Sin dagli Anni ’90, è considerato un capolavoro dagli appassionati di videogame. Ai tempi, questo gioco girava su Amiga, IBM e sui primi Mac. Prodotta da LucasFilm Games (oggi LucasArts), la saga di “Monkey Island”, forse la più amata degli ultimi trent’anni, comprende cinque videogiochi già pubblicati, più uno, attesissimo, “Return to Monkey Island”, che è appena stato annunciato e che uscirà nel 2022.
Come dice il titolo, il videogioco è ambientato su un’isola. Ovviamente si tratta di un luogo di fantasia, ma per ispirarsi i creatori di “Monkey Island”, l’isola delle scimmie, hanno trovato alcune location perfette come sfondo in cui ambientare le avventure del protagonista, Guybrush Ulysses Threepwood.
Le vere location di “Monkey Island”
Ambientato durante l’età d’oro della pirateria, la location non poteva che essere quella del Mar dei Caraibi, con le sue migliaia di isole tra le quali perdersi, con i loro covi segreti, le grotte dove nascondere preziosi bottini e tunnel misteriosi.
I primi quattro videogame della serie (“The Secret of Monkey Island” del 1990, “Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge” del ’91, “The Curse of Monkey Island” del ’97 ed “Escape from Monkey Island” uscito nel 2000) sono ambientati in un fantasioso arcipelago nel Mar dei Caraibi: l’Area delle tre isole ovvero Mêlée (la Capitale), Booty e Plunder. “Tales of Monkey Island”, il quinto gioco, invece, è ambientato nel fittizio Golfo di Melange, che comprende Flotsam Island e le Jerkbait Islands.
Ma dove si trova la vera isola delle scimmie? Secondo gli esperti si tratterebbe di un’isola al largo di Portorico chiamata Cayo Santiago, popolata da esemplari di Macachi mulatti, una specie originaria dell’Asia e importata in Centro America nella prima metà del ‘900. L’isola altrimenti è disabitata. Solo gli studiosi e i ricercatori possono approdare sull’isola. Di tanto in tanto vengono condotti i turisti con la barca per poter osservare i primati.
Scimmie a parte, l’isolotto di Cayo Santiago, che misura 600 metri da Nord a Sud, è un vero paradiso, perfetto come covo dei pirati. La sabbia candida, il mare cristallino, la foresta tropicale: ci sono tutti gli ingredienti. La spiaggetta di Small Cay è collegata da una lingua di sabbia al Big Cay.
La punta meridionale è un meraviglioso banco di sabbia dal fondale basso chiamato Bajo Evelyn. Piatta per quasi tutto il territorio, l’unica collina, chiamata a El Morrillo, è alta solo 35 metri, sufficienti per poter avvistare galeoni e distanza di chilometri.