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A bordo di un treno per scoprire l’ultima frontiera

Se state programmando un viaggio al fresco, magari tra i ghiacciai luminosi e i paesaggi innevati dovreste valutare l’Alaska. I tour che attraverso il paese sono molto famosi, tra crociere e percorsi on the road, ci si può sbizzarrire. Un Paese ricco di riserve naturali, montagne, laghi e tanta natura da scoprire. Ma il modo più originale per scoprire le bellezze di questo Paese lontano è l’Alaska Railroad, un treno che attraversa la zona centro-meridionale.

Alla scoperta dell’Alaska in treno

L’Alaska centromeridionale è ricca di fitte foreste e stagni che brillano sotto la morsa del vento. Cime innevate riempiono l’orizzonte, gole scavate dai torrenti e corsi d’acqua freddissimi attraversano le pianure. I laghi paludosi incontrano prati verdi e dal finestrino di questo treno è possibile ammirare il Monte Denali altissimo ed imponente. Non è da tutti addentrarsi luoghi così estremi a livello ambientale, per questo attraversare l’Alaska in treno è una delle opzioni sempre più apprezzate.

Il comfort su un treno

L’Alaska Railroad è un treno che offre ogni servizio utile per godersi un viaggio alla scoperta di nuovi luoghi innevati. Il viaggio è completo di comodi sedili, grandi finestrini e vagoni a cupola così trasparenti che da perdersi nel cielo. Non manca nulla, anzi. Vi sembrerà di stare in un salotto.

Viaggiare su questo treno è accessibile. Ci biglietti di Adventure Class che offrono i comfort di base, oppure tariffe Gold Star. Queste ultime costano di più, ma offrono anche la cena e un drink nel vagone ristorante privato, e punti di osservazione all’aperto, oltre a delle guide turistiche a bordo pronte a rispondere a tutti i tipi di domande.

Ci sono due percorsi tra cui scegliere, entrambi con partenza ad Anchorage: la Coastal Classic e la Denali Star.

L'Alaska in treno

Fonte: iStock

Scoprire l’Alaska in treno

Il percorso Coastal Classic

Il Coastal Classic è lungo quasi 200 chilometri ed è stato costruito tra il 1903 e il 1910. La buona notizia è che questa è la scelta perfetta per chi ha a disposizione solo un giorno. Partendo presto e dirigendosi a sud attraverso la penisola di Kenai fino a Seward, a Resurrection Bay, alle 18:00 sarete di ritorno.

Un modo comodissimo e smart per ammirare paesaggi, lasciarsi rapire da scorsi a perdita d’occhi, senza scomodarsi o perdere intere giornate. Scegliendo questa opzione procederete lenti tra i ghiacciai Skookum e Spencer e la Chugach National Forest .

La rotta Denali Star

La rotta Denali Star copre quasi 600 chilometri andando dal Parco Nazionale di Denali fino a Fairbanks, la porta dell’Artico. Se siete alla ricerca di una vera avventura questo è il percorso da scegliere. Dura circa tre giorni ed è una vera bomba di emozioni.

Il treno, in questo caso, ferma a Wasilla e Talkeetna. Avrete l’occasione di visitare il National Park Visitor Center e incontrare gli orsi. L’ultima tappa della Denali Star è appunto, Fairbanks. La città è famosa per le sculture di ghiaccio e l’aurora boreale.

Una soluzione davvero unica per esplorare un paesaggio così meraviglioso e complesso. A bordo di un treno si è al sicuro, al caldo, niente fatica. Solo tanta bellezza da ammirare, foto da scattare e un tuffo al cuore ad ogni ghiacciaio all’orizzonte.

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deserti Notizie treni Viaggi

È stata aperta un’incredibile rotta ferroviaria nel deserto

Avete mai pensato di salire a bordo di un treno che attraversa il deserto? Se non lo avete mai fatto sappiate che ce ne sono diversi nel mondo, ma la rotta che è stata appena inaugurata ha qualcosa di speciale e che deve essere provata almeno una volta nella vita.

Cina: il treno che permette di fare un giro completo nel deserto

Ci troviamo in Cina, e più precisamente nella regione autonoma dello Xinjiang Uygur, una zona che è caratterizzata soprattutto da deserti infiniti e montagne imponenti. E proprio qui, dove prende vita il Taklamakan, il più grande deserto del Paese ma anche il secondo più esteso del pianeta con dune mobili, è stata inaugurata una rotta ferroviaria che per ben il 65% del percorso passa proprio all’interno dello stesso deserto.

Si tratta dell’ultima parte di una linea ferroviaria ad anello della lunghezza totale di ben 2.712 km. La sua costruzione è iniziata nel dicembre 2018 e oggi ci ha regalato ben 5 ponti, per un totale di 49,7 km, che innalzano i binari per proteggerli dalle temibili tempeste di sabbia. Il tutto anche grazie a 50 milioni di metri quadrati di griglie erbose installate e a 13 milioni di alberi piantati, tra cui arbusti di salice rosa e olivello spinoso.

In questa zona, infatti, le tempeste di sabbia possono rappresentare una seria minaccia e per questo motivo, in contemporanea alla costruzione della ferrovia, c’è è stata anche la realizzazione di programmi anti-desertificazione.

La China Railway, le ferrovie di Stato cinesi, hanno fatto sapere che la rotta Hotan-Ruoqiang consente ai treni di percorrere per la prima volta al mondo un giro completo intorno a un deserto (e per un totale di 825 chilometri). La velocità, invece, si attesta si più o meno sui 120 km orari, con i quali si toccano 22 stazioni, di cui 11 per il servizio passeggeri e 6 per il servizio merci. I convogli sono in grado di coprire l’intera distanza in 11 ore e 26 minuti.

Un progetto che ha messo la parola “fine” al problema della mancata disponibilità del servizio ferroviario in cinque contee e in alcune città dello Xinjiang meridionale. Un modo di spostarsi che, quindi, ridurrà in maniera notevole i tempi di viaggio per gli abitanti di questi luoghi.

Ma non solo. Questo nuovo tratto faciliterà anche il trasporto dei prodotti tradizionali dello Xinjiang, tra cui il cotone, le noci, i datteri rossi e i minerali, verso altre zone di questo estesissimo Paese.

Deserto del Taklamakan, il “Mare della Morte”

Un viaggio che ha dello spettacolare, vi basti sapere che il deserto del Taklamakan viene persino chiamato il “Mare della Morte”, ma anche il “Luogo dell’abbandono” o “Entrare e non tornare mai”.

Se vi state chiedendo il perché il motivo è molto semplice: sebbene le temperature non siano insostenibili poiché le massime si aggirano intorno ai 38° e piove molto poco, qui non ci sono popolazioni stanziali e la vegetazione è quasi inesistente.

Ad abitarlo c’è giusto qualche esemplare d’animale scomparso dal resto della Cina come, il cammello della Battriana e l’asino selvatico asiatico. Eppure è un luogo fuori dal comune, a tal punto da regalare paesaggi davvero unici nel loro genere.

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lusso mare Sicilia Viaggi

Il palazzo vista mare che racconta il sogno siciliano

Se c’è un luogo che lascia a bocca aperta visitatori e passanti, sovrastando il mare con imponenza e maestosità, quello è Villa Igiea. Uno storico hotel di lusso Art Nouveau che si affaccia sulla costa, presso il porto dell’Acquasanta. Simbolo della grande bellezza di Palermo, il palazzo ha riaperto le porte la scorsa estate dopo il lungo restyling curato dal gruppo della famiglia Forte, guidato da Sir Rocco Forte e sua sorella Olga Polizzi.

Lo splendore di Villa Igiea

Immersa nel verde, Villa Igiea è un luogo iconico della Sicilia, raffinato, ricco di storia, arte e cultura. È stata costruita nel 1900, negli anni d’oro della Belle Époque, in un periodo di prosperità economica e il suo aspetto rispecchia a pieno quegli anni di benessere e agio.

Inizialmente doveva essere un sanatorio di lusso, grazie al clima benefico che deriva dal mare e all’eccezionale vista sul golfo di Palermo e sulla Conca d’Oro. La Villa infatti, prese il nome di Igiea, in onore della Dea greca della salute. Già in origine però non fu concepito come un ospedale, ma come un grande albergo. I riferimenti architettonici che ispirarono lo stile e la direzione dei lavori erano, niente meno che, il Grand Hotel de Romee  l’Excelsior del Lido di Venezia. Insomma, la Villa è nata per essere bella, sfarzosa, imponente e sofisticata.

Villa Igiea Palermo Sicilia

Fonte: Getty Images

Villa Igiea al tramonto

La storia della Villa

Il progetto inziale comunque non venne rispettato. Infatti, Villa Igiea divenne subito un vero hotel grazie all’importante famiglia Florio, che operò un restyling con l’aiuto dell’architetto Ernesto Basile, noto esponente dell’Art Nouveau. Nelle intenzioni del Basile, la facciata dell’edificio doveva essere ammirata dal mare, così progettò il giardino popolandolo con cento palme a basso fusto, così da non coprire la bellezza dell’hotel vista da lontano.

Gli ospiti dell’hotel

I famosi, e recenti, romanzi de La saga dei Florio danno solo un’idea del desiderio di dominio e grandezza che questa famiglia coltivava. Il sogno dei Florio non fu deluso però. L’hotel divenne il simbolo della ricchezza e dalla vita agiata palermitana, acquistando uno status importante tra nobili e intellettuali. L’hotel ospitò il Kaiser Guglielmo II, lo zar Nicola II, il re d’Inghilterra Giorgio V, e poi Costantino di Grecia, il re del Siam Paramandra Maha Chulalongkam, la regina di Romania.

Anche dopo la caduta dei Florio, Villa Igiea rimase un punto di riferimento, accogliendo i divi del cinema e del del jet set internazionale, nel dopoguerra. Qui passarono celebrità e nomi simboli del lusso: Onassis, e poi Grace Kelly e Ranieri di Monaco, Maria Callas.

Il ritorno del fasto della Villa Igiea

La villa però negli anni ha cambiato molti proprietari finendo per perdere piano piano un po’ del suo fascino dorato. Così negli scorsi anni si è deciso di ridare lustro al lussuoso palazzo, cercando di rilanciare l’hotel. La scorsa estate la Villa Igiea ha riaperto i battenti, superando le aspettative del pubblico. Tra un ristorante pregiato, una vista mozzafiato e camere raffinate, la Villa è tornata ad essere il simbolo dell’agio siciliano.

Se siete di passaggio a Palermo, non potete perdervi la Villa Igiea.

 

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isole Posti incredibili Viaggi

Poco conosciuta è spettacolare: l’isola da raggiungere adesso

In questi caldi giorni di lavoro capita spesso di perdersi in sogni ad occhi aperti. La fantasia ci porta su qualche tranquilla isola dove il cielo è azzurrissimo, il mare limpido e tra gli scogli si annidano piccole casette di pescatori, o forse pirati. Se anche voi non desiderate altro che fuggire in un luogo rilassante, bellissimo e pieno di tesori da esplorare, allora preparate la valigia per Amorgos.

La perla nascosta delle Cicladi

Guardando l’arcipelago delle isole Cicladi su una mappa, Amorgos è l’ultima che s’incontra partendo dal Pireo. L’isola è famosa per il suo monastero e per le sue spiagge blu come il cobalto. Meno nota delle sorelle Santorini e Mykonos, risulta una meta più tranquilla per delle vacanze da sogno.

Non troverete la movida che offrono altre località turistiche greche, ma una vita più da “local”, con centri abitati tranquilli, negozietti tipici e senza il caos delle mete più gettonate.

Amorgos, un’isola da conquistare

Un’isola che si staglia nel mare, tra rocce massicce, panorami mozzafiato e un sottofondo di onde che si frantumano sugli scogli. Amorgos è un luogo da conoscere ed esplorare, una terra selvaggia e non adatta a tutti.

Non è la classica isoletta per turisti con viali pieni di movida e negozi di souvenir. No, Amorgos ha un fascino più oscuro. Non è un’isola bellissima dolce ed accomodante: le rocce sono scoscese, il vento incessante, le strade spesso ripide. Un’unica strada asfaltata la attraversa da nord a sud toccando tutti i centri abitati. Per chi ama l’avventura, Amorgos regala meravigliosi paesaggi, caratteristici villaggi, passeggiate nella natura e cenette in taverne deliziose tradizionali.

Il monastero di Amorgos, Grecia

Fonte: iStock

Il monastero di Amorgos, in Grecia

Le cittadine dell’isola blu

Il colore che domina l’isola è il blu: il blu intenso del mare, del cielo notturno, ricchissimo di stelle grazie all’assenza di inquinamento luminoso. Il contrasto con le abitazioni bianche spicca e colpisce i visitatori. Sull’isola di Amorgos ci sono tre cittadine principali, ciascuna con una sua atmosfera: Chora, Katapola e Aegiali.

Katapola è la cittadina più turistica, dove si concentra la maggior parte di hotel e appartamenti. Qui ci sono anche negozi, bar e servizi e per questa sua comodità è consigliata a chi viaggia con bambini. Mentre, Aegiali è il secondo porto dell’isola, punteggiato da localini che si affacciano sulla baia. Infine, c’è Chora è il capoluogo dell’isola ed è forse la cittadina più caratteristica, meno turistica. Qui la vita delle gente del luogo si manifesta maggiormente.

Come raggiungere Amorgos

Non esistono voli diretti per Amorgos. La soluzione più comoda è raggiungere Atene, collegata con alcune città italiane da voli low cost. Da lì è necessario poi prendere un traghetto o un aliscafo dal porto del Pireo. Amorgos è raggiungibile via nave anche da Mykonos, Santorini, altre isole della Cicladi e alcune isole del Dodecaneso.

Se amate il clima mediterraneo, il mare cobalto e i piccoli paesi marittimi, dove si respira la vita della gente del posto, allora Amorgos per voi sarà il paradiso. L’isola sembra proprio il luogo ideale per avventure estive, dove sognare ad occhi aperti un viaggio pirata.

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In Italia è avvenuta un’altra scoperta sensazionale

Quanto è bello il mondo, e quanto sono affascianti le scoperte che, grazie al duro lavoro di archeologi e ricercatori, vengono fatte ogni giorno. L’ultima di cui vi vogliamo parlare è avvenuta in Italia, e in un sito che è un pullulare di sorprese che lasciano davvero a bocca aperta.

Pompei: emerge una tartaruga di 2000 anni con un uovo

Siamo a Pompei, in Campania, luogo che non ha bisogno di troppe presentazioni, e dove gli scavi fanno emergere sempre qualcosa di interessante. Ma in questo specifico caso, gli archeologi hanno riportato alla luce qualcosa di veramente inaspettato: una tartaruga di terra intatta di ben 2000 anni con un un uovo che, sfortunatamente, non ha mai deposto.

È stata ritrovata a mezzo metro di profondità sotto il pavimento di una bottega in via dell’Abbondanza. La scoperta è stata fatta grazie al lavoro in condivisione tra l’Università Orientale di Napoli, la Freie Universitat di Berlino e l’università di Oxford. L’obiettivo di questi scavi non era certo ritrovare una tartaruga, ma analizzare i resti di una casa di lusso che a seguito di un terremoto del 62 d.C. fu demolita e annessa alle Terme Stabiane.

Da quanto si apprende, la testuggine si sarebbe introdotta nell’abitazione dove si era persino scavata una tana in cui deporre l’uovo. L’antropologa, Valeria Amoretti, ha spiegato che purtroppo la tartaruga non è riuscita a portare alla luce questa nuova vita, motivo che avrebbe potuto causarne la morte

Perché questo ritrovamento è importantissimo

Una scoperta che sorprende non poco perché, come ha commentato il direttore del Parco archeologico Gabriel Zuchtriegelapre una finestra sugli ultimi anni della città nei quali l’intera Pompei si era trasformata in un grande, pulsante, cantiere edilizio“.

Le ricerche sulla tartaruga appena rivenuta proseguiranno in laboratorio, ma nel frattempo stanno emergendo bellissime pavimenti e decorazioni della straordinaria dimora che in principio occupava quegli spazi.

La dimora straordinario e di lusso

A quanto pare, tra saloni e cortili, questa casa si estendeva per oltre 900 metri quadrati ed era impreziosita da tappeti di mosaico che in alcuni casi riproducono le meraviglie dell’architettura romana. Ma queste settimana sono stati ritrovati anche frammenti di zoccoli in marmo policromo, una piccola maschera in terracotta e una conchiglia dipinta.

In più, proprio nel punto in cui è stata rivenuta la tartaruga, gli archeologi sono stati in grado di identificare una fossa votiva, ossia una buca scavata in occasione della fondazione della casa, con al suo interno resti di legni bruciati, offerte di buon auspicio per gli dei, e una piccola lucerna risalente agli inizi del I secolo a.C.

Secondo quanto dichiarato dagli addetti ai lavori, tutto questo sarebbe la prova che la casa fu effettivamente costruita nella prima metà del primo secolo a. C., vale a dire quando dopo l’assedio di Silla la città subì la trasformazione in colonia romana.

I misteri ancora irrisolti riguardano chi sia stato il ricco proprietario e perché, 150 anni dopo la sua costruzione, questa dimora di super lusso fu rasa al suolo. Ulteriori scavi e ricerche chiariranno tutti i dubbi in proposito.

pompei terme stabiane

Fonte: ANSA

Una veduta interna delle Terme Stabiane
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Idee di Viaggio Viaggi

Un viaggio poetico sulle orme di Shakespeare

Se amate la letteratura, i drammi e la poesia, non potete che intraprendere un viaggio sulle orme del grande William Shakespeare. Ripercorrere i luoghi che hanno ispirato le sue famose opere, i posti che egli stesso ha visto con i suoi occhi e vissuto in prima persona. Dalla città natale del Bardo al famoso balcone di Giulietta, non c’è di meglio per capire il genio drammaturgo.

La maggior parte delle tappe di questo tour si trovano nel Regno Unito, patria di Shakespeare, ma anche in Italia è possibile rivivere il pathos delle sue opere.

Prima tappa: Stratford-upon-Avon, Inghilterra

Tutto ebbe inizio in Henley Street, Stratford-upon-Avon, nel 1564. William Shakespeare nacque in una casa a graticcio, in perfetto stile inglese, con quell’aria un po’ grigia ma molto romantica. L’abitazione è stata ricostruita ed appartiene allo Stato dal 1847. Ora è adibita a museo, il luogo perfetto per celebrare il drammaturgo.

Il castello di Kronberg a Helsingør, in Danimarca

Il famoso castello danese di Kronberg a Helsingør risale al 1420. A quanto pare questo è il luogo in cui Shakespeare collocò Amleto, il principe travagliato. Proprio tra le mura di Kronberg vengono eseguite frequenti produzioni del famoso dramma. Non solo, negli anni Laurence Olivier, Derek Jacobi e Jude Law sono passati di lì, nei panni del personaggio shakespiriano. La località è raggiungibile da Copenaghen.

Il balcone della casa di Giulietta a Verona

Verona è la città della coppia di innamorati più famosa al mondo: Romeo e Giulietta. Montecchi e Capuleti vivevano proprio nella località veneta, teatro della tragedia romantica per eccellenza. Il balcone della Casa di Giulietta a Verona è diventata uno dei luoghi più turistici della città. Qui potete lasciare una lettera alla dolce Giulietta, scrivere le vostre iniziali sulla parete e ammirare il famoso balcone in cui i due innamorati decantavano il loro amore. Un angolo intriso di romanticismo. Ma sappiate che… è un falso storico! Comunque bellissimo.

La casa di Giulietta a Verona

Fonte: iStock

Il balcone di Giulietta a Verona

Andiamo in Scozia

Volando in Scozia è possibile percorre in auto il Macbeth Trail, un itinerario che collega i luoghi dell’opera di Shakespeare all’uomo reale. Da Glamis Castle, al Lumphanan, il villaggio dell’Aberdeenshire dove Macbeth fu ucciso in battaglia nel 1057, fino a Cairn O’Mount, dove Macbeth portò i suoi sostenitori in viaggio. A fare da cornice uno scenario scozzese di vallate e verde, un po’ cupo e romantico.

Globe Theatre di Londra, Inghilterra

Il Globe, uno dei primi teatri di Londra, fu costruito sulla Southbank nel 1599 e Shakespeare ne era un azionista. Bruciò nel 1613, durante un’esibizione di Enrico VIII. Nel 1997 però un nuovo Globe è stato aperto, a 230 metri dal sito dell’originale, cercando di riprodurne fedelmente la struttura.

William Shakespeare si respira un po’ ovunque a Londra. In generale le atmosfere senza tempo, cupe e piene di tensione, si rivedono spesso nell’architettura tipica dell’epoca. Il tour nei luoghi che hanno caratterizzato il percorso del drammaturgo è perfetto in autunno, quando i colori della natura aiutano ancora di più a respirare l’aria nostalgica e il dramma delle vicende narrate delle sue opere. Un viaggio da assaporare accompagnati dai suoi libri e magari da qualche spettacolo a teatro.

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L’isola-museo che dovresti scoprire quest’estate

Forse la Finlandia non vi sembra una meta estiva, eppure per gli abitanti del posto i mesi caldi sono motivo di festa e celebrazioni. Un luogo ricco di natura, paesaggi meravigliosi e una cultura di scoprire. Per vivere al meglio le vacanze estive finlandesi la meta perfetta da visitare è Seurasaari. Un’isola e un distretto di Helsinki, nota soprattutto come sede del Museo all’aperto di Seurasaari, un complesso di vecchi edifici in legno trapiantati da altre parti della Finlandia e collocati nel fitto paesaggio forestale dell’isola.

L’isola di Seurasaari

Su questa piccola isola l’estate è vivace e piena di eventi e momenti speciali, da godere in compagnia. Infatti, moltissimi abitanti di Helsinki vengono a Seurasaari per godersi l‘atmosfera rurale e pacifica e l’aria aperta fresca e pulita. L’isola ospita anche una grande varietà di fauna selvatica, in particolare uccelli, ma anche scoiattoli rossi e lepri, un luogo bulico e da favola.

L’estate sull’isola

L’isola di Seurasaari si anima soprattutto è a metà estate, quando un enorme falò viene costruito su un isolotto appena al largo della costa dell’isola e acceso da una coppia di sposini. Una tradizione che attira sempre migliaia di persone, sia turisti che abitanti di Helsinki, ad assistere dallo spettacolo suggestivo. Per godere al meglio l’evento, la gente si raduna sulle sponde di Seurasaari oppure si serve di alcune barche di legno, che rendono il tutto ancora più magico.

L'estate a Seurasaari

Fonte: 123RF

L’estate a Seurasaari, in Finlandia, dove non cala mai il sole

Il sole di mezzanotte a Seurasaari

Il momento più unico e speciale di tutta la Finlandia è il sole di mezzanotte, quel fenomeno astronomico che si manifesta nelle regioni polari quando il sole non cala mai resta lì, ad illuminare l’orizzonte, permettendoci di godere la luca anche di notte. Seurasaari è il posto ideale, dove stendere un telo mare e sedersi ad ammirare il regalo che la natura ci fa ogni estate.

La celebrazioni di mezza estate

Nei Paesi del Nord Europa tra il 20 e il 25 giugno si festeggia, il solstizio d’estate è un momento molto sentito. Non fa eccezione la Finlandia, che in queste settimane si trasforma in un luogo magico, allegro, pieno di brio ed entusiasmo. In questo periodo notte e giorno si confondono, la luce del sole predomina e i finlandesi ne approfittano per festeggiare.

Il museo a cielo aperto

Il Museo all’Aperto di Seurasaari è una celebrazione della varietà di stili architettonici che compongono il Paese. Il complesso consta di 87 strutture trasferite sull’isola che dà il nome al museo che illustrano come si viveva nelle campagne locali tra il XVIII e il XX secolo. Si sono possono ammirare chiese, fattorie e residenze signorili, un vero assaggio degli usi finlandesi.

Un’isola adatta a tutti

Seurasaari è selvaggia, ricca di natura, animali, piante e spiagge. Pensate che proprio qui si trova una delle sole due spiagge per nudisti di Helsinki e una delle sole tre nell’intero paese. A differenza delle altre spiagge per nudisti, la spiaggia è segregata per uomini e donne separatamente senza area nudista unisex ed è a pagamento. Ma questo rende il posto ancora più unico.

Una meta da raggiungere per godere l’estate in modo diverso, alternativo, con tanta magica e un’atmosfera unica.

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Parte il treno a vapore delle Cattedrali Sotterranee

Si chiama TrEno, il nuovo treno storico che va alla scoperta di Canelli, in Piemonte, e delle famose Cattedrali Sotterranee. Si viaggia a bordo di un affascinante treno composto da una locomotiva a vapore e da carrozze “Centoporte” degli Anni ‘30.

Il treno attraversa paesaggi di rara bellezza, tra le dolci colline del Monferrato coperte da distese di vigneti. Questo paesaggio è decisamente inconfondibile.

Visitare Canelli e le Cattedrali Sotterranee

Giunti a Canelli, considerata la capitale italiana dell’Asti Spumante, i viaggiatori potranno visitare le famose Cattedrali Sotterranee, accolti da esperti che hanno dedicato la propria vita nel coltivare e conservare uno dei prodotti più famosi, il vino del Piemonte.

Sotto le case del delizioso paese, infatti, si nasconde un’altra città, fatta di chilometri e chilometri di tunnel e di gallerie, dove sono state ricavate lunghissime cantine storiche, scavate direttamente nel tufo calcareo delle colline a partire dal XVI secolo.

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Fonte: 123rf

Le Cattedrali Sotterranee di Canelli in Piemonte

Le Cattedrali Sotterranee scendono fino a una profondità di 32 metri, attraversando l’intera città per più di 20 km. Il soprannome fu dato loro per via dell’ambiente estremamente silenzioso che ricorda quello delle grandi cattedrali religiose. Proprio da qui è partito il progetto che ha portato al riconoscimento dei Paesaggi Vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato quale 50° sito Unesco in Italia eletto a Patrimonio dell’Umanità.

Chi lo desidera, ha anche la possibilità di visitare il Castello di Canelli. Il castello fu edificato nell’XI secolo a difesa e controllo della via commerciale che univa Asti al porto di Savona. Il complesso si ingrandì negli anni successivi grazie alle fortune dei Signori di Canelli e, in epoca rinascimentale, passato nelle mani della famiglia Scarampi, fu ampliato e ristrutturato diventando un’elegante residenza.

Canelli

Fonte: Wikimedia | Ph. Davide Papalini

Canelli, il borgo dell’Asti Spumante

Smantellato nel 1617 per opera degli Spagnoli, durante la Guerra di Successione del Monferrato, fu riedificato a partire dal 1676 per opera degli ultimi Marchesi Scarampi-Crivelli. Carlo Gancia, dopo averlo acquistato agli inizi del ‘900, ne affidò il progetto di restauro e di recupero all’architetto Arturo Midana. I giardini del castello saranno aperti al pubblico esclusivamente per i TrEnoturisti.

Girando per le strade di Canelli ci si accorgerà che si tratta di una cittadina dall’impianto medievale, sviluppato intorno all’antica struttura formatasi per stratificazioni successive attorno al castello

Info per partire

Il treno parte dalla stazione di Torino Porta Nuova alle ore 9 il prossimo 17 luglio, con fermata anche alla stazione del Lingotto alle 9.09 e arrivo a Canelli alle 10.50. Il rientro è previsto alle 17.45 dalla stazione di Canelli con arrivo a Torino Porta Nuova alle 19.50.

Il biglietto del treno di andata e ritorno costa 62 euro (intero), mentre 40 euro il ridotto per bambini tra i 4 e i 12 anni compiuti.

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Curiosità Viaggi

Gattinoni Travel: nasce il sito per costruire il viaggio a modo tuo

In molti abbiamo un viaggio nel cassetto che rimandiamo in attesa di trovare il momento giusto, o anche la soluzione più adatta alle nostre tasche e al nostro ideale di viaggio.

Non sempre, infatti, convenienza e flessibilità coincidono. Anzi, spesso si ha ben poca voce in capitolo quando si tratta di prenotare un pacchetto di viaggio.

Eppure, le soluzioni di viaggio proposte da Gattinoni dimostrano che è possibile partire anche senza doversi adattare a opzioni turistiche preconfezionate. Un’esperienza unica per chi vuole vivere il viaggio a modo suo.

Cos’è Gattinoni Travel e perché usarlo per creare il tuo viaggio online

Un’esperienza turistica che racchiude la sicurezza e l’affidabilità di un’agenzia alla libertà di un viaggio self made: questa è la filosofia di viaggio di Gattinoni Travel. Le soluzioni proposte da Gattinoni Travel non pongono alcun limite alle possibilità di pianificazione e svago, per non vincolare il viaggiatore ad alcun pacchetto preconfezionato.

Due sono le modalità tramite le quali organizzare la propria partenza. Vuoi pianificare il viaggio da zero, modificando trasporti, alberghi e attività nel dettaglio? Puoi utilizzare tutti i tasti della maschera di ricerca per costruire il tuo viaggio da zero e avere il controllo totale su ogni aspetto. Preferisci formule già pronte? Puoi contare sulle idee di viaggio di Gattinoni Travel anche questi modificabili in pochi click.

Il motto “Travel your way” è pensato per chiunque voglia viaggiare in base ai propri ritmi, desideri ed esigenze, senza però rinunciare all’assistenza personalizzata che il portale può garantire, prima, durante e dopo il viaggio.

Un’ampia scelta di proposte diversificate in base alla tipologia di viaggiatore, insieme all’opportunità di poter organizzare il proprio viaggio su misura e alle possibilità di personalizzazione, fanno di Gattinoni Travel uno dei portali più preziosi per chi vuole vivere il viaggio come un’esperienza senza paletti.

Dal volo all’Hotel fino alle esperienze: come creare il tuo viaggio

Se non vuoi più rimandare il viaggio che hai sempre desiderato, puoi iniziare a plasmarlo su misura sul portale Gattinonitravel.it. Farlo è semplice, comodo e veloce, anche se non hai mai prenotato in autonomia prima d’ora.

La scheda “Crea il tuo viaggio”, nella home del sito, è il punto di partenza per iniziare la pianificazione. Ti basterà inserire la data di partenza e il numero di partecipanti: nella schermata successiva potrai visualizzare tutte le destinazioni, italiane ed estere, su una mappa semplice e intuitiva.

Da adesso, potrai creare un vero e proprio “percorso a tappe” decidendo, di volta in volta, la città e il numero di notti in cui prevedi di restare. Nel pannello a destra avrai quindi una panoramica completa del tuo viaggio: data di partenza e ritorno, giorni di pernottamento e mezzi di spostamento.

Una volta confermato l’itinerario potrai intervenire su ogni singola voce per modificare i trasporti e gli alloggi suggeriti da Gattinoni, ma anche per aggiungere attività culturali, culinarie o sportive, modificare date, anagrafiche dei viaggiatori e molto altro.

Il preventivo fornito considera quindi le migliori proposte trovate da Gattinoni Travel in base al fattore convenienza, ma può essere sempre modificato. La flessibilità è la grande differenza rispetto ad un’agenzia di viaggio tradizionale, dove spesso si è costretti a doversi adattare o scendere a compromessi per non perdere quella che viene presentata come un’occasione.

Dimmi cosa vuoi e ti dirò cosa fare: le proposte di viaggio

Personalizzazione e diversificazione sono due facce della stessa medaglia quando si vuole assicurare una proposta turistica ritagliata sulle esigenze dei viaggiatori.

I classici pacchetti turistici preconfezionati sono un lontano ricordo: Gattinoni formula proposte, come ad esempio viaggi ontheroad, mari lontai, camping e molto altro  che rispondono a determinati stili di viaggio, da cui partire per realizzare un viaggio su misura. Le esperienze di viaggio proposte prendono quindi in considerazione gusti ed interessi diversi per non scontentare nessuna “tipologia” di viaggiatore.

Ti piace la bellavita e alzarti dal letto quando il sole è già alto? Prendi in considerazione un soggiorno a Mykonos, la frizzante mecca del divertimento. Preferisci trascorrere la vacanza all’insegna delle esperienze insolite? Scoprire le città andaluse on the road o cenare nel deserto del Wadi Rum saranno avventure che ricorderai a lungo! Ma non mancano le esperienze formulate per tutta la famiglia, per coinvolgere nel divertimento anche i più piccoli.

Per iniziare a pianificare il tuo viaggio su misura consulta il sito Gattinoni Travel.

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È la prima meta per il turismo sostenibile in Francia

La più grande Regione della Francia vuole diventare la prima per il turismo sostenibile. Certo, con i suoi cinque parchi naturali, la riserva mondiale della biosfera dell’Unesco, i 750 chilometri di costa, le dune di sabbia, le grotte da esplorare nell’entroterra e le isole che ne fanno parte non stupisce il fatto che punti a questo primato.

Stiamo parlando della regione della Nuova Aquitania o Nouvelle-Aquitaine, nell’estremo Ovest della Francia, affacciata sull’Oceano Atlantico, la cui città più famosa nonché suo Capoluogo è Bordeaux, giusto per capire.

Città del vino a parte, nella Nuova Aquitania la natura è diventata una priorità assoluta ed è la meta perfetta per un tipo di turismo “slow”, che offre diversi itinerari da percorrere in bicicletta o sull’acqua con tante crociere fluviali oppure lungo la splendida costa.

I panorami più belli di Francia

Questa Regione ha un paesaggio estremamente vario e per questo è, forse, uno dei più belli del Paese d’oltralpe. Dai picchi dei Pirenei, al confine con la Spagna, alle dune lungo la costa fino alle falesie c’è davvero di tutto per chi cerca una vacanza all’insegna della sostenibilità.

Il massiccio della Rhune, dove corre la frontiera franco-spagnola, un tempo era meta di pastori, con anfratti talmente nascosti che solo loro e le greggi conoscevano, tra cui degli antichissimi dolmen. Oggi questi blocchi di pietra diretti verso il Sole si possono visitare, ma attorno aleggiano ancora delle misteriose leggende oltre a essere frequentati dai Pottok pony, dei cavallini selvaggi autoctoni. Vi si accede grazie a un bellissimo trenino a cremagliera, il Train de la Rhune, che viaggia solo d’estate.

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Fonte: 123rf

Il Train de la Rhune sui Pirenei francesi

La Dune du Pilat, la duna di sabbia più alta d’Europa, si trova proprio nella Nuova Aquitania. Alta 117 metri per 2,7 km di lunghezza, è uno dei luoghi più incredibili che si possano vedere: interamente fatta di quarzo, nella sua costante trasformazione regala un panorama affascinante in quanto il minerale sbriciolato la colora di sfumature bianche e rosa. Anche dalla sua cima si gode di una vista eccezionale.

Si trova a una settantina di chilometri da Bordeaux e in prossimità del bacino di Arcachon, un bacino d’acqua salata che comunica con l’Oceano Atlantico e che, durante la bassa marea, si trasforma in un reticolo di canali navigabili e di straordinari banchi di sabbia.

E poi ci sono le falesie, quelle di Meschers-sur-Gironde, alte 30 metri, che costeggiano la cosiddetta “Côte de beauté”, la costa della bellezza, di un bianco abbagliante sul più grande estuario d’Europa. Un tratto costiero unico, fatto di grotte e di caverne troglodite come le grotte di Régulus e di Matata che sono aperte al pubblico. Il punto più belle da cui ammirare le falesie è dal villaggio di Talmont-sur-Gironde.

Itinerari in bicicletta

Nella regione si trova la pista ciclabile più lunga della Francia, la Vélodyssée. Tra la Pointe de Grave ed Arcachon, si attraversano 160 chilometri di paesaggi meravigliosi immersi nella natura, tra laghi – come il Lac d’Hourtin  – e pinete e lungo la costa selvaggia molto amata dai surfisti (specie a Carcans), fino alle dune e alle spiagge bianche di Bombannes.

Lungo i canali in barca

Visitare la Nuova Aquitania a bordo di un’imbarcazione consente di scoprire scorci unici e inaccessibili altrimenti.  Si possono fare escursioni in giornata ma anche soggiornare su una barca. Il Canale della Garonne è uno dei luoghi più amati durante le vacanze d’estate, ma le navigazioni si possono fare anche lungo la Charente e il Lot (dove si può noleggiare una barca alimentata a pannelli solari).

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Fonte: 123rf

Navigazione lungo il Canale della Garonna

Il Canale della Garonna attraversa paesaggi incredibilmente suggestivi e costeggia boschi di platani centenari, ma anche diverse cittadine pittoresche. Come Agen famosa per il suo ponte sul canale, Sérignac-sur-Garonne con il tetto elicoidale della chiesa, Buzet-sur-Baïse, dove Garonna e Baïse s’intersecano, l’abitato di Meilhan-sur-Garonne e Castets-et-Castillon dominata dal Château du Hamel.

Inoltre, questo canale è costeggiato dalla ciclabile Véloroute – Le Canal des 2 Mers lunga oltre 700 km, che collega la costa mediterranea con quella atlantica.