Roma è universalmente conosciuta come una delle città più ricche di storia e cultura, un vero scrigno di meraviglie che ci portano indietro nel tempo e che ogni anno attirano milioni di turisti provenienti da ogni angolo del globo. Non sorprende dunque che sia qui un monumento di rara bellezza, dove si dice addirittura che gli dei vivessero insieme in grande armonia. E, grazie agli sforzi congiunti di archeologi ed esperti, ora questo posto incredibile (e un po’ misterioso) torna ad aprire i battenti al pubblico.
Terme di Caracalla, riapre una domus speciale
Le Terme di Caracalla rappresentano una delle aree archeologiche più affascinanti e suggestive di Roma, nonché una testimonianza incredibile di come in passato venivano erette le terme imperiali. Molti scavi sono stati qui condotti, e ciascuno di essi ha portato alla luce splendidi edifici che ci raccontano in maniera fantastica la longeva storia che si è compiuta tra le loro mura. C’è una domus, in particolare, che ora è finalmente di nuovo visitabile e ci riserva sorprese meravigliose. Si tratta di un’antichissima dimora già scoperta nella seconda metà dell’800 e ricoperta di terra, dove è rimasta fino agli anni ’70, quando gli archeologi hanno speso enormi sforzi per studiare i suoi ambienti. Adesso, finalmente messa in sicurezza, va ad arricchire l’incredibile patrimonio culturale delle Terme di Caracalla.
“Dopo i mesi bui della pandemia e delle chiusure, vogliamo riportare alla vivacità le Terme con alcune operazioni culturali importanti” – spiega Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma. E uno degli interventi più interessanti consiste proprio nella ricostruzione di questa splendida domus di età adrianea, risalente probabilmente al II secolo d.C. All’epoca, le Terme non esistevano ancora: proprio per far spazio alla loro costruzione, i romani interrarono la bellissima dimora lasciando che riposasse sotto terra per tutti questi secoli. Sono molti i misteri che la circondano, a partire dall’identità del suo proprietario. Probabilmente si trattava di un membro facoltoso della popolazione, vista la presenza di materiali costosissimi e di una struttura a due piani, considerata piuttosto rara a quei tempi.
La domus dove “vivevano gli dei”
La domus rientra nel percorso espositivo delle Terme di Caracalla, e ne diventa anzi uno dei gioielli più preziosi, grazie al lavoro della Soprintendenza Speciale di Roma che è riuscita a riportare alla luce gli incredibili affreschi rinvenuti all’interno dell’edificio. In un grande ambiente riccamente addobbato, sono infatti state trovate due diverse decorazioni parzialmente sovrapposte. La prima riproduce figure umane e felini, come da tipica tradizione adrianea. La seconda, posteriore di appena 50 anni, è invece una vera sorpresa: da una parte si possono ammirare Giove, la sua sposa Giunone e la battagliera Minerva, divinità romane. Dall’altra spiccano Anubi, Iside e quello che gli esperti hanno identificato come il suo sposo Serapide.
Che a Roma si pregassero dei romani ed egiziani allo stesso tempo è cosa già nota, ma la presenza della triade capitolina accanto a quella egizia è una scoperta del tutto inedita. Soprattutto perché mai prima d’ora si erano viste le divinità “convivere” sotto lo stesso tetto in un ambiente sacro domestico. “Gli ambienti che ora apriamo sono di grande interesse anche perché mostrano a distanza di pochi metri il microcosmo di un’abitazione privata e il macrocosmo di un grande impianto imperiale, le Terme di Caracalla. Un confronto pieno di suggestioni” – rivela Mirella Serlorenzi, direttrice delle Terme, anticipando ciò che i visitatori possono finalmente tornare a vedere con i propri occhi.