In Uzbekistan, affascinante Paese dell’Asia Centrale, esiste una città che è un vero e proprio gioiello. Meno conosciuta di Samarcanda, è un luogo che offre al visitatore tantissime attrazioni da ammirare, uno spettacolo a cielo aperto che permette di scoprire i resti più imponenti dell’impero conquistato da Tamerlano: benvenuti a Bukhara, la città sacra della Via della Seta.
Cos’è la Via della Seta
Sono circa 8000 i chilometri lungo i quali nell’antichità si snodavano gli scambi culturali e commerciali tra Oriente e Occidente. Un insieme di itinerari terrestri, marittimi e fluviali che collegavano l’impero cinese a quello romano trasportando merci, in particolare la seta, di cui la Cina mantenne per secoli il monopolio.
La Via della Seta è quindi un enorme tragitto che attraversava regioni e territori molto diversi tra loro riuscendo a mettere in contatto persone di culture differenti. Percorrerla era quindi l’occasione per scoprire un affascinante percorso che conduceva verso nuovi mondi, tra cui la splendida città di Bukhara.
Oggi è in atto il progetto One Belt One Road (OBOR) che prevede il rilancio in chiave contemporanea della storica Via della Seta: il governo cinese ha previsto la costituzione di due percorsi che abbracciano oltre 120 Paesi.
Bukhara, cosa vedere
C’è un tradizionale detto uzbeko che recita: “Samarcanda è la meraviglia della terra, ma Bukhara è la meraviglia dello spirito“. Impossibile dare torto a queste parole. Bukhara, infatti, supera la leggendaria Samarcanda per quantità di monumenti architettonici ed è persino soprannominata la città “sacra” e “la nobile”.
Da queste parti svettano oltre 140 edifici di inestimabile valore artistico e culturale che sono tutti Patrimonio UNESCO. Ma del resto, questa città-gioiello è stata per secoli un punto cruciale della Via della Seta rivestendo un’importanza commerciale ed economica della quale, ancora oggi, è ricca di testimonianze.
Meravigliosa è la sua Città Vecchia dove è possibile percepire un perfetto equilibrio tra antico e moderno. Lyabi- Hauz è una piazza con una vasca centrale che nel corso del tempo è diventata un luogo di ritrovo per residenti e visitatori. Non solo perfetto punto di partenza per un’esplorazione della città, ma anche una piacevole area da ammirare in quanto è costellata di alberi di gelso molto antichi.
Da qui si diramano una serie di pittoreschi vicoli carichi di bazar che risplendono di vivacità e di colori, come del resto lo fa tutta l’intera Bukhara: dal crema delle pietre degli edifici che con il sole diventando simil rosa, passando per il blu intenso delle maioliche che adornano qualsiasi cosa, poi il rosso profondo dei tappeti, il giallo, l’arancio, l’azzurro, fino al verde che caratterizza le ceramiche e i tessuti tradizionali.
Un dedalo di vicoli, gallerie e minuscoli mercati che per secoli hanno definito l’identità di questa straordinaria città dell’Uzbekistan. Proprio qui, infatti, convergevano le merci provenienti dall’Estremo Oriente, come pelli e seta, per poi proseguire verso l’Occidente. A sormontare i bazar di Bukhara ci sono delle cupole, ancora oggi visibili, che avevano il compito di incanalare l’aria fresca e facilitare le contrattazioni dei mercanti. Attualmente è possibile ammirare il Taki-Sarrafon (bazar dei cambiavalute), il Taki-Telpak Furushon (bazar dei cappellai) e il Taki-Zargaron (bazar dei gioiellieri), anche se hanno perso la loro funzione originaria.
La passeggiata continua fino ad arrivare alle ipnotiche facciate della Madrasa di Ulug Beg e della Madrasa di Aziz Khan, che si presentano secondo uno schema di disposizione architettonico (detto kosh) che prevede la contrapposizione sullo stesso asse, in uno spiazzo ampio, di due edifici con lo scopo di far dialogare i monumenti con armonia e aumentare l’impatto scenografico.
La Madrasa di Ulug Beg è la più antica dell’Asia Centrale e sfoggia un ingresso con un magnifico cordone a torciglione in ceramica. La Madrasa di Aziz Khan, invece, presenta interessanti particolarità come i segni del tempo poiché non ha mai subito restauri e, nella sala delle preghiere, Aziz Khan fece rappresentare il suo volto trasgredendo le regole islamiche che vietano la riproduzione di esseri viventi.
Dal fascino eterno e certamente imperdibile è il Minareto Kalan. Risale al XII secolo ed è alto ben 47 metri, un tempo era l’edificio più elevato dell’Asia. Nel corso dei secoli è stato il punto di riferimento per i carovanieri. Il suo esterno è decorato con ben 14 fasce di piastrelle nei classici toni del verde e del turchese. Ammirarlo vuol dire ritrovarsi di fronte un qualcosa di altamente scenografico e maestoso.
Nella stessa piazza in cui si trova il Minareto svettano anche la Moschea Kalon e la Madrasa di Mir-i-Arab. La prima è un’eccezionale ricostruzione risalente al 1500 di quella che era la seconda Moschea più grande dall’Asia. La seconda, invece, si distingue per le sue due cupole turchesi che svettano verso il cielo.
Straordinario è il Mausoleo di Ismail Samani, la struttura più antica della città, ma anche una delle più eleganti dell’Asia Centrale. Si trova nell’omonimo parco e si distingue per essere un edificio di forma cubica e uno de dei pochi monumenti uzbeki a non essere decorato con piastrelle di ceramica.
Qua si osservano semplici mattoni incastrati con lo scopo di creare giochi di ombra e luce che portano in vita sfumature cromatiche diverse nei vari momento della giornata. L’impressione è quella di ritrovarsi di fronte a un palazzo quasi magico.
Eccezionale l’Ark, la città regale dentro la città. La zona adatta di Bukhara per fare un viaggio nel tempo alla scoperta della vita degli antichi emiri locali. Questa, infatti, è una delle costruzioni più antiche della città. Ci si sente piccoli di fronte alle sue grandiose mura alte più di quindici metri.
Il Palazzo d’Estate di Bukhara
A solo 4 chilometri da Bukhara, città dall’architettura sorprendente, sorge il maestoso Palazzo d’Estate, l’ex residenza estiva degli emiri di Bukhara in Uzbekistan.
Da queste parti è impossibile non rimanere affascinati dalle decorazioni presenti nei vari ambienti che sono ricche di colore. In questo edificio, inoltre, si trovano gli interessanti musei del Costume e delle Arti decorative che sono assolutamente da non perdere.
Più di 2000 anni di storia avvolgono Bukhara, un vero e proprio gioiello sulla Via della Seta e inserita nei Patrimoni UNESCO dal 1993. Un luogo che ospita così tanti monumenti che è facile perderci la testa e in cui fare passeggiate nel tempo e nella storia.