Il mondo sembra, finalmente, ammorbidire e semplificare le regole di viaggio. Molti sono i Paesi europei, Italia compresa, che stanno allentando le misure di sicurezza per il contenimento della diffusione del Covid-19. Tra questi c’è anche la vicina e fiabesca Svizzera, che ha cambiato le sue regole d’ingresso sia per i viaggiatori vaccinati, sia per coloro che non lo sono.
Le nuove regole per viaggiare in Svizzera
A partire dal 22 gennaio, le persone che vogliono dirigersi in Svizzera, se completamente vaccinate o guarite dal virus, non devono più presentare il risultato negativo di un tampone. In sostanza, basta esibire il Green Pass che mostra di essere stati vaccinati – con ciclo completo – contro il Covid-19, o di essersi totalmente ripresi dall’infezione.
I non vaccinati e i non guariti, a partire dai 16 anni, devono obbligatoriamente esporre il referto di un test PCR negativo, quindi un tampone molecolare, effettuato non più di 72 ore prima dell’ingresso o, in alternativa, un test antigenico rapido negativo eseguito nelle 24 ore antecedenti il viaggio.
Necessaria per tutti coloro che fanno ingresso in Svizzera in aereo o con gli autobus a lunga percorrenza, la compilazione del modulo d’entrata online, il Passenger Locator Form. Al completamento di tale documento farà seguito un’e-mail contenente un codice QR di conferma che servirà per i controlli al varco d’ingresso nel Paese. Nel caso di mancata compilazione del modulo suddetto, l’Autorità di controllo potrebbe fare una multa di 100 franchi, pari a circa 96 euro. Stessa situazione per chi riempie il modulo fornendo indicazioni non veritiere.
Si consiglia vivamente, prima di mettersi in viaggio, di consultare il sito dell’Ufficio federale della sanità pubblica, e di verificare i provvedimenti in vigore attraverso il Travelcheck interattivo, che fornisce indicazioni specifiche e sempre aggiornate per ogni tipologia di viaggiatore.
Entrata in Svizzera con i minori
L’obbligo di compilare il modulo di ingresso vale anche per i bambini e gli adolescenti di tutte le età che vogliono viaggiare verso la Svizzera, in aereo o in autobus a lunga percorrenza. I minori possono, però, essere inseriti nel documento di un adulto che viaggia con loro.
Le persone al di sotto dei 16 anni sono esentate dall’obbligo del test, a meno che non provengano da un Paese con una variante preoccupante del virus. In tal caso, devono fare un tampone prima dell’imbarco su un velivolo o un autobus, e uno dopo l’entrata in Svizzera.
Regole per il contenimento del Covid sul territorio Svizzero
A seguito della diffusione della variante Omicron, la Svizzera ha parzialmente inasprito le regole di igiene e comportamento da osservare nel Paese.
Mascherine obbligatorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, fondamentale anche all’aperto se non si può tenere costantemente una distanza di sicurezza di 1,5 metri da altre persone.
Per quanto riguarda ristoranti e bar, l’accesso – a partire dai 16 anni – è limitato a coloro che possono dimostrare di essere vaccinati o guariti dal Covid. Possibile togliere la mascherina solo al tavolo e consumare esclusivamente stando seduti (vincolo che decade se le persone vaccinate o guarite dispongono anche di un test negativo). Nelle aree esterne i gestori possono scegliere se limitare l’accesso o meno.
Anche in discoteche e sale da ballo possono accedere solo le persone vaccinate o guarite dal Covid, ma che abbiano anche il risultato negativo di un tampone. Strutture e attività culturali, sportive e per il tempo libero sono aperte e usufruibili solo da coloro che sono vaccinati o guariti.
Chi viola le regole di igiene e comportamento vigenti, rischia una multa che va dai 50 ai 200 franchi, a seconda della gravità dell’infrazione.
Tuttavia, è bene sapere che l’obbligo di presentare il Green Pass potrebbe presto essere soppresso in Svizzera, secondo quanto appreso da autorevoli fonti di governo.
Cosa fare al rientro in Italia dalla Svizzera
Fino al 31 gennaio, coloro che rientrano in Italia dalla Svizzera, oltre a presentare il Green Pass da guarigione o vaccinazione, devono mostrare il risultato negativo di un tampone molecolare effettuato entro 48 ore dal viaggio, o di un test antigenico rapido condotto nelle 24 ore antecedenti il rientro.
I non vaccinati, invece, in aggiunta al risultato del tampone, devono sottoporsi a un isolamento fiduciario di 5 giorni al termine del quale condurre un ulteriore test con esito negativo. Obbligatorio in tutti i casi compilare il modulo di localizzazione, PLF.
Cosa cambia con la nuova Ordinanza
A partire dal giorno 1 febbraio, e fino al 15 marzo, entra in vigore una nuova Ordinanza che alleggerisce le regole di ingresso in Italia, grazie all’abolizione del tampone per i vaccinati e guariti. Scopriamo nel dettaglio cosa fare per il rientro in Italia dalla Svizzera:
- presentare il Passenger Locator Form debitamente compilato, in versione digitale o cartacea;
- presentare il Certificato Digitale UE/Green Pass di completamento del ciclo vaccinale con vaccino autorizzato dall’EMA (o certificato equivalente). In alternativa, è possibile mostrare il Certificato Digitale UE /Green Pass rilasciato a seguito della completa guarigione dal virus e cessazione dell’obbligo di isolamento (o certificato equivalente), oppure il Certificato Digitale UE/Green Pass (o certificato equivalente) rilasciato a seguito di test molecolare o antigenico condotto con tampone e risultato negativo (il test molecolare da effettuare nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia, il test antigenico da effettuare nelle 48 ore precedenti il viaggio).
In sostanza, i vaccinati e guariti possono entrare con il proprio Green Pass, mentre i non vaccinati debbono sottoporsi a tampone per fare ingresso in Italia. In caso di mancata presentazione dei documenti richiesti, l’entrata nel nostro Paese è consentita solo a condizione di sottoporsi a 5 giorni di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, seguiti da test molecolare o antigenico.
Si rammenta, inoltre, che il PLF è sempre necessario e che in caso di mancata compilazione può essere negato l’imbarco.
Ai soli fini dell’ingresso in Italia, rimane ferma la validità dei certificati digitali UE di vaccinazione prevista dai relativi Regolamenti UE di 9 mesi, mentre sul territorio nazionale, dal giorno 1 febbraio, la validità del Green Pass o certificato equivalente rilasciato a seguito di vaccinazione completa è ridotta a 6 mesi.
Per quanto riguarda i minori, da 0 a 5 anni (quindi fino a 6 anni non compiuti), sono sempre esentati dall’effettuazione del test molecolare o antigenico.
Infine, vi ricordiamo che le regole di viaggio sono in continuo mutamento. Per questo motivo, prima di intraprendere qualsiasi esperienza all’estero, vi invitiamo a visionare i siti istituzionali del Paese di destinazione, e la pagina web del Ministero degli Affari Esteri ViaggiareSicuri.