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Curiosità Viaggi

Camminare nel vuoto: chi ha il coraggio di passeggiare qui su?

Ci sono avventure non proprio alla portata di tutti, destinate solamente alle persone più coraggiose, che non si lasciano impressionare da ciò che, inevitabilmente, suscita in noi un brivido. Per gli amanti dell’adrenalina, cosa c’è di meglio di una passeggiata nel vuoto? Ecco alcune splendide passerelle di cristallo, dove ammirare gli abissi e lasciarsi travolgere dall’emozione.

Tra passerelle sospese nel vuoto e pavimenti di cristallo

L’idea di camminare sospesi sopra un burrone è qualcosa che, in fondo, vorremmo provare tutti. Ed è possibile farlo in tutta sicurezza, approfittando di alcune meravigliose strutture create appositamente per regalare emozioni uniche ai più ardimentosi. È il caso, ad esempio, del ponte di vetro situato sul Monte Tianmen, nel cuore della Cina: qui il panorama è mozzafiato, tra ripide pareti rocciose e profondi canyon che si aprono, letteralmente, sotto i nostri piedi. Nel 2016 è stata inaugurata una lunga passerella interamente di cristallo, sospesa a ben 300 metri di altezza. A quanto pare, la sua funivia (la più lunga al mondo) non era sufficientemente da brividi.

Monte Tianmen

Il ponte di cristallo sul Monte Tianmen

Decisamente più piccola, ma non certo per questo meno affascinante, è la passerella che permette di affacciarsi sul panorama meraviglioso dell’isola de La Gomera, una delle perle delle Canarie. Stiamo parlando del belvedere di Abrante, che con i suoi 400 metri di altezza sulla Valle di Agulo spunta tra le rocce del nord dell’isola. In realtà è poco più di un terrazzo interamente realizzato in vetro trasparente, da cui galleggiare nel vuoto spingendo lo sguardo verso l’oceano.

E se volete proprio concedervi un’esperienza indimenticabile, approfittate della Jin Mao Tower di Shangai: al piano situato a 340 metri d’altezza si apre un terrazzo con pavimento in vetro, del tutto privo di ringhiere. Per potervisi affacciare, è necessario imbragarsi e indossare un elmetto, sempre sotto l’attenta supervisione di addetti che ne garantiscono la sicurezza.. Ma la vista dallo skywalk è unica al mondo.

Belvedere La Gomera

Il belvedere sull’isola de La Gomera

Piscine mozzafiato e balconi da brividi

Certo, tutte queste citate finora sono esperienze piuttosto impegnative (effettivamente adatte a chi ha un pizzico di coraggio in più). Ma basta solo un po’ di curiosità per assaporare l’ebrezza del vuoto, tra piscine sospese sull’abisso e balconi che si affacciano sul nulla. Ad esempio, i residenti della Market Square Tower di Houston (in Texas) possono godere della Sky Pool: si tratta di una vasca che si estende per 3 metri dalla facciata dell’edificio, all’altezza di circa 150 metri dal suolo. Costruita in plexiglas trasparente, permette di guardare la città sottostante.

Senza dover andare troppo distanti, l’Hotel Hubertus (immerso nel panorama delle Dolomiti) offre una Sky Pool riscaldata a dir poco incredibile: si tratta di un’infinity pool situata a 12 metri d’altezza, sul cui fondale si apre una finestra in cristallo che permette di godere di una splendida vista sulla natura circostante. È invece tra le Alpi francesi che si trova un’attrazione turistica fantastica, chiamata Step into the Void. Non è altro che una stanza di vetro situata ad un’altitudine di oltre 3800 metri, da dove ammirare le montagne innevate (purché non si soffra di vertigini).

A Tokyo, all’interno del suo Sky Tree, è possibile invece passeggiare su un pavimento di vetro che rappresenta sicuramente l’osservatorio più affascinante della città. È situato al 450esimo piano, e vi si può godere di una vista panoramica a 360°. Mentre in Messico esiste una struttura residenziale a dir poco bizzarra: si tratta della Hernandez Silva Penthouse, un attico extralusso che possiede un bagno decisamente originale. Si tratta di un cubicolo di mattoni rossi, originariamente destinato ad essere un ascensore. Il suo pavimento in vetro si apre sulle profondità del palazzo.

Step into the Void

Step into the Void, sulle Alpi francesi

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Anche in Italia ci sono le piramidi: viaggio nel mistero

Quando si parla di piramidi, il pensiero vola subito all’Egitto: è qui, nella splendida Valle del Nilo, che si trovano alcuni dei più grandi (e magici) capolavori dell’umanità. Eppure, per vivere questa magia non c’è bisogno di andare molto lontano. Sebbene in molti non lo sappiano, anche l’Italia ha le sue piramidi. Scopriamo quali sono, in un viaggio all’insegna del mistero.

Piramidi d’Italia, dove si trovano

Le tre celebri Piramidi di Giza hanno sempre rappresentato un grande mistero su cui sono state fatte decine di ipotesi. Ma sono ancora tra le più suggestive meraviglie in grado di incantare milioni di persone provenienti da ogni angolo del mondo. E se vi dicessimo che tre piramidi del genere sono esistite (e in alcuni casi ancora esistono) anche in Italia? Sono quelle di Montevecchia, individuate solamente nel 2001 nel cuore del Parco del Curone, durante una ricognizione aerea. Insomma, a pochi chilometri da Milano possiamo ammirare uno spettacolo unico – o quasi – al mondo.

Si tratta di tre colline piramidali, rimaste per secoli nascoste da una fitta vegetazione, ma ora riemerse in tutta la loro bellezza. Costruite a gradoni, sono state modellate nella roccia calcarea, così caratteristica della zona. Sulla loro natura aleggia ancora il mistero: è possibile che siano nate per motivi astronomici e sacrali. E, sebbene nelle dimensioni siano diverse dalle Piramidi di Giza, ne mantengono la disposizione e l’orientamento astronomico: proprio come le “sorelle” più famose, sono perfettamente allineate con le tre stelle della cintura di Orione.

Ma le piramidi di Montevecchia non sono le uniche rinvenute nel nostro Paese. Una abbastanza conosciuta è quella situata a Roma, tra le Mura Aureliane e Porta San Paolo: secondo quanto emerso da un’iscrizione, sarebbe stata costruita come mausoleo per un prestigioso membro di un antico collegio religioso. E anche in questo caso vi sarebbero state due piramidi vicine, che sarebbero però andate distrutte nel corso dei secoli. Altre tre colline a forma piramidale sono state rinvenute a Cividale del Friuli – e sì, anche queste sono allineate con la cintura di Orione.

Il mistero delle piramidi italiane

Tante, e sparse in tutta Italia, sono le piramidi che possiamo ammirare senza dover lasciare il nostro Paese. Ad esempio, alle pendici dell’Etna sono state trovate tante piccole costruzioni a gradoni, lavorate con pietra lavica e poggianti su base quadrata o rettangolare. Impossibile carpire il loro significato, almeno per il momento. E che dire di quelle emerse in Sardegna? Presso Monte d’Accodi gli studiosi ne hanno individuata una simile a quelle mesopotamiche, risalente probabilmente a circa 4000 anni fa. Mentre nel Sinis c’è persino una statua che ricorderebbe la Sfinge della piana di Giza.

Nel Mugello, sono invece state trovate le piramidi di Pontassieve: anche in questo caso sono tre costruzioni simili a quelle egiziane. Mentre in Emilia Romagna è emersa la piramide di Vessallo, di circa 40 metri d’altezza: nei suoi pressi vi sono anche diversi fossili. Da Nord a Sud, tutta la nostra penisola è disseminata di splendide piramidi. E su di loro aleggia il mistero più assoluto. Per questo motivo continuano ad essere studiate, nella speranza di poterne carpire i segreti.

Piramide Roma

La piramide di Roma

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Borghi castelli Viaggi

Gesualdo, il borgo panoramico nel cuore dell’Irpinia

Tra i Borghi Più Belli d’Italia, Gesualdo in provincia di Avellino è un affascinante borgo nel cuore dell’Irpinia raccolto attorno al suo castello medievale: strette lastrine lastricate, vicoli e antichi passaggi ne disegnano il centro storico e si aprono su incantevoli scorci panoramici sulla Valle del Fredane.

È conosciuto anche con il nome di “Città del Principe dei Musici” in onore di Carlo Gesualdo, l’ultimo importante esponente della polifonia rinascimentale.

gesualdo avellino

Scorcio di Gesualdo

Cosa vedere nel borgo panoramico

Dalla caratteristica forma circolare a cerchi concentrici attorno al castello, il centro di Gesualdo è idealmente suddiviso in tre aree:

  • a ovest della fortezza si addossano le piccole case costruite secondo i canoni dell’architettura feudale, con pochi vani e tetti spioventi
  • a sud si susseguono eleganti palazzi signorili del XVII secolo, perfettamente restaurati dopo il terremoto del 1980
  • a est si staglia l’autentica città barocca impreziosita da fontane, grandiosi portali, piazze e ampie scalinate

Passeggiando nel cuore antico del borgo, meritano una sosta in particolare i Palazzi Pisapia e Mattioli, dall’originale bellezza, la Fontana dei Putti, Piazza Umberto I e Piazza Neviera.

Ma non soltanto. Tra gli edifici religiosi spiccano la Chiesa di San Nicola e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

La prima risale al XII secolo e sorge nei pressi delle mura del castello. L’interno custodisce la tela raffigurante la Madonna della Neve, commissionata nel XVI secolo dal Principe Carlo Gesualdo all’artista napoletano Taurella.
Di sicuro interesse anche le statue in legno e le numerose reliquie che ne fanno meta di pellegrinaggio.

La seconda venne edificata nel 1592 insieme al Convento dei Cappuccini.
A un’unica grande navata, conserva altari rivestiti in marmo policromo ed è una delle chiese più frequentate e amate del suggestivo borgo dell’Irpinia.

gesualdo panorama

Panorama di Gesualdo con il Castello

Il leggendario Castello di Gesualdo

Il Castello è, senza dubbio, la meta principale da ammirare durante una visita a Gesualdo, fulcro del borgo antico che lo domina dall’alto e dona una visuale mozzafiato.

Maestoso e imponente, risale all’Alto Medioevo, forse all’epoca longobarda nel VII secolo su incarico di Romualdo, duca di Benevento, oppure, secondo alcuni, di Radelchi, Principe di Benevento, nel IX secolo.

Primo signore fu Guglielmo d’Altavilla e poi, nella seconda metà del Cinquecento, divenne dimora del Principe Carlo Gesualdo che qui si rifugiò da Napoli, dopo l’omicidio della moglie Maria d’Avalos e del suo amante, per sfuggire alla vendetta delle due potenti famiglie.
La leggenda narra che il Principe visse al castello nel senso di colpa per l’atto compiuto e che il fantasma di Maria d’Avalos si aggiri tra le stanze durante le notti di luna piena.

Per volere di Carlo Gesualdo, il castello da fortezza militare si trasformò in una splendida dimora signorile in stile rinascimentale.

Dopo decenni di abbandono, nel 1855 divenne proprietà della famiglia Caccese che lo riportò a nuova vita.

A seguito del sisma dell’1980, fu dichiarato inagibile fino a quando, nel Duemila, acquistato dal Comune e dalla provincia di Avellino, è stato sottoposto a restauro.

Oggi si presenta nuovamente in tutta la sua bellezza, con la facciata che richiama l’architettura ottocentesca e gli interni, dagli ampi soffitti a volta, in stile rinascimentale con elementi gotici.

Al piano terra sono visitabili le cucine e le stanze della servitù mentre al primo piano è esposta la Mostra permanente “Carlo Gesualdo da Venosa. Gli strumenti musicali” con fedeli riproduzioni degli strumenti musicali appartenuti al Principe, partiture a stampa e manoscritte, e stupende riproduzioni degli abiti in voga nelle corti nobiliari napoletane del Cinquecento.

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Il borgo di Gesualdo

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Colazioni nel mondo: come cominciare la giornata nel mondo giusto

Quando si dice che il buongiorno si vede dal mattino, si parla forse della colazione? A ciascuno le sue abitudini preferite: caffè, latte e biscotti o bacon e uova. Il primo pasto della giornata è diverso in ogni area del mondo, la cucina tipica rispecchia gli ingredienti locali e i ritmi di vita dei vari Paesi.

Forse per noi italiani, abituati ad una colazione dolce e spesso leggera, i sapori e le porzioni di alcuni dei piatti tipici esteri possono sembrare eccessivi. C’è chi in viaggio preferisci sentirsi a casa, chi invece vuole assaggiare tutti i piatti della colazione… Vediamo insieme i piatti tipici delle colazioni del mondo.

La colazione Svizzera

I nostri vicini di casa svizzeri preferiscono spesso colazioni veloci ma sfiziose, come il tradizionale birchermüesli, la miscela di avena con frutta e noci in stile muesli che di solito viene servita su yogurt denso. Ma è nel fine settimana che si godono il meglio con il classico brunch. Un pasto che porta in tavola roesti (frittelle di patate), formaggi e salumi e lo zopf. Questo pane all’uovo intrecciato è simile al challah o alla brioche e servito con miele, burro e marmellata.

Bulgaria zero waste

In Bulgaria a colazione va molto la Popara, piatto della tradizione che utilizza il pane avanzato ingrediente principale per il giorno successivo. Il latte o il tè caldi vengono versati sul pane a cubetti, formaggio, burro e zucchero e lasciati in ammollo fino a renderli morbidi e disponili. Una specie di porridge senza sprechi.

Argentina con pietanze golose

Il pezzo forte della colazione argentina sono le facturas, ovvero delle specie di pasticcini. Le facturas più consumate sono le medialunes, brioche a forma di croissant, le bombas e bolas de fraille, o ciambelle fritte e i churros immersi nel cioccolato. Che golosità!

facturas argentina

Qualche esempio di facturas, dolci tipici della colazione argentina

Germania

La Germania forse non è il Paese più vegan friendly; infatti, anche a colazione la salsiccia e altre carni siano protagoniste. La tradizione vuole in tavola: carne, affettati, formaggi, pane e panini, frutta fresca, uova alla coque e condimenti come la marmellata fatta in casa. Il tutto da assemblare a piacere.

Tunisia per gli amanti del salato

Chi predilige i pasti salati adorerà la colazione tunisina a base di lablabi, una zuppa di ceci speziata con crostini di pane raffermo, con lo yogurt o condito con olive. Un pasto che riempie e dà la carica per tutta la giornata.

Brasile, che bontà!

La colazione brasiliana ha una vera regina: la bolo de fuba, una torta in stile cornbread con una consistenza umida e cremosa. Fatta di mais e formaggio, una goduria per iniziare al meglio la giornata.

bolo de fuba brasile

La bolo de fuba, famosa torta brasiliana di masi

Colazione ucraina per i veri golosi

In Ucraina la colazione è dominata dai pancake syrniki, soffici e buonissimi. Fatti con formaggio fresco contadino, detto tvorog, con aggiunta di farina. Il risultato è una sorta di frittella da farcire con frutta fresca, conserve o zucchero a velo.

Giappone e la colazione salata

Le colazioni giapponesi consistono in una selezione di piccoli piatti, ognuno con qualche boccone di un piatto tradizionale giapponese. Tra le pietanze più consumate: pesci come salmone o sgombro, zuppa di miso, verdure in salamoia e riso.

Tu preferisci la colazione dolce oppure salata? Qual è il paese con la colazione migliore per te?

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Comic Book: la straordinaria strada dei fumetti a Bruxelles

Bruxelles è la città natale dei fumetti, infatti è proprio qui che è nata l’arte del fumetto. Se non avete mai visitato questa perla belga, ora avete un motivo in più per farlo. La splendida cittadina, oltre ad essere ricca di storia, fascino e arte, nasconde dei tesoretti che tutti gli amanti delle graphic novel dovrebbero vedere. Se state programmando una gita d Bruxelles, prendere carta e penna e segnatevi il percorso che stiamo per mostrarvi, è una vera chicca.

Nella maggior parte dei casi si visita una città soffermandosi sui monumenti e attrazioni turistiche e main stream, e non c’è niente di sbagliato. Ma scoprire i veri tratti peculiari che rendono ogni luogo unico e irripetibile è bene addentrarsi un po’ più in profondità, per questo vogliamo parlarvi di un percorso speciale dedicato al fumetto, con murales e un vero e proprio museo.

bruxelles comic book

I murales di Bruxelles

Il percorso per gli amanti dei fumetti

Avrete notato che sugli edifici di Bruxelles compaiono numerosi murales giganti dedicati ai più famosi personaggi dei fumetti. Non è un caso. Il fumetto, considerato la “nona arte”, ha visto la luce proprio in questa città nel dopoguerra. A decenni di distanza, il ricordo di autori e personaggi che hanno reso celebre il genere, vive lungo le strade della città grazie alla street art.

Il percorso Comic Book a Bruxelles percorre diverse vie e edifici della città, con particolare riferimento ai quartieri di Laeken e Auderghem. Proprio qui è possibile ammirare grandi murales dedicati ai personaggi storici dei fumetti, come Asterix, i Puffi, Tintin e Lucky Luke.

Per concludere il tour è doveroso visitare il Comics Art Museum, il museo che la capitale belga ha interamente dedicato ai fumetti. Il paradiso per tutti coloro che amano il genere e sperano di scoprire curiosità e cenni storici.

La street art a tema fumetto a Bruxelles

La street art a tema fumetto a Bruxelles

La storia di questo progetto

Tutto questo non è nato a caso, anzi è il risultato di anni di iniziative mirate a rendere omaggio ai fumetti. Infatti, il progetto per rendere Bruxelles una vera e propria città del fumetto ha avuto inizio nel 1991 con l’approvazione delle autorità locali e con la collaborazione del Centro Belga del Fumetto, con lo scopo di celebrare la lunga storia della città e della sua arte.

I fumetti sono l’orgoglio del Belgio. Spesso banalizzati e sottovalutati, in realtà hanno rivestito un ruolo importante nel corso dei decenni. I fumetti si sono trasformati da mezzo di comunicazione popolare in una forma d’arte vera e propria. Forse non lo sapevi, ma il Belgio può vantare oltre 700 autori di fumetti nella propria storia! Non solo, pare che abbia più fumettisti per chilometro quadrato rispetto a qualsiasi altro Paese del mondo.

bruxelles comic book

Una tappa del Bruxelles Comic Book tour

Ovviamente nella visita della capitale belga troverete centinaia di negozi di fumetti, gadget a tema, bar e musei dedicati. Bruxelles ha una forte legame con questa forma d’arte e ama sottolineare con orgoglio il suo ruolo centrale per lo sviluppo e la crescita della tradizione del fumetto. Un dato importante, da tenere presente quando ci si avventura alla scoperta di questa bellissima

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I viaggi in solitaria spopolano sempre di più: è tendenza

Sembrano lontane quelle splendide vacanze in comitiva, tanto attese soprattutto dai più giovani come occasione per godersi la vita e andare alla scoperta del mondo. Ora la tendenza è decisamente cambiata: continuano a crescere i viaggi in solitaria, in particolar modo tra i millennials e tra le donne. E anche le mete più gettonate sono sorprendenti.

Viaggi in solitaria, perché sceglierli

Organizzare un viaggio da soli può sembrare un azzardo o, al massimo, una vera noia. In realtà, si tratta di una grandissima opportunità che tutti dovremmo sperimentare almeno una volta nella vita. L’idea di poter girovagare per il mondo con i nostri ritmi, seguendo solamente quello che ci dice l’istinto, è un’esperienza a dir poco affascinante. E molte persone lo stanno riscoprendo: in questo 2022, i trend rivelano che sono proprio i viaggi in solitaria a spopolare tra i turisti, in particolar modo di determinate fasce d’età.

Perché ora questo trend è in crescita? Non è proprio una novità: negli ultimi due anni, abbiamo riscoperto la bellezza di rispettare i nostri ritmi, anche quando siamo in vacanza. Poi, le abitudini di viaggio sono cambiate con il Covid. Per diversi mesi, l’obbligo di mantenere il distanziamento sociale e di evitare l’affollamento ci ha permesso di apprezzare anche quei luoghi in cui vivere un’esperienza in totale relax, lontani dalle persone. Ma le sorprese in fatto di questa nuova tendenza non finiscono qui.

Chi preferisce viaggiare da solo

Cosa emerge dai dati ricavati dall’analisi di Condor Ferries? Sono i millennials ad apprezzare maggiormente questo tipo di vacanza, lasciandosi alle spalle quello stigma sociale che un po’ ci aveva caratterizzato fino a qualche anno fa (quello stesso stigma che ci metteva in imbarazzo all’idea di mangiare da soli al ristorante). Ben il 55% degli intervistati in questa fascia d’età ha affermato di non aver problemi nel viaggiare da soli. Ed è il 58% dei millennials ad aver già fatto almeno un’esperienza in solitaria – rispetto al 47% dei baby boomers.

Andando un po’ più nel dettaglio, sembra che la tendenza del viaggio in solitaria abbia trovato maggiormente il riscontro delle donne. I motivi? Per il 46% delle intervistate, si tratta di soddisfare un desiderio di indipendenza. Ma non solo: il 22% lo fa per comodità, perché questo è l’unico, vero modo per seguire unicamente le proprie esigenze, senza dover rispondere ai bisogni di qualcun altro. Anche se questo “altro” è il partner, o un’amica di vecchia data. Insomma, l’obiettivo è assolutamente quello di godersi le proprie libertà.

Le mete più gettonate per i viaggi in solitaria

Nella scelta della destinazione, ovviamente dobbiamo ancora fare i conti con la pandemia e le eventuali restrizioni (che vengono via via allentate pressoché ovunque). Al momento, le più richieste sembrano essere luoghi dove è possibile isolarsi dal resto del mondo, come la Lapponia e l’Islanda. Ma c’è anche un’evergreen dei viaggi invernali, le Canarie: qui il clima è sempre mite e si può godere di tutti i comfort, quindi rappresenta l’occasione perfetta per chi non vuole allontanarsi troppo, cercando tuttavia panorami esotici.

L’idea del viaggio in solitaria, comunque, si abbina molto bene anche alla riscoperta di mete meno battute dal turismo, luoghi bellissimi e fin troppo sottovalutati. Questa sarebbe anche la risposta giusta al fenomeno dell’overtourism, con cui moltissime località hanno iniziato a fare i conti già da diversi anni.

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Piccole, ma lussuose: le nuove navi da crociera (solo per pochi)

Ne abbiamo parlato più volte e abbiamo seguito con attenzione tutte le novità. Finalmente ora ci sono anche le prime immagini di quelle che saranno le nuove (piccole) navi di lusso di Explora Journeys, il brand luxury di MSC.

Come saranno le navi

A bordo ci saranno solamente 461 suite, tutte con vista mare e una terrazza privata. I passeggeri potranno deliziarsi tra nove esperienze culinarie esclusive, quattro piscine, cabanas private, spa e intrattenimento.

La prima delle quattro navi di lusso sarà Explora I, la cui costruzione è iniziata a giugno 2021 e la cui “cerimonia della moneta” si è svolta da poco nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone. Intanto prosegue la costruzione di Explora II, che ha iniziato a prendere forma lo scorso ottobre nel cantiere di Castellammare di Stabia e che sarà consegnata nell’autunno del 2024 dal cantiere di Sestri Ponente. Le ultime due navi entreranno in servizio nel 2025 e nel 2026.

Quando partono le prime crociere

Le prime crociere partiranno a maggio del 2023, ma si possono già prenotare online. Saranno crociere inaugurali, o Inaugural Journeys Collection. Navigheranno nel Mar Mediterraneo, nell’Europa del Nord, nel Regno Unito, in Islanda e in Groenlandia, ma le navi faranno crociere anche lungo la costa Est degli Stati Uniti e del Canada, nel Mara dei Caraibi, in Sudamerica e alle Hawaii.

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Le piccole ma lussuose navi di Explora Journeys

Queste super crociere andranno alla scoperta di luoghi insoliti rispetto alle altre. Ci saranno anche delle traversate (ben 40), un po’ come si faceva una volta.

Le crociere varieranno dalle sette alle 44 notti, per quello che si chiamerà Grand Journey – una sorta di Grand Tour, quello intrapreso dai ricchi dell’aristocrazia europea, ma questa volta a bordo di una nave – che attraccherà in 132 porti di 40 Paesi.

Tra le nuove tappe coperte dalle rotte delle navi di lusso ci sono anche località inedite, come Kastellorizo, in Grecia, l’isola dove è stato ambientato il film “Mediterraneo”, e Saint-Pierre, in Martinica.

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Come sarà fatta la nave Explora I

“La nostra ambizione è corrispondere ai desideri dei viaggiatori di lusso di oggi e di domani facendo nostro il loro desiderio di esplorazioni improntate all’esclusività”, ha spiegato Michael Ungerer, il CEO di Explora Journeys. Si viaggerà a bordo delle navi da crociera più raffinate percorrendo le rotte più singolari.

Quali saranno gli itinerari

Il Grand Journey nel Mediterraneo toccherà i porti di Barcellona, St Tropez, Calvi (in Corsica), Roma, Fiskardo (a Cefalonia), Istanbul, Atene, Patmos, Bodrum (in Turchia), Kastellorizo, Santorini, Atene, Mykonos, Gozo (Malta) e Ibiza.

Il Grand Journey nell’Europa settentrionale farà tappa a Southampton, Kristiansand (Norvegia), Hellesylt/Geiranger, Ålesund, Molde, Trondheim, il ghiacciaio Svartisen e il Circolo artico, Narvik, Honningsvåg, Tromsø Leknes – le Isole Lofoten, Brønnøysund, Flåm, Bergen, Stavanger, Skagen (Danimarca), Copenhagen, Rønne, Helsinki (in Finlandia), San Pietroburgo, Stoccolma, Visby (Svezia), Riga, Klaipeda (Lituania), Danzica (Polonia), Göteborg, Oslo, Amburgo, Rotterdam e Bruges, nelle Fiandre.

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La piscina della nave Explora I

Il viaggio in Islanda e in Groenlandia, da settembre 2023, toccherà i porti di Reykjavik, Akureyri, Isafjordur, Prins Christian Sund Waterway, Paamiut, Nuuk, Qaqortoq, Strait of Belle Island, Sydney, Saint John per concludersi a New York City. Ci sarà anche l’estensione in Canada con le tappe a Newport, Boston, Saint John, Golfo di San Lorenzo e Québec City.

I viaggi inaugurali nei Caraibi (da novembre 2023) andranno a Miami, Key West, Spanish Town, Deshaies, Falmouth Harbour, San Juan. Quelli nelle isole britanniche a San Juan, Gustavia, Basseterre, Samana, Ocean Cay, Miami. Poi ci sarà anche la crociera nel Canale di Panama che passerà da Bridgetown, Kralendijk, Willemstad, Oranjestad, Cartagena, Puerto Limon, Canale di Panama e Panama City.

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Sospese tra cielo e terra: le straordinarie Meteore greche

Il mondo che abitiamo e che esploriamo attraverso i nostri viaggi è pieno di meraviglie. E proprio quando crediamo di aver visto tutto, ecco che trovandoci davanti al cospetto di queste, capiamo che in realtà di questa grande bellezza ne conosciamo solo un po’.

E quando parliamo di meraviglie terrene, che per la loro maestosità sembrano quasi ultraterrene, non possiamo non pensare alle straordinarie Meteore greche sospese tra cielo e terra. Ma non si tratta di stelle no, quanto più della perfetta e straordinaria coesione tra il lavoro di Madre natura e quello fatto dall’uomo.

Benvenuti a Meteora, il luogo in cui volare tra cielo e terra

Meteora è uno dei luoghi più celebri dell’intera Grecia. Situata nella parte nord dell’isola, nella pianura della Tessaglia, questa destinazione è una vera e propria patria di pellegrinaggio e spiritualità, nonché attrazione turistica dall’infinta bellezza, dato che qui si trova uno dei centri più importanti della chiesa ortodossa secondo solo al monte Athos.

Monasteri di Meteora

Monasteri di Meteora

Il nome meteora, in greco Μετέωρα, vuol dire letteralmente sospeso in aria, ed è proprio questo termine che ci introduce alle meravigliose architetture naturali e terreni che contraddistinguono in maniera univoca tutta questa zona. Sono i monasteri, ventiquattro in totale, che si trovano sulle cime di maestose e altissime falesie di arenaria. Di tutti, attualmente, solo sei sono ancora abitati.

A guardarli nella loro imponente maestosità, questi edifici, sembrano quasi spalancare le porte al paradiso. È facile pensare che si tratti di dimore divine alle quali l’accesso agli esseri umani è negato e, invece, salire sui monasteri delle Meteore è possibile, ed è un’esperienza che lascia senza fiato.

Salire in cima non è semplicissimo, bisogna in fatti percorrere numerosi e ripidi scalini e poi ancora affrontare discese ostiche e vertiginose, ma l’arrivo in cima garantisce uno spettacolo senza eguali. La visione più straordinaria dell’intero territorio da catturare con lo sguardo in ogni sua manifestazione.

Le sue origini, che risalgono all’XI secolo quando i monaci si rifugiarono su queste alture, la bellezza che le contraddistingue ieri come oggi, i monasteri stessi, costruiti con tanti sacrifici, hanno fatto sì che il complesso monastico della Tessaglia fosse inserito nella lista dei Patrimoni mondiali dell’Umanità dell’Unesco nel 1998.

I sei monasteri sospesi

Visitare Meteora è un’esperienza unica e irripetibile da fare almeno una volta nella vita. Si tratta di un’avventura che ci permette di andare oltre ai nostri limiti, di esplorare qualcosa di così antico e maestoso che è stato preservato con gli anni, un’esperienza ai limiti della realtà che ci porta al cospetto della grande bellezza del mondo che abitiamo.

Monastero di Roussanou

Monastero di Roussanou

Le Meteore greche sono maestose viste dal basso, e magiche se esplorate dalla sua cima. Sono sei, in tutto, i monasteri della zona che si possono esplorare. Costruiti intorno al XIV secolo, i complessi spirituali si presentano tutti con una struttura molto simile al centro della quale campeggia la chiesa principale circondata da un cortile.

Eppure anche se simili sono tutti estremamente meravigliosi, affascinanti e suggestivi e meritano, e vale davvero la pena vederli tutti. A partire dal monastero della Trasfigurazione del Signore, fondato da Atanasio intorno al 1340, conosciuto anche con il nome di Gran Meteora. Il complesso si erge su una roccia alta 613 metri ed è il più grande e il più celebre tra i monasteri di Meteora.

Il monastero di Varlaam o di Tutti i Santi, invece, è stato costruito su una roccia alta 370 metri nei primi anni del XIV secolo dall’archimandrita che gli ha dato il nome. Arrampicandosi sulla vetta in solitudine, Varlaam costruì una piccola chiesetta e diverse celle per i monaci.

Suggestivo e spettacolare è il monastero della Santissima Trinità, situato sulla cima di un blocco roccioso che raggiunge un’altezza di 400 metri. Seguono poi il monastero di Roussanou e quello di Santo Stefano, uno dei più ricchi e completi monastero di Meteora.

Ultimo, ma non per importanza, è il piccolo monastero di San Nicola Anapavsas le cui origini sembrano essere antecedenti al 1392. Situato in cima a una formazione rocciosa alta 80 metri, offre una vista mozzafiato da raggiungere percorrendo ripidi scalini e grate scavate nella roccia.

Monastero di San Nicola Anapavsas

Monastero di San Nicola Anapavsas

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Il più grande campo di tulipani d’Italia è alle porte di Verona

A pochi chilometri da Verona, si trova il campo di tulipani più grande d’Italia. Quando arriva la primavera, diventa un vero incanto. Oltre 100mila tulipani di tantissimi colori attirano migliaia di visitatori pronti a perdersi tra i filari alla ricerca dei fiori più belli da cogliere.

Il terreno in cui sono stati piantati i bulbi di tulipani è un’espansione del vivaio Flover che si trova a Bussolengo, in una posizione speciale, tra le colline moreniche dell’entroterra gardesano, in una bellissima terrazza sulla Val d’Adige, con una splendida vista sul Monte Baldo e sui forti di Pastrengo.

Tulipani “you pick”

I visitatori possono scegliere i tulipani e raccoglierli di persona, circondati da una distesa coloratissima di fiori. Durante il percorso si possono raccoglierr tutti i tulipani che si desideano, magari trovando qua e là qualche sorpresa per aggiungere un’esperienza all’esperienza. Un’occasione originale per un’immersione nel verde per tutta la famiglia.

Sono oltre 90 le varietà di tulipani nel campo, precoci e tardive. Questo ampio assortimento di varietà garantisce una fioritura a scalare: trattandosi di bulbi misti, quindi, non fioriscono tutti insieme così, visitando il campo in momenti diversi, è possibile assistere a fioriture differenti e a diverse e meravigliose sfumature di colore.

Gli eventi speciali

Durante il periodo di fioritura, il campo ospiterà anche alcune iniziative. Sabato 2 e domenica 3 aprile, durante tutta la giornata, in compagnia del Coniglio FLO si terrà la “Caccia alle uova in vivaio”, una sorta di grande caccia al tesoro, con tanto di mappa, quiz, animazioni e il laboratorio “Avvicinamento al mondo degli alpaca” (su prenotazione).

Info utili

Il campo di tulipani sarà aperto dal 19 marzo al 17 aprile. La raccolta di 10 tulipani costa 7,90 euro. La visita al campo di tulipani e la partecipazione alla caccia al tesoro saranno gratuite.

Il campo di tulipani di Bussolengo è stato realizzato per la prima volta nel 2020, per festeggiare i 40 anni di attività del vivavio, famoso anche per un bellissimo mercatino di Natale, ma la pandemia aveva impedito di condividerlo con i visitatori. Nel 2021, invece, l’iniziativa si è potuta finalmente realizzare, con la raccolta diretta dei fiori dal luogo di coltivazione. Un campo di tulipani recente, quindi, ma già da record.

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Il campo di tulipani di Bussolengo

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Perché queste sono le migliori spiagge del mondo per il 2022

Come ogni anno TripAdvisor ha stilato la classifica delle migliori spiagge del mondo. Una lista di ben 25 località da sogno scelte e valutate dagli utenti della piattaforma. Tante le sorprese, ma anche una soddisfazione per il nostro Paese. Scopriamo insieme di cosa stiamo parlando.

Spiaggia dei Conigli, la più bella d’Europa

Unica italiana presente in classifica, ma sopratutto l’unica europea che compare nella top ten della classifica delle spiagge più belle del mondo è la nostra Spiaggia dei Conigli dell’isola di Lampedusa, che si piazza al decimo posto aggiudicandosi il titolo di spiaggia più bella d’Europa. Un vero e proprio gioiello della natura che sorge all’interno di una baia.

Pur essendo il regno del gabbiano reale, il suo nome sarebbe attribuibile, secondo alcuni, all’ammiraglio Smith che nei primi anni dell’Ottocento parlò di Rabit Island. Uno scenario da sogno immerso in un’atmosfera incantata, con una incredibile fauna marina e un’acqua la cui limpidezza e le cui sfumature azzurre fanno innamorare all’istante.

Spiaggia dei conigli lampedusa

La Spiaggia dei Conigli, la più bella d’Europa

Baía dos Golfinhos, il regno dei delfini

Voliamo poi in Brasile per scoprire lo spettacolo che occupa la nona posizione della classifica delle spiagge più belle del mondo: Baía dos Golfinhos, una vera e propria meraviglia adagiata sul litorale dello Stato Rio Grande do Norte che si distingue per essere un autentico balcone sull’Oceano Atlantico.

Ma non solo. Come dice il suo nome (Golfinhos) questo è un vero e proprio regno dei delfini. Diversi curiosi animali, infatti, sono spesso visibili all’orizzonte.

Baía dos Golfinhos brasile

La splendida Baía dos Golfinhos

Trunk Bay Beach, un angolo di paradiso

Spostiamoci questa volta alle Isole Vergini per scoprire l’angolo di paradiso che occupa l’ottava posizione della classifica: Trunk Bay Beach. Si tratta di un vero e proprio luogo idilliaco che fa parte dell’area protetta del Parco Nazionale delle Isole Vergini. Mezzo chilometro di spiaggia le cui e acque offrono buone opportunità per chiunque ami fare snorkeling.

L’attrazione regina per gli appassionati di fauna oceanica, però, è sicuramente il sentiero subacqueo appositamente allestito per consentire incontri ravvicinati con le creature del mare.

 isole vergini Trunk Bay Beach

Un paradiso chiamato Trunk Bay Beach

Baia do Sancho, una lingua di sabbia

Torniamo ancora in Brasile per scoprire la spiaggia che occupa la settima posizione di questa classifica: Baia do Sancho. Si trova sulla spettacolare Isola di Fernando de Noronha ed è uno dei posti migliori al mondo per immergersi, oltre a presentarsi come un’incantevole lingua di sabbia. La terraferma, invece, ospita i luoghi di nidificazione delle tartarughe caretta caretta.

Baia do Sancho brasile

La favolosa Baia do Sancho

Radhanagar Beach e il fenomeno della bioluminescenza

La sesta spiaggia più bella del mondo secondo gli utenti di TripAdivisor è Radhanagar Beach. Una meraviglia situata nell’Isola di Havelock nelle Andamane, a est dell’India. La sua particolarità? Oltre a essere eccezionale, questo è uno dei luoghi ideali in cui ammirare il fenomeno della bioluminescenza, ossia quando gli organismi viventi emanano luce attraverso particolari reazioni chimiche.

Radhanagar Beach india

Radhanagar Beach durante un giornata di sole

Eagle Beach, con i celebri Fofoti tree

In quinta posizioni tornano i Caraibi ma questa volta con Aruba e la sua Eagle Beach, una magnifica spiaggia di sabbia bianca e un mare con spettacolari sfumature turchesi. Questa spiaggia ospita anche una zona rocciosa dove si possono ammirare i piccoli granchi che abitano gli scogli.

Ma non solo. Qua svettano anche i celebri Fofoti tree, alberi tipici che hanno la peculiarità di essere sempre piegati verso sud ovest, a causa dei forti venti che soffiano sull’Isola.

Eagle Beach aruba

Eagle Beach e i suoi alberi

Quarta Praia, tranquillità assoluta

Al quarto posto troviamo ancora il Brasile con Quarta Praia, caratterizzata da acqua calda e sabbia finissima. Si trova nell’Isola Morro de São Paulo e qui regna una tranquillità assoluta con piscine naturali di acque limpida perfette per le immersioni. Il luogo ideale per sdraiare un asciugamano sotto una pianta di cocco e starsene isolati in pace. Ma attenzione al fondale che è ricco di pietre e e coralli.

Quarta Praia brasile

Il paradiso di Quarta Praia

Turquoise Bay, con limpide acque vergini

Medaglia di bronzo per una spiaggia australiana: Turquoise Bay. Situata nella nella contea di Exmouth, secondo gli utenti di TripAdvisor è una delle spiagge incontaminate più belle del mondo a due passi dalla barriera corallina. Inoltre, è famosa per le sue limpide acque vergini e anche per le incredibili esperienze di snorkeling che ci si possono fare: coralli colorati, tartarughe, calamari e numerose specie di pesci (oltre 500) di tutti i colori possibili.

Turquoise Bay australia

I colori di Turquoise Bay

Playa de Varadero, dai colori oro e rosa

Secondo gradino del podio per Playa de Varadero a Cuba, una delle più famose dell’Isola e che si distingue per essere una lingua di terra di 30 km di cui 22 costituti soltanto da spiaggia di un colore misto, oro e rosa. Chiamata anche “Playa Azul”, grazie alla sua perenne luce tropicale, la sua esotica e lussureggiante vegetazione e la qualità delle sue acque, è una delle principali attrazioni per i viaggiatori di tutto il mondo.

Varadero cuba

Varadero vista dall’alto

Grace Bay, assolutamente idilliaca

La spiaggia più bella del mondo secondo gli utenti di TripAdvisor è Grace Bay a Providenciales, base di partenza per visitare le Isole Turks e Caicos a sud-est delle Bahamas. Acque calme e poco profonde grazie alla vicina barriera corallina, vanta anche un paesaggio marino idilliaco: chilometri e chilometri di barriere coralline si trovano a pochi passa dalla riva e sono facilmente raggiungibili con una barca.

Grace Bay spiaggia più bella mondo

Grace Bay, la spiaggia più bella del mondo

Le altre 15 spiagge in classifica

Non sono di certo da meno le altre 15 spiagge in classifica. Veri e propri paradisi tropicali da cui lasciarsi incantare almeno una volta nella vita. Eccole in ordine di preferenza da parte degli utenti di TripAdvisor:

  • Cable Beach, Broome, Australia;
  • Praia da Falésia, Olhos de Agua, Portogallo;
  • Hapuna Beach State Recreation Area, Hawaii;
  • Siesta Beach, Siesta Key, Florida;
  • Maho Bay Beach, St John, Isole Vergini;
  • Poipu Beach Park, Hawaii;
  • Playa de Muro Beach, Majorca, Spagna;
  • Playa Manuel Antonio, Manuel Antonio, Costa Rica;
  • Playa Norte, Isla Mujeres, Messico;
  • Nungwi Beach, Zanzibar, Tanzania;
  • Magens Bay, St Thomas, Isole Vergini;
  • Nissi Beach, Ayia Napa, Cipro;
  • Bavaro Beach, Repubblica Dominicana;
  • Balos Lagoon, Crete, Grecia;
  • Yonaha Maehama Beach, Miyakojima, Giappone;

Non resta che organizzare un viaggio per andare alla scoperta di almeno uno di questi Eden in Terra.