C’è un luogo nel mondo dove poter scoprire paesaggi magnifici caratterizzati da steppe a perdita d’occhio. Un Paese i cui abitanti si distinguono per essere particolarmente gentili e dove a ogni ora del giorno si sente odore di tè.
Raggiungerlo vuol dire fare un viaggio insolito, in uno di quesi posti ancora poco battuti dal turismo di massa e, allo stesso tempo, significa scoprire zone dall’inestimabile valore, del resto proprio da queste parti è nato il commercio internazionale attraverso la Via della Seta.
Viaggio in Uzbekistan, un Paese bellissimo
Ci troviamo in Asia Centrale, un’area del nostro mondo caratterizzata da estati molto calde e inverni molto freddi. Qua sembra di mettere piede in un altro pianeta, anche se nei fatti si trova a solo 5 ore di volo dall’Italia. Ma non solo. L’Uzbekistan possiede alcuni degli esempi di architettura islamica tra i più belli che esistano, e la natura poi, lascia davvero senza parole.
Prossima tappa dell’edizione del 2022 di “Pechino Express”, i viaggiatori entreranno da subito in contatto con la cultura e le tradizioni locali, nel modo più autentico. Il tragitto per loro prevede la partenza dalla fortezza Ayaz Qala nel deserto di Kyzylkum, fino a Khiva dove i più veloci affronteranno la prima prova vantaggio della stagione, e le coppie in gara arriveranno fino alla Kuhna Ark Citadel.
Uzbekistan, cosa vedere
Prendendo in considerazione il tour fatto dai protagonisti del programma televisivo in onda su Sky, la prima cosa da vedere in Uzbekistan è la fortezza Ayaz Qala nel deserto di Kyzylkum.
È situata, o meglio, i suoi resti si trovano a 20 km verso nord-est dalla citta di Bo’ston, nella regione di Ellik-kala della Repubblica di Karakalpakstan. È stata edificata su una collina piatta costituita da vari strati di rocce metamorfiche, ed è circondata su tre lati dai profondi dirupi. Il tutto nel deserto di Kyzylkum, le cui sabbie rosse si sono insediate a cavallo dei confini del Kazakistan e dell’Uzbekistan.
Ma non solo. Ci sono grandi distese di verde, campi di papaveri e alberi saxaul secchi e contorti, le cui foglie d’argento sembrano brillare.
Khiva, dal canto suo, è una meravigliosa città di fango. Primo sito del Paese a essere stato iscritto dall’UNESCO fra i Patrimoni Mondiali dell’Umanità, si trova all’estremo nord del Paese. I suoi monumenti storici, i Palazzi antichi, Madrase e minareti sono tutti custoditi tra le mura dell’Itchan Kala.
Tra le attrazioni imperdibili c’è sicuramente il Kalta-minor Minaret che seppur inconcluso svetta verso il cielo con i suoi 29 metri di maioliche turchesi. Bellissima anche la Kuhna Ark, ossia la residenza dei reali di Khiva, dove ammirare la Moschea d’estate e la sala del trono.
Infine, la meravigliosa Juma Mosque che vanta oltre 200 colonne di legno a sostenere il tetto dell’unica sala di cui si compone il sito, insieme a un incredibile minareto di ben 47 metri.
Quali tappe fare durante un viaggio in Uzbekistan
Seppur poco conosciuto, l’Uzbekistan regala diverse meraviglie da visitare oltre a quelle di cui vi abbiamo già parlato. Tra le attrazioni imperdibili c’è sicuramente Samarcanda. Probabilmente la città più nota dell’intero Paese, è anche una delle più affascinanti tappe della Via della Seta. Proprio qui si incrociano storie e leggende, dai profili intriganti e fantasiosi.
Oggi è una città quasi totalmente restaurata che conserva un grande fascino e una storia straordinaria. Piazza del Registan, per esempio, è uno dei posti più mitici di tutto l’Uzbekistan. Qui ci sono ben tre Madrase maiolicate che vi si affacciano: la Madrasa di Ulugh Beg, di Sher-Dor e di Tillya-Kori.
Poi il complesso di mausolei Shah-i-Zinda dove riposano i reali e vari familiari del Re Timur. Seconda la tradizione, inoltre, pare che qui siano seppelliti i resti di un cugino del profeta Maometto. Un insieme di oltre 40 splendidi edifici di architettura islamica che sono stati realizzati in quasi un millennio.
Un’altra tappa fondamentale dell’Uzbekistan è Bukhara, forse la città più bella di tutto il Paese, a tal punto che anche noi di SiViaggia le abbiamo dedicato un approfondimento che potete trovare qui.
Ancora una sosta cittadina ma questa volta con Tashkent, la capitale ma anche un luogo dove entrare in contatto con la cultura locale. Questa località si distingue per i colori e l’allegria del vivace mercato alimentare di Chorsu, o Chorsu Bazaar. Tra la calda ospitalità di un popolo sempre accogliente e i possibili assaggi esotici e talvolta inediti, sarà impossibile non innamorarsi di questo Paese.
Chi ama la natura, invece, deve assolutamente visitare la Valle di Fergana, l‘area più orientale e variegata del’Uzbekistan. Basti pensare che questa zona possiede una propria identità culturale e che qui potrete percorrere suggestive strade panoramiche puntellate da vallate estremamente fertili, tanto da meritarsi l’appellativo di “grande orto uzbeko“.
Poi la regione autonoma del Karakalpakstan che presenta un paesaggio desertico spazzato da venti che provocano impressionanti tempeste di sabbia. Qui si trovano i karakalpaki, un popolo di antica tradizione nomade che vive nel remoto villaggio di Moynaq.
Da queste parti c’è anche l’immenso letto del Lago d’Aral che un tempo era un gigantesco bacino di acqua salata: nella prima metà del 1960 era il quarto lago più grande al mondo con una superficie di circa 68.000 kmq. Oggi è parzialmente prosciugato, ma comunque in grado di regalare un’emozione tanto drammatica quanto sorprendente.
In generale, possiamo dire che l’Uzbekistan vanta vasti deserti, spettacolari catene montuose, fiumi, laghi, riserve naturali e una grande varietà di specie originali. Tantissimi sono i percorsi naturalistici tra riserve naturali e aree protette, e tutte che pullulano di varie specie endemiche di fauna e flora.
Come la Riserva Naturale di Zaamin che è anche la più antica. Istituita nel 1960 su uno sperone della catena del Turkestan, è abitata da molte specie faunistiche rare, come la lince turkestana. Interessante anche la Riserva naturale dello Zerafshan caratterizzata dalla presenza del cervo di Bukar.
Poi la Riserva acquatica di Tudakul, così come il Canyon di Sarmysh dove vi prendono vita oltre 650 specie botaniche, e molto altro ancora.
Insomma, l’Uzbekistan è un Paese ricco di cultura, abitato da persone sorridenti e ospitali, dalla natura variegata e sorprendente e, soprattutto, dalle città che arrivano dritte al cuore. Non resta che organizzarci un viaggio, siamo certi che sarà indimenticabile.