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L’inglese è la lingua straniera più studiata al mondo, ma l’italiano cresce: il Report Linguistico di Preply

Il Report Linguistico 2021 di Preply, piattaforma globale di apprendimento delle lingue, ci porta alla scoperta degli idiomi più studiati. La lingua più ricercata resta l’inglese con il 28% degli studenti impegnati ad apprenderla sul portale, troviamo poi l’italiano, che entra nella top 5 grazie all’Eurovision.

Le lingue più studiate su Preply

L’inglese è la lingua straniera più studiata al mondo (28%). I motivi? Lavoro (49,4%) e formazione (29,7%). Lo spagnolo nel frattempo conquista terreno (10%), trainato dagli Stati Uniti: il 24,7% degli studenti statunitensi sceglie lo spagnolo, contro il 16,7% che preferisce l’inglese.

Preply studente

Preply mette in contatto oltre 20.000 insegnanti con decine di migliaia di studenti provenienti da tutto il mondo. Il suo Report Linguistico 2021 ci racconta la diffusione delle lingue e la voglia di studiarle.

Fra le lingue più studiate al mondo troviamo poi il francese (7%). Nel 25% questo idioma si studia per lavoro, grazie alla sua crescente importanza nell’economia mondiale. Gli studenti di francese su Preply arrivano da Paesi che hanno dei legami storici con la Francia, come Marocco, Algeria, Canada e Nigeria.

La quarta lingua in classifica è il tedesco, mentre l’italiano arriva al quinto posto. Viene studiato non solo per motivi di lavoro, ma anche per conoscere meglio la cultura del Paese. Ad aumentare l’interesse la vittoria dei Maneskin all’ultimo Eurovision e l’arrivo della manifestazione a Torino il prossimo maggio. Gli studenti di italiano su Preply vengono in particolare dagli Stati Uniti, dalla stessa Italia, dalla Gran Bretagna, dalla Germania e dalla Polonia. Infine spicca l’arabo, la lingua più diffusa in Nord Africa e Medio Oriente.

L’importanza della scelta degli insegnanti di lingua

Non solo la lingua da imparare, a questa scelta si affianca quella dell’insegnante. Per il Report Linguistico 2021 di Preply i criteri più importanti sono prezzo, esperienza e personalità. L’indagine evidenzia che il 34-59% degli utenti cerca un insegnante che corrisponda al proprio budget, mentre il 42% degli studenti punta su chi ha più esperienza. La personalità è un fattore chiave per il 28-40% delle persone. Le qualità migliori? Gentilezza, pazienza e simpatia.

Maggiore attenzione inoltre alla provenienza dell’insegnante: un quinto degli studenti preferisce i madrelingua e per il 19% è importante la località del docente. Un esempio? Chi studia portoghese brasiliano preferisce un docente di San Paolo, piuttosto che di Lisbona.

Preply tutor

Non vanno poi dimenticati stile e metodo di insegnamento (importanti per l’11% degli intervistati), mentre il 10% dei futuri studenti cerca un insegnante che abbia seguito un percorso di studi particolare o abbia ottenuto certificazioni specifiche.

Apprezzata dagli studenti di tutto il mondo Preply offre un fattore fondamentale: la flessibilità. Consente infatti di prenotare le lezioni in qualsiasi momento sia del giorno che della notte, accordandosi direttamente con gli insegnanti.

Preply premia gli insegnanti con gli NFT

Per valorizzare il ruolo dei suoi docenti, Preply ha deciso di premiare, fra gli oltre 20.000 tutor presenti sulla piattaforma, i tre migliori insegnanti in inglese, francese e spagnolo che hanno completato 11.000 ore di lezione nel corso dell’anno. Un modo per riconoscere competenza e professionalità.

Preply

Per farlo ha coniato tre NFT esclusivi su Opensea, consegnati ai vincitori tramite il “Crypto Wallet”, un modo per sottolineare, ancora una volta, l’importanza dell’apprendimento online. Ma non è finita qui, perché a chi possiede dei token Preply regalerà nei prossimi mesi tanti vantaggi esclusivi fra cui biglietti per eventi, accesso a corsi di apprendimento oppure a beta test di prodotti.

Contenuto offerto da Preply.

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La meta più lussuosa della Puglia amata dai vip

Pensi alla Puglia ed ecco che di fronte a te si apre l’idea di trascorrere le vacanze in paradiso. Succede alle persone comuni di tutto il mondo, ma anche ai vip nazionali e non solo. In molti, infatti, raggiungo questa eccezionale regione del Sud Italia che regala meraviglie in ognidove. E in particolare agli artisti di tutto il globo volano in una meta che potremmo definire di lusso: Savelletri.

Savelletri, cosa vedere

Savelletri, frazione del comune di Fasano in provincia di Brindisi, è una destinazione davvero unica nel suo genere. Una località che regala un affascinante affaccio sul mare, ma anche tesori archeologici e un suggestivo porticciolo sull’Adriatico.

Un’ambitissima località turistica, grazie alla sua placida costa, le sue masserie che oggi sono state trasformate in accoglienti resort, il parco archeologico di Egnazia e il vicino campo da golf, uno dei migliori green della Puglia, con 18 buche.

Un tratto di litorale caratterizzato dalla presenza di sabbia fine e fondali poco profondi. Ma non solo. Savelletri è certificata con la Bandiera Blu e le 4 vele di Legambiente, garanzia di un mare pulito e limpido. Qui sono davvero tantissimi i lidi in cui rilassarsi, e ciascuno può trovare senza difficoltà lo stabilimento balneare che fa al caso suo.

La cittadina di Savelletri, poi, è ricca di cultura e tradizioni storiche molto sentite dalla comunità locale, ed è anche la patria dei ricci di mare. Per chi ama la storia, oltre al mare, è d’obbligo fare un salto al Parco archeologico di Egnazia, a poca distanza dalla città, dove gli scavi, tutt’ora in corso, hanno riportato alla luce un piccolo centro abitato risalente all’epoca romana e messapica.

Savelletri, la nuova meta di lusso dei vip

I vip continuano a scegliere la Puglia. In molti la scoprono per la prima volta, mentre altrettanti vi fanno ritorno, specialmente a Savelletri. Come dimenticare Chiara Ferragni con il marito Fedez che hanno passato qualche giorno in una lussuosa masseria di questa località nel luglio dello scorso anno.

Oppure Madonna, la star mondiale della musica pop che nell’estate del 2021 è tornata a Savelletri per festeggiare il suo compleanno. Con figli e amici al seguito ha celebrato i suoi 63 anni nella bella masseria di Borgo Egnazia dove la cantante c’era già stata nel 2016 e 2017. Stessa incantevole masseria scelta anche da David Beckham, la moglie Victoria e i 4 figli nel 2019, un resort a 5 stelle nei pressi del sito archeologico Egnazia, immerso nel verde e nella quiete delle colline pugliesi, tra uliveti secolari e uno sguardo al blu del Mare Adriatico.

A soggiornare lo scorso anno in questa meravigliosa masseria anche l’allenatore della nostra Nazionale: Roberto Mancini. Ma tutti questi che vi abbiamo detto sono solo alcuni nomi dei tanti personaggi noti che scelgono Savelletri per le loro vacanze, un vero e proprio buen retiro dei vip.

Il Twiga di Briatore sbarca a Savelletri

Non poteva di certo rimanere indifferente al fascino di Savelletri Flavio Briatore. L’imprenditore italiano, infatti, punta ad aprirvi il Twiga e già per la prossima stagione estiva. L’idea è quella di posizionare il suo nuovo stabilimento in un punto che non sia lontano dal centro cittadino. Il progetto dovrebbe prevedere pochi posti e un ristorante.

Savelletri e la costa di Fasano contano già strutture a cinque stelle come quelle di cui vi abbiamo parlato sopra. E inoltre, nel 2019, ha aperto lo stabilimento più costoso della regione: quello dell’imprenditore italo svizzero Renè de Picciotto dove per un posto nell’esclusivo privé si pagano 100 euro a persona.

Non è un caso, quindi, che Flavio Briatore abbia scelto questa location pre il suo nuovo progetto. Una costa inserita nei circuiti internazionali e che attrae turisti facoltosi, pronti a spendere qualche centinaia di euro per una giornata al mare.

savelletri meta vip

Le spiagge nella zona di Savelletri

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Il lago che sembra un dipinto cambia colore. Ed è sempre più bello

Un’esplosione di colori, vivaci o più tenui, caratterizzano in maniera univoca questo specchio d’acqua celebre in tutto il mondo per la sua capacità di lasciarci senza fiato a ogni stagione. Stiamo parlando del Lago Salato di Yungchen, situato nella provincia cinese dello Shanxi.

Se in inverno ci ha regalato un’esplosione di contrasti intensi e cangianti, con l’arrivo della primavera le tinte che caratterizzano il bacino idrico si sono attenuate, prendendo in prestito i colori più rilassanti della palette cromatica che appartiene alla natura.

Le immagini dall’alto, che in ogni periodo dell’anno si trasformano in un nuovo dipinti da contemplare, ci restituiscono ancora una volta un’opera d’arte che sembra tratta dalle pennellate più vigorose della tavolozza di un pittore.

Lago Salato di Yungchen in inverno

Lago Salato di Yungchen in inverno

Il Lago Salato di Yungchen

Il Lago Salato di Yungchen, in realtà, deve la sua incredibile bellezza esclusivamente a Madre Natura, è lei la firmataria di questo capolavoro d’arte accessibile a tutti.

Conosciuto come il Mar Morto della Cina, essendo caratterizzato da un’elevata salinità, questo lago salato è un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli abitanti di Yuncheng, città-prefettura della Cina, non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua importanza economica.

Da secoli, infatti, gli abitanti della Cina raccolgono il sale proprio da questo lego che si snoda per una superficie di oltre 100 chilometri, e che è considerato il terzo lago di solfato di iodio più grande del mondo. Le sue origini risalgono a 500 milioni di anni fa, testimoniante anche dai templi eretti per i dei del sale e dalle dispute del territorio sulla possessione del bacino idrico.

Il sale Yuncheng, fino a non molto tempo fa, veniva raccolto manualmente. E anche se adesso la raccolta è prettamente industriale, gli abitanti del posto preservano ancora le tradizioni per contribuire alla salvaguardia di un ecosistema incredibile che dà vita a spettacoli surreali e incantati che si susseguono stagione dopo stagione.

Lago Salato di Yungchen in primavera

Lago Salato di Yungchen in primavera

I mille colori del lago salato

Al di là dell’indiscussa importanza economica e storica del Lago Salato di Yungchen, c’è qualcosa che spinge i viaggiatori del mondo a raggiungere proprio le sue sponde. Si tratta di una magia che si verifica 365 giorni l’anno e che riguarda l’esplosione di colore che possiamo osservare a ogni stagione.

L’immaginazione romantica che si scatena alla vista del lago, in realtà, lascia spazio alle spiegazioni scientifiche che illustrano le motivazioni che si nascondono dietro a questi straordinari colori. Il Lago Yuncheng, infatti, è ricco di solfato e per questo conserva e preserva un ecosistema davvero incredibile.

L’alga Dunaliella salina, che nei fondali prolifera, cambia colore al contatto con il sale. Quando la temperatura scende, il bacino idrico diventa una cartolina invernale che vede come protagonista un bianco cristallo scintillante. In estate, invece, il Lago Yuncheng si tinge in un arcobaleno geometrico di colori che ricorda quasi un quadro di Mondrian.

Le macchie magenta, infatti, si alternano a quelle verdi e gialle, non mancano all’appello neanche il verde smeraldo e il blu cobalto.

Racchiusi e suddivisi naturalmente dal sale in queste vasche naturali, i colori caratterizzano l’interno paesaggio in maniera unica, trasformandosi in un’opera d’arte che attira viaggiatori e turisti da tutto il mondo.

Lago Salato di Yungchen in estate

Lago Salato di Yungchen in estate

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Lungo la Rotta dei Sultani, zaino in spalla, come “Pechino Express”

Il desiderio d’avventura è requisito imprescindibile, per prepararsi all’incredibile meraviglia della Rotta dei Sultani: ben 7000 km di percorso tra Occidente e Oriente, alla scoperta di città antiche e paesaggi da mozzare il fiato. È l’itinerario che i protagonisti della nuova edizione di Pechino Express dovranno affrontare, e che potrete replicare zaino in spalla, per ammirare lo scorrere dei secoli proprio davanti ai vostri occhi.

La Rotta dei Sultani, un antico percorso

Quali sono le località protagoniste di Pechino Express? La Rotta dei Sultani è un lungo viaggio tra antiche civiltà che, nel corso dei secoli, sono state portate al loro massimo splendore grazie al dominio dei sovrani islamici. Ed è qui, esattamente a mezza via tra Occidente e Oriente, che ancora oggi si celano le più incredibili testimonianze di quel passato così florido: uno spettacolo che davvero merita l’incredibile fatica di un itinerario imprevedibile e, talvolta, persino ostile.

Le tappe più affascinanti sono disseminate lungo tutto il percorso, da ovest ad est. E vi porteranno alla scoperta della ricchezza di culture che hanno fatto la storia, sulle tracce di antichi popoli come gli Ittiti e i Persiani, i Mongoli e i Beduini. Lo stesso, affascinante (e all’epoca pericoloso) itinerario che hanno compiuto grandi conquistatori come Alessandro Magno e Gengis Khan, ma anche Marco Polo.

Le tappe più belle della Rotta dei Sultani

Il viaggio ha inizio in Turchia, e più precisamente in una deliziosa località della Cappadocia: il villaggio di Mustafapasa è infatti un piccolo centro dove tutto è rimasto come nel passato, con antiche chiesette rupestri da scoprire e un’atmosfera incredibile da respirare. Tappe imperdibili sono la città sotterranea di Mazi, che si dipana incredibilmente nelle viscere della terra, e il caravanserraglio di Sultanhani, lungo la strada che conduce a Konya. Quest’ultimo è un vero e proprio capolavoro architettonico, che si è perfettamente conservato nel tempo in ogni sua caratteristica originale.

Altre bellezze da ammirare in Turchia sono il lago Egirdir, una meraviglia naturale da lasciare senza fiato, e la città di Pamukkale, famosa per le sue piscine scavate nella bianca roccia calcarea e nel travertino. L’itinerario prosegue sino ad arrivare ad Istanbul, la “Sublime porta” che segna il passaggio tra Europa e Asia. È proprio da qui che si attraversa il confine con l’Uzbekistan, dove affrontare le insidie del deserto di Kyzylkum: il viaggio vi porta alla scoperta di antiche città come Samarcanda, una delle tappe principali della celebre Via della Seta, e la capitale Tashkent, scrigno di sorprese uniche.

La Giordania è invece custode dell’affascinante Petra, storica capitale dei Nabatei che rappresenta (assolutamente con grande merito) una delle Sette Meraviglie del mondo moderno. Da qui, il passo verso Amman è breve: il passato e il futuro si intrecciano nel panorama di una città che ha molto da raccontare. Ma è già tempo di rimettersi in marcia, per l’ultimo tratto della Rotta dei Sultani, che tocca gli Emirati Arabi Uniti. Il paesaggio di Ras Al Khaimah, che si snoda tra mare e montagna, è qualcosa di sorprendente. E il viaggio che conduce verso Abu Dhabi e Dubai non può che far breccia nei vostri cuori.

Deserto di Kyzylkum

Il Deserto di Kyzylkum

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Tra romantici canali e casette di legno: la città che sembra una fiaba

Le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo, siano esse create dall’uomo o da Madre Natura, ci spingono a organizzare, stagione dopo stagione, nuove e inedite avventure di viaggio. Le capitali d’Europa rientrano sicuramente tra quelle mete che capeggiano le nostre travel wish list, ma non sono le uniche. Spesso, infatti, sono accompagnate anche da destinazioni meno famose, ma sorprendentemente straordinarie.

E questo è il caso della cittadina di Lübbenau, la stessa che il poeta Theodor Fontane ha definito la capitale segreta della Spreewald. Anche se segreta non lo è più dato che sono molte le persone che si recano in questo posto incantato e ci tornano ogni volta che possono. Perché la sua atmosfera è così magica che si ha come l’impressione di trovarsi all’interno di una fiaba.

Lübbenau, come in una fiaba

Situata nella regione paludosa della Spreewald, nello stato di Brandeburgo, Lübbenau è un sogno a occhi aperti, un angolo di pace e tranquillità, di splendidi scorci e romantiche visioni offerte da una lussureggiante e straordinaria natura che domina tutto intorno.

Spreewald

Spreewald

Situata a circa 80 chilometri da Berlino, e raggiungibile in auto o in treno, la cittadina tedesca è diventata la meta ideale di vacanze e gite fuori porta all’insegna della bellezza. Qui le giornate scorrono lente, mentre il sole splende in alto nel cielo illuminando la fitta e selvaggia foresta che si snoda tra i villaggi del territorio.

Lübbenau è conosciuta anche come la città dei punt, le tipiche imbarcazioni a remi che si trovano sui piccoli corsi d’acqua che si snodano nel cuore della foresta di Spreewald. È proprio a bordo dei punt che è possibile andare alla scoperta della rigogliosa vegetazione che caratterizza tutta l’area boschiva, una biosfera protetta dall’UNESCO che ricorda le ambientazioni delle fiabe dei fratelli Grimm.

Lübbenau: cosa fare e cosa vedere

Lübbenau, la sua natura rigogliosa e i caratteristici edifici che si affacciano sui corsi d’acqua, è il perfetto punto di partenza per scoprire l’intera Spreewald. Diventata biosfera nel 1991, la zona ospita una vegetazione ricca e variegata che comprende quasi 2000 esemplari differenti tra flora e fauna.

Lübbenau

Lübbenau

Le origini di Lübbenau e degli altri villaggi costruiti ai margini della foresta risalgono al basso medioevo, così come la costruzione delle cinta murarie. Le comunità sviluppatesi lungo i corsi d’acqua sopravvivevano soprattutto grazie alle attività di artigianato, e tessitura del lino. Oggi sono poche le realtà ancora che testimoniano il passato di questo territorio, ma mantenere il paesaggio incontaminato e preservare le tradizioni antiche è una priorità di tutti gli abitanti.

Lübbenau oggi è il perfetto punto di partenza per scoprire queste storie, per esplorare la biosfera dell’Unesco e per vivere un’esperienza straordinaria. Un’avventura che passa per romantiche gite sui canali e corsi d’acqua, organizzate dai numerosi traghettatori del luogo, che permettono di raggiungere gli altri villaggi, ma anche per le passeggiate al porto, con le sue tipiche imbarcazioni, e per il suggestivo e delizioso centro storico.

Se siete amanti dei tour su due ruote, allora, potete esplorare i villaggi vicino a Lübbenaua a suon di pedalate immerse nel verde.

Lübbenau

Lübbenau

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Londra: alla ricerca di carica e benessere nel verde cittadino

Chi l’ha detto che visitare una capitale europea debba essere solo una corsa continua tra musei e monumenti principali? Impariamo a dedicare anche nei brevi viaggi un po’ di tempo per il nostro benessere; utilizziamo la natura che abbiamo a disposizione per prenderne il massimo beneficio.

Cose da fare a Londra nel verde cittadino che non ti aspetti:

Passeggiare tra le piante officinali di Chelsea Physic Garden

Ci troviamo a West London, in una delle zone più eleganti della città, poco distanti dall’Albert Bridge, uno dei ponti più belli e direi anche meno conosciuti che attraversano il Tamigi, in perfetto stile vittoriano e siamo diretti al Chelsea Physic Garden: il più antico orto botanico di Londra, fondato nel 1673 dalla Società dei Farmacisti, dove si coltivano piante officinali da usare in medicina e dove si può visitare il giardino roccioso dedicato alle piante alpine. Ci sono diverse zone in cui passeggiare: serre, aiuole, giardino erboristico medicinale; pare che, vista la vicinanza con il Tamigi, ci sia un microclima così unico da permettere la coltivazione di piante che non crescono in nessuna altra zona del Regno Unito. Passeggiate e respirate a pieni polmoni, la presenza di una varietà così numerosa di piante porterà sicuramente un contributo importante al vostro umore. Anche se sicuramente vi verrà voglia di fotografare ogni cosa, cercate di fare un uso consapevole della tecnologia per poter immergervi a fondo nella natura. Vi consiglio una pausa nel loro bellissimo caffè, dove è possibile anche comprare un cestino per il pic nic e scegliere il posto preferito del giardino per degustarlo.

Una passeggiata consapevole a Barkeley Square tra i suoi platani secolari

Ci troviamo in zona Mayfair, uno dei quartieri più eleganti ed esclusivi di Londra, nella bellissima Barkeley Square, dove si può passeggiare tra i platani orientali secolari di Londra, pensate che furono piantati nel 1789. Durante la stagione in cui sono coperti dalle foglie è uno spettacolo davvero unico, sembrerà di essere avvolti dalla natura, protetti da una coperta di verde. Dopo una passeggiata consapevole in cui ci immergiamo totalmente in questo regalo della natura vi suggerisco di scegliere una delle panchine della piazza per leggere un libro, meditare o ascoltare della musica in una cornice davvero unica.

In bicicletta su Regent’s Canal

Sarò anticonvenzionale, ma il mio corso d’acqua preferito a Londra non è il Tamigi, ma il Regent’s Canal, lo trovo più intimo, attraversa quartieri, viuzze, case galleggianti e in ogni suo tratto è diverso da quello precedente. Solitamente lo esploro a piedi in piccoli punti, ma se volete davvero fare un’esperienza unica è possibile percorrerlo in bicicletta, tutto o fino a dove vi reggono le gambe, magari al ritorno si può prendere la metropolitana.

Vi suggerisco un itinerario che attraversa buona parte della città spostandoci da est ad ovest. Partiamo da Limehouse Basin l’antica zona portuale in cui il canale si immerge nel Tamigi, una zona piena di barche e antiche costruzioni. Procedendo verso nord oltre il Victoria Park si arriva al Hertford Union Canal, qui inizia il Mile End Park una distesa di trentadue ettari di verde: si tratta di una zona completamente bombardata durante la Seconda guerra mondiale e che, successivamente, è stata destinata a parco naturale reso unico dalle numerose specie di uccelli e farfalle. Costeggiando il Victoria Park arriviamo nella zona di Hoxton, che amo molto, hipster, alla moda e piena di street art. Vi suggerisco una pausa pranzo al Hoxton Street Market, luogo molto alternativo e nei weekend è davvero piacevole. Dirigendovi verso ovest attraversiamo Angel, quartiere che negli ultimi anni è diventato residenza di una Londra molto ricercata, innovativa e giovane. Lungo il canale ci sono tantissimi palazzi con enormi vetrate dove sbirciare un po’ la vita altrui, immensi loft adibiti a coworking, dove tutti noi vorremmo lavorare almeno un giorno e bellissime house boat con fioriere sparse nei posti più impensati. Attraversiamo la nevralgica King’s Cross, dove è possibile approfondire la storia del canale visitando il London Canal Museum. Se invece volete immergervi nella natura a piedi attraversate la sponda e dirigetevi verso Camley Street Natural Park: una riserva naturale incontaminata. Torniamo su strada e pedalando ancora un po’ arriviamo a Camden Town, luogo iconico per la nascita di idee, tendenze e musica, è ancora un posto perfetto per fare shopping e scovare qualche stranezza che in Italia ancora non è arrivata.

londra in bici

Tour in bicicletta a Londra ©VisitBritain/Jacob Niblett

Fare night kayak sul Tamigi

Anche se forse Londra non è la prima location che ci viene in mente quando pensiamo ad un’escursione in kayak, l’esperienza potrebbe sorprendervi. Durante la bella stagione le giornate londinesi sono molto più lunghe delle nostre e questo vi dà la possibilità di godervi una passeggiata in kayak lungo il Tamigi tra il tramonto e il crepuscolo che dura ben tre ore. Avventura magnifica e irripetibile: inizia a St Mary’s Church nel quartiere di Battersea e finisce verso Greenwich. Il Parlamento, St Paul’s, Bank Side, il Tower Bridge e l’Old Naval College sono solo alcuni dei monumenti iconici che potrete osservare dall’acqua.

kayak sul tamigi

Kayak sul Tamigi nei pressi della Tower Bridge, Londra. ©VisitBritain/Mollie Bylett

Forest Bathing e arrampicata sugli alberi ad Harcourt Arboretum

Avete mai sentito parlare di Forest Bathing? Significa letteralmente bagno nella foresta ed è una pratica di origine giapponese, tutti gli alberi, alcuni tipi in particolare, sprigionano nell’aria delle sostanze che inalate contribuiscono al nostro benessere, ci aiutano a rilassarci, hanno un effetto antiossidante e rafforzano il nostro sistema immunitario. Due ore di passeggiate un paio di volte alla settimana ci rimettono in armonia con la vita. Spesso non è necessario andare fuori città o spostarsi di chilometri, lo si può fare anche nei parchi cittadini, ad esempio a Londra un luogo perfetto è Harcourt Arboretum, 130 acri di terreno con una vastità di specie impressionante. Oltre a poterlo fare in autonomia, il parco organizza delle sessioni settimanali di Forest Bathing che durano tre ore e uniscono pratiche di respirazione, di yoga, di meditazione e camminate consapevoli. Ci sono anche giornate dedicate all’arrampicata sugli alberi, in totale sicurezza, con elmetti, imbracature e corde.

Fare yoga all’aperto sui tetti di Londra

Ormai è noto a tutti che fare yoga con costanza abbia un grosso impatto sul nostro benessere e farlo all’aperto moltiplichi questi benefici. Ovviamente è possibile praticare yoga in ogni parco di Londra o in maniera autonoma o unendosi ai moltissimi gruppi che facilmente si trovano su piattaforme web. Esiste, tuttavia, anche un altro modo di praticare yoga all’aperto a Londra ed è farlo sui rooftop della città. È una nuova tendenza forse più legata alla moda che al benessere, però vi permetterà di fare un’esperienza unica e godere, in molti casi, di una vista invidiabile della città.

Ecco alcuni suggerimenti dove praticare yoga sui rooftop: allo Sky Garden, si trova nella parte superiore del Walkie Talkie, solitamente durante la settimana si inizia molto presto, verso le 6.30, ma nel weekend c’è anche la possibilità di fermarsi per il brunch alla Darwin Brasserie. Al The Shard farete letteralmente yoga nell’edificio più alto di Londra, direi l’aria migliore per i vostri respiri. Le lezioni sono organizzate ogni sabato sulla piattaforma di osservazione dove c’è la punta di vetro dell’edificio, perfetto per chi vuole sentire la sensazione di volare sulla città. Si può praticare anche sul Peckham’s Bussey Building: sui tetti del Rooftop Film Club e il Frank Cafe.

Spero che i miei consigli su come avere un’esperienza immersiva nella natura nella splendida cornice di Londra vi siano piaciuti, ricordatevi sempre di cercare il benessere e la natura in ogni vostra giornata, anche in viaggio.

Regent’s Canal, Londra ©VisitBritain/Tommy Ga-Ken Wan

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Calafell: perché dovresti visitare questo luogo da sogno

Sole, mare e splendidi monumenti: Calafell è un villaggio spagnolo dal sapore moderno, dove tuttavia non mancano bellissime testimonianze di un longevo e florido passato. Siamo a poca distanza da Barcellona, in una zona turistica spesso affollata – soprattutto durante l’estate. Ecco perché dovremmo proprio andare alla scoperta delle bellezze di questa cittadina costiera.

Calafell, perla della Costa Dorada

La Costa Dorada è una rinomata meta balneare spagnola, che si snoda per chilometri a sud di Barcellona. Qui si trovano molte località turistiche come l’antica città di Tarragona (un vero gioiello dal punto di vista architettonico) e il piccolo borgo marinaro di Altafulla, dove poter ammirare ancora i pescherecci ancorati al porto. Ed è proprio qui che sorge anche una cittadina forse meno conosciuta, ma non per questo meno affascinante. Si tratta di Calafell, che vanta spiagge strepitose e tantissimi locali per trascorrere le proprie serate di vacanza.

In effetti, il villaggio potrebbe diventare un’importante destinazione turistica, ricca di meraviglie da scoprire. È durante il periodo estivo che Calafell si trasforma, lasciando le sembianze di sonnacchioso borgo di provincia per assumere quelle di festaiola città pronta ad accogliere migliaia di visitatori. Vi sono diverse spiagge di sabbia dorata, lambite da acque cristalline che lasciano senza fiato: alcune sono attrezzate, perfette soprattutto per le famiglie, mentre altre sono ad accesso libero. I servizi, d’altronde, non mancano di certo. Ristoranti, bar e hotel sono pressoché ovunque, così da rendere qualsiasi viaggio pieno di confort.

Perché andare a Calafell, perla della Catalogna? Oltre al turismo balneare, l’enogastronomia è un dettaglio irrinunciabile: la cittadina offre moltissime specialità della zona, tra cui buon pesce e vini deliziosi. Se siete amanti dello sport, poi, le attività da praticare sono numerose, dalla vela al paddle – tutto rigorosamente sotto il bollente sole estivo. E una passeggiata nell’antico quartiere dei pescatori vi permetterà di assaporare l’atmosfera più autentica di una regione della Spagna che conserva ancora un fascino magnetico. Ma le sorprese non sono certo finite qui.

Cosa vedere a Calafell

Calafell non è solamente spiagge e locali, bensì anche monumenti e bellissime testimonianze storiche. Proprio nel quartiere dei pescatori, ad esempio, si trova il museo Cofradia de los Pescadores, una suggestiva mostra che racconta la quotidianità di coloro che della pesca hanno fatto il loro mestiere, sin dal XVII secolo per arrivare ai nostri giorni. Sempre a due passi dalla costa, potrete scoprire la meraviglia della Cittadella Iberica di Calafell, un importante sito archeologico emerso negli anni ’80. Si tratta di un antichissimo insediamento risalente al VI secolo, probabilmente sede di una lontana tribù iberica. La sua bellezza consiste nel fatto che, grazie all’opera di archeologia sperimentale, è possibile entrare nelle case e ammirare da vicino i reperti in esse rinvenuti.

Addentrandosi verso la parte alta della città, infine, potrete godere non solo di un panorama mozzafiato, ma anche di un vero monumento medievale: è il Castello di Calafell, un avamposto musulmano conquistato (e quindi trasformato) dai romani. Tra una piccola chiesetta suggestiva e antiche necropoli scavate nella roccia, la fortezza regala anche un gioiello d’architettura che nasconde una vecchia leggenda. Stiamo parlando del Communidor, una specie di campanile a base quadrangolare con quattro finestre ai lati, che avrebbe dovuto allontanare i demoni e purificare l’aria infestata dai miasmi delle streghe.

Calafell

Calafell

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New York City, cosa c’è di nuovo (e di imperdibile) in città

È tempo di tornare a New York. La metropoli più vivace del mondo vi aspetta. E con tante novità. Se è da prima della pandemia che non ci mettete piede, vi accorgerete che nel frattempo lo skyline è un po’ cambiato. Si sono aggiunti nuovi e incredibili grattacieli già divenuti le nuove attrazioni turistiche.

New York sempre più in alto

Il primo grattacielo su cui salire quando si arriva a New York è sicuramente il One Vanderbilt. Nuovo come edificio (è stato inaugurato lo scorso ottobre) e nuova l’attrazione che ospita, il Summit, è tra i più alti di Manhattan (397 metri, ma 427 con la guglia). La sua punta illuminata di notte è ben visibile tra tutti i grattacieli di Manhattan. Il suo osservatorio è da paura: un enorme ambiente vetrato, interamente ricoperto di specchi, che permette una visione travolgente sull’intera Manhattan.

Nel nuovo quartiere di Hudson Yards ha aperto The Edge, la terrazza panoramica triangolare che si trova al 30 di Hudson Yards e che sporge da un grattacielo di vetro e acciaio che riflette tutto lo skyline del fiume Hudson e degli altri nuovi grattacieli della zona. Con i suoi 335 metri, è l’observation deck all’aperto più alto non solo di New York City ma di tutto l’emisfero occidentale. Per chi ama il brivido, c’è anche la possibilità di arrampicarsi sulle vetrate esterne. Imbracati come per scalare una parete rocciosa, è la passeggiata verticale più audace e adrenalinica del mondo.

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Il meraviglioso Summit One Vanderbilt a New York

Appena aperta è la nuova attrazione virtuale che offre una vista unica del panorama di New York a volo d’uccello. Si chiama RiseNY e si trova nel Theatre District naturalmente. È un’esperienza interattiva che dà la possibilità di vedere la città mentre si è, virtualmente, sospesi a soli 9 metri d’altezza.

New York sempre più green

Nuovo è anche il delizioso parco sull’Hudson Little Island, un giardino galleggiante dove passeggiare tra piante rare e fiori. È uno degli ultimi esempi di come la metropoli stia cambiando e adattandosi alle nuove esigenze sempre più green. Lo si raggiunge anche con la pista ciclabile, protetta dal traffico delle auto, che ormai corre lungo tutto il fiume.

La sostenibilità è un vero e proprio pilastro della città ormai. Il Javits Center, quel mastodontico palazzo di vetro che si trova davanti al Pier 76 e che è stato da poco ristrutturato, ha ricavato un tetto modernissimo con 2 ettari di verde. La terrazza è divenuta un santuario per gli animali selvatici della zona e ospita una trentina di specie di uccelli, pipistrelli e migliaia di api.

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Little Island, il nuovo parco di Manhattan

New York sempre più cool

Tra i luoghi imperdibili nati di recente c’è anche la prima cantina di New York, la City Winery, dove viene imbottigliato il vino prodotto nei vigneti appena fuori città e servito per degustazioni e durante gli eventi serali che si svolgono nel locale.

Per godersi uno dei migliori aperitivi di New York si può andare anche nel nuovo bar dell’NH Collection New York Madison Avenue, un hotel aperto da pochi mesi all’interno di un bellissimo edificio storico in mattoni rossi tipico newyorchese (dove da settembre aprirà anche il ristorante) a due passi dall’Empire State Building.

Quest’anno per i turisti che vorranno visitare la Grande Mela ci saranno più di 9.000 nuove camere d’hotel oltre agli appartamenti che si possono affittare in tutti i quartieri, per un’esperienza ancora più autentica.

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La hall dell’NH Collection New York Madison Avenue

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Le location della fiction Tv “Più forti del destino”

La fiction televisiva Mediaset “Più forti del destino” è una serie in costume, ispirata a fatti realmente accaduti. Adattamento della serie-evento francese “Le Bazar de la Charité” (disponibile su Netflix con il titolo “Destini in fiamme”), è ambientata nella Sicilia del 1897. A Palermo, in quell’anno, infatti, alla Mostra sulle nuove tecnologie fa il suo debutto il cinematografo ed è famoso per l’uscita dei primi film dei Fratelli Lumière.

Di cosa parla la fiction

Alla mostra, dal proiettore partono delle fiamme, divampa così un incendio che fa molte vittime, quasi tutte donne, e che sconvolge la vita delle protagoniste Arianna (l’attrice Giulia Bevilacqua, Costanza (Dharma Mangia Woods), Rosalia (Laura Chiatti) e Donna Elvira (Loretta Goggi).

Il fatto realmente accaduto

L’incendio intorno a cui ruota la serie è accaduto realmente il 4 maggio 1897, nel corso di una fiera di beneficenza che risaliva all’epoca di Maria Antonietta di Francia. La fiera era organizzata ogni anno dall’aristocrazia cattolica francese e aveva l’obiettivo di raccogliere fondi per le popolazioni più povere.

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Il Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce

Le vere location della fiction

Sebbene la serie sia ambientata in Sicilia, il vero set della fiction è stato allestito in Puglia, e in particolare a Lecce.

Le riprese sono state fatte all’interno della Villa Reale anche chiamata Villa Carrelli, una dimora storica ottocentesca nel centro della città. Di questa villa è famoso il bellissimo giardino, polmone verde di Lecce. Il primo impianto della villa risale alla seconda metà dell’Ottocento. L’intera opera ha un sapore prettamente toscano, in quanto i lavori vennero affidati all’allora giovane Pietro Porcinai, il famoso paesaggista del Novecento di origine toscana che mise in atto un progetto di giardino all’italiana, dal raffinato gusto esotico e mediterraneo, tipico dell’epoca.

Villa Carrelli è un vero e proprio pezzetto di Toscana perfettamente incastonato nel paesaggio salentino, formato da tanti piccoli paesaggi in cui il verde intenso dei cipressi si mescola al verde grigio degli ulivi e a quello più cupo dell’alloro.

Altre scene di “Più forti del destino” sono state girate nel Comune di San Cesario di Lecce, in quella parte di Salento centro-settentrionale che fa parte della Valle della Cupa, eletta dall’aristocrazia, fin dal XV secolo, a luogo di villeggiatura, tanto che nel corso dei secoli, tra vigneti e uliveti, furono costruite numerose ville.

A San Cesario sono parecchi gli edifici storici degni di essere visti, come Villa Patarnello, che ha un ingresso che non passa di certo inosservato, con alte colonne al di sopra delle quali sono posti dei vasi con una cornice floreare, o come anche il Palazzo Ducale, ricostruito nella seconda metà del XVII secolo sulle fondamenta di una fortezza cinquecentesca, con un’elaborata facciata ricca di nicchie contenenti statue mitologiche e busti degli antenati dei duchi Marulli e una balconata barocca. All’interno è ospitato il Museo civico d’arte contemporanea.

Una location d’eccezione è infine San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, e in particolare il Castello Dentice di Frasso, in stile medievale, con la torre merlata quadrata che s’affaccia proprio sulla piazza principale del paese. Fu proprio intorno alla torre voluta dai Normanni nel XII secolo che si sviluppò il borgo.

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Il Castello Dentice di Frasso a San Vito dei Normanni

Intorno alla torre c’è un ampio cortile su cui si affaccia la costruzione cinquecentesca della residenza, con una serie di beccatelli e di eleganti finestre rettangolari. Notevole è la scalinata di pietra che conduce a una veranda. All’interno conserva ancora oggi sale decorate, tele e trofei di caccia e l’Archivio Storico, recentemente restaurato. A oggi il castello è di proprietà privata ed è abitato dai discendenti della famiglia Dentice di Frasso.

A San Vito dei Normanni hanno ambientato anche la miniserie Tv Sky con Claudio Bisio e Stefania Rocca, “Cops – Una banda di poliziotti”.

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Una scena della fiction Mediaset “Più forti del destino”

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Offerta Ryanair, il secondo volo costa la metà

Ryanair ha appena lanciato un’offerta destinata a chi viaggia in coppia. Fidanzati, sposati, amici, genitore e figlio, l’importante è che si viaggi in due. Il secondo biglietto è scontato del 50%. Un’ottima occasione per organizzare quel weekend a cui state pensando da tempo.

L’offerta è valida solo fino alla mezzanotte di oggi 9 marzo e si può partire tra il 21 marzo – primo giorno di Primavera – e il 31 maggio 2022.

Ci sono voli in offerta per tantissime mete. Visto il periodo e l’arrivo della bella stagione, ecco quali sono i nostri consigli di viaggio.

Primavera a Palma di Maiorca

Quale meta migliore delle Baleari per un viaggio a Primavera? Considerata la regina dell’arcipelago, se d’estate è presa d’assalto dai turisti, non è così, per fortuna, in bassa stagione. Ora ci sono voli a partire da 16,99 euro a tratta (e il secondo passeggero paga la metà). Qui i ritmi sono lenti ed è bello passeggiare per il centro storico, tra plaza Mayor e plaza del Sol, il cuore pulsante della città dove godersi un po’ di shopping, fermarsi a bere un caffè o un aperitivo in uno dei tanti bar e locali tradizionali.

Nella parte vecchia della città, meritano una visita anche i Bagni Arabi, testimonianza del glorioso passato e affascinante esempio di architettura moresca. A Maiorca ha trascorso molti anni anche Joan Mirò e la Fundació Pilar i Joan Miró è il museo che raccoglie gran parte della produzione dell’artista catalano, tra cui la stessa casa e lo studio dove ha vissuto gli ultimi anni.

Se decidete di andare verso tarda Primavera, è già tempo di andare in spiaggia. A Palma di Maiorca ce ne sono cinque una più bella dell’altra, tra cui la più grande, St Arenal, lunga quasi 4 chilometri. Le altre spiagge di sabbia bianca e acque cristalline sono Cala Mayor, Cala Estancia, Can Pastilla ed Es Trenç (qui un articolo approfondito su cosa vedere a Palma di Maiorca).

Weekend a Valencia

È stata nominata Capitale Europea del turismo intelligente 2022 (insieme a Bordeaux, in Francia), Capitale mondiale del design sempre per il 2022 e la migliore città dove vivere secondo gli Expat. Il clima è uno degli aspetti più amati della città spagnola: pensate che si contano oltre 300 giorni di sole all’anno. Se si viaggia in compagnia di un figlio o di una figlia, è la città perfetta. Ci sono voli in offerta a partire da 18,99 euro.

Innanzitutto, è sul mare e la spiaggia è già un divertimento a sé. Inoltre, offre un’infinità di spazi verdi, tra cui il famoso Bioparc, di attrazioni per i bambini e si tengono sempre molti eventi. Valencia può essere girata a piedi, con i mezzi pubblici o in bicicletta, è davvero semplice visitarla.

Oltre che per la Città delle scienze, una delle più grandi attrazioni dove si trova anche l’Oceanogràfic, il più grande acquario d’Europa – che offre anche la possibilità di trascorrere una notte fra squali e delfini – che nel 2021 ha festeggiato i vent’anni, Valencia è una città a misura di bambino, ma di un certo spessore, ed è perfetta per una vacanza in famiglia. Fra i primi luoghi dove andare c’è il Centre del Carme con un’area creativa permanente dedicata ai bimbi fino ai 3 anni di età.

Si torna in Irlanda

In questo caso non vi proponiamo una sola meta ma un intero Paese. Sappiamo che siete in molti ad amare l’Irlanda, è nell’offerta Ryanair, che parte da 22 euro a tratta)  sono inclusi voli per Dublino, ma anche per Cork e Knock (qui il nostro articolo). Quest’ultimo villaggio, nel caso non lo sapeste, è famoso in tutto il mondo per un fatto eccezionale: l’apparizione della Vergine, di San Giuseppe e di San Giovanni Evangelista. Il fatto è accaduto nel 1879 e A ricordare l’evento oggi c’è un imponente santuario, uno dei più visitati d’Europa che attira circa un milione e mezzo di pellegrini all’anno.

Ma è anche il punto di partenza per andare alla scoperta del Connacht, la zona Nord Ovest dell’Irlanda. Questa regione è ricca di laghi, fiumi e la costa affacciata sul mare è caratterizzata da alte scogliere a picco sul mare al largo delle quali si contano all’incirca 300 isole. Dalla costa, all’altezza di Newport, parte anche una delle strade più famose d’Irlanda, la Wild Atlantic Way, il più lungo itinerario costiero dell’isola di smeraldo che si estende per 2.500 km e che arriva fin giù a Cork, una deliziosa cittadina del Sud, punto di partenza di un altro bellissimo itinerario, quello del Ring of Kerry, quel tratto di strada celebre in tutto il mondo per gli splendidi paesaggi.

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Lungo la Wild Atlantic Way in Irlanda