Succede che in un determinato momento dell’anno, in una parte del mondo lontana, la natura mette in scena lo spettacolo più suggestivo e magico che i nostri occhi abbiano mai visto. Colori come il giallo, il rosa e il viola esplodono e invado il terreno di quello che è considerato il luogo più arido di tutto il pianeta. Apparentemente impossibile ma straordinariamente reale: nella Death Valley un tappeto di fiori incanta e stupisce.
Conosciamo tutti la Valle della morte, l’area attorno alla quale è stato costruito l’omonimo Parco Nazionale situato tra la California e il Nevada. Considerata uno dei luoghi più caldi, aridi e inospitali per specie animali e vegetali – come il nome stesso suggerisce – la Death Valley diventa il teatro di uno spettacolo entusiasmante e incantato, una fioritura straordinaria che celebra la bellezza del mondo e la potenza di Madre Natura.
Ma non si tratta, però, di uno show periodico e garantito. Affinché questa fioritura avvenga, devono verificarsi determinate condizioni meteorologiche che permettono ai fiori di sbocciare e pare proprio che queste si verifichino ogni 10 anni circa. Ne sono un esempio le straordinarie fioriture del 1998, del 2005 e del 2016. Tuttavia, anche in assenza del super bloom, i fiori qui non sono mai del tutto assenti.
Un mare di fiori della Death Valley
Come un miracolo che ridona speranza così è il super bloom, che torna gentile e bellissimo dopo lunghi periodi di siccità. Questo mare fiorito che trasforma completamente tutta la Death Valley in determinati momenti è caratterizzato soprattutto da fiori selvatici, tra i quali la desert gold, margherita del deserto, girasoli, facelie e papaveri.
Affinché queste specie riescano a risorgere dalla siccità è necessario che si verifichino queste tre condizioni: precipitazioni ben distanziate in inverno e in primavera, calore sufficiente del sole e mancanza di vento arido.
La stagione della fioritura dura da metà febbraio a metà giugno, raggiungendo però il suo massimo splendore tra marzo e aprile. È in questo periodo che il deserto rinasce, prende vita grazie alla presenza di centinaia o migliaia fiori selvatici, gli stessi che catturano numerosi visitatori intenti ad ammirare questo miracolo della natura. Ipunti di osservazione migliori per contemplare lo spettacolo e fotografare il super bloom e le fioriture minori si trovano all’estremo sud del parco.
Super bloom e fioriture minori: quando osservarle
Come abbiamo detto, quel fenomeno del super bloom che vede l’invasione di migliaia di fiori, è tanto meraviglioso quanto raro. Le ultime esplosioni di sono verificate nel 2005 e nel 2016. Tuttavia dei miracoli minori sembrano intervallarsi in questi anni e sono comunque suggestivi.
Grazie agli aggiornamenti pubblicati periodicamente sul sito del Parco Nazionale della Valle della Morte è possibile prevedere in anticipo cosa riserva la fioritura. Quest’anno ci sono buone notizie per chi vuole recarsi all’interno del Parco Nazionale a caccia di fiori.
Dal sito ci fanno sapere che la pioggia di dicembre ha bagnato completamente il terreno, il che è una buona notizia per i fiori di campo. Anche se è improbabile che ci sarà una fioritura superba come quella del 2016, questa primavera avrà probabilmente i suoi fiori. E saranno bellissimi!
Super Bloom nella Death Valley