Il mondo che abitiamo e che esploriamo attraverso i nostri viaggi è pieno di meraviglie. E proprio quando crediamo di aver visto tutto, ecco che trovandoci davanti al cospetto di queste, capiamo che in realtà di questa grande bellezza ne conosciamo solo un po’.
E quando parliamo di meraviglie terrene, che per la loro maestosità sembrano quasi ultraterrene, non possiamo non pensare alle straordinarie Meteore greche sospese tra cielo e terra. Ma non si tratta di stelle no, quanto più della perfetta e straordinaria coesione tra il lavoro di Madre natura e quello fatto dall’uomo.
Benvenuti a Meteora, il luogo in cui volare tra cielo e terra
Meteora è uno dei luoghi più celebri dell’intera Grecia. Situata nella parte nord dell’isola, nella pianura della Tessaglia, questa destinazione è una vera e propria patria di pellegrinaggio e spiritualità, nonché attrazione turistica dall’infinta bellezza, dato che qui si trova uno dei centri più importanti della chiesa ortodossa secondo solo al monte Athos.
Il nome meteora, in greco Μετέωρα, vuol dire letteralmente sospeso in aria, ed è proprio questo termine che ci introduce alle meravigliose architetture naturali e terreni che contraddistinguono in maniera univoca tutta questa zona. Sono i monasteri, ventiquattro in totale, che si trovano sulle cime di maestose e altissime falesie di arenaria. Di tutti, attualmente, solo sei sono ancora abitati.
A guardarli nella loro imponente maestosità, questi edifici, sembrano quasi spalancare le porte al paradiso. È facile pensare che si tratti di dimore divine alle quali l’accesso agli esseri umani è negato e, invece, salire sui monasteri delle Meteore è possibile, ed è un’esperienza che lascia senza fiato.
Salire in cima non è semplicissimo, bisogna in fatti percorrere numerosi e ripidi scalini e poi ancora affrontare discese ostiche e vertiginose, ma l’arrivo in cima garantisce uno spettacolo senza eguali. La visione più straordinaria dell’intero territorio da catturare con lo sguardo in ogni sua manifestazione.
Le sue origini, che risalgono all’XI secolo quando i monaci si rifugiarono su queste alture, la bellezza che le contraddistingue ieri come oggi, i monasteri stessi, costruiti con tanti sacrifici, hanno fatto sì che il complesso monastico della Tessaglia fosse inserito nella lista dei Patrimoni mondiali dell’Umanità dell’Unesco nel 1998.
I sei monasteri sospesi
Visitare Meteora è un’esperienza unica e irripetibile da fare almeno una volta nella vita. Si tratta di un’avventura che ci permette di andare oltre ai nostri limiti, di esplorare qualcosa di così antico e maestoso che è stato preservato con gli anni, un’esperienza ai limiti della realtà che ci porta al cospetto della grande bellezza del mondo che abitiamo.
Le Meteore greche sono maestose viste dal basso, e magiche se esplorate dalla sua cima. Sono sei, in tutto, i monasteri della zona che si possono esplorare. Costruiti intorno al XIV secolo, i complessi spirituali si presentano tutti con una struttura molto simile al centro della quale campeggia la chiesa principale circondata da un cortile.
Eppure anche se simili sono tutti estremamente meravigliosi, affascinanti e suggestivi e meritano, e vale davvero la pena vederli tutti. A partire dal monastero della Trasfigurazione del Signore, fondato da Atanasio intorno al 1340, conosciuto anche con il nome di Gran Meteora. Il complesso si erge su una roccia alta 613 metri ed è il più grande e il più celebre tra i monasteri di Meteora.
Il monastero di Varlaam o di Tutti i Santi, invece, è stato costruito su una roccia alta 370 metri nei primi anni del XIV secolo dall’archimandrita che gli ha dato il nome. Arrampicandosi sulla vetta in solitudine, Varlaam costruì una piccola chiesetta e diverse celle per i monaci.
Suggestivo e spettacolare è il monastero della Santissima Trinità, situato sulla cima di un blocco roccioso che raggiunge un’altezza di 400 metri. Seguono poi il monastero di Roussanou e quello di Santo Stefano, uno dei più ricchi e completi monastero di Meteora.
Ultimo, ma non per importanza, è il piccolo monastero di San Nicola Anapavsas le cui origini sembrano essere antecedenti al 1392. Situato in cima a una formazione rocciosa alta 80 metri, offre una vista mozzafiato da raggiungere percorrendo ripidi scalini e grate scavate nella roccia.