Con la bella stagione, non c’è niente di meglio che immergersi nella natura e ammirare gli incredibili panorami che il nostro territorio ci offre. E nell’immenso patrimonio paesaggistico che possiamo vantare ci sono anche fiumi, laghi, torrenti e sorgenti: proprio per valorizzare queste risorse idriche, nascono i Cammini d’Acqua. Tra le colline e i primi rilievi alpini del Bergamasco, questi itinerari ci portano alla scoperta di bellezze uniche al mondo. Come il Cammino Borlezza, che arriva sino al Lago d’Iseo.
Il Cammino Borlezza, natura magnifica
Il progetto Cammini d’Acqua nasce con l’intento di dare nuovo slancio al turismo lento sul territorio, valorizzando al contempo un patrimonio ambientale dal grande fascino, concentrandosi prevalentemente sulle vie d’acqua. L’idea è quella di sfruttare antichi sentieri già presenti e quasi completamente dimenticati, ma anche di creare nuovi itinerari per dare vita ad una rete di percorsi tematici. Le prime due sorprese sono già state presentate al pubblico.
Si tratta del Cammino dei Fontanili e del Cammino Borlezza, entrambi approntati nella massima tutela del paesaggio e della natura. Il secondo è quello che vogliamo andare ora a scoprire, un bell’itinerario da percorrere a piedi seguendo il corso del torrente Borlezza. Lungo ben 29 km, è un sentiero di media difficoltà perfetto per gli amanti del trekking, che conduce alla scoperta di alcune delle bellezze più suggestive dell’intera regione. Dipanandosi dalle pendici del Monte Pora, massiccio delle Prealpi Bergamasche, il cammino giunge sino al Lago d’Iseo, offrendo panorami da mozzare il fiato.
Le tappe più belle del Cammino Borlezza
Perché avventurarsi in questa lunga camminata tra la natura incontaminata del Bergamasco? L’esperienza outdoor lungo il Cammino Borlezza è senza dubbio inimitabile: si parte dalla sorgente di questo torrente dalle acque fredde e cristalline, seguendo il suo corso in verdi vallate e ampie praterie, attraverso boschi rigogliosi e canyon imponenti. Il sentiero conduce anche ad ammirare deliziosi paesini dove il tempo sembra essersi fermato: come il borgo di Onore o quello di Rovetta, che offrono alla vista bellissime architetture di gran pregio.
Il paesino di Songavazzo, con il suo maestoso campanile che spicca in mezzo al verde, regala poi una visione mozzafiato: è qui che si trova una delle Panchine Giganti sparse in tutta Italia, da cui si gode di un panorama incredibile sull’intera vallata circostante. Poco più distante, nel borgo di Cerete, ci sono splendide testimonianze di un passato in cui l’acqua aveva un ruolo di gran spicco. Qui sorge il Parco dei Mulini, dove antiche strutture con le loro imponenti ruote si sono perfettamente conservate, regalandoci un piccolo stralcio di vita quotidiana dei secoli scorsi.
Ancora, seguendo il torrente Borlezza, si incontra un altro paesaggio naturale a dir poco incredibile. Il corso d’acqua, deviato attraverso un canale artificiale, ha scavato nei millenni un canyon meraviglioso, oggi racchiuso all’interno del Parco della Gola del Tinazzo. La potenza dell’acqua si nasconde in questo panorama suggestivo, caratterizzato da rocce scavate e detriti che pian piano si sono accumulati sul letto del torrente. E a due passi da qui, finalmente, il Lago d’Iseo: si conclude così un cammino quasi magico, con uno scorcio che ripaga di tutti gli sforzi compiuti in questi lunghi chilometri.