Nonostante le vigenti restrizioni sugli spostamenti sul territorio italiano, alcune persone non vaccinate avrebbero trovato il modo di volare tra una città e l’altra della nostra Penisola pur non essendo in possesso del Super Green Pass, diventato fondamentale per muoversi nei confini nazionali. Eppure, tecnicamente si tratta di viaggi legali, in base a una sorta di ‘scorciatoia’ normativa dell’ultima ordinanza, che permette di spostarsi in aereo nelle tratte internazionali senza certificato verde che attesti l’avvenuta vaccinazione o la guarigione dal Covid-19, ma col solo risultato negativo di un tampone antigenico o molecolare.
A dare la notizia è stato il Corriere della Sera, dopo aver appreso di questo ‘stratagemma’ da diverse fonti aeroportuali italiane e dal personale delle compagnie aeree. In pratica, i passeggeri non vaccinati che voglio prendere un aereo ricorrono a triangolazioni, scali all’estero e voli low cost.
Super Green Pass: le regole per spostarsi in Italia
Dal 10 gennaio, come sappiamo, è obbligatorio essere vaccinati, oppure essere guariti dal Covid-19, per diverse attività, tra cui viaggiare sui mezzi di trasporto di trasporto pubblico sul territorio nazionale, ossia: aerei per voli nazionali, treni sul territorio nazionale, navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, autobus, funivie, cabinovie, seggiovie. Sono esenti dall’obbligo del Super Green Pass i minori di 12 anni e i soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica.
L’obbligo di presentare la certificazione rafforzata non si applica ai voli internazionali, ma solo a quelli che collegano le città italiane. Chi effettua un transito in Italia, provenendo dall’estero e con destinazione fuori dal nostro Paese, non deve, invece, essere necessariamente in possesso di un Super Green Pass.
Per le rotte internazionali, il viaggiatore deve seguire le regole del Paese di destinazione. Inoltre, nel caso in cui l’ingresso in Italia avvenga senza la presentazione di una delle certificazioni (vaccinazione, guarigione), il viaggiatore deve presentare al vettore, al momento dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli, il risultato negativo di un test antigenico rapido o molecolare. Dopodiché, ha l’obbligo di sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per un periodo di cinque giorni, al termine del quale effettuare un altro test molecolare o antigenico. Tuttavia, stando a quanto riportato dal Corriere, nessuno controllerebbe, per cui accade che in molti non fanno né la mini-quarantena né il test.
Le rotte dei no vax italiani
I viaggi delle persone non vaccinate e senza Super Green Pass sarebbero più tortuosi ma più economici, grazie alla connettività offerta dalle compagnie low cost. Tra le triangolazioni più gettonate, ci sarebbero Milano-Barcellona-Cagliari, Milano-Parigi-Catania e Milano-Bari passando per l’Ungheria. Una volta giunti in Italia, i passeggeri sprovvisti di certificazione che attesti la vaccinazione o la guarigione, dovrebbero sottoporsi a isolamento fiduciario. Tuttavia, come detto, il sistema dei controlli non sarebbe in grado di tracciare tutti.
Viaggi in Europa: le nuove regole
Nel frattempo, il Consiglio Ue ha deciso di abbandonare il sistema basato sulle mappe del contagio, sino a oggi considerato il criterio principale per definire le aree più colpite dalla pandemia, sottoposte a maggiori misure di contenimento, favorendo invece un approccio legato alla persona. Ciò significa che, dal primo febbraio, per gli spostamenti in Europa, i viaggiatori in possesso di Green Pass valido non dovranno essere soggetti a ulteriori restrizioni, come l’obbligo di presentare il risultato di un tampone negativo o di sottoporsi a quarantena.