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In Lapponia per ammirare il Sole di mezzanotte

Quando arriva l’estate, le giornate si allungano. In Lapponia, invece, non finiscono mai. Sì, perché qui il Sole non tramonta, resta lì a mezz’aria a vegliare, finché gli occhi non si chiudono e si decide che è ora di andare a dormire, per svegliarsi la mattina con la luce più abbagliante che mai.

Uno spettacolo assolutamente naturale che si può ammirare in Lapponia, al quale noi non siamo abituati, ma che bisogna provare. Le giornate qui sono infinite, perfette per fare tutte le attività che si desiderano.

Due confini, una sola terra

C’è una zona di questa splendida regione del Nord che si trova al confine tra Svezia e Finlandia, una zona meno frequentata dalle orde di turisti perché ci troviamo proprio là dove comincia la Lapponia e che, proprio per questo, regala esperienze uniche.

Stiamo parlando di Haparanda-Tornio, due città gemelle, la prima svedese e la seconda finlandese. Queste due città sono divise da un fiume, il Torne, che ne segna il confine naturale, ma un tempo erano un unico territorio. Ci sono dei villaggi, come Kukkola, per esempio, che è rimasto diviso in due quando fu tirata una riga per separare i due Paesi, ma che ancora oggi ospita membri della stessa famiglia, alcuni svedesi altri finlandesi, che parlano una lingua comune chiamato Meänkieli. Un luogo davvero speciale, da visitare d’estate per le tantissime attività all’aperto che si possono fare. A partire dal Sole di mezzanotte.

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Fonte: @Haparanda – Tornio

L’arcipelago di Haparanda-Tornio, tra Svezia e Finlandia

Come vi abbiamo raccontato dopo averle visitate d’inverno, Haparanda-Tornio offrono un’atmosfera da villaggio nordico, difficile da trovare altrove. Entrambe piccole e tranquille, offrono tutti i servizi necessari per trascorrere una vacanza come un “local”, senza l’affollamento turistico tipico delle altre grandi mete nordiche.

Ammirare il Sole di mezzanotte

Questo fenomeno astronomico si manifesta solo nelle regioni polari, quando il Sole non scende mai dietro l’orizzonte, permettendoci di vivere giornate luminose, accecanti e uniche. Grazie a questo fenomeno naturale, che si verifica durante la stagione estiva, è possibile ammirare scenari di incredibile bellezza. Spettacoli che lasciano senza fiato, con il tramonto che non svanisce mai e che si affievolisce solo con l’arrivo dell’alba, dando vita a nuove luci e colori.

E, proprio a partire dal tardo pomeriggio, è possibile osservare quelle mille sfumature di giallo, rosso e arancione che colorano tutt’intorno il paesaggio e che tingono persino le città. Non stupisce, quindi, che l’estate sia destinata a diventare il periodo migliore per scoprire alcuni dei più bei paesaggi naturali e incontaminati tra Svezia e Finlandia, illuminati dal Sole di mezzanotte.

I luoghi più belli dove ammirare il Sole di mezzanotte sono sicuramente quelli vicini all’acqua, dove il riflesso del Sole, del cielo e delle nuvole si specchia dando vita a uno spettacolo infinito.

Attività estive sull’acqua

Il fiume Torne sicuramente regala tantissime opportunità. Lo si può navigare con i kayak o facendo rafting sulle rapide con il gommone oppure risalire lentamente il corso del fiume a bordo di un piccolissimo traghetto all’aperto, godendosi i paesaggi puntellati di tipiche casette rosse che sembrano uscite da un libro di fiabe.

Anche pescare qui non è come altrove. La pesca nel fiume Torne (o Tornio) si fa sporgendosi su lunghi ponti di legno con il sistema tradizionale (e sostenibile) che adopera dei retini speciali con un lungo manico. Avete mai pescato un vero salmone che risale la corrente? Qui lo si può fare.

Si può anche remare tranquillamente sul Mar Baltico, dove sfocia il fiume Torne, oppure decidere di approdare su un’isola dell’arcipelago del Golfo di Botnia e rilassarsi sulle rive prendendo il Sole (ci si abbronza anche a queste latitudini). Le isole sono tutte differenti. Alcune offrono spiagge di sabbia con acque poco profonde, altre sono rocciose, con foreste di bacche e funghi. Le gite in barca si fanno da fine giugno a metà agosto.

Per chi non ha voglia di remare, invece, si può prenotare un comodo taxi boat e fare il cosiddetto “island hopping“, il tour delle isole.

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Fonte: @Kukkolaforsen

L’estate sulle rive del fiume Tornio

Gli animali della Lapponia

D’estate i Sami portano le renne più a Nord dove i pascoli sono verdi, ma è comunque possibile incontrarle. Al Ranua Wildlife Park, sul lato finlandese, si può scoprire la fauna che vive al Nord e nella zona artica. Gli animali vivono in spaziose recinzioni in mezzo a vaste foreste. Nella fattoria Arkadia vivono circa 70 specie diverse di animali tipici delle fattorie finlandesi oltre ad alcuni altri più esotici. Qui è possibile soggiornare.

Un percorso naturalistico e culturale molto bello che si può fare in barca passa nel Parco nazionale dell’arcipelago di Haparanda, lungo la bellissima isola di Sandskär, famosa per le sue lunghe spiagge sabbiose: qui si possono osservare gli alci liberi nella foresta. Inoltre, nel golfo, da metà agosto fino a ottobre si possono addirittura osservare le foche.

Passeggiate nei boschi

Esplorare i boschi di Haparanda-Tornio a piedi o a cavallo di una comoda e-fatbike è il modo migliore per godersi la natura lappone. Qui i boschi sono fitti di conifere, i sentieri segnati alla perfezione come ci si aspetterebbe da un Paese nordico e non mancano neppure i servizi.

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Fonte: @Haparanda – Tornio

In bicicletta lungo i sentieri dell’isola di Seskarö

Si può partecipare a un’escursione di un giorno in alcune delle riserve naturali oppure seguire i sentieri dell’isola di Seskarö (dove è anche possibile soggiornare) o fino in cima al monte Nivavaara, da dove si ha una fantastica vista sulla valle del fiume Tornio.

Cosa vedere nella zona

Haparanda-Tornio è la porta della Lapponia e qui non c’è solo natura, anche se decisamente la fa da padrona. Vi si trovano anche alcune chicche che vi consigliamo di visitare per comprendere la storia di questa terra di confine. Sul lato svedese, a Luleå, per esempio, c’è Gammelstad, il villaggio parrocchiale più grande e meglio conservato della Svezia, inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità dall’Unesco.

Comprende 424 abitazioni di legno rosso costruite intorno alla chiesa in pietra di Nederluleå, risalente agli inizi del XV secolo. Un tempo i villaggi parrocchiali erano molto comuni nel Nord della Scandinavia e servivano a ospitare i fedeli che venivano dal territorio circostante fin qui per la messa e che non sarebbero riusciti a rientrare nelle proprie case prima del tramonto.

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Fonte: 123rf

il villaggio di Gammelstad in Svezia

A cavallo tra Svezia e Finlandia c’è il villaggio di Kukkola a cui abbiamo già accennato. È un antico borgo con edifici storici di legno, come la torre dell’orologio, il vecchio affumicatoio di legno, il piccolo museo della pesca e gli antichi mulini.

Sul versante finlandese, a Tornio, invece, ci sono alcune delle chiese lignee più antiche e meglio conservate della Scandinavia e c’è anche una chiesa ortodossa costruita all’inizio del 1800 per le truppe russe (la Finlandia ottenne l’indipendenza dalla Russia solo nel 1917).

Kukkola

Fonte: @Haparanda – Tornio

Il villaggio di Kukkola, tra Svezia e Finlandia

Infine, proprio nel centro di Tornio è stato aperto di recente il Tornio Valley Museum, il museo della valle del Torne, che racconta le tradizionali fonti di sostentamento, cibo, cultura, identità locale e storia delle due città, Tornio e Haparanda.

L’immancabile sauna

Nella cultura nordica, la sauna ha sempre avuto un ruolo fondamentale, come luogo di aggregazione, come ospedale – non c’era posto più sterile di questo – , riparo e quant’altro. Un’attività così tanto radicata nella cultura da essere inserita dall’Unesco nel 2020 nella lista dei beni culturali immateriali. Ancora oggi, spesso, la sauna viene costruita addirittura prima della casa. E un’esperienza in una sauna quando si viene al Nord non può mancare. Ad Haparanda-Tornio si ha una vasta scelta di saune, da quella più grande del mondo a Cape East a quelle nelle tinozze riscaldate da un fuoco a legna. Ogni hotel, campeggio o lodge ne ha almeno una.

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Curiosità Viaggi

L’onda più lunga del mondo è spettacolare! Ed è protetta dalla legge

Sulla costa nord del Perù, tra le onde e il deserto, esiste un piccolo villaggio di pescatori, il suo nome è Malabrigo ed è già meta prediletta di viaggiatori e avventurieri coraggiosi provenienti da ogni parte del mondo.

Giungono qui per scoprire le tradizioni del luogo, il lavoro meticoloso e appassionato dei pescatori e tutte quelle meraviglie naturalistiche che appartengono al territorio. Ma si fermano qui soprattutto per contemplare, affrontare e cavalcare lei: l’onda sinistra più lunga del mondo.

Qui il mare si increspa fino a creare una serie di fitte onde che, a pieghe alte e ravvicinate, creando uno spettacolo senza pari che incanta e stordisce. Si tratta di Chicama, l’onda leggendaria che in Perù è protetta con una legge.

Benvenuti a Malabrigo

Non ha bisogno di presentazioni il villaggio di Malabrigo, soprattutto per i surfisti che qui hanno trovato il loro paradiso terrestre. Conosciuta anche come Puerto de Malabrigo o Puerto Chicama, questa piccola cittadina portuale è situata nella provincia di Ascope, nella regione di La Libertad.

È diventata famosa soprattutto per quella leggendaria onda che bagna la costa e che attira qui tantissimi curiosi provenienti da ogni parte del mondo. Un’onda che è cara ai surfisti quanto al Paese che, qualche anno fa, ha istituito una legge nazionale per la sua conservazione.

Cosa rende Chicama così straordinaria ve lo diciamo subito. Si tratta dell’onda sinistra più lunga del mondo che può essere cavalcata fino a quattro minuti. La sua estensione permette ai surfisti di restare sulla cresta, a due metri di altezza, per più di 200 secondi.

Chicama, l’onda leggendaria protetta dalla legge

Per proteggere le straordinarie coste e il patrimonio naturalistico del territorio dagli investimenti industriali e dalle costruzioni, il Paese sudamericano, grazie al supporto di attivisti, naturalisti e surfisti, ha istituito la Legge n. 27280, conosciuta anche conosciuta come la “Ley de Rompientes”. Questa disposizione è considerata la prima legge a protezione delle onde in tutto il mondo.

La strada è stata lunga e in salita ma alla fine, grazie a norme specifiche che tutelano il tratto di costa interessato, l’onda di Chicama è salva. E non è l’unica perché il governo peruviano ha continuato a portare avanti una politica di protezione per le onde e per le coste.

Oltre a essere bellissima, suggestiva e protetta, l’onda di Chicama è anche misteriosa e suggestiva, tutto merito di quelle storie e di quelle leggende che si tramandano localmente da secoli. Si narra, infatti, che un giovane avventuriero giunse a Malabrigo per affrontare e cavalcare l’onda eterna, considerata la porta d’accesso ai confini della Terra.

Di questa onda, però, tanto bramata quanto temuta, se ne persero le tracce e nessuno riuscì più a trovarla fino a quando un surfista in vacanza negli anni ’60 giurò di aver cavalcato un’onda perfetta che si estendeva verso sinistra e che era cos’ lunga da sembrare infinita. Fu allora che molti curiosi iniziarono a sorvolare e ad esplorare la zona alla ricerca di quell’onda leggendaria che, ormai era certo, esisteva. Poi fu trovata: il resto fa parte della nuova storia di Chicama.

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Camminare sui set dei tuoi telefilm preferiti: i tour in Europa

Cosa ci spinge a scegliere una destinazione e a metterci in viaggio per scoprire le meraviglie del mondo? Sono i racconti degli avventurieri, le fotografie straordinarie che si alternano sui feed di Instagram, i libri di viaggio e quei monumenti iconici che con gli anni sono diventati i simboli di città e Paesi interi.

Sono tantissime le fonti di ispirazione, quelle che ci fanno sognare a occhi aperti, le stesse che ci invitano a salire sul primo volo aereo per esplorare le meraviglie del mondo che abitiamo. Tra queste troviamo anche le nostre pellicole del cuore e tutti quei telefilm che ci tengono compagnia durante le infinite giornate di binge watching.

Ed è proprio attraverso questi che, spesso e volentieri, troviamo nuove ispirazioni di viaggio. Perché quelle scenografie che fanno da sfondo alle avventure dei nostri personaggi preferiti sono reali e aspettano soltanto di essere scoperte. E farlo adesso è ancora più facile perché questa estate sarà possibile passeggiare sui set dei nostri telefilm preferiti firmati Netflix. Ecco quando e dove.

Sulle scene delle serie tv Netflix: succede in Europa

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio nelle capitali d’Europa. Dall’arte alla cultura, passando per l’architettura, le opere firmate da Madre natura e tutte quelle tradizioni gastronomiche che deliziano il palato.

Certo è che quando quelle città appaiono nelle nostre serie televisive, sembrano ancora più belle e affascinanti. Sarà che appassionandoci alle vicende di quei personaggi abbiamo iniziato a fantasticare su nuove avventure da vivere, o forse perché proprio guardando quelle pellicole abbiamo scoperto e riscoperto luoghi e dettagli che prima ci erano sfuggiti.

Fatto sta che è questo il momento giusto per raggiungerli perché questa estate sarà possibile ripercorrere le orme dei telefilm più iconici di Netflix che, scommettiamo, sono anche i vostri preferiti.

A lanciare il progetto è stata proprio Netflix in collaborazione con SANDEMAN’s New Europe Tours, proponendo una serie di tour guidati a piedi, e gratuiti, che portano alla scoperta di quelle meravigliose città che abbiamo visto fare da sfondo alle più avvincenti serie televisive. L’obiettivo? Riscoprire le meraviglie di questi luoghi attraverso gli occhi dei nostri personaggi preferiti.

Madrid, Parigi o Londra?

Per una settimana, dall’11 al 17 luglio, i tour gratuiti organizzati da SANDEMAN’s NEW Europe Tours porteranno cittadini e viaggiatori alla scoperta dei luoghi imperdibili delle più celebri serie televisive di Netflix. Ad accompagnare i partecipanti ci saranno delle guide turistiche esperte che condivideranno curiosità e dettagli delle pellicole in questione, ma anche le storie nascoste tra le strade e i quartieri delle città in questione.

L’unica vera difficoltà sarà scegliere a quale tour partecipare. Gli itinerari a piedi si snoderanno tra le strade di Madrid, Parigi e Londra, tre delle città più popolari e affascinanti del continente che hanno fatto da sfondo ai nostri film preferiti.

A Madrid si potranno esplorare le scenografie reali di Money Heist e Cable Girls, oppure sognare di essere uno dei personaggi di Elite, il teen drama più visto su Netflix. Nella romantica Ville Lumière, invece, sarà possibile viver ele avventure di personaggi celebri come Lupin o Emily (in Paris) e scoprire dettagli inediti e curiosità sulla miniserie Notre-Dame, la part du feu. Il tour londinese, invece, porterà i viaggiatori alla scoperta di tutti quei luoghi della capitale che hanno fatto da sfondo a serie iconiche come Anatomia di uno scandalo, Bridgerton e The Crown.

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Cammini Notizie Viaggi

Il cammino di 400 km che ti fa scoprire perle d’Italia

L’Italia è bella tutta e questo ormai lo sanno anche i muri, ma negli ultimi anni si sta riscoprendo un modo di viaggiare che ci fa apprezzare e amare ancora di più il nostro Paese: i cammini. La buona notizia è che ce n’è uno grazie a cui poter percorrere ben 400 km, che siamo certi vi lasceranno senza fiato.

Il Cammino di Don Tonino, a spasso per la Puglia

Una vita spesa “sul passo degli ultimi”. Ecco perché questo affascinante cammino che partendo da Molfetta, in provincia di Bari, e arrivando ad Alessano, in provincia di Lecce, si rivela particolarmente autentico e spirituale. 400 km dedicati a Don Tonino Bello, un Vescovo che nel corso della sua missione aprì la sua casa ai poveri e ai migranti, lottato con i lavoratori licenziati, fondato comunità d’accoglienza e marciato per la pace.

Un uomo che è stato davvero un esempio e che vive ancora oggi tra le viuzze di Molfetta, un borgo antico affacciato sull’Adriatico, e Alessano, città natale dello stesso Don Tonino e il cui centro storico è uno dei meglio conservati del Salento.

Passo dopo passo è possibile scoprire gli splendidi posti in cui il Vescovo ha operato, ammirando le colline punteggiate da trulli della Valle d’Itria e il magnifico barocco salentino di Galatina.

A questo cammino è stato dedicato un libro scritto da Luigi Amendolagine e Paola De Pinto – già acquistabile presso le librerie e online – che contiene tutte le informazioni necessarie per affrontarlo nel migliore dei modi: cartine dettagliate, i mezzi pubblici, le altimetrie, le descrizioni del tracciato, le ospitalità, i luoghi da non perdere lungo ogni tappa. Il tutto insieme ad alcuni dei brani più significativi di Tonino Bello per un viaggio fisico e spirituale sulle sue tracce.

molfetta don tonino

Fonte: iStock

Vista panoramica di Molfetta

Chi era Don Tonino il Bello

Don Tonino il Bello fu un Vescovo cattolico italiano che è ricordato da tutti per le sue scelte forti e coraggiose, pur essendo innamorato della Chiesa. Per lui il suo dovere, ma anche la bellezza di tutto, era di stare sempre dalla parte degli ultimi.

Nato ad Alessano il 18 marzo 1935, nel 1978 fu nominato amministratore della parrocchia del Sacro Cuore di Ugento, e l’anno successivo parroco della Chiesa Matrice di Tricase. Poi ancora fu nominato vescovo di Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi per poi divenire, al momento dell’unificazione delle quattro Chiese locali, il primo pastore di Molfetta-Giovinazzo-Ruvo-Terlizzi

Morto a Molfetta nell’aprile del 1993, per lui il 27 novembre 2007 la Congregazione delle cause dei santi ha avviato il processo di beatificazione. Ma non solo. Il 20 aprile 2018, nel giorno del suo 25º anniversario di morte, Papa Francesco si è recato alla sua tomba per poi celebrare a Molfetta una messa, mentre il 25 novembre 2021 ha autorizzato la promulgazione del decreto sulle virtù eroiche facendolo diventare, così, venerabile.

Le tappe più belle del Cammino di Don Tonino

Non ve le possiamo svelare tutte, anche perché è bello scoprirle in sella alle proprie scarpe e accompagnati dalla lettura del libro, ma vi possiamo raccontare quelle che secondo noi sono le imperdibili.

Questo è un viaggio che, del resto, attraversa alcuni dei luoghi più significativi della Puglia in cui potersi inebriare della natura e dei paesaggi che regalano delle vere e proprie esplosioni di colori: l’azzurro del mare sempre limpido e cristallino si fonde con il verde delle campagne ancora autentiche e il bianco della pietra calcarea che caratterizza i borghi e le cattedrali delle città attraversate.

400 km grazie a cui sperimentare la pura accoglienza che contraddistingue i pugliesi e le loro particolari tradizioni culinarie, musicali e religiose.

A Molfetta, che merita certamente una visita per i suoi edifici di rara bellezza, e di cui Tonino fu Vescovo della diocesi dal 1982 al 1993, è possibile ammirare anche la sua casa che egli stesso trasformò nella dimora di tutti.

Dopo aver visitato questo paese dalla storia millenaria, vale la pena fare una sosta a Giovinazzo, sempre in provincia di Bari. Un borgo marinaro dove la pietra calcarea incastonata nell’azzurro del mare sembra catapultare in paradiso. Una città medievale puntellata dai vicoli stretti, chiese, palazzi nobiliari, un porto e molte altre meraviglie, tutte lambite da un mare che il mondo intero ci invidia.

Un’altra delle tappe che merita sicuramente attenzione è Castellana Grotte situata negli incredibili scenari dell’altopiano della Murgia dei Trulli, a circa 40 chilometri da Bari. Famosa principalmente per le sue cavità rocciose che arrivano a una profondità massima di 122 metri dalla superficie, regala anche un centro storico che ha mantenuto praticamente intatti il silenzio e l’atmosfera che si era soliti respirare in epoche passate.

Grotte di Castellana cammino di don tonino

Fonte: iStock

Le splendide Grotte di Castellana

Passando per la rinomatissima Alberobello con i suoi misteriosi e affascinanti trulli, si arriva a Martina Franca, in provincia di Taranto. Qui tra vie strette, vicoli ciechi e qualche piccola stradina nascosta, è possibile scoprire anche tantissimi locali di vario genere, come anche luoghi di culto tra cui chiese e palazzi storici.

Il cammino prosegue ancora con una sosta a San Vito dei Normanni in provincia di Brindisi, un borgo situato nel cuore della pianura salentina e impreziosito da un maestoso castello e numerose chiese. Un’altra delle tappe più belle del Cammino di Don Tonino è Torchiarolo, un grazioso borgo che vanta un caratteristico centro storico, ma anche innumerevoli bellezze naturalistiche. Sono tanti, infatti, i luoghi che Torchiarolo ancora oggi possiede e in cui la natura è incontaminata. Seggestivo anche il parco archeologico di Valesio, un’antichissima necropoli messapica.

Un’altra meravigliosa sosta è Galatina in provincia di Lecce. Vi basti pensare che da queste parti svetta la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, dichiarata monumento nazionale nel 1870, i cui affreschi sono paragonati a quelli che si possono osservare all’interno della Basilica di San Francesco d’Assisi.

E poi, infine, Alessano dove Don Tonino è nato. Qui sopravvivono ancora memorie storiche e archeologiche che raccontano il vivace passato di questa borgo salentino. Senza dimenticare la vicinanza a una costa frastagliata che ogni giorno viene accarezzata da acque cristalline.

Un cammino, quindi, che porta alla scoperta di territori bellissimi, pregni di significato e che vale la pena scoprire. Il tutto grazie alla missione di Don Tonino Bello e a chi l’ha voluta rendere un percorso da fare a piedi: 17 tappe quasi sempre pianeggianti e divise, per chi non avesse tempo, in quattro brevi itinerari tematici che passano attraverso paesaggi affascinanti e impossibili da dimenticare.

Galatina cammino don tonino

Fonte: iStock

Il borgo di Galatina
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crociere lusso Viaggi

In crociera sì, ma solo di lusso. Ecco come fare

Oggi le crociere sono accessibili a un vasto pubblico. Tante le offerte low cost che fanno le compagnie di navigazione per chi prenota in anticipo, in ritardo o nei periodi di bassa stagione. E a farne spese sono i passeggeri, costretti a fare le file ai buffet, a svegliarsi presto la mattina per prendere posto a bordo piscina o a prenotare, prima ancora di partire, le escursioni organizzate.

Insomma, la crociera può trasformarsi in una vacanza per le masse, rovinando così tutta la poesia e il relax che ci si aspetta da una vacanza.

Ma ci sono alcune dritte perché la crociera diventi l’esperienza più bella della vita, una vacanza all’insegna del lusso e dell’esclusività. I consigli vengono da Crocierissime. Stando a un suo studio, le vendite per l’estate 2022 sono già quasi ai livelli del 2019, l’anno precedente alla pandemia e si prevede che ci saranno sempre più clienti che non solo occuperanno le navi attuali, ma anche le oltre 75 in costruzione entro il 2026. Ecco quali sono.

Prenotare la nave da crociera più grande del mondo

Al momento, la nave da crociera più grande del mondo è la Wonder of the Seas di Royal Caribbean che è da poco stata varata e che sta navigando nel Mediterraneo. Lunga 362 metri e larga 66, può ospitare 6.988 passeggeri e un equipaggio di 2.300 persone. È alta come un edificio di 18 piani e ha 18 ponti. È più grande della più grande portaerei del mondo, la USS George H.W. Bush. La Wonder è un vero e proprio parco divertimenti pieno di attrazioni, decine di bar e ristoranti, spettacoli, piscine e spa, enormi cabine e molto altro, sufficienti per battere tutti i record.

Soggiornare nella più grande suite di lusso

Senza dubbio la suite più grande a bordo di una nave è la Regent Suite della Seven Seas Splendor di Seven Seas Cruises, situata al ponte 14, con una vista a 270 gradi sulla prua della nave. Misura oltre 278 metri quadrati e ha una terrazza di 120 metri quadrati con piscina privata, per un totale di 413 metri quadrati di eleganza sontuosa sul mare, compresa una spa personale con sauna, bagno turco e un’area benessere con trattamenti illimitati e una zona giorno a vetrata con solarium. Solo un dettaglio: il letto della camera da letto principale è il Vividus, fatto a mano, del valore di 177.000 euro. Ha a disposizione un maggiordomo esclusivo e, oltre ad avere la garanzia di una prenotazione ogni sera al ristorante di specialità che viene scelto, si può usufruire di un bar privato con bevande illimitate, tartine servite quotidianamente e caviale direttamente nella suite. Sebbene il prezzo per notte sia di circa 10.000 euro, questo gioiellino è già prenotato per quasi tutte le partenze di quest’anno e anche del prossimo.

Fare il giro del mondo in crociera

Si trascorrono 274 notti a bordo, toccando 157 destinazioni, 65 Paesi e 11 meraviglie del mondo in sette continenti e questo in un unico viaggio, il più lungo intorno al mondo a bordo di una nave da crociera. Si tratta della “Serenade of the Seas” della compagnia di navigazione Royal Caribbean, battezzata “Ultimate World Cruise”, il grande giro del mondo. La prossima partenza da Miami è prevista per il 10 dicembre 2023 e l’arrivo nello stesso porto, dopo nove mesi di navigazione, è in programma il 10 settembre 2024. I passeggeri privilegiati che effettueranno l’intera traversata andranno da Casablanca a Qaqortoq, in Groenlandia, e Shimizu, in Giappone, la porta del Monte Fuji. Scopriranno anche molte delle meraviglie del nostro Pianeta, da Machu Pichu al Taj Mahal, fino alla Grande Barriera Corallina in Australia, e attraccheranno sulle coste di ogni angolo del mondo. Per coloro che non hanno così tanto tempo a disposizione o che hanno un budget più limitato, il viaggio è diviso in quattro tranche che possono essere prenotate anche separatamente. Dato che quasi 100 giorni del totale vengono trascorsi in navigazione senza toccare i porti, bisogna essere pronti a godere al meglio delle strutture offerte da questa lussuosa nave, come il teatro, la spa, la palestra, il minigolf, la palestra d’arrampicata, il nightclub, la sala da gioco, il programma di giochi e le varie feste organizzate. I viaggiatori possono anche assistere a conferenze tenute da ospiti speciali e seguire corsi di preparazione di cupcake o sushi, di danza o di lingue, oltre a molte altre attività. Il prezzo della crociera completa varia da circa 53.000 euro a persona in cabina interna a circa 73.000 euro in una cabina con balcone, fino a circa 103.500 euro in una junior suite. Tutte le escursioni a terra sono comprese.

Provare la cucina più grande ed efficiente

La gastronomia è senza dubbio una delle grandi attrazioni di ogni nave da crociera. Soddisfare le esigenze di migliaia di passeggeri affamati è una delle sfide di tutte le navi e, con l’aumentare delle dimensioni della nave, aumentano anche gli ospiti. Una delle navi da crociera più grandi del mondo, la Oasis of the Seas di Royal Caribbean, che ha bisogno di ben 23 cucine per soddisfare i suoi oltre 6.000 passeggeri in ogni viaggio, servendo i 24 ristoranti. Ciò significa che a bordo c’è una brigata composta da 250 cuochi, più centinaia di camerieri e aiutanti, in grado di trasformare cento tonnellate di cibo in un quarto di milione di pasti, al ritmo di 28.000-30.000 pietanze al giorno. E tutto deve essere perfetto. Oltre a cuochi efficienti e altamente organizzati, sono necessari magazzini enormi. E i numeri di questa nave fanno venire i brividi. Nei suoi 21 magazzini di diverse dimensioni e temperature ogni settimana devono essere stoccate 3,5 tonnellate di riso, 5,5 tonnellate di farina, 31 tonnellate di verdure, 8 tonnellate di pollo e 15 tonnellate di olio. Ogni giorno sulla nave si consumano 450 kg di lattuga, per una semplice colazione si consumano due tonnellate di pancetta e ogni settimana si utilizzano 86.000 uova. Per la cena di gala, di solito l’ultimo giorno, sono necessari 900 kg di aragoste. Anche il consumo di alcolici rappresenta una quantità enorme. Ogni settimana vengono consumate 2.700 bottiglie di vino e Champagne, 20.000 bottiglie e lattine di birra e 15.000 bottiglie d’acqua.

Cenare nel miglior ristorante in mare

Sempre più chef stellati si uniscono alle cucine galleggianti delle navi da crociera – tra i tanti nomi, Jamie’s Oliver, Paco Roncero, Bruno Barbieri, Rudi Sodamin, Jonnie Boer, David Burke, Elizabeth Falkner, Thomas Keller e molti altri, e i piatti diventano sempre più sofisticati. Secondo un recente sondaggio, il miglior ristorante su una nave da crociera è il Pinnacle Grill, presente su tutte le navi Holland America e attualmente considerato il top in alto mare. Offre ai clienti un menu squisito, sempre presentato con ineguagliabile eleganza e raffinatezza su stoviglie di porcellana Bulgari, bicchieri in vetro firmati Riedel e tovaglie di lino Frette. E il prezzo è molto conveniente, non supera i 20 euro.

Divertirsi sullo scivolo dei record

Da anni, le compagnie di crociera si sforzano di offrire le migliori attrazioni a bordo per bambini e adulti, tanto che alcuni ponti sono diventati veri e propri parchi divertimento. Uno dei più accattivanti è sempre lo scivolo d’acqua, aperto o chiuso che sia, illuminato o meno, singolo o di coppia. Il più grande al mondo è attualmente il Blaster della Navigator of the Seas, con i suoi 243 metri. Cinque spruzzatori d’acqua spingono due persone attraverso tuffi e cadute e il tratto più lungo dello scivolo è sospeso sull’acqua. Il Riptide è l’unico scivolo acquatico su una nave con una curva trasparente sospesa sul mare.

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Europa lusso Viaggi

Atmosfere d’antan sul Lago di Como, oggi come un secolo fa

Ci venivano a svernare le famiglie dell’aristocrazia europea. Sceglievano gli hotel più beli e lussuosi affacciati sulle tranquille acque del Lago di Como e vi soggiornavano per lunghi mesi.

Molti di quegli alberghi esistono ancora, naturalmente riammodernati per quanto si potesse per adeguarsi ai comfort dei giorni, ma lasciando sempre intatto quel fascino di un tempo. Bellissimi hotel, con sale da ballo, saloni degli specchi, salottini, ristoranti, giardini lussureggianti dove passeggiare nelle calde giornate estive. Se si visitano – o si ha la possibilità di trascorrere una vacanza – ancora oggi poco o nulla è cambiato.

La loro posizione a bordo lago, da dove ammirare il profilo delle montagne e i piccoli borghi di pescatori resta quella pittoresca di sempre. Quella che ha fatto innamorare i turisti stranieri negli Anni ’20 e tuttora.

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Fonte: 123rf

Villa Olmo a Como, un meraviglioso esempio di neoclassico

Alcuni hanno comprato casa – sarebbe meglio dire “villa” – come George Clooney, Sir Richard Branson (numero uno della Virgin) o la famiglia Guggenheim. Altri s’accontentano di trascorrervi una vacanza, più o meno breve e non dicono mai di no a un film o a un evento ambientato sul Lago di Como.

L’ultima in ordine di apparizione è stata Lady Gaga, invitata a esibirsi in occasione di quello che è stato definitivo il matrimonio dell’anno, quello tra il magnate Alan Howard e la giovane americana Caroline Byron (25 anni di differenza), fan sfegatata di Miss Germanotta che l’ha voluta per intrattenere i suoi ospiti (arrivati a bordo di motoscafi Riva). Evento molto discusso, questo, perché per organizzare le nozze una delle ville storiche più famose di Como è stata off limits per un mese interno.

Villa Olmo a Como

Si tratta di Villa Olmo, che solitamente è aperta al pubblico, che invece non è stata accessibile a nessuno, tantomeno ai turisti venuti appositamente per visitarla (gratuitamente).

Meraviglioso esempio di neoclassico, Villa Olmo da secoli è in grado di catturare lo sguardo ammirato di tantissimi turisti – e cittadini – che visitano il palazzo o trascorrono del tempo suo parco. Ad arricchire il piacere della vista, lo stupendo panorama che si apre sul Lago di Como, tanto suggestivo da essere scelto per le riprese del film “Innamorato pazzo” con Adriano Celentano. Un’altra curiosità? La villa prende il nome da un meraviglioso olmo centenario che svettava nel giardino, che purtroppo oggi non esiste più.


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Venne commissionata alla fine del ‘700 dal marchese Innocenzo Odescalchi all’architetto Simone Cantoni, già noto per i grandi successi di Palazzo Serbelloni a Milano. La posizione sul Lago di Como e l’ampio giardino la rendeva l’ideale per una residenza estiva: stesso pensiero che ebbero i Raimondi – che presero Villa Olmo dagli Odescalchi – i quali, per goderne a pieno il potenziale fecero risistemare tutto il parco.

Dopo circa cent’anni, la proprietà passò al Duca Guido Visconti di Modrone, che intraprese alcuni lavori di rifacimento e abbellimento, fino ad arrivare al 1924, anno in cui venne acquisita dal Comune di Como. Da quel giorno Villa Olmo ha ospitato numerosi eventi, tra cui l’Esposizione Internazionale per il centenario della morte di Alessandro Volta, numerosi congressi, spettacoli, esposizioni artistiche. E ora anche matrimoni vip.

La storica Villa d’Este

Intanto, però, Lady Gaga, soggiornava in un’altra delle più belle ville storiche comasche, Villa d’Este, a Cernobbio. La cantante e attrice deve essere andata sul sicuro quando le hanno chiesto di esibirsi all’evento, dato che aveva già soggiornato in questo storico hotel quando è venuta a girare alcune scene del film “House of Gucci“, dove interpreta Patrizia Reggiani, ex moglie di Maurizio Gucci, patron del celebre brand di lusso fatto uccidere proprio dalla moglie.

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Fonte: 123rf

Villa d’Este, a Cernobbio, l’hotel delle star

Annoverato da sempre tra gli hotel più belli del mondo, Villa d’Este (sul Lario) è una vera istituzione. Secondo i gossip Lady Gaga avrebbe occupato una stanza tutta per sé e ben due adiacenti solo per il suo eccentrico guardaroba.

Per secoli è stata la dimora preferita dall’aristocrazia, dopo principesse, marchesi, sultani e zar ed è un lussuoso resort dal 1873, con un magnifico giardino e una splendida piscina galleggiante sulle acque del Lago di Como. Per i suoi “primi” 150 anni, tra l’altro, organizza eventi speciali e aperitivi con cocktail creati per l’occasione, come quello dedicato a Carolina di Brunswick, la Principessa del Galles e Regina di Inghilterra che fu proprietaria di Villa d’Este dal 1815 al 1820, apportando abbellimenti alla villa e ai giardini.

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Le nuove location della fiction “Un passo dal cielo 7”

Dopo la sesta stagione della fortunatissima fiction televisiva “Un passo dal cielo” sta per arrivare anche la settima. Merito del successo, oltre alla trama avvincente e al cast (per le prime tre stagioni Terence Hill, per le ultime tre Daniele Liotti, e dalla prossima Marco Rossetti, noto per un’altra serie Tv “Doc – Nelle tue mani”), va anche ai luoghi dove è stata girata.

Le prime location in Alto Adige

Oltre ai protagonisti, nel corso degli anni anche le location sono un po’ cambiate. Inizialmente “Un passo dal cielo” era stato ambientato in Val Pusteria, Alto Adige, nella zona tra San Candido e l’ormai celeberrimo Lago di Braies (che da allora ha attirato milioni di visitatori tanto da aver dovuto prendere provvedimenti per gestire il traffico di visitatori, specie d’estate).

S’affaccia proprio sulle verdi acque di questo lago la baita dove abitava il protagonista, un piccolo edificio di lego che in realtà ospita la biglietteria delle barchette che si possono noleggiare per fare un breve tour del lago.

Nuovo set nel Cadore

Nel corso delle stagioni, la produzione si è spostata sempre più oltre il confine altoatesino scendendo nel Cadore, quindi nel Veneto. Ed è ancora qui che ritroviamo i protagonisti e che si svolgono le vicende del comandante del Corpo forestale. Su un altro bellissimo laghetto che si trova in questa zona, quello di Mosigo (noto anche come Lago di San Vito come l’omonima località vicina), ha sede la stazione di polizia.

Questo pittoresco specchio lacustre, poco fuori San Vito di Cadore, è molto frequentato da chi ama passeggiare e rilassarsi tra i monti e i boschi dolomitici.

Qui il set è stato creato soprattutto nella Valle del Boite, una valle che prende il nome dall’omonimo torrente che nasce ai piedi della Croda Rossa d’Ampezzo. Questa valle è attraversata dalla ciclabile delle Dolomiti ed è bellissima, con scorci mozzafiato.


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Le location della settima stagione

Oltre ad altri luoghi del bellunese già visti in “Un passo dal cielo 6 – I guardiani”, nella nuova stagione ce ne saranno di nuovi. In particolare, nella Val Belluna e nella zona di Feltre.

La Val Belluna è un’ampia vallata nella provincia di Belluno, naturalmente, compresa tra le Prealpi bellunesi da una parte e le Dolomiti meridionali dall’altra e attraversata dal Fiume Piave.

Il Feltrino, invece, che comprende una parte della Val Belluna, è molto famoso per il suo valore naturalistico e le numerose zone protette e perché al suo interno si trova il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

 

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Idee di Viaggio Unesco Viaggi

C’era una volta una miniera: ora è una riserva della biosfera Unesco

Il mondo che abitiamo non smette mai di stupirci perché è pieno di meraviglie da scoprire e da esplorare, le stesse che ci lasciano senza fiato e ci conducono dall’altra parte del globo.

Alcune di queste portano l’orgogliosa firma di Madre natura, lei complice e fautrice di una grande bellezza che incanta e stordisce i sensi. Altre sono opere pensate e realizzate dall’uomo che raccontano e rappresentano città e Paesi interi. Altre ancora sono la rappresentazione perfetta della convivenza tra le prime e le seconde, e sono meravigliose.

Opere, attrazioni e luoghi iconici che raccontano storie che non si possono dimenticare perché fanno parte dell’umanità, del passato, del presente e del futuro. Come Minett, una miniera a cielo aperto da scoprire subito che è diventata una Riserva della biosfera riconosciuta dall’Unesco.

Benvenuti a Minett

Per scoprire questo luogo ricco di contraddizioni e meraviglie dobbiamo spostarci a Lussemburgo, nel sud del Paese. È qui che esiste una regione che conserva un passato industriale che vive nella memoria storica dei cittadini e in tutte quelle testimonianze che fanno capolino tra le strade e i villaggi dell’intero territorio.

È sempre qui, però, che la natura è stata lasciata libera di prosperare in maniera grandiosa, trasformandosi nella cornice perfetta di una scenografia che racconta il passato e il presente di un’intera regione.

A Minett, infatti, è stata riconosciuta ufficialmente la prima Riserva della Biosfera dall’Unesco del Paese, una qualifica che ha come obiettivo quella di conservare e proteggere l’ambiente in questione. Oggi si presenta come un parco che si snoda per oltre 200 chilometri al centro del quale si apre un sentiero di 80 chilometri che è diventato meta prediletta di escursionisti e ciclisti. Il percorso, che confina con la Francia, prende il nome di red Rock Trail, in riferimento al colore rosso che caratterizza tutta la zona.

La regione di Minett, infatti, è conosciuta anche come Terra Rossa per il minerale di ferro che veniva estratto da tutte le miniere che si snodavano un tempo sul territorio. Ed erano così tante al punto tale da caratterizzare interamente la regione diventata un punto di riferimento dell’industria mineraria.

Quel passato, però, si è trasformato in qualcosa di ancora più straordinario, una Riserva della Biosfera Unesco che oggi è diventata la testimonianza della convivenza tra l’uomo e la natura, tra il passato e il futuro.

Stazione di Fond de Gras

Fonte: Wikimedia/enutzer:Pecalux

Stazione di Fond de Gras

Cosa fare e cosa vedere a Minett

Un viaggio a Minett può trasformarsi in un’esperienza incredibile per gli amanti della natura e della storia. Da una parte, infatti, è possibile percorrere altopiani soleggiati, vallate e boschi rigogliosi per entrare in contatto con la natura più autentica, dall’altra, invece, è possibile ammirare le miniere storiche e l’antica urbanizzazione che oggi sono inserite in un contesto inedito e straordinario.

I pozzi minerari e i tunnel che hanno modellato il passaggio oggi sono diventati le testimonianze di un passato industriale fatto di migrazioni e lavoro che hanno lasciato spazio alla biodiversità che appartiene al territorio. Come abbiamo anticipato, nella riserva di Minett la natura è assoluta protagonista, ma si affianca alla storia dell’intero territorio.

Quando le miniere sono state chiuse, infatti, l’intera area è stata trasformata in una riserva naturale che nel 2020 è stata riconosciuta dall’Unesco.

Una delle tappe imperdibili di questo itinerario è il Minett Park Fond-de-Gras, un vero e proprio museo a cielo aperto dove è possibile fare un viaggio nel tempo per conoscere e immaginare il passato. Qui è possibile esplorare l’antica miniera di Giele Botter e il villaggio di Lesauvage dove vivevano i minatori con le loro famiglie. Questi luoghi si possono raggiungere a piedi, attraversando i sentieri naturalistici, oppure con un treno a vapore per rendere l’esperienza ancora più straordinaria.

Minett Park Fond-de-Gras

Fonte: Wikimedia/Noben k

Minett Park Fond-de-Gras
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Notizie Viaggi

Puoi tornare indietro nel tempo a bordo di un bus: succede a Roma

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio a Roma. La città eterna, infatti, conquista e affascina con la sua magnificenza, con quei monumenti iconici che sono diventati il simbolo di un intero Paese, con quegli antichi fasti che vivono nei resti che fanno capolino tra le strade e i quartieri della città e che raccontano una storia grandiosa e mai dimenticata.

Dal Colosseo ai Fori Imperiali, passando per il Circo Massimo e il Palatino: la capitale d’Italia è come un libro tutto da sfogliare che, pagina dopo pagina, si mostra ai passanti nella sua versione più bella per raccontare una storia meravigliosa che incanta oggi come ieri.

Eppure, al di là degli itinerari turistici più conosciuti, esiste un nuovo modo per scoprire la grandiosità di questa città, quella che appartiene al passato, al presente e al futuro. Un viaggio nel viaggio che ci catapulta indietro nel tempo a bordo di un autobus che prende vita chilometro dopo chilometro. Benvenuti nell’antica Roma.

Virtual Reality Bus

Un viaggio nel passato, una mostra in movimento, un autobus che sfida le leggi del tempo: tutto questo è Virtual Reality Bus, un’esperienza al di fuori dell’ordinario che permetterà a cittadini e viaggiatori in visita a Roma di scoprire e riscoprire la capitale in maniera unica ed emozionante.

Si sale a bordo di un bus rosso ed elettrico e si inizia un’avventura sensazionale e inedita. Dai finestrini del mezzo di trasporto, infatti, le rovine imperiali che caratterizzano il centro storico di Roma prendono vita, accompagnando gli ospiti in un viaggio del tempo dalle emozioni uniche.

Una mostra immersiva in movimento che attraversa i luoghi simbolo dell’antica Roma: i Fori Imperiali, il Colosseo, il Palatino, il Circo Massimo e il Teatro di Marcello, vengono proiettati sui vetri del bus nei loro antichi splendori. I monumenti ricostruiti in 3D, infatti, permettono ai visitatori di contemplare la città imperiale.

Una mostra in movimento nel passato di Roma

Virtual Reality Bus accoglie gli ospiti a bordo di un piccolo autobus elettrico dotato di 16 posti con vista su grandi finestrini che si animano chilometro dopo chilometro. Il viaggio dura solo 30 minuti, ma questi bastano per scoprire le meraviglie dell’antica Roma grazie a un’esperienza immersiva in 3D, realizzata con la tecnologia Vr visor free, che avvolge e stordisce i sensi.

Ci sono i monumenti, le domus e l’atmosfera di un tempo che riporta i viaggiatori a 2000 anni fa. E sembra quasi di poterlo respirare quel profumo di passato che racconta una storia straordinaria collegata indissolubilmente a questa città.

Tutte le ricostruzioni dell’antica Roma vengono proiettate sugli schermi Oled che sono sovrapposti ai grandi finestrini così da permettere ai viaggiatori di ammirare le bellezze del presente e confrontarle con quelle del passato. Basta solo sedersi e guardare fuori per far sì che l’esperienza più bella di sempre abbia inizio.

Virtual Reality Bus è già attiva su Roma e offre un’avventura incredibile tra il passato e il presente della città. Realizzato dalla start up Invisible Cities, il virtual tour in bus viaggerà nella capitale dalle 16.20 alle 19.40 al costo di 15 euro a corsa. La partenza è prevista da Piazza della Madonna di Loreto, nei pressi dei Fori Imperiali, tutti i giorni. Non ci resta che augurarvi buon viaggio!

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aeroporti Europa Notizie Viaggi

I due aeroporti italiani decretati i migliori d’Europa

Come ogni anno, anche in questo 2022 sono stati assegnati i Best Airport Awards, i premi che l’associazione Aci Europe conferisce agli aeroporti del nostro continente che si rivelano i migliori in termini di standard e innovazione. La buona notizia è che sono 2 gli aeroporti del nostro Paese che sono stati decretati il top d’Europa.

Aeroporto di Torino, il migliore tra gli scali minori

L’aeroporto di Torino Caselle, noto anche come Aeroporto Internazionale Sandro Pertini, è stato premiato come migliore d’Europa nella sezione “Sotto i 5 milioni di passeggeri”. Un riconoscimento ottenuto a pari merito con lo scalo di La Palma, ma che è stato conseguito soprattutto grazie alla ripresa post-pandemia e al lavoro fatto in tema di innovazione e sostenibilità.

Giudicato da una giuria composta da esperti di aviazione civile della Commissione Europea, di Eurocontrol, di SESAR Joint Undertaking, di International Forum e di ECAC-European Civil Aviation Conference, si è distinto anche per aver ampliato come mai prima d’ora il network di voli contribuendo anche alla connettività del territorio.

Fiumicino vince ancora: miglior aeroporto d’Europa per la quarta volta

È l’aeroporto di Roma Fiumicino a ottenere il riconoscimento più importante, quello di miglior aeroporto d’Europa nella categoria “Oltre 40 milioni di passeggeri”. Premiato per la quarta volta negli ultimi cinque anni, a far lievitare i suoi punteggi non c’è stata solo la reazione alla crisi pandemica.

Tra le caratteristiche che hanno decretato il giudizio della giuria c’è stato anche il modo in cui il Leonardo Da Vinci si sta rilanciando all’insegna dell’innovazione, della digitalizzazione e, anche in questo caso, della sostenibilità.

Di particolare importanza è stata la realizzazione nello scalo dell’Innovation hub dedicato alle start-up e lo sviluppo dei servizi di urban air mobility insieme alla partenza dei primi collegamenti di aerei elettrici a decollo verticale tra l’aeroporto e Roma, e già nel 2024.

Mentre per quanto riguarda la sostenibilità, un grande apprezzamento è stato riconosciuto per l’obiettivo di Fiumicino di diventare Net Zero Emission nel 2030, con ben venti anni di anticipo rispetto a quanto prefissato a livello di settore aeroportuale europeo.

Gli altri aeroporti premiati

Un premio anche nella categoria “5-10 milioni di passeggeri” che è stato assegnato all’aeroporto di Valencia grazie alle pregevoli operazioni messe in atto per far fronte alle misure pandemiche, ma anche per l’impegno nell’uso del biocarburante Saf.

Premiata anche la categoria “10-25 milioni di passeggeri” con l’aeroporto di Porto che si è distinto per l’incredibile ripresa dalla pandemia e per le sue iniziative rivolte verso la lotta ai cambiamenti climatici. Mentre nella categoria “25-40 milioni di passeggeri”, a essere decretato vincitore è stato lo scalo di Vienna, soprattutto per via dell’impegno messo nel rimodernale la sua struttura e per gli sforzi fatti con l’obiettivo di raggiungere le zero emissioni.

I premi speciali

L’associazione degli scali del Vecchio Continente ha assegnato anche dei riconoscimenti speciali in questo 2022. Il London City Airport, per esempio, è stato premiato nella categoria “Trasformazione digitale”. Lo scalo di Bristol e l’Istanbul Grand Airport, dal canto loro, si sono aggiudicati il riconoscimento nella sezione “Eco-innovazione” per i loro progetti in ambito di contrasto ai cambiamenti climatici.

Lo scalo turco, infine, ha vinto anche il premio nella categoria “Eccellenza Risorse Umane”. La situazione aeroporti europei è dunque eccellente e, soprattutto, lo è in due importanti scali italiani.