritte di propaganda, il lupanare e le piccole botteghe.

L’anfiteatro pompeiano è davvero un’opera mastodontica arrivata ai giorni nostri in ottimo stato. Parliamo di una lunghezza di 135 metri per 104, poteva ospitare fino a 20.000 spettatori. Costruito nel I secolo a.C. ebbe per anni un calendario molto fitto di incontri, tra combattimenti tra gladiatori, giochi circensi, fu un centro importante per incontri politici e opportunità commerciali.

Siamo abituati a pensare alle statue romane, alle tantissime forme di architettura, urbanistica, ma abbiamo pochissime testimonianze dei loro dipinti. L’immenso valore aggiunto di Pompei è che si può ammirare la magnificenza, l’eleganza e la precisione dei dipinti romani, non solo i quattro stilli per affrescare gli ambienti, ma quando troviamo figure umane o animali il risultato è davvero mozzafiato.

Pompei è un sito in continuo divenire, spessissimo si aprono al pubblico aree nuove del sito, e altrettanto spesso si fanno nuovi ritrovamenti. Ogni volta è una nuova scoperta.

 

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La scoperta che rimette in discussione le origini umane

Quanto sono antichi i nostri primi antenati? A quanto pare, più di quello che credevamo. Una nuova scoperta ha stravolto ciò che finora la scienza aveva sempre ipotizzato, riguardo alle origini e all’evoluzione umana. A rivelare il sensazionale ritrovamento, un importante studio pubblicato sulla rivista PNAS da un team internazionale di ricerca. Quello che è emerso ha davvero dell’incredibile.

I primi fossili della “Culla dell’Umanità”: l’eccezionale scoperta

Hanno un’età compresa tra 3,4 e 3,6 milioni di anni, i fossili dei nostri primi antenati rinvenuti nelle grotte di Sterkfontein, in Sudafrica (dove tempo fa è stata ritrovata una città che si pensava perduta). Ciò significa che sono un milione di anni più vecchi di quanto ipotizzato finora.

I ricercatori hanno utilizzato una nuova tecnica per datare i sedimenti delle Grotte di Sterkfontein, conosciute anche come “Culla dell’Umanità”, sito paleoantropologico eletto Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, a circa 50 chilometri a nord-ovest di Johannesburg. La maggior parte dei fossili di Sterkfontein è stata estratta da una grotta chiamata “Membro 4”, che ha restituito il numero più alto di resti di ominidi trovati in tutto il mondo, appartenenti prevalentemente alla specie Australopithecus africanus, che inizialmente si pensava vivesse da 2 milioni a 2,6 milioni di anni fa.

Ora, una nuova tecnica basata sul decadimento radioattivo dei rari isotopi alluminio-26 e berillio-10 nel minerale quarzo ha indicato che i fossili del Membro 4 risalgono a 3,4-3,6 milioni di anni fa. Questo li rende persino più antichi della celebre Lucy, il fossile di Australopithecus trovato in Etiopia nel 1979 e risalente a “soli” 3,2 milioni di anni fa.

La nuova datazione indica che l’Australopithecus esisteva a Sterkfontein quasi un milione di anni prima della comparsa di Paranthropus e del nostro genere Homo (di cui in Europa è stato scoperto il più antico insediamento) – vissuti tra circa 2,8 e 2 milioni di anni fa, mentre era contemporaneo di altre prime specie Australopithecus, come l’Australopithecus afarensis, dell’Africa orientale. Gli ominidi dell’importante sito sudafricano sarebbero quindi, secondo quanto affermato dal team di ricerca internazionale, al centro della storia della prima evoluzione umana.

I tesori delle Grotte di Sterkfontein

Le Grotte di Sterkfontein si sono rivelate un sito di importanza mondiale nel 1936, quando il paleontologo Dr. Robert Broom scoprì il primo ominide adulto del genere Australopithecus. Successivamente, ci sono stati il ritrovamento del cranio della signora Ples e dello scheletro quasi intatto di Little Foot, che visse 3,67 milioni di anni fa, oltre a centinaia di altri fossili di ominidi sudafricani che stanno aiutando i ricercatori a saperne di più sui nostri primi antenati.

Sterkfontein ha prodotto più di un terzo dei primi fossili di ominidi mai trovati prima del 2010. La Camera Dinaledi (camera delle stelle) nelle vicinanze del sito contiene oltre 1.500 fossili di Homo naledi, la più vasta scoperta di una singola specie di ominidi mai trovata in Africa.

Stando a quanto spiega il professor Darryl Granger della Purdue University negli Stati Uniti, autore principale dell’articolo pubblicato sulla rivista PNAS: “Questo nuovo importante lavoro di datazione rivela l’età di alcuni dei fossili più interessanti nella ricerca sull’evoluzione umana, riportando uno dei fossili più iconici del Sudafrica, la signora Ples, indietro di un milione di anni, a un’epoca in cui, nell’Africa orientale, troviamo altri fossili di primi ominidi come Lucy. La modifica della datazione dell’Australopithecus nelle grotte di Sterkfontein riaccenderà senza dubbio il dibattito sulle diverse caratteristiche della specie a Sterkfontein e sulla possibilità che possano esserci stati antenati di ominidi sudafricani successivi”.

Fossile Little Foot

Fonte: ANSA

Il fossile di Little Foot, che visse 3,67 milioni di anni fa
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Non ci sono dubbi: la vista migliore del mondo è questa

Esiste una città, da qualche parte del mondo, che non dorme mai, anche quando tutti gli altri lo fanno. Quando il sole lascia spazio al crepuscolo, infatti, un tripudio di luci vivaci che si estendono dall’alto verso il basso l’accendo di magia. Di giorno, invece, sono quei giganti maestosi fatti di cemento e vetro, e che svettano verso il cielo come guardiani del territorio, a catturare la nostra attenzione.

E poi ci sono i parchi, i teatri e le piazze, i quartieri e le zone che hanno fatto da sfondo alle pellicole più celebri e ai nostri desideri più segreti. Sì perché New York è una città magica, è il sogno americano da vivere almeno una volta nella vita.

E se ve ne parliamo oggi, di nuovo, è perché la scienza conferma che è proprio qui che è possibile godere della vista migliore del mondo. Scopriamola insieme.

Lo skyline di New York

Chi è stato a New York, chi è salito in cima a uno dei suoi grattacieli per ammirare quell’incredibile e fitto panorama, sa bene quanto questa città sia bella da levare il fiato. E a confermare le sensazioni dei viaggiatori e dei cittadini ci ha pensato anche un nuovo studio che ha rivelato che la vista più bella del mondo è proprio qui, nella Grande Mela.

La città è una metropoli immensa, ricca di storia, cultura e arte, ma anche di panorami incredibili. Dal basso New York assomiglia a una fitta foresta di grattacieli, ai quali, periodicamente se ne aggiunge uno, e poi ancora un altro. E a essere circondati da questi giganti, che sembrano vegliare e custodire i tesori della città che non dorme mai, è impossibile non provare il desiderio di salire in cima e di ammirare il panorama dall’alto.

I punti panoramici sono tantissimi. Alcuni sono posizionati ad altezze da brividi, altri invece sono stati trasformati in balconi sicuri, con tanto di vetri protettivi, altri ancora sono diventati terrazze romantiche sulle quali sorseggiare un drink al tramonto con la vista più bella di sempre.

Diversi tra loro, e collocati in differenti zone della città, hanno tutti un punto in comune: un panorama che lascia senza fiato.

Eppure, secondo un recente studio, c’è un grattacielo che, più di altri, sa emozionare e incantare, riempire il cuore e stordire i sensi. Si tratta del Top of the Rock, il punto di osservazione posto sulla cima del Rockefeller Center a Midtown.

Vista dal Top of the Rock

Fonte: Getty Images

Vista dal Top of the Rock

A confermarlo è stata una ricerca condotta dall’azienda statunitense Remitly che ha analizzato oltre un milione di recensioni di viaggiatori su TripAdvisor in riferimento alla vista più mozzafiato del mondo. È emerso che il punto di osservazione del Rockefeller Center è in cima alle esperienze preferite e gradite della maggior parte degli utenti del forum, al punto tale da coniare per lui il nome di Best Views in the World.

A livello mondiale il Top of the Rock sembra aver sbaragliato la concorrenza anche tra i monumenti più iconici. Dopo di lui, secondo la ricerca di Remitly, ci sono il London Eye, la Tour Eiffel di Parigi, il Burj Khalifa di Dubai e il Victoria Peak di Hong Kong.

A proposito del Top of the Rock

Se avete in mente un viaggio a New York non potete non inserire nel vostro itinerario anche il Top of the Rock. Questo straordinario punto panoramico si trova in cima al Rockefeller Center a un’altezza di 270 metri. L’ultimo piano, che è anche quello più suggestivo, è dotato di barriere trasparenti che consento di ammirare in tutta sicurezza una vista meravigliosa a 360 gradi sulla città, sui grattacieli, i monumenti e sul Central Park.

Costruito nel 1933, l’edificio è considerato un capolavoro di art déco. Il ponte di osservazione, che si snoda su tre livelli, è ispirato al ponte di un transatlantico. Le visite sono aperte sia di mattina, per ammirare la città in movimento, sia di sera, quando a illuminare tutto intorno ci sono le luci abbaglianti e vivaci che incantano. Godetevi il panorama, da qui la vista del mondo è bellissima!

Top of the Rock

Fonte: Getty images

Top of the Rock